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  13. <title>MPS &#8211; Movimento per il socialismo</title>
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  33. <title>Rafah e El Fasher: guerra genocida e dovere di solidarietà</title>
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  35. <dc:creator><![CDATA[di Gilbert Achcar* ]]></dc:creator>
  36. <pubDate>Fri, 17 May 2024 09:07:38 +0000</pubDate>
  37. <category><![CDATA[Crisi mondo arabo]]></category>
  38. <category><![CDATA[Internazionale]]></category>
  39. <category><![CDATA[Medio Oriente]]></category>
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  41.  
  42. <description><![CDATA[<p>Mentre l’esercito israeliano sta completando i preparativi per attaccare la città di Rafah, che ha ospitato più della metà della popolazione di Gaza dopo il suo sfollamento da altre aree della Striscia, cioè più di un milione di persone, le Forze di Supporto Rapido sudanesi si preparano ad attaccare la città di El Fasher, capitale [&#8230;]</p>
  43. <p>L'articolo <a href="https://mps-ti.ch/2024/05/rafah-e-el-fasher-guerra-genocida-e-dovere-di-solidarieta/">Rafah e El Fasher: guerra genocida e dovere di solidarietà</a> proviene da <a href="https://mps-ti.ch">MPS - Movimento per il socialismo</a>.</p>
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  45. <content:encoded><![CDATA[<span class="rt-reading-time" style="display: block;"><span class="rt-label rt-prefix">Tempo di lettura:</span> <span class="rt-time">4</span> <span class="rt-label rt-postfix">minuti</span></span>
  46. <p>Mentre l’esercito israeliano sta completando i preparativi per attaccare la città di Rafah, che ha ospitato più della metà della popolazione di Gaza dopo il suo sfollamento da altre aree della Striscia, cioè più di un milione di persone, le Forze di Supporto Rapido sudanesi si preparano ad attaccare la città di El Fasher, capitale del Nord Darfur, la cui popolazione ha superato il milione di abitanti dopo che nuovi sfollati si sono aggiunti ai precedenti. In entrambi i casi, la popolazione locale si trova ad affrontare una guerra genocida: una è condotta dall’esercito sionista ispirato da un progetto razzista ebraico che mira a controllare l’intera Palestina e si basa sul genocidio accompagnato dalla pulizia etnica, mentre l’altra è fatta da bande armate motivate da ambizioni tribali e razziste arabe che mirano a controllare l’intera regione del Darfur (che è circa venti volte l’area della Palestina tra il fiume e il mare) e si basa anch’essa sul genocidio accompagnato da pulizia etnica.</p>
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  49.  
  50. <p>Mentre affrontiamo l’orrore della guerra genocida sionista in corso a Gaza, che dopo sette mesi e una settimana ha causato quasi 45.000 morti (tenendo conto dei corpi non identificati ancora sotto le macerie, che secondo le stime più basse sono 10.000), ci troviamo di fronte a una guerra non meno orribile in Darfur, se si misura il numero di morti lo scorso autunno nella sola città di El Geneina, nel Darfur occidentale, dove un rapporto delle Nazioni Unite ha stimato tra i 10.000 e i 15.000 morti per mano delle Rapid Support Forces su una popolazione totale di 150.000 persone. Questa percentuale è un avvertimento che il bilancio delle vittime a El Fasher potrebbe raggiungere tra i 60.000 e i 100.000 se gli aggressori la occupassero, soprattutto perché la guerra genocida combattuta in Darfur sotto la direzione di Omar al-Bashir, a partire dal 2003, ha lasciato un numero di morti che ha raggiunto i 300.000 secondo le stime delle Nazioni Unite. Senza contare l’entità della catastrofe umanitaria, che in Sudan supera quella di Gaza, dato che il numero di sfollati all’interno e all’esterno del territorio sudanese supera gli 8,5 milioni, una gran parte dei quali è minacciata da una carestia non meno terribile di quella che ora minaccia la popolazione di Gaza.</p>
  51.  
  52.  
  53.  
  54. <p>Se l’esercito sionista occupasse Rafah dopo averla assediata senza che nessuno dei residenti e degli sfollati osasse uscire per paura di essere massacrati, come avviene a El Fasher, il bilancio delle vittime non sarebbe inferiore a quello che attende la capitale del Nord Darfur. Ma la pressione internazionale su Israele, compresa quella del suo partner statunitense nella guerra contro Gaza – influenzata dall’incredibile movimento globale di solidarietà con la popolazione di Gaza, compreso quello partito dalle università statunitensi – ha costretto lo Stato sionista a cercare di ridurre il numero di potenziali vittime del suo attacco a Rafah, invitando i gazawi a lasciare la città e a trasferirsi nella zona costiera “umanitaria” ampliata di Al-Mawasi, a ovest della città di Khan Yunis. Tuttavia, a differenza di Gaza e Rafah, non c’è alcun movimento globale intorno alla guerra in corso in Sudan né alcun interesse per il destino che attende El Fasher, fatta eccezione per alcuni rari articoli sulla stampa mondiale.</p>
  55.  
  56.  
  57.  
  58. <p>Questa differenza di interesse viene interpretata dai sostenitori di Israele come derivante da “antisemitismo”, nel senso di ritenere lo Stato “ebraico” responsabile di standard più elevati di quelli a cui sono tenuti gli altri Paesi. La verità è che il mondo occidentale si preoccupa di Israele per “compassione narcisistica”, poiché vede lo Stato sionista come un cuneo occidentale nel fianco dell’Oriente arabo. È questa “compassione narcisistica” che porta i media occidentali a prestare molta più attenzione alle vittime dell’11 settembre, che sono state circa 3.000, e alle vittime del 7 ottobre, che sono state 1.143 da parte israeliana, di quanta non ne prestino ai milioni di vittime che sono cadute e stanno cadendo nelle guerre in particolare nell’Africa subsahariana. Ma l’identificazione occidentale con Israele, che è fondamentalmente “compassione narcisistica”, si ritorce contro di esso, poiché le persone di buona coscienza nell’opinione pubblica occidentale lo ritengono responsabile così come ritengono responsabili i propri governi.</p>
  59.  
  60.  
  61.  
  62. <p>Così, il movimento contro la guerra degli Stati Uniti in Vietnam nei Paesi occidentali ha superato di gran lunga quello contro la guerra russa in Ucraina. Questo perché coloro che sono contrari alla guerra in Occidente hanno visto che la responsabilità della prima ricadeva sul Paese occidentale più potente, mentre non sentono una responsabilità simile per ciò che sta facendo lo Stato russo. Il motivo per cui il loro interesse per l’assalto di Israele a Gaza è molto più grande di quello per ciò che sta accadendo in Darfur è la consapevolezza che lo Stato sionista è parte organica del campo occidentale e che la sua aggressione contro il popolo palestinese non sarebbe stata possibile senza la partecipazione degli Stati Uniti. Questo è ciò che intendeva Mahmoud Darwish quando disse al poeta israeliano Helit Yeshurun, durante un’intervista da lei condotta nel 1996: “Sai perché noi palestinesi siamo famosi? Perché voi siete il nostro nemico”. L’interesse per la questione palestinese deriva dall’interesse per la questione ebraica. Sì, è così. La gente è interessata a voi, non a me…! L’interesse internazionale per la questione palestinese riflette semplicemente l’interesse della gente per la questione ebraica”.</p>
  63.  
  64.  
  65.  
  66. <p>Questa è la verità, ma non ci assolve, noi arabi, dalla colpa di “compassione narcisistica” nel mostrare interesse per ciò che lo Stato sionista sta facendo ai nostri fratelli e sorelle palestinesi, usando armi fornite dagli Stati Uniti d’America, ma indifferenza per ciò che le bande arabe stanno facendo a persone africane non arabe nel Darfur, usando armi fornite dagli Emirati Arabi Uniti. Le persone di buona coscienza che aderiscono ai valori umanistici devono denunciare i crimini che avvengono in Darfur e in Sudan, così come denunciano i crimini che avvengono a Gaza e in Palestina.</p>
  67.  
  68.  
  69.  
  70. <p><em>*La traduzione italiana si basa sulla versione inglese dall’originale arabo pubblicato su Al-Quds al-Arabi il 14 maggio 2024, fatta dall’autore (</em><a href="http://www.gilbert-achcar.net/genocidal-war-and-solidarity">www.gilbert-achcar.net/genocidal-war-and-solidarity</a>)</p>
  71.  
  72.  
  73.  
  74. <p></p>
  75. <p>L'articolo <a href="https://mps-ti.ch/2024/05/rafah-e-el-fasher-guerra-genocida-e-dovere-di-solidarieta/">Rafah e El Fasher: guerra genocida e dovere di solidarietà</a> proviene da <a href="https://mps-ti.ch">MPS - Movimento per il socialismo</a>.</p>
  76. ]]></content:encoded>
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  78. <item>
  79. <title>Ucraina-Russia, solidarietà con gli abitanti di Kharkiv</title>
  80. <link>https://mps-ti.ch/2024/05/21886/</link>
  81. <dc:creator><![CDATA[Segretariato MPS]]></dc:creator>
  82. <pubDate>Fri, 17 May 2024 07:51:32 +0000</pubDate>
  83. <category><![CDATA[Crisi ucraina]]></category>
  84. <category><![CDATA[Internazionale]]></category>
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  86.  
  87. <description><![CDATA[<p>Pubblichiamo questa intervista, condotta lo scorso 23 aprile da Christopher Ford (Ukraine Solidarity Campaign) a Maksym Romanenko, originario di Kharkiv, medico e attivista dell’organizzazione socialista democratica ucraina Movimento Sociale, apparso sul sito ukrainesolidaritycampaign.org. La traduzione è stata curata da “Sinistra per l’Ucraina” (Red) La città di Kharkiv si trova a 30 chilometri dal confine russo-ucraino. La città è [&#8230;]</p>
  88. <p>L'articolo <a href="https://mps-ti.ch/2024/05/21886/">Ucraina-Russia, solidarietà con gli abitanti di Kharkiv</a> proviene da <a href="https://mps-ti.ch">MPS - Movimento per il socialismo</a>.</p>
  89. ]]></description>
  90. <content:encoded><![CDATA[<span class="rt-reading-time" style="display: block;"><span class="rt-label rt-prefix">Tempo di lettura:</span> <span class="rt-time">7</span> <span class="rt-label rt-postfix">minuti</span></span>
  91. <p><strong><em><mark style="background-color:rgba(0, 0, 0, 0)" class="has-inline-color has-vivid-red-color">Pubblichiamo questa intervista, condotta lo scorso 23 aprile da Christopher Ford (Ukraine Solidarity Campaign) a Maksym Romanenko, originario di Kharkiv, medico e attivista dell’organizzazione socialista democratica ucraina Movimento Sociale, apparso sul sito <a href="https://ukrainesolidaritycampaign.org/2024/04/23/kharkiv-will-never-fall-under-russian-occupation/?fbclid=IwZXh0bgNhZW0CMTAAAR2XwHQTSV4iXWuXBS6TkzaoygVvp0n8ZqsSvYRuKvEMDc3hK1UuhIDmIhk_aem_AaupnDOZ4tq3Bsc76qa8sGjPcCw_W6z8UthvATnbzKmw2d8dVYNbiXe2LxXjtWqHx0Iu99IfgvBuEcj0iUxyfSlO">ukrainesolidaritycampaign.org</a>. La traduzione è stata curata da <a href="https://www.facebook.com/sinistraperlucraina/posts/pfbid0314XHuS5SPchV7rvQzEz9MNZGXMdUVPJzFz5f4pShA2M9CFVxx6yr3TMjmyk7rxJcl" target="_blank" rel="noreferrer noopener">“Sinistra per l’Ucraina”</a> (Red)</mark></em></strong><br><br><em>La città di Kharkiv si trova a 30 chilometri dal confine russo-ucraino. La città è stata una delle prime ad essere attaccata dalle brigate meccanizzate dell’esercito russo il 24 febbraio 2022. Onore e lode alle forze di difesa e di sicurezza, la città ha saputo resistere all’invasore e rimanere ucraina, ma la battaglia per la regione di Kharkiv non si è fermato fino ad oggi.</em><br><em>Prima dell’invasione su vasta scala, Kharkiv era una città densamente popolata con quasi 1,5 milioni di abitanti e un agglomerato sviluppato. La città è un centro industriale dell’Ucraina orientale, una città universitaria, un centro scientifico della sponda sinistra e ha una serie completa di premi del Consiglio d’Europa: Diploma, Bandiera Onoraria, Tavola d’Europa e Premio d’Europa.</em><br><em>Oggi, la città è sotto attacco quasi quotidiano da parte dell’esercito russo, che distrugge i posti di lavoro e le infrastrutture critiche di Kharkiv, costringe i bambini a studiare in rifugi sotterranei e nella metropolitana e li minaccia costantemente di morte.</em><br><em>Attualmente, la città ha introdotto programmi di interruzione di corrente di 6-8 ore, ma a volte si verificano anche interruzioni di corrente di emergenza, che impediscono alle persone di pianificare le attività domestiche più semplici, come pulire l’appartamento, fare il bucato e cucinare (se non c’è stufa a gas).</em><br><em>La guerra ha lasciato un segno forte in tutti gli ambiti della vita pubblica di Kharkiv, dall’introduzione del coprifuoco (dalle 23:00 alle 5:00, quando non è possibile spostarsi in città senza un pass speciale) alla totale gratuità dei trasporti pubblici.</em><br><em>Ma la vita stessa va avanti come sempre. In città nascono i bambini, le attività commerciali funzionano, la gente visita i vari luoghi pubblici: bar, mostre, musei, dimenticandosi talvolta che le truppe russe sono a 30 chilometri di distanza.</em><br></p>
  92.  
  93.  
  94.  
  95. <p><strong>C’è stata una crescita e un ruolo della società civile e delle iniziative di base nella sopravvivenza di Kharkiv?</strong></p>
  96.  
  97.  
  98.  
  99. <p>Se consideriamo la crescita delle iniziative di base come manifestazione della società civile, allora sì, questo ruolo è aumentato. Grazie a molti programmi di sovvenzione internazionali, in particolare europei, all’attenzione dei media sia ucraini che internazionali, stanno emergendo molte iniziative culturali che sviluppano il potenziale nascosto dei residenti di Kharkiv.<br>Nuovi artisti, poeti, pittori e musicisti stanno emergendo in città. L’attenzione dei cittadini comuni alla vita politica della città è aumentata in modo significativo e la lotta contro la corruzione è cresciuta. Molte persone, tra cui persone con disabilità, donne e giovani, stanno aiutando le forze armate ucraine creando post creativi per raccogliere fondi per l’esercito, diventando visibili attraverso i media ucraini.</p>
  100.  
  101.  
  102.  
  103. <p><strong>C’è stato qualche ruolo dei sindacati o delle organizzazioni dei lavoratori nel mantenere la vita della città?</strong></p>
  104.  
  105.  
  106.  
  107. <p>Purtroppo non sono a conoscenza di alcun impatto realmente influente dei sindacati sul lavoro delle imprese, ma quasi tutti i sindacati aiutano l’esercito, innanzitutto raccogliendo le munizioni necessarie per i loro compagni che prestano servizio nelle forze armate.</p>
  108.  
  109.  
  110.  
