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  1. <?xml version='1.0' encoding='UTF-8'?><rss xmlns:atom="http://www.w3.org/2005/Atom" xmlns:openSearch="http://a9.com/-/spec/opensearchrss/1.0/" xmlns:blogger="http://schemas.google.com/blogger/2008" xmlns:georss="http://www.georss.org/georss" xmlns:gd="http://schemas.google.com/g/2005" xmlns:thr="http://purl.org/syndication/thread/1.0" version="2.0"><channel><atom:id>tag:blogger.com,1999:blog-30517336</atom:id><lastBuildDate>Wed, 13 Mar 2024 12:21:35 +0000</lastBuildDate><title>No, grazie</title><description>MODUS CREANDI</description><link>http://nograzie.blogspot.com/</link><managingEditor>noreply@blogger.com (irene)</managingEditor><generator>Blogger</generator><openSearch:totalResults>25</openSearch:totalResults><openSearch:startIndex>1</openSearch:startIndex><openSearch:itemsPerPage>25</openSearch:itemsPerPage><item><guid isPermaLink="false">tag:blogger.com,1999:blog-30517336.post-115797845594297508</guid><pubDate>Mon, 11 Sep 2006 12:13:00 +0000</pubDate><atom:updated>2006-12-03T06:50:29.296+01:00</atom:updated><title>Motivazione, Perseveranza e Meta</title><description>&lt;a href=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/1600/neurons.jpg&quot;&gt;&lt;img style=&quot;FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand&quot; alt=&quot;&quot; src=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/400/neurons.jpg&quot; border=&quot;0&quot; /&gt;&lt;/a&gt;Bisogna Crederci! In tutto quello che fai e che speri, bisogna crederci. Cos&#39;è la motivazione? E&#39; una spinta propulsiva, un comando al nostra centralina di sparare neuroni che credono in quello che fanno, senza agire solo meccanicamente. E&#39; una forma di energia più potente di quella nucleare, capace di insinuarsi in tutti i tessuti. Perseverare nell&#39;alimentazione di questa energia assicura il successo voluto. BASTA CREDERCI. Ma oh oh! c&#39;è un problemino da risolvere... la fonte. Si, la fonte di questa potenza è nel futuro, non è tangibile, forse è a tratti visualizzabile ma non si trova certamente nel presente. La fonte è LA META, l&#39;obiettivo finale decisivo, felice e vittorioso, punteggio alto dopo il game over. Tutto si fa per la Meta. Bisogna solo crederci. Magari il tocco di felicità si assapora quando si è vicini all&#39;illusione. E qualsiasi insuccesso significa solo un cambiamento di strada... che comunque conduca alla meta. Questa è l&#39;ultima illusione che ci rimane e che ci rende ancora esseri umani.</description><link>http://nograzie.blogspot.com/2006/09/motivazione-perseveranza-e-meta.html</link><author>noreply@blogger.com (irene)</author><thr:total>0</thr:total></item><item><guid isPermaLink="false">tag:blogger.com,1999:blog-30517336.post-115771235619171064</guid><pubDate>Fri, 08 Sep 2006 10:23:00 +0000</pubDate><atom:updated>2006-09-08T17:05:35.740+02:00</atom:updated><title>La neolingua orwelliana: non ci trovate delle somiglianze?</title><description>&lt;div align=&quot;justify&quot;&gt;Il &quot;Vocabolario A&quot; comprende parole di uso comune, quelle impiegate nei dialoghi quotidiani e che servono a descrivere azioni abitudinarie (vestirsi, camminare, mangiare...). Tutti i termini del &quot;Vocabolario A&quot; hanno un solo significato e si riferiscono ad oggetti concreti ed azioni materiali; il loro uso in altri contesti è impossibile poiché essi sono privi di sfumature semantiche che li possano trasferire in campi di riferimento più ampi, come ad esempio la politica o la filosofia. Il &quot;Vocabolario B&quot; contiene invece parole create deliberatamente per scopi politici: esse non solo hanno un significato politico, ma anche, e soprattutto, una funzione politica consistente nell&#39;implicito atteggiamento mentale che impongono a chi le introduce nei propri discorsi.