  111. <p><strong>L’istruzione, le scuole, i college e le università sono continuati? Come è stato organizzato di fronte agli attacchi?</strong></p>
  112.  
  113.  
  114.  
  115. <p>Dall’introduzione delle misure di quarantena contro l’infezione da covid nel marzo-aprile 2020, quasi tutte le attività educative sono passate alla didattica a distanza. Nulla è cambiato dall’inizio dell’invasione su vasta scala dell’esercito russo. Migliaia di bambini sono costretti a ricevere la propria istruzione online: studenti delle scuole elementari, medie e superiori, studenti dell’istruzione professionale e superiore.<br>Recentemente ci sono stati cambiamenti in questo senso a Kharkiv: una scuola metropolitana è operativa in città da diversi mesi ed è appena stata aperta una scuola sotterranea che può ospitare fino a 1000 studenti. Il sindaco di Kharkiv promette di creare scuole sicure in ogni distretto della città.</p>
  116.  
  117.  
  118.  
  119. <p><strong>Qual è stato l’impatto della guerra sulla vita economica di Kharkiv e sulle condizioni dei lavoratori?</strong></p>
  120.  
  121.  
  122.  
  123. <p>Tremendo. Molte famiglie nella regione di Kharkiv e nella città stessa hanno perso la casa e sono state costrette a trasferirsi presso parenti o dormitori comunali, in altre regioni del paese, oppure a emigrare all’estero.<br>A causa del costante bombardamento con missili balistici, bombe ad alto potenziale esplosivo e droni, le infrastrutture critiche della città hanno subito enormi danni, che influiscono direttamente sul numero di posti di lavoro e sulle condizioni di lavoro. Molti datori di lavoro non rispettano il codice del lavoro e il diritto dei lavoratori a ripararsi di fronte alla minaccia aerea che si sente quasi ogni giorno a Kharkiv. C’è un grosso problema etico e morale.<br>Che dire, ad esempio, degli operatori sanitari che lavorano con persone a mobilità ridotta che non possono spostarsi in un luogo sicuro anche se lo desiderano? Se medici, infermieri e paramedici dovessero trasportare ogni volta le persone nei rifugi, non ci sarebbe tempo per le cure. E come sapete, l’ esercito russo si fa beffe delle convenzioni internazionali e può colpire gli ospedali in qualsiasi momento.</p>
  124.  
  125.  
  126.  
  127. <p><strong>Puoi parlarci del ruolo del settore pubblico, dei medici e dei soccorritori a Kharkiv? Sembra che ci sia una pratica particolarmente feroce da parte dei russi di prendere di mira i soccorritori con doppi attacchi?</strong></p>
  128.  
  129.  
  130.  
  131. <p>In effetti, gran parte di tutti i bombardamenti avviene su edifici di infrastrutture pubbliche, come scuole, ospedali, edifici comunali e istituti scolastici. Sfortunatamente, il bombardamento dello stesso luogo per uccidere soccorritori e medici è un evento di routine.<br>Soccorritori, medici, educatori e operatori delle infrastrutture critiche a Kharkiv sono davvero eroi. Mettono letteralmente a rischio la propria sicurezza e svolgono il loro lavoro ogni giorno per il bene della città e di tutti i suoi cittadini.</p>
  132.  
  133.  
  134.  
  135. <p><strong>Vladimir Solovyov, il principale propagandista del Cremlino, ha affermato che <em>“Kharkiv dovrebbe essere cancellata dalla faccia della terra”</em>, qual è la reazione della gente nel sentire tali affermazioni?<br></strong><br>Io stesso non seguo le narrazioni dei media del Cremlino e quello che dicono, ma ciò che sta accadendo alla città a causa dei bombardamenti può davvero portare alla distruzione della città.<br>Alcune zone non sono state gravemente danneggiate, ma gli edifici comunali, le fabbriche, i negozi, le scuole, ecc. vengono costantemente distrutti. Ciò porta al fatto che le persone non possono vivere in tali condizioni e le infrastrutture necessarie per la vita semplicemente smetteranno di funzionare.<br>La logica di un bombardamento così massiccio non può essere compresa se i media russi considerano Kharkiv una presunta città russa.<br>La stragrande maggioranza dei cittadini odia la Russia perché uccide le loro famiglie, distrugge i loro posti di lavoro e i loro progetti per il futuro. La Russia può solo sognare una Kharkiv russa, nell’ambito della sua “grandezza imperiale”. Pertanto, se tentassero di attaccare Kharkiv, la mia opinione è che Kharkiv non cadrà mai sotto l’occupazione russa. Solo distrutta e senza popolazione.</p>
  136.  
  137.  
  138.  
  139. <p><strong>Si ipotizza un’offensiva russa: cosa sente la popolazione, c’è una mobilitazione per prepararsi a questa possibilità?</strong></p>
  140.  
  141.  
  142.  
  143. <p>Le persone seguono attivamente ciò che accade nello spazio mediatico e sentono tutto da sole. Alcuni sono presi dal panico e lasciano Kharkiv. Conosco alcune famiglie che aspettano un bambino o il cui lavoro richiede una connessione Internet stabile – hanno lasciato la città per altre regioni dell’Ucraina.<br>La maggior parte di loro tiene duro e confida nell’operato delle Forze Armate. Intorno alla città si stanno costruendo trincee e bunker lunghi chilometri e si stanno preparando mini-campi. La gente vede che l’esercito è qui, che nessuno ha abbandonato Kharkiv.<br>Ma ciò che veramente manca è l’equipaggiamento per la difesa aerea. Si dà il caso che Kharkiv abbia un cattivo vicino e la Russia sia in grado di bombardarci con vari tipi di armi per le quali le forze armate ucraine semplicemente non hanno abbastanza proiettili e semplicemente a causa della velocità delle bombe e della breve distanza rende impossibile abbattere tutto ciò che ci viene incontro. Questo è il motivo per cui ci mancano maggiormente i sistemi di difesa aerea e radar.</p>
  144.  
  145.  
  146.  
  147. <p><strong>Kharkiv è associata ad alcune delle figure più importanti della storia ucraina, ma c’è stata anche una russificazione nella città. C’è stato un cambiamento, un cambiamento notevole nella percezione dell’eredità ucraina di Kharkiv?</strong></p>
  148.  
  149.  
  150.  
  151. <p>A mio parere, nella regione di Kharkiv non vi è stata alcuna russificazione specifica che non sia avvenuta in altre città ucraine di quella che fu la Repubblica socialista sovietica ucraina. Poiché la città era un centro scientifico, industriale e commerciale, gran parte degli ucraini parlava russo nel XX secolo. Ma Kharkiv è sempre stata una città in cui convivevano molti popoli, tra cui ucraini, russi, ebrei, armeni, bielorussi e rom.<br>Dal 2014 ci sono state iniziative da parte della popolazione stessa per rafforzare l’ucrainizzazione. L’ucrainizzazione è diventata ancora più pronunciata dopo l’invasione su vasta scala. Secondo la mia opinione personale, fino al 2022, circa una persona su dieci a Kharkiv parlava ucraino nella vita di tutti i giorni, mentre ora è una su quattro.</p>
  152.  
  153.  
  154.  
  155. <p><strong>Che impatto ha avuto la guerra dal 2014 sulla precedente influenza dei partiti stalinisti in città?</strong></p>
  156.  
  157.  
  158.  
  159. <p>Non sono a conoscenza di partiti o organizzazioni staliniste nella regione di Kharkiv. Qualsiasi “sinistra” che potesse in qualche modo difendere o giustificare l’attacco della Russia all’Ucraina dal 2014 ha cessato di esistere o si è trasferita in Russia.</p>
  160.  
  161.  
  162.  
  163. <p><strong>Il primo partito politico ucraino – il Partito Rivoluzionario Ucraino – è stato fondato a Kharkiv, c’è oggi un partito di sinistra ucraino in città?</strong></p>
  164.  
  165.  
  166.  
  167. <p>Negli anni 2010, a Kharkiv c’erano iniziative come la <em>Weyerhaeuser Strasse Function</em>, l’<em>Anarchist Squat</em> (un dormitorio in un edificio comune dove vivevano gli anarchici e i loro amici) e altri piccoli gruppi di sinistra.<br>Ad oggi non ci sono quasi rappresentanti in vita del Movimento Sociale. Molti sono partiti per altre città dell’Ucraina. Che io sappia, ci sono anche pochissimi esponenti di sinistra a Kharkiv. Sfortunatamente, abbiamo un’etichetta negativa molto forte secondo cui se una persona viene definita socialista o di sinistra, è immediatamente filo-russa.<br>Negli ultimi anni ci sono stati alcuni cambiamenti in questa immagine e sempre più persone si definiscono antiautoritarii, attivisti, democratici, anarchici e persino socialisti. La moda delle idee di destra sta lentamente diminuendo a causa delle implementazioni governative antisociali e antioperaie. Spero quindi che la ricostruzione di Kharkiv si basi sul sostegno dei lavoratori, sulla loro sicurezza, sull’attenzione all’ambiente di tutti i progetti architettonici e su principi trasparenti ed equi da parte dell’amministrazione comunale.</p>
  168.  
  169.  
  170.  
  171. <p><strong>Ci sono cose che ti danno speranza in questi tempi pericolosi?</strong></p>
  172.  
  173.  
  174.  
  175. <p>È la vita della mia famiglia, dei miei amici, dei miei colleghi. Sono orgoglioso di essere nella mia città in questo momento, a lavorare per le persone. Sì, un’interruzione di corrente di emergenza o un blackout di Internet ti sconvolgono, rovinano i tuoi piani e interferiscono con il tuo lavoro, ma i momenti in cui qualcosa di interessante e buono si avvertono più fortemente che nei tempi pacifici. Forse non dovrebbe essere così, ma è così.<br>E con lo sviluppo della musica di base e della cultura cinematografica, ho un posto dove trascorrere i miei fine settimana, grazie alle Forze Armate e alla Difesa Aerea.</p>
  176.  
  177.  
  178.  
  179. <p><strong>Cosa può fare il movimento socialista occidentale per aiutarvi nella situazione attuale?<br><br></strong>Sostenete coloro che si sono arruolati nell’esercito per difendere le loro case e i loro cari. È il trasferimento dei sistemi di difesa aerea all’Ucraina che può salvare la vita dei residenti di Kharkiv e farli sentire un po’ più sicuri. Per quelle organizzazioni che per principio non vogliono fornire assistenza di tipo militare, possono aiutare i lavoratori delle infrastrutture critiche: medici, elettricisti, operai e addetti ai trasporti pubblici.</p>
  180.  
  181.  
  182.  
  183. <p></p>
  184. <p>L'articolo <a href="https://mps-ti.ch/2024/05/21886/">Ucraina-Russia, solidarietà con gli abitanti di Kharkiv</a> proviene da <a href="https://mps-ti.ch">MPS - Movimento per il socialismo</a>.</p>
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  187. <item>
  188. <title>La trappola del debito al servizio della guerra</title>
  189. <link>https://mps-ti.ch/2024/05/la-trappola-del-debito-al-servizio-della-guerra/</link>
  190. <dc:creator><![CDATA[di Marco Bersani* ]]></dc:creator>
  191. <pubDate>Thu, 16 May 2024 11:32:43 +0000</pubDate>
  192. <category><![CDATA[Internazionale]]></category>
  193. <category><![CDATA[Economia]]></category>
  194. <category><![CDATA[Politica]]></category>
  195. <guid isPermaLink="false">https://mps-ti.ch/?p=21883</guid>
  196.  
  197. <description><![CDATA[<p>Se qualcuno volesse comprendere&#160;la cifra profonda del tempo che stiamo attraversando, potrebbe affidarsi al discorso di apertura della campagna elettorale per le elezioni europee, tenuto ad Atene dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel febbraio 2024. La Grecia è il luogo dove nel 2015 si è consumata la peggiore frattura tra l’oligarchia [&#8230;]</p>
  198. <p>L'articolo <a href="https://mps-ti.ch/2024/05/la-trappola-del-debito-al-servizio-della-guerra/">La trappola del debito al servizio della guerra</a> proviene da <a href="https://mps-ti.ch">MPS - Movimento per il socialismo</a>.</p>
  199. ]]></description>
  200. <content:encoded><![CDATA[<span class="rt-reading-time" style="display: block;"><span class="rt-label rt-prefix">Tempo di lettura:</span> <span class="rt-time">5</span> <span class="rt-label rt-postfix">minuti</span></span>
  201. <p>Se qualcuno volesse comprendere&nbsp;<strong><em>la cifra profonda del tempo che stiamo attraversando</em></strong>, potrebbe affidarsi al discorso di apertura della campagna elettorale per le elezioni europee, tenuto ad Atene dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel febbraio 2024.</p>
  202.  
  203.  
  204.  
  205. <p>La Grecia è il luogo dove nel 2015 si è consumata la peggiore frattura tra l’oligarchia politico-finanziaria che determina le scelte dell’Unione europea (Ue) e un intero popolo in lotta per difendere diritti, beni comuni, servizi pubblici e democrazia. Conosciamo il nefasto esito di quello scontro: nonostante il popolo greco si fosse nettamente pronunciato per il no all’accettazione del&nbsp;<em>Memorandum</em>, l’allora governo di sinistra guidato da Alexīs Tsipras non ebbe il coraggio, né la forza di essere conseguente e capitolò di fronte alle imposizioni dell’Ue. E l’intero Paese fu schiacciato da politiche di austerità, nonché messo letteralmente in vendita pezzo per pezzo.</p>
  206.  
  207.  
  208.  
  209. <p>Nove anni dopo la presidente della Commissione europea torna sul luogo del delitto, ma questa volta per complimentarsi con l’attuale governo greco: “Sono venuta ad Atene perché la Grecia rappresenta un modello per l’Europa, che tutti i membri Ue dovrebbero imitare: è infatti l’unico fra i 27 Paesi che già dedica oltre il 2% del Pil alle spese militari. Siccome la guerra non appartiene al passato, la spesa per la difesa dev’essere il segno distintivo del futuro dell’Europa”.</p>
  210.  
  211.  
  212.  
  213. <p>In questo passaggio senza soluzione di continuità da una Grecia osteggiata per la difesa dei diritti a una Grecia osannata per gli investimenti nelle spese militari risiede la drammaticità del tempo nel quale siamo immersi.</p>
  214.  
  215.  
  216.  
  217. <p>Ma le due fasi sopra riportate sono due facce della stessa medaglia:&nbsp;<strong><em>la trappola del debito</em></strong><em>&nbsp;e&nbsp;<strong>l’economia di guerra</strong></em>. E costituiscono la doppia dimensione che la crisi del ciclo capitalistico basato sulla globalizzazione dei mercati cerca di imporre alle popolazioni per garantirsi la sopravvivenza.</p>
  218.  
  219.  
  220.  
  221. <p>La riproposizione delle politiche di austerità, attraverso la reintroduzione – dopo tre anni di sospensione post pandemia – del&nbsp;<strong><em>Patto di stabilità “riformato”</em></strong>, vuole richiudere la gabbia a qualsiasi possibilità di inversione di rotta sulla conversione ecologica e la difesa dei beni comuni, sul diritto al reddito e al lavoro, sui diritti sociali e la difesa dei servizi pubblici, a partire da sanità e istruzione.</p>
  222.  
  223.  
  224.  