&lt;br /&gt;In una sorta di &quot;stenografia verbale&quot;, le parole del &quot;Vocabolario B&quot; permettono di concentrare in poche sillabe un intero sistema di idee. I principi del Socing appaiono così tanto più chiari ed evidenti quanto più sono concentrati in poche ed essenziali parole. Una caratteristica di tali termini è l&#39;intercambiabilità: ogni parola può occupare qualsiasi posto nella frase, può cioè essere utilizzata come verbo, come avverbio, nome o aggettivo. Nessun principio morfologico viene rispettato: in alcuni casi il termine resta invariato qualunque sia la sua funzione, in altri casi resta invariata solo la radice e si aggiunge un suffisso. Si legge ancora nell&#39;appendice: &quot;Thus, for example, speedful meant &quot;rapid&quot; and speedwise meant &quot;quickly&quot; (…) any adjectival meaning could be arrived at by adding -ful to a noun-verb.&quot; &quot;Così, per esempio, VELOCITEVOLE significava rapido e VELOCITAMENTE significava rapidamente (...), qualsiasi significato aggettivale poteva essere facilmente ottenuto aggiungendo EVOLE al nome-verbo.&quot; &lt;a name=&quot;18r&quot;&gt;&lt;/a&gt;Il contrario di ogni termine si ottiene aggiungendo l&#39;affisso S (nell&#39;originale un-), mentre il superlativo ed il comparativo richiedevano rispettivamente gli affissi BISPLUS e PLUS (doubleplus- e plus-). Per la coniugazione dei verbi le regole sono le stesse per tutti, ad eccezione di pochissime classi di verbi che seguono regole speciali. Il passato, ad esempio, si ottiene aggiungendo sempre ATO (-ed , come steal-*stealed)(&quot;pretendato, insorgato, incidato&quot; sono i passati ed i participi passati di pretendere, insorgere, incidere). Allo stesso modo, senza nessuna differenziazione, si forma il plurale semplicemente aggiungendo l&#39;affisso &quot;i&quot; (donna-donni, uomo-uomi,etc.). Tutti i termini di difficile pronuncia sono eliminati, mentre quelli usati in alcune espressioni particolari ed appartenenti all&#39;Archeolingua sono considerate forme arcaiche. &lt;/div&gt;&lt;div align=&quot;justify&quot;&gt;Le parole della Neolingua si assomigliano nel suono e nella morfologia, sono meccanicamente costruite attraverso l&#39;assemblaggio di poche sillabe, mentre i suoni sono monotoni, ripetitivi ed aspri. Tali caratteristiche rispondono ad una precisa logica: il discorso, soprattutto quello politico, deve nascere senza una previa riflessione, in modo automatico, come &quot;una scarica di pallottole da un mitragliatore&quot; &lt;a name=&quot;21r&quot;&gt;&lt;/a&gt;,dal momento che, essendo la lingua in armonia con lo spirito del Socing, ogni riflessione sulla scelta delle parole del discorso è superflua. Se esiste un termine per esprimere un concetto, il concetto in questione è necessariamente giusto, cioè in sintonia col Socing; in caso contrario è inutile sforzarsi di cercare l&#39;espressione più adatta per un concetto che non può più esistere perché eretico, in contraddizione cioè col Socing. &lt;strong&gt;La Neolingua comprende un numero di termini molto limitato ed i linguisti del Partito cercano di eliminare ogni termine che non risulti indispensabile&lt;/strong&gt;:&lt;strong&gt; più la scelta è limitata, più debole sarà la tentazione di lasciar spaziare il pensiero. La parola &quot;ocolingo&quot;(duckspeak)&lt;/strong&gt;&lt;a name=&quot;22r&quot;&gt;&lt;/a&gt;&lt;strong&gt; esprime il limite estremo a cui si vuol far giungere il processo di riduzione linguistica : &quot;ocolingo&quot; è chi può &quot;articolare il discorso nella stessa laringe, senza chiamare in causa i centri del cervello&quot; (parlare con lo stesso meccanismo con cui l&#39;oca emette i propri versi).