  225. <p>Poco importa che il “nuovo” Patto di stabilità (per certi versi addirittura peggiorativo del precedente, in quanto indirizza all’1,5 % e non più al 3% il deficit possibile) sia considerato di fatto impraticabile, essendo già oggi ben 13 i Paesi che hanno un rapporto debito/Pil molto superiore al mitico 60% previsto dai vincoli di Maastricht.</p>
  226.  
  227.  
  228.  
  229. <p>Il Patto di stabilità non serve a garantire la stabilità finanziaria (altrimenti qualcuno dovrebbe prendere atto del fallimento, essendo il debito di tutti i Paesi notevolmente aumentato in questi decenni di austerità), serve a garantire&nbsp;<strong><em>la stabilità dei profitti dei grandi interessi finanziari</em></strong>, anestetizzando e/o impedendo qualsiasi rivendicazione popolare di un futuro differente.</p>
  230.  
  231.  
  232.  
  233. <p>E serve a imporre la rassegnazione di fronte alla trasformazione della società verso&nbsp;<strong><em>un’economia di guerra</em></strong>, la costruzione della quale fa magicamente scoprire che i soldi ci sono, ma che non vi è nessuna intenzione politica a destinarli all’interesse generale.</p>
  234.  
  235.  
  236.  
  237. <p>Del resto, è un terreno arato da tempo che le recenti guerre e conflitti, che stanno scuotendo l’asse geopolitico mondiale, hanno fertilizzato come mai prima d’ora.</p>
  238.  
  239.  
  240.  
  241. <p>Secondo l’ultimo Rapporto della Stockholm International Peace Research Institute (Sipri), il bilancio mondiale delle&nbsp;<strong><em>spese in armamenti</em></strong>&nbsp;è salito al livello record di 2.440 miliardi di dollari e, per la prima volta, siamo di fronte a dati in crescita in tutti e cinque i continenti.</p>
  242.  
  243.  
  244.  
  245. <p>L’innalzamento delle spese è stato del 6,8% tra il 2022 e il 2023.Il più consistente dal 2009. Stati Uniti (37%) e Cina (12%) sono i Paesi che spendono di più, con un aumento rispettivamente del 6% e del 2,3%.</p>
  246.  
  247.  
  248.  
  249. <p>Secondo il Rapporto, Russia, India, Arabia Saudita e Regno Unito seguono a notevole distanza ma con un incremento medio delle spese militari pari al 7,9%, mentre la spesa in Medio Oriente è aumentata del 9% (con Israele che svetta con un +24%) raggiungendo i 200 miliardi di dollari, dato che rende quest’area del mondo la regione con la più alta spesa militare in percentuale del Pil nel mondo (4,2%).</p>
  250.  
  251.  
  252.  
  253. <p>Se volgiamo lo sguardo all’<strong><em>Europa</em></strong>, scopriamo che, nell’ultimo decennio, la Germania ha aumentato la spesa militare reale del 42%, l’Italia del 30% e la Spagna del 50% e che la spesa per armamenti nei Paesi membri della Nato ha raggiunto i 64,6 mld di euro (+270% nel decennio).</p>
  254.  
  255.  
  256.  
  257. <p>Per rimanere all’<strong><em>Italia</em></strong>, quest’anno, per la prima volta nella storia, il bilancio del ministero della Difesa supera i 29 miliardi, 10 dei quali – anche questo è un record – saranno destinati all’acquisizione diretta di armamenti.</p>
  258.  
  259.  
  260.  
  261. <p>É forse utile ricordare come la somma di 10 miliardi, diversamente destinata, potrebbe garantire 140mila posti di lavoro nell’istruzione, 120mila nella sanità, 100mila nel settore ambientale.</p>
  262.  
  263.  
  264.  
  265. <p>Seguendo questi dati, lo scenario diventa chiaro:&nbsp;<strong><em>la spesa pubblica si orienta verso l’economia di guerra e i vincoli finanziari, ribaditi nel “nuovo” Patto di stabilità, servono a rendere impossibile ogni diversa destinazione delle risorse disponibili</em></strong>.</p>
  266.  
  267.  
  268.  
  269. <p>Non vi è alcuna possibilità di uscita, se non rivoluzionando il paradigma. Anche perché il nuovo scenario permette alle&nbsp;<em>élite</em>&nbsp;finanziarie di far pace con la propria, interessata, schizofrenia. È il caso della più grande banca d’affari degli Usa, JP Morgan, che solo quattro anni fa ammoniva i propri associati affermando la necessità di una drastica inversione di rotta:&nbsp;<em>“</em>Sebbene non siano possibili previsioni precise, è chiaro che la Terra si trova su una traiettoria insostenibile. Qualcosa dovrà cambiare se vogliamo la sopravvivenza della razza umana e l’intero sistema dovrà modificare la direzione allo scopo di non spingere la Terra in una situazione che non vediamo da molti milioni di anni” e oggi scrive agli stessi: “Il contesto odierno è completamente mutato: i tassi di interesse più elevati, i debiti dei governi in forte crescita e un equilibrio geopolitico messo a rischio dalla crescente tensione in Medio Oriente e tra Russia e Occidente, rendono la transizione energetica un processo che richiederà diversi decenni e l’obiettivo&nbsp;<em>net zero</em>&nbsp;potrà forse essere raggiunto solo tra diverse generazioni”.</p>
  270.  
  271.  
  272.  
  273. <p>Probabilmente JP Morgan sta cercando semplicemente di giustificare i propri continuativi investimenti nelle fonti fossili (101 miliardi di dollari), ma certo il quadro complessivo creato dai governi consente questa indegna ritirata.</p>
  274.  
  275.  
  276.  
  277. <p>Serve un doppio passo di radicalità rivoluzionaria, se vogliamo sostituire l’attuale economia del profitto con l’orizzonte di una società della cura.</p>
  278.  
  279.  
  280.  
  281. <p><strong><em>Il primo passo</em></strong>&nbsp;consiste nella consapevolezza di come la guerra sia il massimo dell’incuria. La guerra distrugge vite, famiglie e relazioni. Devasta territori e ambiente. Sradica le esistenze delle persone, esaspera le disuguaglianze sociali, ingabbia le culture, sottrae la democrazia. Lo strumento della guerra è figlio legittimo della cultura patriarcale, quella che persegue il dominio e la sopraffazione, e rimuove ogni consapevolezza sulla fragilità dell’esistenza e sull’interdipendenza fra le persone e con l’ambiente che abitano. Opporsi alla guerra con ogni mezzo diventa quindi necessario per aprire la strada a un’alternativa di società.</p>
  282.  
  283.  
  284.  
  285. <p>Ma quest’orizzonte non potrà essere praticabile senza effettuare&nbsp;<strong><em>il secondo passo</em></strong>, smascherando la narrazione ideologica e artificiale costruita attorno al debito.</p>
  286.  
  287.  
  288.  
  289. <p>Una narrazione che ha l’unico scopo di fermare le rivendicazioni sociali e ambientali, dichiarandole inattuabili data la presunta necessità della stabilità dei conti finanziari. E che si prefigge non solo di governare il tempo presente delle persone, bensì di predeterminarne anche il futuro, garantendosi un’organizzazione della società modulata intorno alle scadenze previste per onorare il debito contratto, destinando a questo buona parte della propria ricchezza collettiva.</p>
  290.  
  291.  
  292.  
  293. <p>Il dilemma resta il medesimo: scegliere tra la Borsa e la vita.</p>
  294.  
  295.  
  296.  
  297. <p>È giunto il tempo di scegliere, senza ulteriori indugi, la vita.</p>
  298.  
  299.  
  300.  
  301. <p>Tutte e tutti insieme, la vita.<br><br><strong><em>* portavoce di Attac Italia. Questo articolo è apparso come anteprima del numero di maggio-giugno 2024 de </em>Il granello di sabbia<em>, bollettino di Attac Italia, sul sito </em></strong><a href="https://attac-italia.org/"><strong><em>https://attac-italia.org/</em></strong></a></p>
  302.  
  303.  
  304.  
  305. <p></p>
  306. <p>L'articolo <a href="https://mps-ti.ch/2024/05/la-trappola-del-debito-al-servizio-della-guerra/">La trappola del debito al servizio della guerra</a> proviene da <a href="https://mps-ti.ch">MPS - Movimento per il socialismo</a>.</p>
  307. ]]></content:encoded>
  308. <post-id xmlns="com-wordpress:feed-additions:1">21883</post-id> </item>
  309. <item>
  310. <title>La strumentalizzazione dell&#8217;antisemitismo contro il popolo palestinese e i suoi sostenitori</title>
  311. <link>https://mps-ti.ch/2024/05/la-strumentalizzazione-dellantisemitismo-contro-il-popolo-palestinese-e-i-suoi-sostenitori/</link>
  312. <dc:creator><![CDATA[di Gilbert Achcar* ]]></dc:creator>
  313. <pubDate>Wed, 15 May 2024 19:26:32 +0000</pubDate>
  314. <category><![CDATA[Internazionale]]></category>
  315. <category><![CDATA[Medio Oriente]]></category>
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  317.  
  318. <description><![CDATA[<p>Di fronte all&#8217;orribile spettacolo della distruzione di Gaza, il movimento mondiale che sta denunciando questa guerra genocida resta uno dei pochi barlumi di speranza. Ma, con il pretesto dell&#8217;accusa di &#8220;antisemitismo&#8221;, è ora in atto il tentativo di annientarlo criminalizzando la difesa dei diritti dei palestinesi, in modo che l&#8217;eliminazione del popolo palestinese diventi sempre [&#8230;]</p>
  319. <p>L'articolo <a href="https://mps-ti.ch/2024/05/la-strumentalizzazione-dellantisemitismo-contro-il-popolo-palestinese-e-i-suoi-sostenitori/">La strumentalizzazione dell&#8217;antisemitismo contro il popolo palestinese e i suoi sostenitori</a> proviene da <a href="https://mps-ti.ch">MPS - Movimento per il socialismo</a>.</p>
  320. ]]></description>
  321. <content:encoded><![CDATA[<span class="rt-reading-time" style="display: block;"><span class="rt-label rt-prefix">Tempo di lettura:</span> <span class="rt-time">6</span> <span class="rt-label rt-postfix">minuti</span></span>
  322. <p>Di fronte all&#8217;orribile spettacolo della distruzione di Gaza, il movimento mondiale che sta denunciando questa guerra genocida resta uno dei pochi barlumi di speranza. Ma, con il pretesto dell&#8217;accusa di &#8220;antisemitismo&#8221;, è ora in atto il tentativo di annientarlo criminalizzando la difesa dei diritti dei palestinesi, in modo che l&#8217;eliminazione del popolo palestinese diventi sempre meno contestata.</p>
  323.  
  324.  
  325.  
  326. <p>La mobilitazione dei giovani nelle università americane, estesasi ad altri Paesi, ha suscitato reazioni tali da parte degli ambienti filo-israeliani; tale opposizione conferma l’importanza di questo movimento, che non è esagerato definire storica. Infatti, l&#8217;emergere di un movimento di massa a favore della causa palestinese nei Paesi occidentali, in particolare all&#8217;interno della stessa superpotenza senza la quale Israele non sarebbe in grado di condurre la sua attuale guerra genocida, è uno sviluppo molto preoccupante agli occhi della lobby filo-israeliana. Rischia di instillare nelle nuove generazioni un rifiuto della barbarie sionista pari a quello della barbarie imperiale americana di oltre mezzo secolo fa, che fu uno dei principali fattori che indussero Washington a porre fine all&#8217;aggressione contro il popolo vietnamita e a ritirare le proprie forze dal Paese nel 1973.<br><br><strong>Il presunto odio verso gli ebrei come unica griglia analitica</strong></p>
  327.  
  328.  
  329.  
  330. <p>Questo precedente storico è fortemente presente nelle menti dei sostenitori di Israele nei Paesi occidentali, perché tutti questi Paesi hanno vissuto il movimento contro la guerra del Vietnam, che ha persino giocato un ruolo di primo piano nell&#8217;ondata mondiale di radicalizzazione politica di sinistra del movimento studentesco alla fine degli anni Sessanta. Il campanello d&#8217;allarme è scattato negli ambienti sionisti e tra i loro sostenitori, spingendoli a lanciare una campagna violenta contro il movimento di solidarietà con il popolo palestinese, cercando di metterlo a tacere con vari mezzi, dalla repressione pura e semplice alla violenza ideologica, da quella della polizia a quella legale.</p>
  331.  
  332.  
  333.  
  334. <p>Questi sforzi repressivi non rappresentano, ovviamente, una novità. Fanno parte di una guerra ideologica iniziata all&#8217;inizio del progetto sionista e intensificatasi con la sua realizzazione in Palestina sotto gli auspici del colonialismo britannico. Questa offensiva ha raggiunto il suo culmine all&#8217;indomani della Seconda guerra mondiale, quando le Nazioni Unite, appena create e all&#8217;epoca egemonizzate dai Paesi del Nord, hanno preso in considerazione la questione della spartizione della Palestina e della concessione al movimento sionista del diritto di stabilirvi il proprio Stato. In quella fase, lo sforzo sionista nella &#8220;guerra delle narrazioni&#8221; si era concentrato nel presentare il rifiuto dei palestinesi alla creazione di uno Stato sionista sulla maggior parte del loro territorio nazionale come un&#8217;ispirazione e una continuazione dell'&#8221;antisemitismo&#8221;, simile all&#8217;odio nazista per gli ebrei. In questo modo hanno presentato la conquista sionista della maggior parte della terra di Palestina nel 1948, accompagnata dallo sradicamento della maggior parte dei suoi abitanti indigeni, come l&#8217;ultima battaglia contro il nazismo, distorcendo e mascherando la realtà di questa usurpazione, che invece era l&#8217;ultimo episodio di una politica coloniale di insediamento.</p>
  335.  
  336.  
  337.  
  338. <p>Nel corso del tempo, la propaganda sionista si è fatta più serrata, accusando chiunque sia ostile al progetto sionista di provare e predicare odio contro gli ebrei e di essere un continuatore del nazismo. Due esempi, tra gli altri, sono Gamal Abdel Nasser e poi Yasser Arafat, entrambi presentati da questa propaganda come omologhi di Adolf Hitler. Questa equazione ha raggiunto l&#8217;apice dell&#8217;assurdità e del grottesco nella risposta di Menachem Begin, leader del partito Likud, le cui origini fasciste sono ben note, e Primo Ministro israeliano al momento dell&#8217;invasione del Libano da parte dell&#8217;esercito sionista nel 1982, a Ronald Reagan, allora Presidente degli Stati Uniti che, in una lettera a Begin, aveva espresso la sua preoccupazione per la sorte della popolazione civile di Beirut sotto assedio. Nella sua risposta, Begin scrisse: &#8220;<em>Come Primo Ministro, mi sento autorizzato a dare istruzioni a un valoroso esercito che di fronte a una &#8220;Berlino&#8221; dove, tra civili innocenti, Hitler e i suoi scagnozzi si nascondono in un bunker nascosto in profondità</em>&#8220;.</p>
  339.  
  340.  
  341.  
  342. <p><strong>Ridefinire l&#8217;antisemitismo per difendere l&#8217;immagine di Israele</strong></p>
  343.  
  344.  
  345.  