&lt;br /&gt;&lt;/strong&gt;Il &quot;Vocabolario C&quot; costituisce un supplemento degli altri due e comprende i termini scientifici e tecnici. Ogni operaio specializzato &quot;poteva trovare tutte le parole che gli erano necessarie nella lista dedicata alla sua specializzazione, ma dava di rado più che una fuggevole occhiata alle parole che componevano le altre liste&quot;.&lt;a name=&quot;23r&quot;&gt;&lt;/a&gt;La specializzazione, in seguito allo straordinario sviluppo della tecnologia, è dunque spinta al massimo grado e nel linguaggio se ne ha il primo ed evidente riscontro. &lt;strong&gt;La lingua della scienza e della tecnica non è costituita da un vocabolario comune a tutti gli scienziati e tecnici, condizione questa necessaria per il confronto ed il progresso scientifico.&lt;/strong&gt; Alla base dell&#39;impossibilità dello scambio e della collaborazione intellettuali c&#39;è lo stesso principio che risiede alla base dell&#39;impossibilità del pluralismo ideologico e del mercato economico: l&#39;unica scienza, l&#39;unica organizzazione dell&#39;economia, l&#39;unica ideologia è il Socing. G.Orwell conclude l&#39;appendice a &quot;1984&quot; riportando un brano tratto dalla &quot;Dichiarazione d&#39; Indipendenza&quot; e descrivendo l&#39;atteggiamento assunto verso questo documento, come esempio di opera del passato, dagli utopisti di Oceania:&lt;br /&gt;&quot;Sarebbe stato assolutamente impossibile rendere tutto questo in Neolingua, rispettando il senso dell&#39;originale (...). Una traduzione completa ed analitica avrebbe potuto essere soltanto una traduzione ideologica, in cui le parole di Jefferson sarebbero state trasformate in panegirico dello stato assoluto&quot;.&lt;a name=&quot;26r&quot;&gt;&lt;/a&gt;Anche i fatti della storia sono dunque travolti dall&#39;impeto totalitario degli utopisti.&lt;br /&gt;Il passato è quello che il Partito vuole che sia e la sua mutabilità è il dogma centrale del Socing.&lt;br /&gt;Gli slogan di Partito sono frasi semplici ed autocontraddittorie, ma sono dogmi ed è vietato soffermarsi a constatare l&#39;evidente inconciliabilità tra soggetto e predicato:&lt;br /&gt;&quot;LA GUERRA È PACE&quot; &quot;LA LIBERTA&#39; È SCHIAVITÙ&quot; &quot;L&#39;IGNORANZA È FORZA&quot; &lt;a name=&quot;27r&quot;&gt;&lt;/a&gt;&lt;/div&gt;&lt;div align=&quot;justify&quot;&gt;Anche se qualcuno fosse talmente coraggioso da volerli confutare, non troverebbe più le parole per farlo : democrazia, libertà, conoscenza non esistono nel nuovo vocabolario.&lt;br /&gt;&lt;strong&gt;La Neolingua è potente, attacca il pensiero e lo distrugge sul nascere. La lingua è alla base del pensiero, si pensa parlando e la riflessione intima è un vero e proprio discorso con se stessi.&lt;br /&gt;Il ciclone del totalitarismo spezza le strutture della lingua, prima di agire su quelle della società, poiché azzerando le menti, facendone &quot;tabula rasa&quot;, può immettervi un nuovo modo di pensare, quello dettato dal Grande Fratello.&lt;br /&gt;&lt;/strong&gt;&quot;Ora, tutto era definitivamente sistemato, la lotta era finita. Egli era riuscito vincitore su se medesimo. Amava il Grande Fratello.&quot;&lt;a name=&quot;30r&quot;&gt;&lt;/a&gt; &lt;/div&gt;&lt;div align=&quot;justify&quot;&gt;&lt;/div&gt;&lt;div align=&quot;justify&quot;&gt;&lt;em&gt;Analisi a cura di Vittorio Barabito&lt;/em&gt;&lt;/div&gt;</description><link>http://nograzie.blogspot.com/2006/09/la-neolingua-orwelliana-non-ci-trovate.html</link><author>noreply@blogger.com (irene)</author><thr:total>0</thr:total></item><item><guid isPermaLink="false">tag:blogger.com,1999:blog-30517336.post-115687003082700135</guid><pubDate>Tue, 29 Aug 2006 16:36:00 +0000</pubDate><atom:updated>2006-08-29T19:21:26.036+02:00</atom:updated><title>Mad World, Mondo Folle</title><description>Vi segnalo di seguito la traduzione del testo inglese Mad World, canzone dei mitici Tears for fears riadattata, per la soundtrack del film Donnie Darko, da Gary Jules&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;MONDO FOLLE&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;Tutto intorno a me ci sono volti familiari&lt;br /&gt;Luoghi logori&lt;br /&gt;Volti logori&lt;br /&gt;Sveglio e brillante per le corse quotidiane&lt;br /&gt;Senza meta&lt;br /&gt;Senza meta&lt;br /&gt;Le loro lacrime hanno riempito i loro bicchieri&lt;br /&gt;Nessuna espressione&lt;br /&gt;Nessuna espressione&lt;br /&gt;Nascondo la testa voglio affogare il mio dolore&lt;br /&gt;Nessun domani&lt;br /&gt;Nessun domani&lt;br /&gt;E trovo un pò buffo e trovo un pò triste che i sogni in cui muoio sono i più belli che abbia mai fatto&lt;br /&gt;E trovo difficile da dirti&lt;br /&gt;E trovo difficile da sopportare quando la gente corre in circolo&lt;br /&gt;E&#39; davvero&lt;br /&gt;Un mondo folle&lt;br /&gt;Un mondo folle&lt;br /&gt;Bambini che aspettano il giorno in cui si sentiranno bene&lt;br /&gt;Buon compleanno&lt;br /&gt;Buon compleanno&lt;br /&gt;Ti fanno sentire come ogni bambino dovrebbe&lt;br /&gt;Seduto ad ascoltare&lt;br /&gt;Seduto ad ascoltare&lt;br /&gt;Sono andato a scuola ed ero molto nervoso&lt;br /&gt;Nessuno mi conosceva&lt;br /&gt;Nessuno mi conosceva&lt;br /&gt;Salve, prof, dimmi qual è la mia lezione&lt;br /&gt;Mi guardi attraverso&lt;br /&gt;Mi guardi attraverso&lt;br /&gt;E trovo un pò buffo e trovo un pò triste che i sogni in cui muoio sono i più belli che abbia mai fatto&lt;br /&gt;E trovo difficile da dirti&lt;br /&gt;E trovo difficile da sopportare quando la gente corre in circolo&lt;br /&gt;E&#39; davvero&lt;br /&gt;Un mondo folle&lt;br /&gt;Un mondo folle&lt;br /&gt;Allargato nel tuo mondo&lt;br /&gt;Un mondo folle</description><link>http://nograzie.blogspot.com/2006/08/mad-world-mondo-folle.html</link><author>noreply@blogger.com (irene)</author><thr:total>0</thr:total></item><item><guid isPermaLink="false">tag:blogger.com,1999:blog-30517336.post-115626872452806020</guid><pubDate>Tue, 22 Aug 2006 17:16:00 +0000</pubDate><atom:updated>2006-08-22T19:45:24.616+02:00</atom:updated><title>Breat Easton Ellis: uno scrittore &quot;terribilmente&quot; intelligente</title><description>&lt;img style=&quot;FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand&quot; alt=&quot;&quot; src=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/320/bateman.jpg&quot; border=&quot;0&quot; /&gt;Breat Easton Ellis è il creatore del personaggio di Patrick Bateman protagonista del libro e poi del film American Psycho. Personaggio perfetto in un sistema di antivalori perfettamente reali. Il mondo di Patrick è vuoto, bianco assoluto e per cambiare questo andazzo e proprio lui a tingerlo di rosso, rosso sangue. Questo mondo fatto di superficialità patinata ed edonismo titanico sta stretto anche a chi ha fatto dell’odio, dell&#39;invidia, della superficialità e della distruzione il suo paradigma di vita. Allagato dal sangue, il libro di Bret Easton Ellis è stato diverse volte il bersaglio di una critica violenta e cieca. L’autore stesso ha dichiarato che avendo dovuto rileggere di recente, mentre scriveva Lunar Park, proprio American Psycho, è rimasto lui stesso colpito dalla brutalità delle scene, e che, a distanza di quasi quindici anni, gli riesce molto più facile capire come lo shock per questa brutalità abbia sviato l&#39;attenzione da quelle che erano le vere intenzioni del libro. Ma io mi chiedo se la miopia sia tipica di quei crtici che non sanno guardare al di la del loro naso. Cavolo! Orwell predice il futuro creando un sistema distopico, Huxley te lo viviseziona, Ellis invece di spostarsi nel futuro ti svela le distopie del presente. Critici cari state più attenti perchè Patrick Bateman potrebbe non essere solo il personaggio di un libro, potrebbe essere proprio lì vicino a voi, magari dentro di voi… nascosto in un angolo della vostra coscienza… sempre che ne abbiate una!