  346. <p>Lo zelo della propaganda sionista è aumentato moltiplicando le accuse di antisemitismo e di paragoni con il nazismo, mentre l&#8217;immagine dello Stato di Israele si è deteriorata nell&#8217;opinione pubblica internazionale, e in particolare in quella occidentale. Il fatto è che questa immagine si è gradualmente deteriorata quando lo Stato di Israele è passato dall&#8217;essere il mitico redentore dello sterminio nazista degli ebrei, governato dai pionieri di un sogno socialista guidati da un &#8220;partito dei lavoratori&#8221;, alla realtà di uno Stato espansionistico e militarista governato dall&#8217;estrema destra. Questa trasformazione dell&#8217;immagine si è accelerata con l&#8217;occupazione israeliana del territorio libanese (1982-2000) e con la repressione della prima Intifada nei territori occupati nel 1967, che ha raggiunto il suo culmine nel 1988; successivamente, con i ripetuti attacchi sanguinosi e distruttivi alla Striscia di Gaza, a partire dal &#8220;massacro di Gaza&#8221; del 2009.</p>
  347.  
  348.  
  349.  
  350. <p>Con il declino dell&#8217;immagine dello Stato di Israele, la propaganda dei suoi sostenitori si è concentrata sul rifiuto di qualsiasi critica radicale nei suoi confronti, accusandola di antisemitismo. Nel 2005, alcuni circoli filo-israeliani hanno formulato una definizione di antisemitismo che includeva quali &#8220;esempi&#8221; i &#8220;paragoni tra la politica israeliana contemporanea e quella dei nazisti&#8221;. In altre parole, ciò significa che il paragone con il nazismo al quale spesso ricorrono i sionisti per definire i loro nemici arabi è accettabile, così come lo è il paragone di qualsiasi altro Stato con il nazismo, tranne che nel caso dello Stato di Israele, il cui paragone con il nazismo costituirebbe una forma di antisemitismo per il solo fatto di essere &#8220;ebreo&#8221;. La definizione riporta anche come esempio, affermare &#8220;che l&#8217;esistenza dello Stato di Israele sia il risultato di una strategia razzista&#8221;. In altre parole, etichettare come razzista qualsiasi progetto che miri a creare uno Stato sulla base della discriminazione razziale o religiosa è accettabile, ad eccezione del progetto di &#8220;Stato ebraico&#8221;, per il quale il ricorso a questa etichetta è tabù.</p>
  351.  
  352.  
  353.  
  354. <p>Nel 2016, l&#8217;International Holocaust Remembrance Alliance (IHRA) ha adottato questa definizione, prima di lanciare una campagna in vari Paesi occidentali, invitandoli ad adottarla ufficialmente per soffocare le critiche al sionismo. La campagna è riuscita a convincere i parlamenti di Paesi come la Germania e la Francia ad adottare la definizione. Si è persino tentato di far adottare la stessa definizione all&#8217;Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Questo tentativo è però fallito, soprattutto dopo che il Relatore speciale sulle forme contemporanee di razzismo ha sconsigliato l&#8217;adozione della definizione dell&#8217;IHRA nell&#8217;ottobre 2022. Naturalmente, il fervore tra i sostenitori dello Stato di Israele è tornato e ha raggiunto forme frenetiche di fronte all&#8217;attuale escalation della condanna globale della guerra genocida che lo Stato sionista ha condotto a Gaza negli ultimi sette mesi.</p>
  355.  
  356.  
  357.  
  358. <p><strong>Antisemiti e filoisraeliani</strong></p>
  359.  
  360.  
  361.  
  362. <p>Poiché gli Stati Uniti sono essi stessi un importante teatro di questa condanna, in particolare da parte di giovani studenti, come abbiamo ricordato all&#8217;inizio di questo articolo, il 1° maggio la Camera dei Rappresentanti del Congresso degli Stati Uniti ha approvato una proposta di legge, introdotta da un rappresentante repubblicano nell&#8217;ottobre dello scorso anno, che chiede l&#8217;adozione della definizione dell&#8217;IHRA come base per &#8220;l&#8217;applicazione delle leggi federali contro la discriminazione per quanto riguarda i programmi o le attività educative, e per altri scopi&#8221;. 320 rappresentanti hanno votato a favore della legge, mentre 91 hanno votato contro. 133 rappresentanti democratici si sono uniti ai repubblicani nel votare a favore della legge, mentre 70 rappresentanti democratici e 21 repubblicani hanno votato contro (con 18 astensioni). Se era normale che i rappresentanti della sinistra democratica votassero contro la legge pro-Israele, è stato molto strano vedere che anche i rappresentanti dell&#8217;estrema destra repubblicana l&#8217;hanno respinta, compresa l&#8217;arrabbiata reazionaria Marjory Taylor Greene, la più estrema tra i sostenitori di Donald Trump &#8211; al punto che lui sembra quasi un moderato rispetto a lei.</p>
  363.  
  364.  
  365.  
  366. <p>Non ci si lasci ingannare e pensare che i fanatici della destra repubblicana si siano opposti allo sforzo di sopprimere il movimento di denuncia della barbarie israeliana per il loro attaccamento alla libertà di espressione. Sono i più entusiasti sostenitori dello Stato sionista, ancor più ora che il suo governo comprende persone che, come loro, appartengono all&#8217;estrema destra. Sono anche favorevoli a sopprimere la libertà di espressione ogni volta che riguarda opinioni che aborriscono, e chiedono freneticamente un&#8217;escalation della repressione contro gli studenti che si oppongono alla guerra genocida di Israele. La ragione della loro opposizione al disegno di legge risiede semplicemente nella loro fedeltà all&#8217;antisemitismo tradizionale, che da tempo ispira una parte significativa dei sostenitori del sionismo. Questi antisemiti condividono la visione del sionismo secondo cui lo Stato di Israele è l&#8217;unica patria per gli ebrei, pur odiando la presenza degli ebrei nel loro Paese (proprio come odiano la presenza dei musulmani).</p>
  367.  
  368.  
  369.  
  370. <p>Mentre uno degli argomenti tradizionali dell&#8217;antisemitismo per l&#8217;ostilità verso gli ebrei era quello di ritenerli collettivamente responsabili dell'&#8221;uccisione di Cristo&#8221;, con il pretesto che i Vangeli incolpavano una folla ebraica di aver condannato a morte Cristo, e poiché gli esempi di antisemitismo forniti dalla definizione dell&#8217;IHRA includevano &#8220;affermazioni di ebrei che hanno ucciso Gesù&#8221;, i repubblicani che hanno votato contro la legge hanno giustificato la loro posizione non con il fatto che essa impedirebbe le critiche al sionismo e al suo Stato, che ovviamente accolgono con favore, ma con il timore che essa proibisca le posizioni antisemite tradizionali, se trasformata in legge. Ecco perché i più entusiasti sostenitori dello Stato &#8220;ebraico&#8221; si oppongono a limitare la libertà dei veri odiatori degli ebrei. Si deve ridere o piangere?</p>
  371.  
  372.  
  373.  
  374. <p><strong><em>* professore di Studi sullo sviluppo e Relazioni internazionali presso la School of Oriental and African Studies (SOAS), Università di Londra. L’articolo è apparso in inglese e arabo il 6 maggio 2024 sul sito </em></strong><a href="https://daraj.media/120421/"><strong><em>https://daraj.media/120421/</em></strong></a></p>
  375.  
  376.  
  377.  
  378. <p></p>
  379. <p>L'articolo <a href="https://mps-ti.ch/2024/05/la-strumentalizzazione-dellantisemitismo-contro-il-popolo-palestinese-e-i-suoi-sostenitori/">La strumentalizzazione dell&#8217;antisemitismo contro il popolo palestinese e i suoi sostenitori</a> proviene da <a href="https://mps-ti.ch">MPS - Movimento per il socialismo</a>.</p>
  380. ]]></content:encoded>
  381. <post-id xmlns="com-wordpress:feed-additions:1">21880</post-id> </item>
  382. <item>
  383. <title>Quanto costano e come funzionano le strutture dirigenti dell’EOC?</title>
  384. <link>https://mps-ti.ch/2024/05/quanto-costano-e-come-funzionano-le-strutture-dirigenti-delleoc/</link>
  385. <dc:creator><![CDATA[Segretariato MPS]]></dc:creator>
  386. <pubDate>Wed, 15 May 2024 11:35:00 +0000</pubDate>
  387. <category><![CDATA[Sanità]]></category>
  388. <category><![CDATA[Politica]]></category>
  389. <category><![CDATA[Ticino]]></category>
  390. <guid isPermaLink="false">https://mps-ti.ch/?p=21877</guid>
  391.  
  392. <description><![CDATA[<p>In Svizzera da qualche settimana la stampa ha tematizzato i costi delle direzioni amministrative e sanitarie degli ospedali. Non sempre questi interrogativi partono da nobili obiettivi, visto che al contempo si sta sviluppando un&#8217;altra campagna, anche questa ripresa dai giornali, sulla necessità di dimezzare, chiudendole, le strutture ospedaliere in Svizzera.Al di là di tutto questo [&#8230;]</p>
  393. <p>L'articolo <a href="https://mps-ti.ch/2024/05/quanto-costano-e-come-funzionano-le-strutture-dirigenti-delleoc/">Quanto costano e come funzionano le strutture dirigenti dell’EOC?</a> proviene da <a href="https://mps-ti.ch">MPS - Movimento per il socialismo</a>.</p>
  394. ]]></description>
  395. <content:encoded><![CDATA[<span class="rt-reading-time" style="display: block;"><span class="rt-label rt-prefix">Tempo di lettura:</span> <span class="rt-time">4</span> <span class="rt-label rt-postfix">minuti</span></span>
  396. <p><mark style="background-color:rgba(0, 0, 0, 0)" class="has-inline-color has-vivid-red-color">In Svizzera da qualche settimana la stampa ha tematizzato i costi delle direzioni amministrative e sanitarie degli ospedali. Non sempre questi interrogativi partono da nobili obiettivi, visto che al contempo  si sta sviluppando un&#8217;altra campagna, anche questa ripresa dai giornali, sulla necessità di dimezzare, chiudendole, le strutture ospedaliere in Svizzera.<br>Al  di là di tutto questo l&#8217;Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) è una struttura pubblica, finanziata da denaro pubblico e quindi ci appare giusto che essa applichi la massima trasparenza anche per quel che riguarda i suoi organi di gestione.<br>I parlamentari dell&#8217;MPS hanno sollevato questa esigenza con due atti parlamentari che riproduciamo qui di seguito. (Red)</mark><br><br><em><strong>Interrogazione al Consiglio di Stato</strong></em><br><strong>Quanto costano e come funzionano le strutture dirigenti dell’EOC?</strong></p>
  397.  
  398.  
  399.  
  400. <p>Il consiglio di amministrazione dell’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) è un organismo molto importante. In effetti la Legge sull’EOC prevede, agli artt. 15-20, gli assegna di fatto la competenza totale nell’amministrazione delle strutture ospedaliere pubbliche.<br>L’art. 15 riassume così questi compiti (che gli altri articoli richiamati dettagliano): “<em>Il Consiglio di amministrazione esercita l’alta direzione dell’EOC, gestisce l’azienda e decide su qualunque oggetto che la legge od i regolamenti non demandano esplicitamente ad altra autorità o ad altri organi dell’azienda</em>”.<br>Logico quindi che ci si interroghi sull’impegno di questo organismo e su come tale impegno viene riconosciuto e remunerato.<br>Interrogazioni ancora più importanti nel momento in cui, a livello nazionale, si è sviluppato un dibattito pubblico sulle remunerazioni percepite dai medici primari degli ospedali, ma anche da amministratori e dirigenti, sia delle strutture ospedaliere che delle casse malati.<br>Ad esempio, ecco quanto pubblicava un portale ticinese, riprendendo e sintetizzando articoli apparsi sui quotidiani di oltre Gottardo: &#8220;Il presidente del consiglio ospedaliero dell&#8217;Ospedale universitario di Zurigo è stato ricompensato con 197&#8217;300 franchi nel 2023, cifra da mettere in relazione con i soli 60&#8217;000 previsti per il prestigioso incarico nel 2016. A Berna presso il gruppo Inselspital i membri della direzione hanno potuto contare l&#8217;anno scorso su una retribuzione media di 477&#8217;000 franchi, mentre nel 2016 dovevano accontentarsi di una media di 390&#8217;000 franchi: complessivamente quindi nel giro di soli sette anni la direzione è diventata più costosa di oltre un milione di franchi.”<br>Avendo voluto verificare la situazione in Ticino, perlomeno nel settore pubblico, abbiamo trovato solo un dato, quello relativo alla direzione generale dell’EOC, per la quale viene indicato complessivamente un onere di circa 2&#8217;500&#8217;000, senza ulteriori spiegazioni.<br>Nessuna indicazione invece sull’attività del consiglio di amministrazione (numero di riunioni, interventi, etc.), né tantomeno sui suoi costi (remunerazione di presidente e membri, costi di funzionamento, etc.).</p>
  401.  
  402.  
  403.  
  404. <p>Poiché l’EOC, al di là del suo statuto, è di fatto una struttura che funziona sulla base del finanziamento cantonale, riteniamo che tali dati siano resi pubblici.</p>
  405.  
  406.  
  407.  
  408. <p>Alla luce di queste considerazioni chiediamo, con la seguente interrogazione, quanto segue:</p>
  409.  
  410.  
  411.  
  412. <p class="has-text-align-left"><strong><em>1.Quali sono i costi di funzionamento complessivi del Consiglio di amministrazione dell’Ente Ospedaliero Cantonale?<br>2. Quale è stata l’evoluzione complessiva di questi costi nel corso degli ultimi 5 anni?<br>3. A quanto ammontano la remunerazione più alta e quella più bassa percepita dai membri del CdA?<br>4. Quale è stata l’evoluzione complessiva di queste remunerazioni nel corso degli ultimi 5 anni?<br>5. Esiste un rapporto d’attività sul funzionamento annuale del CdA? È possibile averne una copia?<br>6. Qual è la remunerazione del direttore dell’EOC?<br>7. Quali sono le remunerazioni dei membri della direzione generale dell’EOC nel dettaglio, in particolare quelle dei direttori dei singoli ospedali?</em></strong></p>
  413.  
  414.  
  415.  
  416. <p class="has-text-align-center"><br><br><strong>*****************************</strong><br></p>
  417.  
  418.  
  419.  
  420. <p><strong><em>Iniziativa legislativa elaborata</em></strong></p>
  421.  
  422.  
  423.  
  424. <p><strong>Funzionamento del consiglio di amministrazione dell’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC)</strong></p>
  425.  
  426.  
  427.  