</description><link>http://nograzie.blogspot.com/2006/08/breat-easton-ellis-uno-scrittore.html</link><author>noreply@blogger.com (irene)</author><thr:total>0</thr:total></item><item><guid isPermaLink="false">tag:blogger.com,1999:blog-30517336.post-115576910500390270</guid><pubDate>Wed, 16 Aug 2006 22:54:00 +0000</pubDate><atom:updated>2006-08-17T00:58:25.016+02:00</atom:updated><title>Patrick Bateman: la superficialità si fa HORROR</title><description>&lt;a href=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/1600/patrick.0.jpg&quot;&gt;&lt;img style=&quot;DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center&quot; alt=&quot;&quot; src=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/400/patrick.0.jpg&quot; border=&quot;0&quot; /&gt;&lt;/a&gt;</description><link>http://nograzie.blogspot.com/2006/08/patrick-bateman-la-superficialit-si-fa.html</link><author>noreply@blogger.com (irene)</author><thr:total>0</thr:total></item><item><guid isPermaLink="false">tag:blogger.com,1999:blog-30517336.post-115530920312580892</guid><pubDate>Fri, 11 Aug 2006 15:00:00 +0000</pubDate><atom:updated>2006-08-11T17:24:19.443+02:00</atom:updated><title>Il potere del potere</title><description>&lt;a href=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/1600/Carrello-della-spesa.0.jpg&quot;&gt;&lt;/a&gt;&lt;div align=&quot;justify&quot;&gt;&lt;span style=&quot;font-size:130%;&quot;&gt;Se vogliamo capire la società attuale non possiamo ignorare il nuovo «monoteismo» che ci governa: il business e i suoi condizionamenti. Uno psicoanalista potrebbe pretendere di analizzare i contadini, gli artigiani, le dame e i nobili del mondo medievale ignorando la teologia cristiana, come se fosse un atto irrilevante? La risposta, naturalmente, è no. Ogni psicologia che voglia tentare di capire i membri della società attuale non potrà ignorare il nuovo «monoteismo» che ci governa: il Business. O, per meglio dire, l&#39;«economia capitalista» .Un «monoteismo» che, in quanto tale, ci impone «una fede fondamentalista» nei propri principi. E che esercita il Potere, quello al quale ci si riferisce comunemente, ma anche il Potere più influente, cioè quello dentro di noi, che ci conforma a vivere e ad avere la percezione di noi stessi secondo idee come «beni, scambio, costo, mercato, domanda, profitto, proprietà». Pensiamo di stare male per una nostra insufficienza affettiva e per questa ci curiamo, ma curarci significa chiederci su quale scala di valori stiamo misurandoci. Ci piacerebbe credere che sia l&#39;amore a conformare il nostro destino. In realtà, nella vita concreta, sono le idee del business le sole da cui non ci distogliamo mai.&lt;/span&gt;&lt;/div&gt;&lt;div align=&quot;justify&quot;&gt; &lt;/div&gt;&lt;div align=&quot;justify&quot;&gt;&lt;span style=&quot;font-size:130%;&quot;&gt;&lt;/span&gt;&lt;/div&gt;&lt;div align=&quot;justify&quot;&gt;&lt;span style=&quot;font-size:130%;&quot;&gt;&lt;/span&gt;&lt;/div&gt;&lt;div align=&quot;justify&quot;&gt;&lt;span style=&quot;font-size:130%;&quot;&gt;&lt;/span&gt;&lt;/div&gt;&lt;div align=&quot;justify&quot;&gt;&lt;span style=&quot;font-size:130%;&quot;&gt;&lt;/span&gt;&lt;/div&gt;&lt;div align=&quot;justify&quot;&gt;&lt;em&gt;&lt;strong&gt;&lt;span