  428. <p>Il consiglio di amministrazione dell’Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) è un organismo molto importante. In effetti la Legge sull’EOC prevede, agli artt. 15-20, gli assegna di fatto la competenza totale nell’amministrazione delle strutture ospedaliere pubbliche.<br>L’art. 15 riassume così questi compiti (che gli altri articoli richiamati dettagliano): “<em>Il Consiglio di amministrazione esercita l’alta direzione dell’EOC, gestisce l’azienda e decide su qualunque oggetto che la legge od i regolamenti non demandano esplicitamente ad altra autorità o ad altri organi dell’azienda</em>”.<br>Logico quindi che ci si interroghi sull’impegno di questo organismo e su come tale impegno viene riconosciuto e remunerato.<br>Interrogazioni ancora più importanti nel momento in cui, a livello nazionale, si è sviluppata un dibattito pubblico sulle remunerazioni percepite dai medici primari degli ospedali, ma anche da amministratori e dirigenti, sia delle strutture ospedaliere che delle casse malati.<br>Ad esempio, ecco quanto pubblicava un portale ticinese, riprendendo e sintetizzando articoli apparsi sui quotidiani di oltre Gottardo: &#8220;Il presidente del consiglio ospedaliero dell&#8217;Ospedale universitario di Zurigo è stato ricompensato con 197&#8217;300 franchi nel 2023, cifra da mettere in relazione con i soli 60&#8217;000 previsti per il prestigioso incarico nel 2016. A Berna presso il gruppo Inselspital i membri della direzione hanno potuto contare l&#8217;anno scorso su una retribuzione media di 477&#8217;000 franchi, mentre nel 2016 dovevano accontentarsi di una media di 390&#8217;000 franchi: complessivamente quindi nel giro di soli sette anni la direzione è diventata più costosa di oltre un milione di franchi.”<br>Avendo voluto verificare la situazione in Ticino, non abbiamo trovato nessuna indicazione sull’attività del consiglio di amministrazione (numero di riunioni, interventi, etc.), né tantomeno sui suoi costi (remunerazione di presidente e membri, costi di funzionamento, etc.).<br>Poiché l’EOC, al di là del suo statuto, è di fatto una struttura che funziona sulla base del finanziamento cantonale, riteniamo che tali dati siano resi pubblici.<br><br>Alla luce di queste considerazioni chiediamo, con la seguente iniziativa parlamentare generica, venga modificata la Legge sull’Ente Ospedaliero cantonale come segue:<br><br><strong><mark style="background-color:rgba(0, 0, 0, 0)" class="has-inline-color has-vivid-green-cyan-color">Art. 19bis (nuovo)<br>Unitamente ai conti, il consiglio di amministrazione dell’EOC, presenta ogni anno al Gran Consiglio un rapporto sulla propria attività e sui costi complessivi di questa attività</mark></strong><br><br><strong>Competenze del Gran Consiglio</strong></p>
  429.  
  430.  
  431.  
  432. <p><strong>Art. 25</strong> Il Gran Consiglio, su proposta del Consiglio di Stato:</p>
  433.  
  434.  
  435.  
  436. <p>a) nomina i membri del Consiglio di amministrazione dell’EOC;<br>b) approva l’ammontare del contributo globale ai sensi dell’art. 66d della Legge di applicazione della Legge federale sull’assicurazione malattie (LCAMal).<br>c) approva la relazione annuale sulla gestione dell’EOC.<br><strong><mark style="background-color:rgba(0, 0, 0, 0)" class="has-inline-color has-vivid-green-cyan-color">d) (nuovo) approva le remunerazioni dei membri del consiglio di amministrazione dell’EOC</mark><br></strong></p>
  437.  
  438.  
  439.  
  440. <p><br></p>
  441.  
  442.  
  443.  
  444. <p><br></p>
  445. <p>L'articolo <a href="https://mps-ti.ch/2024/05/quanto-costano-e-come-funzionano-le-strutture-dirigenti-delleoc/">Quanto costano e come funzionano le strutture dirigenti dell’EOC?</a> proviene da <a href="https://mps-ti.ch">MPS - Movimento per il socialismo</a>.</p>
  446. ]]></content:encoded>
  447. <post-id xmlns="com-wordpress:feed-additions:1">21877</post-id> </item>
  448. <item>
  449. <title>Una corsa allo sfruttamento dei metalli ecologicamente irresponsabile</title>
  450. <link>https://mps-ti.ch/2024/05/una-corsa-allo-sfruttamento-dei-metalli-ecologicamente-irresponsabile/</link>
  451. <dc:creator><![CDATA[Segretariato MPS]]></dc:creator>
  452. <pubDate>Tue, 14 May 2024 23:48:21 +0000</pubDate>
  453. <category><![CDATA[Senza categoria]]></category>
  454. <guid isPermaLink="false">https://mps-ti.ch/?p=21865</guid>
  455.  
  456. <description><![CDATA[<p>Il fabbisogno di metalli in tutti i settori industriali è immenso. Il controllo della loro produzione è diventato una questione geopolitica. L&#8217;attività mineraria sta diventando un imperativo di interesse pubblico.Il capitalismo è stato in grado di rendere invisibile l&#8217;attività mineraria trasferendo la maggior parte delle miniere. Oggi, la ripresa dell&#8217;attività mineraria (nelle vecchie miniere) e [&#8230;]</p>
  457. <p>L'articolo <a href="https://mps-ti.ch/2024/05/una-corsa-allo-sfruttamento-dei-metalli-ecologicamente-irresponsabile/">Una corsa allo sfruttamento dei metalli ecologicamente irresponsabile</a> proviene da <a href="https://mps-ti.ch">MPS - Movimento per il socialismo</a>.</p>
  458. ]]></description>
  459. <content:encoded><![CDATA[<span class="rt-reading-time" style="display: block;"><span class="rt-label rt-prefix">Tempo di lettura:</span> <span class="rt-time">2</span> <span class="rt-label rt-postfix">minuti</span></span>
  460. <p>Il fabbisogno di metalli in tutti i settori industriali è immenso. Il controllo della loro produzione è diventato una questione geopolitica. L&#8217;attività mineraria sta diventando un imperativo di interesse pubblico.<br>Il capitalismo è stato in grado di rendere invisibile l&#8217;attività mineraria trasferendo la maggior parte delle miniere. Oggi, la ripresa dell&#8217;attività mineraria (nelle vecchie miniere) e l&#8217;industrializzazione di nuovi territori stanno riportando alla ribalta i suoi effetti distruttivi.<br>L&#8217;estrazione e la lavorazione delle risorse naturali &#8211; combustibili fossili, metalli, biomasse, sabbia &#8211; contribuiscono alla triplice crisi della natura, dell&#8217;inquinamento e dei rifiuti. Gli impatti (nel Sud) e gli usi (nel Nord) sono profondamente diseguali.</p>
  461.  
  462.  
  463.  
  464. <p><strong>Una corsa in avanti in nome della transizione</strong></p>
  465.  
  466.  
  467.  
  468. <p>Ma i gruppi minerari e i governi hanno sviluppato una nuova narrazione per giustificare questa vasta e brutale corsa all&#8217;estrattivismo. Il successo della “transizione energetica” richiederebbe una completa elettrificazione della società (automobili, batterie, turbine eoliche, pannelli fotovoltaici, migliaia di chilometri di cavi) e una digitalizzazione diffusa, definita “dematerializzazione”: 5G, presto 6G, oggetti connessi (14 miliardi venduti entro il 2022), smartphone (7 miliardi di persone li possiedono e li rinnovano ogni due anni), e lo sviluppo irragionevole dell&#8217;“intelligenza artificiale”.<br>Questa corsa sfrenata richiede quantità gigantesche di metalli (60 metalli rari in uno smartphone, 70 kg di materiali necessari per tutta la vita dell&#8217;oggetto), la fabbricazione di “chip” (che consumano e inquinano più di 200 litri di acqua al secondo), la circolazione e l&#8217;archiviazione dei dati nei data center (che utilizzano acqua ed elettricità per raffreddarli).</p>
  469.  
  470.  
  471.  
  472. <p><strong>Miniere per salvare il clima?</strong></p>
  473.  
  474.  
  475.  
  476. <p>“<em>Miniere per salvare il pianeta</em>” è diventato lo slogan di una gigantesca operazione di greenwashing! La posta in gioco è la crescita continua di tutti i settori industriali (aeronautica, armi, costruzioni, trasporti, agroalimentare, ecc.). La loro cosiddetta “<em>transizione energetica</em>” sta diventando un paravento per il perseguimento della crescita capitalistica a tutti i costi!Per Célia Izoard, che ha appena pubblicato <em>La ruée minière au XXIe siècle (1)</em>, “<em>la miniera è l&#8217;epicentro dell&#8217;accumulazione per esproprio</em>”. Le miniere giganti divorano acqua, aria, terra, flora e fauna a grande velocità. “<em>Per le aziende del settore, i conflitti ambientali sono il principale fattore di rischio dell&#8217;attività mineraria, molto prima della gestione del lavoro o dei costi di produzione</em>”.</p>
  477.  
  478.  
  479.  
  480. <p><strong>Un&#8217;attività mineraria irresponsabile</strong></p>
  481.  
  482.  
  483.  
  484. <p>Simbolo del capitalismo estrattivo e coloniale, l&#8217;attività mineraria è oggi oggetto di un&#8217;operazione di mistificazione. L&#8217;apertura di miniere in Europa non rallenterà lo sviluppo di miniere altrove.<br>Standard ambientali “migliori” non eviteranno laghi di sterili, inquinamento o contaminazione delle acque, siccità o danni alla biodiversità. Non ci sarà un&#8217;attività mineraria sostenibile e responsabile.L&#8217;elettrificazione del sistema energetico globale e la digitalizzazione delle nostre vite non elimineranno le emissioni di carbonio, anzi. Ridurre la nostra dipendenza dai metalli è essenziale quanto abbandonare i combustibili fossili.<br>Possiamo contare sulle energie rinnovabili solo riducendo drasticamente la produzione e il consumo. E questo richiede grandi sconvolgimenti che le élite del capitalismo globalizzato si rifiutano di fare.</p>
  485.  
  486.  
  487.  
  488. <p>*<strong><em>articolo apparso su Hebdo L&#8217;Anticapitaliste il 2 maggio 2024. La traduzione è stata curata dal segretariato MPS</em></strong></p>
  489.  
  490.  
  491.  
  492. <p><strong>1. Célia Izoard, <em>La ruée minière au XXIe siècle, Enquête sur les métaux à l&#8217;ère de la transition</em>, Éditions du Seuil, 2024.</strong></p>
  493.  
  494.  
  495.  
  496. <p></p>
  497. <p>L'articolo <a href="https://mps-ti.ch/2024/05/una-corsa-allo-sfruttamento-dei-metalli-ecologicamente-irresponsabile/">Una corsa allo sfruttamento dei metalli ecologicamente irresponsabile</a> proviene da <a href="https://mps-ti.ch">MPS - Movimento per il socialismo</a>.</p>
  498. ]]></content:encoded>
  499. <post-id xmlns="com-wordpress:feed-additions:1">21865</post-id> </item>
  500. <item>
  501. <title>Non guarderai mai più una pagnotta nello stesso modo</title>
  502. <link>https://mps-ti.ch/2024/05/non-guarderai-mai-piu-una-pagnotta-nello-stesso-modo/</link>
  503. <dc:creator><![CDATA[di Coral Wynter*  ]]></dc:creator>
  504. <pubDate>Mon, 13 May 2024 22:39:47 +0000</pubDate>
  505. <category><![CDATA[Economia]]></category>
  506. <category><![CDATA[Ambiente]]></category>
  507. <guid isPermaLink="false">https://mps-ti.ch/?p=21857</guid>
  508.  
  509. <description><![CDATA[<p>Ultra-Processed People&#160;è un libro preoccupante sulle sostanze chimiche industriali e sui componenti trasformati che compongono gli alimenti ultra-processati (UPF: Ultra-Processed Food) che acquistiamo nei supermercati. L&#8217;UPF sta causando un&#8217;epidemia globale di obesità, diabete di tipo II, depressione e molte altre malattie ad insorgenza precoce. Peggio ancora, l&#8217;UPF causa l&#8217;obesità di massa nei bambini dei paesi [&#8230;]</p>
  510. <p>L'articolo <a href="https://mps-ti.ch/2024/05/non-guarderai-mai-piu-una-pagnotta-nello-stesso-modo/">Non guarderai mai più una pagnotta nello stesso modo</a> proviene da <a href="https://mps-ti.ch">MPS - Movimento per il socialismo</a>.</p>
  511. ]]></description>
  512. <content:encoded><![CDATA[<span class="rt-reading-time" style="display: block;"><span class="rt-label rt-prefix">Tempo di lettura:</span> <span class="rt-time">6</span> <span class="rt-label rt-postfix">minuti</span></span>
  513. <p><em>Ultra-Processed People</em>&nbsp;è un libro preoccupante sulle sostanze chimiche industriali e sui componenti trasformati che compongono gli alimenti ultra-processati (UPF: Ultra-Processed Food) che acquistiamo nei supermercati.</p>
  514.  
  515.  
  516.  
  517. <p>L&#8217;UPF sta causando un&#8217;<a href="https://www.airc.it/news/i-cibi-ultraprocessati-finiscono-ancora-sotto-processo" target="_blank" rel="noreferrer noopener">epidemia globale di obesità, diabete di tipo II, depressione e molte altre malattie ad insorgenza precoce</a>. Peggio ancora, l&#8217;UPF causa l&#8217;obesità di massa nei bambini dei paesi sviluppati e non.</p>
  518.  
  519.  
  520.  
  521. <p>Le industrie alimentari utilizzano gli ingredienti più economici e poi aggiungono zucchero, sale e altre sostanze chimiche per rendere i loro prodotti più allettanti. L&#8217;UPF è costruito con la versione più economica di queste molecole essenziali, grassi, proteine e carboidrati. L&#8217;UPF è il motivo per cui molti di noi sono in sovrappeso e depressi.</p>
  522.  
  523.  
  524.  
  525. <figure class="wp-block-image size-full is-resized"><img fetchpriority="high" decoding="async" width="190" height="270" src="https://mps-ti.ch/wp-content/uploads/2024/05/UltraProcessedPeople.jpg" alt="" class="wp-image-21863" style="width:318px;height:auto"/></figure>
  526.  
  527.  
  528.  
  529. <p>L&#8217;UPF è difficile da definire. Si tratta di snack confezionati, bibite, pasta istantanea e i cosiddetti “piatti pronti”. I ricercatori includono anche alimenti come prodotti da forno confezionati, gelati, cereali zuccherati, patatine, lecca-lecca e biscotti. Un ricercatore ha dichiarato: «Non è cibo. Sono sostanze commestibili prodotte industrialmente».<br>È inquietante notare che le norme governative sugli UPF sono scarse o inesistenti.<br><br><strong>Zuccheri, stabilizzatori ed emulsionanti</strong></p>
  530.  
  531.  
  532.  
  533. <p>Una tipica pagnotta multicereali acquistata al supermercato contiene farina di frumento, acqua e miscela di semi (13%), proteine di frumento, lievito, sale, farina di soia, farina d&#8217;orzo maltato, zucchero semolato, farina d&#8217;orzo, conservanti (E282 propionato di calcio), emulsionante E472e (esteri<strong>[1]</strong>&nbsp;mono &#8211; e di-acetil tartarici di mono &#8211; e digliceridi degli acidi grassi), zucchero caramellato, fibra d&#8217;orzo e un agente di trattamento della farina chiamato acido ascorbico. I produttori iniziano con una farina a basso contenuto proteico e aggiungono le proteine del grano separate in un secondo momento, per risparmiare tempo e costi.</p>
  534.  
  535.  
  536.  
  537. <p>A simboleggiare il problema, l&#8217;edizione australiana del libro di van Tulleken reca in copertina l&#8217;immagine di una pagnotta di pane nella sua confezione di plastica.</p>
  538.  