style=&quot;font-size:130%;&quot;&gt;James Hillman&lt;/span&gt;&lt;/strong&gt;&lt;/em&gt;&lt;/div&gt;</description><link>http://nograzie.blogspot.com/2006/08/il-potere-del-potere.html</link><author>noreply@blogger.com (irene)</author><thr:total>0</thr:total></item><item><guid isPermaLink="false">tag:blogger.com,1999:blog-30517336.post-115498316796940302</guid><pubDate>Mon, 07 Aug 2006 20:37:00 +0000</pubDate><atom:updated>2006-08-07T22:39:28.016+02:00</atom:updated><title>STEVE VAI: la musica visiva</title><description>&lt;a href=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/1600/stevevai.jpg&quot;&gt;&lt;img style=&quot;DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center&quot; alt=&quot;&quot; src=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/400/stevevai.jpg&quot; border=&quot;0&quot; /&gt;&lt;/a&gt;</description><link>http://nograzie.blogspot.com/2006/08/steve-vai-la-musica-visiva.html</link><author>noreply@blogger.com (irene)</author><thr:total>0</thr:total></item><item><guid isPermaLink="false">tag:blogger.com,1999:blog-30517336.post-115498093123279559</guid><pubDate>Mon, 07 Aug 2006 19:49:00 +0000</pubDate><atom:updated>2006-08-30T12:48:34.786+02:00</atom:updated><title>Anima post-post moderna.</title><description>&lt;div align=&quot;justify&quot;&gt;&lt;a href=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/1600/frattale.jpg&quot;&gt;&lt;img style=&quot;DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center&quot; alt=&quot;&quot; src=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/400/frattale.jpg&quot; border=&quot;0&quot; /&gt;&lt;/a&gt;&lt;br /&gt;&lt;span &gt;Impoverimento esistenziale ed assenza di ideali centralizzanti e unificatori sono caratteristiche di questa umanità post-post moderna, anzi sempre più in là della modernità. In questo frastuono di sintomi, emozioni, vibrazioni tecnologiche, imput mediatici e multimediali, l’umanità si perde... è un naufragare continuo. E’ una rimozione forsennata di tutte le paure , una catalizzazione generale di tutti i mali. Questa discontinuità ha creato però molti linguaggi, molte fusioni etniche. La modernità è un frattale di tante realtà e come tale più potente di tutte le culture passate. L’unica vera, ineluttabile paura è la morte: tabù inaccessibile. La gente del passato affrontava la morte con una condizione psicologica di autenticità, fascinazione e mutamento estremo. Le società occidentali, ora, cercano invece il modo di banalizzarla, esorcizzandola e privando la vita stessa del suo più profondo significato. Così l’umanità post-post moderna dovrebbe finre in modo banale? Che orrore, che paura! Meglio non pensarci tanto! E cavalcare l’oceano della perplessità evolutiva e naufragar me dolce in questo mar. LOST!&lt;br /&gt;&lt;/span&gt;&lt;/div&gt;</description><link>http://nograzie.blogspot.com/2006/08/anima-post-post-moderna.html</link><author>noreply@blogger.com (irene)</author><thr:total>0</thr:total></item><item><guid isPermaLink="false">tag:blogger.com,1999:blog-30517336.post-115437670754550517</guid><pubDate>Mon, 31 Jul 2006 20:09:00 +0000</pubDate><atom:updated>2006-08-07T11:27:32.303+02:00</atom:updated><title>Il potere dei media</title><description>Sia che si definiscano &quot;liberal&quot; oppure &quot;conservatori&quot;, i principali media sono grandi aziende, possedute da (e strettamente legate a) società ancor più grandi. Come altre imprese, vendono un prodotto a un mercato.&lt;br /&gt;Il mercato è quello della pubblicità, cioè di un altro giro d&#39;affari. Il prodotto è l&#39;audíence. I media più importanti, quelli che stabiliscono le priorità a cui gli altri devono adattarsi, vantano un prodotto in più: quello di un pubblico relativamente privilegiato.