  539.  
  540.  
  541. <p>Sono rimasto inorridito quando ho letto che gli stessi produttori fanno un prodotto che van Tulleken chiama «sour-faux»<strong>[2]</strong>, con fino a quindici ingredienti, tra cui olio di palma e lievito commerciale. Il pane a lievitazione naturale dovrebbe avere solo quattro ingredienti: farina, lievito selvaggio, sale e acqua.</p>
  542.  
  543.  
  544.  
  545. <p>Per coloro che amano bere un caffè al mattino con uno spuntino, van Tulleken indaga sugli ingredienti della barretta inglese «Carb Killa Chocolate Chip Salted Caramel Bar».</p>
  546.  
  547.  
  548.  
  549. <p>È costituita da carboidrati modificati, maltitolo (uno zucchero modificato ricavato da un amido modificato, più dolce dello zucchero da tavola), isolati proteici del latte e del manzo, caseinato di calcio, isolato proteico del siero di latte, gelatina idrolizzata di manzo e grasso di palma lavorato industrialmente, il tutto legato da emulsionanti. È stato dimostrato che l&#8217;esposizione a basse dosi di emulsionanti alimentari comuni, carbossimetilcellulosa e polisorbato-80, induce infiammazione alterando il microbiota intestinale.</p>
  550.  
  551.  
  552.  
  553. <p>Un gelato al pistacchio acquistato in un negozio britannico, studiato nel libro, contiene latte fresco, zucchero, pasta di pistacchio, proteine di soia, lecitina di soia, olio di cocco, olio di girasole, clorofilla, aromi naturali (tra cui il limone), destrosio, doppia panna fresca, glucosio, latte scremato in polvere, stabilizzanti (farina di semi di carrube, gomma di guar, carragenina), emulsionante (mono e di-digliceridi degli acidi grassi) e sale marino di Maldon.</p>
  554.  
  555.  
  556.  
  557. <p>Stabilizzatori, emulsionanti, gomme, lecitina, glucosio e oli sono tutti elementi che caratterizzano l&#8217;UPF.</p>
  558.  
  559.  
  560.  
  561. <p>Poiché il gelato è così freddo nel congelatore, non ha alcun profumo quando l&#8217;involucro viene aperto per incoraggiarne il consumo. Per questo motivo le aziende aggiungono un aroma di caramello nelle nervature dell&#8217;involucro. Potreste riconoscere i nomi di alcune delle gomme elencate sulle confezioni dei gelati: gomma di guar, farina di semi di carrube, alginato, carragenina e gomma di xantano. Quest&#8217;ultima deriva da una melma che i batteri producono per potersi aggrappare alle superfici. Questo potrebbe farvi passare la voglia di mangiare un gelato.</p>
  562.  
  563.  
  564.  
  565. <p>I singoli ingredienti dell&#8217;UPF sono dannosi, ma è la loro combinazione che fa più male.</p>
  566.  
  567.  
  568.  
  569. <p>Gli oli sono raffinati, sbiancati, deodorati, idrogenati e inter-esterificati (un processo chimico). Le proteine possono essere idrolizzate e l&#8217;amido modificato. Combinati con additivi, vengono assemblati mediante stampaggio, estrusione e variazioni di pressione. Gli elenchi degli ingredienti, dalle pizze agli snack, sembrano tutti uguali.</p>
  570.  
  571.  
  572.  
  573. <p>Un&#8217;altra caratteristica dell&#8217;UPF è la sua morbidezza, non c&#8217;è fibra. La morbidezza è dovuta al metodo di fabbricazione. Le piante modificate industrialmente e le carni recuperate meccanicamente vengono polverizzate, macinate ed estruse, fino a distruggere tutta la struttura fibrosa. In questo modo il resto può essere riassemblato in dinosauri per i bambini o in patatine per gli adulti.</p>
  574.  
  575.  
  576.  
  577. <p>Gli esseri umani hanno una composizione corporea naturale più grassa della maggior parte dei mammiferi terrestri. Gli elefanti hanno circa l&#8217;8,5% di grasso corporeo, le scimmie meno del 10%, ma le donne hanno circa il 21% di grasso corporeo e gli uomini il 14%. Secondo van Tulleken, l&#8217;obesità era rara per le popolazioni umane vissute prima del 1879, anche se il cibo era abbondante.</p>
  578.  
  579.  
  580.  
  581. <p><strong>Ormoni e fame</strong></p>
  582.  
  583.  
  584.  
  585. <p>Un ormone, la leptina, prodotto nel tessuto adiposo e rilevato nell&#8217;ipotalamo del cervello, è coinvolto nel controllo del peso a lungo termine. Prima di iniziare a mangiare, lo stomaco secerne un ormone chiamato grelina che attiva l&#8217;ipotalamo per dirci di iniziare a mangiare. Tuttavia, un sistema di controllo del peso a breve termine coinvolge il fegato, il pancreas, lo stomaco, l&#8217;intestino tenue e crasso, il microbioma e il tessuto adiposo, in quanto tutti rilevano zuccheri, grassi e proteine. Essi inviano e ricevono segnali al cervello dopo aver mangiato. È questo complesso sistema di segnalazione autonomo che viene bypassato quando si mangia UPF.</p>
  586.  
  587.  
  588.  
  589. <p>L&#8217;UPF influisce sulla nostra capacità di autoregolazione del peso corporeo, sulla nostra rete di ormoni e neuroni che si è evoluta nel corso di 300 milioni di anni a partire dal primo organismo che si nutriva di cibo: la Dickinsonia costata<strong>[3]</strong>.</p>
  590.  
  591.  
  592.  
  593. <p>Non è chiaro come l&#8217;UPF eviti questi complessi meccanismi di feed-back. Mangiare è una scelta molto meno facile di quanto sembri. Van Tulleken spiega esattamente, in alcuni capitoli, come l&#8217;obesità non sia dovuta allo zucchero, alla mancanza di esercizio fisico e alla scarsa forza di volontà.</p>
  594.  
  595.  
  596.  
  597. <p>La neuroscienza è persuasiva. Gli encefalogrammi evidenziano che gli alimenti ipercalorici, iperpiacevoli e ultraprocessati possono stimolare cambiamenti negli stessi circuiti cerebrali interessati dalle droghe che creano dipendenza. Le risonanze magnetiche cerebrali dimostrano che gli ormoni dell&#8217;appetito sono totalmente alterati. Non si sa cosa succeda al cervello dei bambini a causa del consumo di UPF in termini di comportamento sociale e quoziente intellettivo.</p>
  598.  
  599.  
  600.  
  601. <p>Forse mangiamo più cibo per compensare la crescente carenza di micronutrienti. L&#8217;ultraelaborazione riduce i micronutrienti al punto che le diete moderne portano alla malnutrizione, oltre a causare l&#8217;obesità. I micronutrienti sono più efficaci e benefici se incorporati negli alimenti, piuttosto che negli integratori. Le sostanze fitochimiche, la vitamina E o A o altre vitamine liposolubili, il ferro ematico o il folato metilico sono più disponibili per l&#8217;assorbimento nella loro forma naturale.</p>
  602.  
  603.  
  604.  
  605. <p>Le UPF costituiscono fino al 60% delle calorie della dieta media in Gran Bretagna e negli Stati Uniti. La dottoressa Melissa Lane e i suoi colleghi hanno pubblicato un articolo sugli UPF nella dieta australiana, stimati a circa il 40% (intervista su ABC del 1 marzo).</p>
  606.  
  607.  
  608.  
  609. <p>Gli UPF sono quasi universalmente più economici, veloci e durano più a lungo (grazie all&#8217;aggiunta di conservanti) rispetto al cibo preparato in casa con ingredienti di base. Sono così onnipresenti e il loro consumo così elevato a causa dei nostri frenetici stili di vita.</p>
  610.  
  611.  
  612.  
  613. <p><strong>Depressione, diabete, obesità</strong></p>
  614.  
  615.  
  616.  
  617. <p>Due studi condotti nei paesi mediterranei hanno rilevato che all&#8217;assunzione più elevata di UPF è associato un aumento del rischio di sintomi depressivi e di depressione. Un altro rapporto ha rilevato un aumento della depressione in uno studio condotto per undici anni su dipendenti pubblici di Londra.</p>
  618.  
  619.  
  620.  
  621. <p>Il nutrizionista brasiliano Carlos Monteiro è stato il primo a lanciare l&#8217;allarme sugli UPF nel 1977, quando ha notato che mentre i brasiliani stavano acquistando meno zucchero, l&#8217;obesità e il diabete di tipo II erano in aumento.</p>
  622.  
  623.  
  624.  
  625. <p>Monteiro ha poi sviluppato il sistema NOVA, in cui gli alimenti sono suddivisi in quattro gruppi. Il gruppo 1 è costituito da alimenti non trasformati o minimamente trasformati che si trovano in natura (ad esempio, carne, frutta e verdura, farina e pasta). Il gruppo 2 è costituito da ingredienti da cucina trasformati, alimenti tradizionali, come oli, strutto, burro, zucchero, sale, aceto, miele e amidi. Il gruppo 3 è costituito da alimenti trasformati, miscele già pronte dei gruppi 1 e 2, come fagioli in scatola, noci, carne affumicata, pesce in scatola, frutta sciroppata e pane appena fatto. Il gruppo 4 è quello degli «alimenti ultra-trasformati», definiti come «formulazione di ingredienti, per lo più di esclusivo uso industriale, realizzata attraverso una serie di processi industriali, molti dei quali richiedono attrezzature e tecnologie sofisticate».</p>
  626.  
  627.  
  628.  
  629. <p>Un noto scienziato canadese della nutrizione, Kevin Hall, del National Institutes of Diabetes and Digestive and Kidney Diseases degli Stati Uniti, ha messo alla prova la teoria di Monteiro. L&#8217;articolo è stato pubblicato sulla prestigiosa rivista «Cell Metabolism» (2019, V30, pag. 67). Uno studio clinico controllato randomizzato, senza limiti di assunzione di cibo da parte dei partecipanti, ha effettivamente riscontrato che le UPF causano un eccesso di assunzione di calorie e un aumento di peso.</p>
  630.  
  631.  
  632.  
  633. <p>La soluzione agli UPF non può essere lasciata all&#8217;industria alimentare. Spetta al governo, in collaborazione con la professione medica, gli scienziati della salute pubblica, i nutrizionisti e gli infermieri, liberare le nostre dispense dagli UPF.</p>
  634.  
  635.  
  636.  
  637. <p>Il libro contiene altre orrorifiche storie sulla collusione tra gli enti governativi e l&#8217;industria alimentare, con l&#8217;alibi di combattere l&#8217;obesità e la distruzione dell&#8217;ambiente.</p>
  638.  
  639.  
  640.  
  641. <p>È una lettura facile se si riesce a reggere la conoscenza di ciò che si sta realmente mangiando. Siamo&nbsp;<em>Ultra Processed People</em>&nbsp;[Persone Ultra Processate] in molti modi diversi dal cibo.<br><strong><br><em><strong>*articolo apparso sul sito </strong><a href="https://www.greenleft.org.au/content/youll-never-look-loaf-bread-same-way-again" target="_blank" rel="noreferrer noopener">Green Left (Australia</a>)&nbsp;</em></strong>l’11 aprile 2024. La traduzione in italiano, curata da <strong>Alessandro Cocuzza, è apparsa sul sito </strong><a href="https://antropocene.org/">https://antropocene.org/</a><br><strong><br></strong><em><strong>[1]</strong>&nbsp;Gli esteri sono composti organici prodotti dalla reazione, detta “esterificazione”, di un alcol o di un fenolo con un acido carbossilico o un suo derivato. Tale termine fu introdotto dal chimico Leopold Gmelin. (Wikipedia) [N.d.T.]<br><strong>[2]&nbsp;</strong>Neologismo coniato da&nbsp;Chris Young, coordinatore della Real Bread Campaign, nel 2015. Sta per:&nbsp;pane etichettato come “pasta madre” dal negozio che lo vende ma che in realtà contiene ingredienti più economici ed è preparato in un modo che richiede meno tempo. (Wikipedia) [N.d.T.]<br><strong>[3]</strong>&nbsp;La Dickinsonia è un misterioso organismo fossile. I suoi resti sono stati rinvenuti esclusivamente in terreni dell&#8217;Ediacarano (circa 550 milioni di anni fa), principalmente in Australia. Uno studio pubblicato nel settembre 2018 ha trovato delle tracce di colesterolo negli esemplari fossili studiati e questa scoperta, se confermata, farebbe della Dickinsonia uno dei primi animali presenti sulla Terra (circa 600 milioni di anni fa).&nbsp;(Wikipedia) [N.d.T.]</em><br></p>
  642. <p>L'articolo <a href="https://mps-ti.ch/2024/05/non-guarderai-mai-piu-una-pagnotta-nello-stesso-modo/">Non guarderai mai più una pagnotta nello stesso modo</a> proviene da <a href="https://mps-ti.ch">MPS - Movimento per il socialismo</a>.</p>
  643. ]]></content:encoded>
  644. <post-id xmlns="com-wordpress:feed-additions:1">21857</post-id> </item>
  645. <item>
  646. <title>Il 22 maggio manifestiamo a sostegno delle misure di compensazione per IPCT</title>
  647. <link>https://mps-ti.ch/2024/05/il-22-maggio-manifestiamo-a-sostegno-delle-misure-di-compensazione-per-ipct/</link>
  648. <dc:creator><![CDATA[Segretariato MPS]]></dc:creator>
  649. <pubDate>Mon, 13 May 2024 11:44:14 +0000</pubDate>
  650. <category><![CDATA[Pensioni - IPCT]]></category>
  651. <category><![CDATA[Politica]]></category>
  652. <category><![CDATA[Senza categoria]]></category>
  653. <category><![CDATA[Ticino]]></category>
  654. <guid isPermaLink="false">https://mps-ti.ch/?p=21853</guid>
  655.  
  656. <description><![CDATA[<p>La votazione del 9 giugno sulle misure di compensazione per evitare una diminuzione delle rendite dei dipendenti pubblici e para-pubblici assicurati/e presso la cassa pensione cantonale (IPCT) è tutt&#8217;altro che scontata. Malgrado il fronte del SI sia ampio, continua la propaganda e la disinformazione da parte della estrema destra parlamentare (UDC e Lega in primis), [&#8230;]</p>
  657. <p>L'articolo <a href="https://mps-ti.ch/2024/05/il-22-maggio-manifestiamo-a-sostegno-delle-misure-di-compensazione-per-ipct/">Il 22 maggio manifestiamo a sostegno delle misure di compensazione per IPCT</a> proviene da <a href="https://mps-ti.ch">MPS - Movimento per il socialismo</a>.</p>
  658. ]]></description>
  659. <content:encoded><![CDATA[<span class="rt-reading-time" style="display: block;"><span class="rt-label rt-prefix">Tempo di lettura:</span> <span class="rt-time">&lt; 1</span> <span class="rt-label rt-postfix">minuto</span></span>
  660. <p>La votazione del 9 giugno sulle misure di compensazione per evitare una diminuzione delle rendite dei dipendenti pubblici e para-pubblici assicurati/e presso la cassa pensione cantonale (IPCT) è tutt&#8217;altro che scontata. Malgrado il fronte del SI sia ampio, continua la propaganda e la disinformazione da parte della estrema destra parlamentare (UDC e Lega in primis), tesa a rilanciare i soliti discorsi sui &#8220;privilegi&#8221; pensionistici dei dipendenti pubblici.<br>Per questa ragione, oltre ad intensificare la propaganda a favore del SÌ il prossimo 9 giugno, ErreDiPi ha deciso di rendere visibile il suo sostegno a queste misure, promuovendo una manifestazione a favore del SÌ che si terrà a<br><strong><mark style="background-color:rgba(0, 0, 0, 0)" class="has-inline-color has-vivid-red-color">BELLINZONA &#8211; Mercoledì 22 maggio &#8211; ore 17.15 (partenza stazione FFS)</mark></strong>.<br>Qui di seguito il link al volantino di ErreDiPi che invita alla manifestazione: <a href="https://mps-ti.ch/wp-content/uploads/2024/05/Manif-22-giugno-1.pdf">https://mps-ti.ch/wp-content/uploads/2024/05/Manif-22-giugno-1.pdf.</a><br>Un invito a tutte e tutti a partecipare.</p>
  661.  