&lt;br /&gt;Abbiamo quindi delle grandi imprese che vendono un pubblico piuttosto benestante e privilegiato ad altre imprese. Non stupisce che l&#39;immagine del mondo che esse presentano rifletta gli interessi ed i valori ristretti dei venditori, degli acquirenti e del prodotto.&lt;br /&gt;Altri fattori intervengono a rafforzare questa stortura. I manager culturali (direttori, autorevoli editorialisti, eccetera) condividono interessi e legami di classe con i loro omologhi nello stato, nel mondo degli affari e negli altri settori privilegiati. Infatti, tra le grandi imprese, il governo e i media si verifica un continuo interscambio di personalità ai più alti livelli. La facilità di accesso alle massime autorità dello stato è fondamentale per poter conservare una posizione competitiva; le &quot;soffiate&quot; o le &quot;indiscrezioni&quot;, per esempio, sono spesso invenzioni o distorsioni fabbricate dalle autorità con la collaborazione dei media, che fanno finta di non conosceme l&#39;origine.&lt;br /&gt;In cambio, le autorità dello stato esigono cooperazione e sottomissione. Anche gli altri centri di potere hanno i loro strumenti per punire le deviazioni dall&#39;ortodossia: metodi che possono servirsi del mercato azionario o anche di un vero e proprio sistema di calunnia e diffamazione.&lt;br /&gt;Il risultato, com&#39;è ovvio, non è perfettamente uniforme. Per essere funzionari agli interessi del potere, il panorama mondiale che i media sono chiamati a rappresentare deve essere abbastanza realistico. E talora l&#39;integrità e l&#39;onestà professionale interferiscono con la missione suprema. I migliori fra i giornalisti sono, di solito, abbastanza consapevoli dei fattori che danno forma al prodotto dei media, e cercano di sfruttare tutte le aperture che trovano. Ne consegue che si può imparare molto da una lettura critica e scettica di quanto prodotto dai media.&lt;br /&gt;I mass media sono solo uno degli elementi del più vasto sistema dottrinale: ne fanno parte anche i giornali di opinione, le scuole, le università, gli studi accademici eccetera. Oggi siamo particolarmente consapevoli del ruolo dei media, soprattutto di quelli più prestigiosi, perché essi sono stati esaminati diffusamente da coloro che analizzano criticamente le ideologie. Il sistema nel suo Complesso non è stato altrettanto studiato perché è difficile fare una ricerca sistematica. Ma ci sono ottime ragioni per ritenere che esso rappresenti gli stessi interessi dei media, come è lecito aspettarsi.&lt;br /&gt;Il sistema dottrinale, che produce quella che viene chiamata &quot;propaganda&quot;, quando la fanno i nostri nemici, mira a colpire due diversi bersagli. Il primo viene talvolta chiamato &quot;classe politica&quot;: quel 20% circa di popolazione relativamente istruita, più o meno articolata, che svolge un qualche ruolo nel meccanismo decisionale. Che costoro accettino la dottrina è vitale, perché occupano una posizione tale da poter definire le direttive e l&#39;attuazione dell&#39;azione politica.&lt;br /&gt;Poi c&#39;è il restante 80% circa della popolazione. Sono i &quot;semplici spettatori&quot; di Lippman, di cui egli parla come del &quot;gregge disorientato&quot;. Da loro ci si aspetta che obbediscano agli ordini e si tengano fuori dai piedi della gente importante. Sono il bersaglio degli autentici mass media: i giornali popolari, le situation comedy, il Super Bowl, eccetera.