  662.  
  663.  
  664. <p></p>
  665. <p>L'articolo <a href="https://mps-ti.ch/2024/05/il-22-maggio-manifestiamo-a-sostegno-delle-misure-di-compensazione-per-ipct/">Il 22 maggio manifestiamo a sostegno delle misure di compensazione per IPCT</a> proviene da <a href="https://mps-ti.ch">MPS - Movimento per il socialismo</a>.</p>
  666. ]]></content:encoded>
  667. <post-id xmlns="com-wordpress:feed-additions:1">21853</post-id> </item>
  668. <item>
  669. <title>Uno sviluppo preoccupante per la lobby israeliana</title>
  670. <link>https://mps-ti.ch/2024/05/uno-sviluppo-preoccupante-per-la-lobby-israeliana/</link>
  671. <dc:creator><![CDATA[di Gilbert Achcar ]]></dc:creator>
  672. <pubDate>Fri, 10 May 2024 09:14:58 +0000</pubDate>
  673. <category><![CDATA[Internazionale]]></category>
  674. <category><![CDATA[Medio Oriente]]></category>
  675. <guid isPermaLink="false">https://mps-ti.ch/?p=21843</guid>
  676.  
  677. <description><![CDATA[<p>Il movimento globale che denuncia la guerra sionista con effetti di genocidio in corso nella Striscia di Gaza (e in Cisgiordania, con un’intensità minore) – e nel contesto di questo movimento, in particolare, il movimento giovanile che si è sviluppato nelle università statunitensi e che da lì si sta diffondendo in altri Paesi – è [&#8230;]</p>
  678. <p>L'articolo <a href="https://mps-ti.ch/2024/05/uno-sviluppo-preoccupante-per-la-lobby-israeliana/">Uno sviluppo preoccupante per la lobby israeliana</a> proviene da <a href="https://mps-ti.ch">MPS - Movimento per il socialismo</a>.</p>
  679. ]]></description>
  680. <content:encoded><![CDATA[<span class="rt-reading-time" style="display: block;"><span class="rt-label rt-prefix">Tempo di lettura:</span> <span class="rt-time">6</span> <span class="rt-label rt-postfix">minuti</span></span>
  681. <p>Il movimento globale che denuncia la guerra sionista con effetti di genocidio in corso nella Striscia di Gaza (e in Cisgiordania, con un’intensità minore) – e nel contesto di questo movimento, in particolare, il movimento giovanile che si è sviluppato nelle università statunitensi e che da lì si sta diffondendo in altri Paesi – è l’unico barlume di speranza nello scenario desolante e orribile della distruzione di Gaza. L’intensità delle reazioni dei circoli pro-Israele contro questo movimento è solo una conferma dell’importanza di questo sviluppo, che non sarebbe esagerato definire storico.</p>
  682.  
  683.  
  684.  
  685. <p>Infatti, l’emergere di un movimento di massa solidale con la causa palestinese nei Paesi occidentali, soprattutto all’interno della superpotenza senza la quale lo Stato sionista non sarebbe in grado di combattere l’attuale guerra genocida, costituisce uno sviluppo molto preoccupante agli occhi della lobby pro-Israele. Minaccia di instaurare tra le nuove generazioni un rifiuto della barbarie sionista che rivaleggia con il rifiuto della barbarie imperiale statunitense di oltre mezzo secolo fa, che fu uno dei principali fattori che portarono Washington a interrompere l’aggressione contro il popolo vietnamita e a ritirare le sue forze dal Paese nel 1973.</p>
  686.  
  687.  
  688.  
  689. <p>Questo precedente storico è fortemente presente nelle menti dei sostenitori di Israele in tutti i Paesi occidentali, poiché il movimento contro la guerra del Vietnam li comprendeva tutti e ha persino giocato un ruolo di primo piano nell’ondata di radicalizzazione politica di sinistra del movimento studentesco su scala globale alla fine degli anni Sessanta. Il campanello d’allarme è quindi suonato negli ambienti sionisti e nei loro sostenitori, spingendoli a lanciare una campagna violenta contro il movimento solidale con il popolo palestinese, cercando di metterlo a tacere in vari modi repressivi, dalla violenza ideologica a quella della polizia accompagnata da quella legale.</p>
  690.  
  691.  
  692.  
  693. <p>Questi sforzi oppressivi non sono nuovi, ovviamente, ma fanno parte di una guerra ideologica che è iniziata fin dall’inizio del progetto sionista e si è intensificata man mano che questo veniva attuato in Palestina sotto gli auspici del colonialismo britannico. La battaglia ha raggiunto il suo apice nell’immediato dopoguerra, quando le Nazioni Unite, allora appena istituite sotto l’egemonia dei Paesi del Nord globale, hanno preso in considerazione la questione della spartizione della Palestina e della concessione al movimento sionista del diritto di stabilirvi il proprio Stato. In quella fase, lo sforzo sionista nella “guerra delle narrazioni” si concentrò sul raffigurare il rifiuto dei palestinesi l’istituzione uno Stato sionista sulla maggior parte del territorio nazionale come se fosse ispirato da un “antisemitismo” simile all’odio dei nazisti per gli ebrei e che ne costituiva una continuazione. La propaganda sionista ha dipinto la conquista della maggior parte della terra di Palestina nel 1948, insieme allo sradicamento della maggior parte delle popolazioni indigene, come l’ultima battaglia contro il nazismo, distorcendo e mascherando così la realtà di quell’usurpazione, che fu in realtà l’ultimo episodio della realizzazione del progetto coloniale sionista (*).</p>
  694.  
  695.  
  696.  
  697. <p>Nel corso del tempo, la propaganda sionista è diventata sempre più intensa nell’etichettare chiunque sia ostile al progetto sionista come un odiatore degli ebrei e un seguace del nazismo. Due esempi, tra gli altri, sono Gamal Abdel Nasser e, dopo di lui, Yasser Arafat, entrambi dipinti da quella propaganda come omologhi di Adolf Hitler. Questa equazione ha raggiunto l’apice dell’assurdo e del grottesco nella risposta di Menachem Begin, leader del partito Likud, le cui radici fasciste sono ben note, Primo Ministro israeliano quando l’esercito sionista invase il Libano nel 1982, a Ronald Reagan, allora Presidente degli Stati Uniti che, in una lettera a Begin, aveva espresso la sua preoccupazione per la sorte della popolazione civile a Beirut assediata. Nella sua risposta, Begin scrisse: “Mi sento come un Primo Ministro autorizzato a istruire un valoroso esercito che affronta “Berlino”, dove, tra civili innocenti, Hitler e i suoi scagnozzi si nascondono in un bunker in profondità”.</p>
  698.  
  699.  
  700.  
  701. <p>Lo zelo della propaganda sionista è aumentato nel ricorrere alle accuse di antisemitismo e ai paragoni con il nazismo, man mano che l’immagine dello Stato sionista si degradava nell’opinione pubblica internazionale e occidentale in particolare. Il fatto è che questa immagine si è costantemente deteriorata man mano che lo Stato di Israele è passato dal mito di uno Stato che riscatta lo sterminio nazista degli ebrei e che è gestito dai pionieri di un sogno socialista guidati da un “partito dei lavoratori”, alla realtà di uno Stato militarista espansionista, guidato dall’estrema destra. Questa trasformazione dell’immagine si è accelerata con l’occupazione israeliana dei territori libanesi (1982-2000) e la soppressione della prima intifada nei territori occupati nel 1967, che ha raggiunto il suo apice nel 1988, e successivamente con i ripetuti attacchi sanguinosi e distruttivi alla Striscia di Gaza, a partire dal “massacro di Gaza” del 2009.</p>
  702.  
  703.  
  704.  
  705. <p>Con il declino dell’immagine dello Stato sionista, la propaganda dei suoi sostenitori si è concentrata sul rifiuto di qualsiasi critica radicale nei suoi confronti, accusandola di antisemitismo. Nel 2005, alcuni circoli pro-Israele hanno formulato una definizione di antisemitismo che includeva “esempi” come “paragoni tra la politica israeliana contemporanea e quella nazista” (il che significa che il paragone dei sionisti tra alcuni dei loro nemici arabi e il nazismo è accettabile, così come lo è il paragone tra qualsiasi Stato e il nazismo, tranne lo Stato sionista, il cui paragone con il nazismo costituisce una forma di antisemitismo per il solo fatto di essere “ebraico”) e “sostenere che l’esistenza di uno Stato di Israele è un’impresa razzista” (in altre parole, descrivere come razzista qualsiasi progetto che miri alla creazione di uno Stato sulla base di discriminazioni razziali o religiose è accettabile, ad eccezione del progetto dello “Stato ebraico”, per il quale tale etichetta è tabù).</p>
  706.  
  707.  
  708.  
  709. <p>Nel 2016, l’<em><strong>International Holocaust Remembrance Alliance </strong></em>(<em><strong>IHRA</strong></em>) ha adottato questa definizione, prima di una campagna lanciata in vari Paesi occidentali, chiedendo loro di adottarla ufficialmente per soffocare le critiche al sionismo. La campagna è riuscita a far adottare la definizione ai parlamenti di Paesi come la Germania e la Francia. La campagna è culminata nel tentativo di far adottare la stessa definizione all’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Questo tentativo è però fallito, soprattutto dopo che, nell’ottobre 2022, il Relatore speciale sulle forme contemporanee di razzismo ha sconsigliato l’adozione della definizione dell’IHRA. Naturalmente, il fervore tra i sostenitori dello Stato sionista è tornato e ha raggiunto forme frenetiche di fronte all’attuale escalation di condanna globale della guerra genocida che lo Stato sionista sta conducendo a Gaza da sette mesi.</p>
  710.  
  711.  
  712.  
  713. <p>Poiché gli stessi Stati Uniti sono uno dei principali teatri di questa condanna, soprattutto tra i giovani studenti, come sottolineato all’inizio di questo articolo, il 1° maggio la Camera dei Rappresentanti del Congresso degli Stati Uniti ha adottato una proposta di legge, presentata da un rappresentante repubblicano nell’ottobre dello scorso anno, che chiede l’adozione della definizione dell’IHRA come base per “l’applicazione delle leggi federali antidiscriminazione riguardanti i programmi o le attività educative, e per altri scopi”. 320 rappresentanti hanno votato a favore di questa proposta di legge, contro 91 che hanno votato contro. 133 rappresentanti del Partito Democratico si sono uniti ai Repubblicani nel votare a favore della legge, mentre 70 rappresentanti democratici e 21 repubblicani hanno votato contro (e 18 si sono astenuti dal voto). Se era normale che i rappresentanti della sinistra democratica votassero contro la legge pro-Israele, è stato molto strano vedere rifiutare anche i rappresentanti dell’estrema destra repubblicana, tra cui la frenetica reazionaria rappresentante Marjory Taylor Greene, la più estremista tra i sostenitori di Donald Trump – tanto che quest’ultimo appare quasi moderato al suo confronto.</p>
  714.  
  715.  
  716.  
  717. <p>Non pensi, caro lettore, che i rabbiosi repubblicani di destra si siano opposti allo sforzo repressivo del movimento di denuncia della barbarie israeliana per attaccamento alla libertà di parola. Sono i più entusiasti devoti dello Stato sionista, soprattutto da quando il governo di quest’ultimo include persone che, come loro, appartengono all’estrema destra. Sono anche favorevoli a sopprimere la libertà di parola ogni volta che riguarda opinioni che odiano e chiedono freneticamente un’escalation di repressione contro gli studenti che si oppongono alla guerra genocida di Israele. La ragione della loro opposizione al disegno di legge risiede semplicemente nella loro fedeltà all’antisemitismo tradizionale, che da tempo ispira una parte importante dei sostenitori del sionismo. Questi antisemiti concordano con il sionismo nel ritenere che lo Stato di Israele sia l’unica patria degli ebrei, pur odiando la presenza degli ebrei nei loro Paesi (proprio come odiano la presenza dei musulmani).</p>
  718.  
  719.  
  720.  
  721. <p>Mentre uno degli argomenti tradizionali dell’antisemitismo per l’ostilità verso gli ebrei era quello di ritenerli collettivamente responsabili dell’ “uccisione di Cristo”, con il pretesto che i Vangeli incolpavano una folla ebraica di aver condannato a morte Cristo e poiché gli esempi di antisemitismo forniti dalla definizione dell’IHRA includevano “affermazioni di ebrei che hanno ucciso Gesù”, i repubblicani che hanno votato contro la legge hanno giustificato la loro posizione non con il fatto che essa impedirebbe le critiche al sionismo e al suo Stato, che ovviamente accolgono con favore, ma con il timore che essa proibisca le posizioni antisemite tradizionali, se trasformata in legge. Ecco perché i più entusiasti sostenitori dello Stato “ebraico” si oppongono a limitare la libertà dei veri odiatori degli ebrei. Si deve ridere o piangere?</p>
  722.  
  723.  
  724.  
  725. <p><em>* Il mio libro Gli arabi e l’Olocausto: The Arab-Israeli War of Narratives (2010) è dedicato a confutare i tentativi di presentare la posizione araba come se fosse ispirata al nazismo. Ho confutato lo stesso tentativo per quanto riguarda l’operazione “Al-Aqsa Flood” nel mio recente articolo “Gaza: Il 7 ottobre in prospettiva storica”.</em></p>
  726.  
  727.  
  728.  
  729. <p></p>
  730. <p>L'articolo <a href="https://mps-ti.ch/2024/05/uno-sviluppo-preoccupante-per-la-lobby-israeliana/">Uno sviluppo preoccupante per la lobby israeliana</a> proviene da <a href="https://mps-ti.ch">MPS - Movimento per il socialismo</a>.</p>
  731. ]]></content:encoded>
  732. <post-id xmlns="com-wordpress:feed-additions:1">21843</post-id> </item>
  733. <item>
  734. <title>Assicurazione malattia. La trappola dei costi nella versione dell’iniziativa del Centro</title>
  735. <link>https://mps-ti.ch/2024/05/assicurazione-malattia-la-trappola-dei-costi-nella-versione-delliniziativa-del-centro/</link>
  736. <dc:creator><![CDATA[di Benoit Blanc*  ]]></dc:creator>
  737. <pubDate>Thu, 09 May 2024 06:38:45 +0000</pubDate>
  738. <category><![CDATA[Politica]]></category>
  739. <category><![CDATA[Sanità]]></category>
  740. <category><![CDATA[Svizzera]]></category>
  741. <guid isPermaLink="false">https://mps-ti.ch/?p=21836</guid>
  742.  
  743. <description><![CDATA[<p>L’iniziativa del Centro [ex-PDC] «Per dei premi più bassi. Freno ai costi della sanità» è il secondo oggetto che verte sull’assicurazione malattia ad essere sottoposto al voto il prossimo 9 giugno. L’iniziativa vuole introdurre un “freno ai costi” dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS) affinché questi ultimi «evolvano conformemente all’economia nazionale e ai salari medi». [&#8230;]</p>
  744. <p>L'articolo <a href="https://mps-ti.ch/2024/05/assicurazione-malattia-la-trappola-dei-costi-nella-versione-delliniziativa-del-centro/">Assicurazione malattia. La trappola dei costi nella versione dell’iniziativa del Centro</a> proviene da <a href="https://mps-ti.ch">MPS - Movimento per il socialismo</a>.</p>
  745. ]]></description>
  746. <content:encoded><![CDATA[<span class="rt-reading-time" style="display: block;"><span class="rt-label rt-prefix">Tempo di lettura:</span> <span class="rt-time">6</span> <span class="rt-label rt-postfix">minuti</span></span>
  747. <p>L’iniziativa del Centro [ex-PDC] «<em>Per dei premi più bassi. Freno ai costi della sanità</em>» è il secondo oggetto che verte sull’assicurazione malattia ad essere sottoposto al voto il prossimo 9 giugno. L’iniziativa vuole introdurre un “freno ai costi” dell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie (AOMS) affinché questi ultimi «<em>evolvano conformemente all’economia nazionale e ai salari medi</em>». Una disposizione transitoria precisa il significato di questa indicazione se l’aumento dei costi dell’assicurazione malattia per assicurato supera del 20% l’aumento dei salari nominali e gli assicuratori e i fornitori di prestazioni non avranno concordato misure vincolanti per frenare questa evoluzione, allora la Confederazione «<em>adotterà in collaborazione con i Cantoni misure che mirino a ridurre i costi, con effetto a partire dall’anno successivo</em>».</p>
  748.  
  749.  
  750.  
  751. <p><strong>Un’iniziativa “simpatica” secondo Elisabeth Baume-Schneider</strong></p>
  752.  
  753.  
  754.  
  755. <p>Un contro-progetto a questa iniziativa è stato proposto dal Consiglio federale e adottato dal Parlamento. Esso prevede che il Consiglio federale fissi, per periodi di quattro anni, «<em>obiettivi in materia di costi e di qualità delle prestazioni</em>». I cantoni potranno fare lo stesso. Inoltre, una commissione federale di monitoraggio dei costi e della qualità sarà istituita e potrà formulare delle raccomandazioni.</p>
  756.  
  757.  
  758.  
  759. <p>Rispetto all’iniziativa del Centro, questo contro-progetto non prevede una soglia fissa a priori da rispettare, né alcun meccanismo vincolante. La “qualità” è stata aggiunta per abbellire il tutto.</p>
  760.  
  761.  
  762.  
  763. <p>L’idea di fondo è tuttavia la stessa. La consigliera federale “socialista” Elisabeth Baume-Schneider, che ha la capacità di andare all’essenziale, lo dice senza mezzi termini: «<em>l’iniziativa è certamente simpatica, ma formulata in maniera troppo rigida</em>» (<em>Neue Zürcher Zeitung</em>, 20.04.2024). Oppure: «<em>Condivido in parte l’obiettivo ricercato dal Centro: non si possono aumentare le prestazioni senza limiti. Ma l’iniziativa è riduttiva</em>». «<em>Senza limiti</em>»? Quale senso ha questa espressione? Che la popolazione si fa curare «<em>senza limiti</em>», soltanto per il gusto di farlo? È questo il punto di vista della consigliera federale “socialista”? Senza neppure parlare del fatto che il livello delle spese sanitarie, se confrontato con il prodotto interno lordo (PIL), si è ormai stabilizzato da diversi anni, come constata anche il KOF, il Centro per le ricerche congiunturali del Politecnico Federale di Zurigo (ETH).</p>
  764.  
  765.  
  766.  
  767. <p><strong>Un’assenza d’opposizione che lascia delle tracce</strong></p>
  768.  
  769.  
  770.  
  771. <p>I sostegni all’iniziativa del Centro sono limitati, anche a destra. Pure gli economisti più “ortodossi” sono obbligati di ricordare che la sanità è, nei modelli neoclassici, un “bene superiore”, il cui consumo aumenta “naturalmente” con il reddito. La sua “elasticità”, per riprendere il loro gergo, è superiore a 1 e fissare un limite arbitrario all’aumento della sua quota nelle spese, come chiede Il Centro, non ha senso… a meno di desiderare la demolizione del sistema sanitario.</p>
  772.  
  773.  
  774.  
  775. <p>Philippe Eggimann, il vice-presidente dell’associazione professionale dei medici, la FMH, spiega &#8211; nel <em>Bollettino dei medici svizzeri </em>(BMS)- &nbsp;che se il meccanismo rivendicato da Il Centro fosse stato realizzato all’inizio degli anni 2000 le spese sanitarie sarebbero aumentate di un terzo in meno rispetto a quanto avvenuto. Con le conseguenze che possiamo immaginare sui servizi sanitari, le condizioni di lavoro e l’accesso alle cure per la popolazione.</p>
  776.  
  777.  
  778.  
  779. <p>In realtà, la funzione dell’iniziativa del Centro, oltre il bonus pubblicitario che dovrebbe offrire a questo partito, supera di molto la misura concreta che propone: contribuisce a iscrivere nella mente delle persone l’idea che il solo vero problema della sanità è l’aumento dei costi. E, su questo terreno, l’iniziativa ha già riportato una vittoria, con il controprogetto del Consiglio federale che abbonda in questo senso. Fatto significativo, questo controprogetto è stato adottato nel settembre 2023 dalle due Camere con una sola opposizione, al Consiglio degli Stati, e qualche astensione. La sinistra e i Verdi non hanno ritenuto opportuno dire di no.</p>
  780.  
  781.  
  782.  
  783. <p>Questa posizione non è priva di conseguenze. Secondo un sondaggio pubblicato dalla SSR lo scorso 3 maggio, il 53% dei simpatizzanti dei Verdi e il 48% di quelli del PSS stanno prendendo in considerazione l’idea di votare SI all’iniziativa del Centro. Tanti quanti quelli dell’UDC. Ancora più interessante: più il reddito è basso, più la percentuale dei SI aumenta. Questo stesso gradimento si registra per l’iniziativa del PSS che vuole limitare l’importo dei premi al 10% al massimo del reddito. In altri termini, una parte non secondaria delle persone che sono favorevoli all’idea di limitare i premi dell’assicurazione malattia “credono” anche che sia necessario limitare le spese sanitarie per raggiungere il primo obiettivo.</p>
  784.  
  785.  
  786.  
  787. <p>Ecco il risultato di decenni di martellamento su questo tema, senza una chiara opposizione e una narrazione alternativa dei cosiddetti partiti di sinistra ed ecologisti. Eppure non mancano gli esempi che illustrano dove porta una politica sanitaria guidata dall’ossessione del “controllo dei costi”. Eccone due esempi.</p>
  788.  
  789.  
  790.  
  791. <p><strong>Ospedali schiacciati dai DRG</strong></p>
  792.  
  793.  
  794.  
  795. <p>Prendiamo il sistema ospedaliero. Nel 2012 entra in vigore il nuovo modello di finanziamento degli ospedali con un pagamento forfettario per ogni tipologia di caso, i DRG (diagnosis related groups). L’obiettivo annunciato: “controllare” i costi di questo settore introducendovi più “concorrenza” e più “trasparenza”.</p>
  796.  
  797.  
  798.  
  799. <p>Dodici anni dopo, nel 2024, alcune delle più importanti istituzioni ospedaliere del paese annunciano una dopo l’altra risultati catastrofici. Ecco le cifre raggruppate dal sito specializzato <em>Medinside</em>: Inselspital di Berna: un deficit di 113 milioni di franchi; ospedale universitario di Zurigo: 49 milioni; ospedale della città di Zurigo: 39 milioni; ospedale di Winterthur: 50 milioni; ospedale cantonale di San Gallo: 60 milioni; ospedale cantonale di Friburgo: 36 milioni; ospedale cantonale di Basilea-Campagna: 25 milioni. Inoltre, nel marzo 2024, la città di Uster (ZH) ha dovuto votare un prestito di 40 milioni di franchi svizzeri per salvare il suo ospedale. Quello di Wetzikon, sempre nel cantone di Zurigo, è sull’orlo del fallimento. Nel 2023, è il cantone di Argovia che ha dovuto rimpinguare il suo ospedale con 240 milioni di franchi. L’ospedale di San Gallo, nelle cifre rosse, ha annunciato centinaia di soppressioni di posti di lavoro. Globalmente, gli ospedali sono incapaci di produrre il margine finanziario sufficiente per finanziare i loro investimenti, con qualche eccezione, fra le quali le cliniche private. I DRG li hanno spremuti e li hanno condotti verso un&#8217;impasse finanziaria.</p>
  800.  
  801.  
  802.  
  803. <p>Ma i propagandisti del “controllo dei costi” vogliono ancora di più: chiudere delle unità ospedaliere e aumentare il tasso di occupazione dall’80 al 90%, come nelle fabbriche (<em>NZZ</em>, 24.04.2024). Interrogato de questo stesso giornale, l’economista della salute Stefan Felder rivendica addirittura la soppressione di tre dei cinque ospedali universitari del paese! Forse sarebbe maggiormente benefico per la salute della popolazione iniziare dalla chiusura delle facoltà di economia di alcune università…</p>
  804.  
  805.  
  806.  
  807. <p>Come pensare che sarà possibile, in tale contesto, rispondere alle rivendicazioni delle infermiere, riconosciute come legittime in occasione di una votazione popolare<a href="#_ftn1" id="_ftnref1">[1]</a>, le quali reclamano migliori condizioni di lavoro, più effettivi per avere più tempo per occuparsi dei pazienti come imporrebbe il loro mestiere, nonché un migliore riconoscimento, il che comporta evidentemente anche un aumento dei salari?</p>
  808.  
  809.  
  810.  
  811. <p>Come possono i pazienti, in particolare quelli più vulnerabili come gli anziani, aspettarsi ancora che ci si &#8220;prenda cura&#8221; di loro nel migliore dei modi, quando i costi passano davanti a qualsiasi altra considerazione, a tal punto che, nei grandi ospedali, la durata di soggiorno a partire dalla quale l’ospedalizzazione diventa “deficitaria”, secondo le regole dei DRG, fa parte degli indicatori di base del monitoraggio del paziente, allo stesso titolo delle informazioni mediche?</p>
  812.  
  813.  
  814.  
  815. <p><strong>Cure di base fragilizzate</strong></p>
  816.  
  817.  
  818.  
  819. <p>Il presidente dell’associazione dei medici di famiglia, Philippe Luchsinger, ricorda che, secondo le norme dell’OCSE, un’organizzazione conosciuta non certo per il suo sostegno ad un aumento “senza limiti” delle prestazioni sanitarie, dovrebbe esserci un medico di famiglia per ogni 1&#8217;000 abitanti per garantire una buona presa a carico della popolazione. Su questa base, mancano attualmente in Svizzera 4&#8217;000 medici di famiglia (<em>NZZ</em>, 22.02.2024). Questa situazione si aggraverà nei prossimi anni. Una grande parte dei medici di famiglia attualmente in funzione andrà in pensione. La loro sostituzione sarà difficile: in nome del “controllo dei costi”, troppo pochi medici sono stati formati e troppo pochi fra i nuovi medici scelgono la via del medico di famiglia, svalutata, finanziariamente e in termini di prestigio, rispetto alle specializzazioni più tecniche.</p>
  820.  
  821.  
  822.  
  823. <p>Sono ovviamente le regioni meno centrali a essere maggiormente colpite da questa carenza di medici di base. E, in queste regioni, le persone con meno risorse &#8211; sociali e finanziarie, oltre che in termini di autonomia e salute.</p>
  824.  
  825.  
  826.  
  827. <p>Come invertire questa tendenza quando una pressione fortissima è esercitata sui Cantoni, in nome del “controllo dei costi”, per limitare il numero dei medici? Quando l’esigenza di una migliore remunerazione dei medici per le cure di base è bloccata da anni, poiché condizionata da una “neutralità” finanziaria che implica che qualsiasi aumento della remunerazione dei generalisti avvenga a spese degli specialisti? &nbsp;</p>
  828.  
  829.  
  830.  
  831. <p><strong>Imparare dei medici</strong></p>
  832.  
  833.  
  834.  
  835. <p>Oggi, la FMH, l’associazione professionale dei medici, è la sola organizzazione di dimensione nazionale a opporsi frontalmente al fanatismo dei costi che predomina nel settore della sanità e a rispondere con un discorso argomentato fondato sulla priorità da accordare alle cure. Questa posizione ha evidentemente anche una dimensione “pro domo” e si combina sfortunatamente con una sensibilità sociale atrofizzata, come testimonia il mancato sostegno da parte della FMH all’iniziativa per dei premi limitati al 10% del reddito.</p>
  836.  
  837.  
  838.  
  839. <p>Tuttavia, la FMH ha pienamente ragione su un punto: il rifiuto del fanatismo dei costi è il punto di partenza indispensabile per realizzare un’altra politica sanitaria e di assicurazione-malattia, il cui obiettivo sia quello di rispondere ai bisogni sociali e sanitari della maggioranza della popolazione. Al di là del risultato della votazione, si tratta di una posta in gioco fondamentale della campagna per il NO all’iniziativa de Il Centro il prossimo 9 giugno.</p>
  840.  
  841.  
  842.  
  843. <p><em><strong>*Articolo pubblicato sul sito www.alencontre.com il 6 maggio 2024. Traduzione a cura del segretariato dell’MPS</strong></em></p>
  844.  
  845.  
  846.  
  847. <hr class="wp-block-separator has-alpha-channel-opacity"/>
  848.  
  849.  
  850.  
  851. <p><em><a id="_ftn1" href="#_ftnref1">[1]</a> Il 28 novembre 2021, «il popolo e i cantoni» hanno accettato l’iniziativa «Per delle cure infermieristiche forti (iniziativa sulle cure infermieristiche)».<br>Questo articolo è stato scritto pochi giorni prima che il consiglio federale mettesse in consultazione il progetto di messaggio relativo alla messa in pratica di questa iniziativa. E già, il sindacato SSP/VPOD ha giudicato questo messaggio come insoddisfacente e tardivo.[N.d.T.]</em></p>
  852.  
  853.  
  854.  
  855. <p></p>
  856. <p>L'articolo <a href="https://mps-ti.ch/2024/05/assicurazione-malattia-la-trappola-dei-costi-nella-versione-delliniziativa-del-centro/">Assicurazione malattia. La trappola dei costi nella versione dell’iniziativa del Centro</a> proviene da <a href="https://mps-ti.ch">MPS - Movimento per il socialismo</a>.</p>
  857. ]]></content:encoded>
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  859. </channel>
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