&lt;br /&gt;Questi settori del sistema dottrinale servono a distrarre il popolo ancora grezzo ed a rafforzare i valori sociali fondamentali: la passivítà, la sottomissione all&#39;autorità, la virtù suprema dell&#39;avidità e del profitto personale, l&#39;indifferenza verso gli altri, il timore dei nemici, reali o immaginari, eccetera. Lo scopo è di fare in modo che il gregge disorientato continui a non orientarsi. Non è necessario che si preoccupino di quel che accade nel mondo. Anzi, non è desiderabile: se dovessero vedere troppo della realtà, potrebbero farsi venire in mente di cambiarla.&lt;br /&gt;Ciò non significa che i media non possano farsi influenzare dalla società civile. Le istituzioni dominanti - politiche, economiche o dottrinali che siano - non sono immuni dalle pressioni esercitate dall&#39;opinione pubblica. Anche i media indipendenti (alternativi) possono svolgere un ruolo importante. Sebbene dotati (per definizíone) di scarse risorse, acquistano importanza allo stesso modo delle organizzazioni popolari: unendo le persone con risorse limitate che, interagendo tra loro, possono moltiplicare la loro efficacia e la loro comprensione - il che costituisce esattamente quella minaccia democratica tanto temuta dalle élite dominanti.&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;&lt;em&gt;da Noam Chomsky &quot;I cortili dello Zio Sam&quot;&lt;/em&gt;</description><link>http://nograzie.blogspot.com/2006/07/il-potere-dei-media.html</link><author>noreply@blogger.com (irene)</author><thr:total>1</thr:total></item><item><guid isPermaLink="false">tag:blogger.com,1999:blog-30517336.post-115399344466272489</guid><pubDate>Thu, 27 Jul 2006 09:41:00 +0000</pubDate><atom:updated>2006-07-28T13:01:56.450+02:00</atom:updated><title>VI ASPETTO!</title><description>&lt;a href=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/1600/v%20mask.0.jpg&quot;&gt;&lt;img style=&quot;DISPLAY: block; MARGIN: 0px auto 10px; CURSOR: hand; TEXT-ALIGN: center&quot; alt=&quot;&quot; src=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/400/v%20mask.jpg&quot; border=&quot;0&quot; /&gt;&lt;/a&gt;</description><link>http://nograzie.blogspot.com/2006/07/vi-aspetto.html</link><author>noreply@blogger.com (irene)</author><thr:total>1</thr:total></item><item><guid isPermaLink="false">tag:blogger.com,1999:blog-30517336.post-115384356423492250</guid><pubDate>Tue, 25 Jul 2006 15:49:00 +0000</pubDate><atom:updated>2006-07-25T18:13:50.150+02:00</atom:updated><title>Attenzione alla forma. Ma chi fa attenzione?</title><description>Si parla tanto in questi anni di poca attenzione alla sostanza, ai contenuti, ai cosiddetti &quot;valori&quot; (parola che per il troppo uso ha perso di lucentezza), a vantaggio invece della forma, della superficialità, del contenitore... Dibattito molto acceso anche nella nostra Italia modaiola, ma mi sorge improvvisamente un dubbio: atre culture vengono spudoratamente criticate e soprattutto punite dai Benpensanti di esasperazione della forma, di esagerazione dell&#39;esteriorità a svantaggio dei VALORI più importanti dell&#39;uomo; certe culture vengono condannate dai BENPENSANTI di essere solo per il consumismo d&#39;avanguardia, surreale e dirompente, per il marketing d&#39;assalto a discapito dei &lt;strong&gt;&quot;VALORI&quot; essenziali e distintivi &lt;/strong&gt;dell&#39;uomo... scusate dimenticavo d&#39;informarvi a proposito del mio dubbio che consiste in una situazione di paradosso: sempre in Italia,  come mai chi fa certe considerazioni (il famoso BENPENSANTE)  se vede una persona stramba camminare per strada o semplicemente indossare qualcosa di stravagante sgrana gli occhi mentre nelle stesse culture, precedentemente individuate e da lui boicottate, sempre per strada se c&#39;è uno in mutande nessuno lo caga! Quindi, chi bada di più alla forma? Forse nella testa del BENPENSANTE BACCHETTONE i valori sono solo quelli che tiene ad interesse in banca. Per fortuna c&#39;è la relatività. Io sono per la mutanda libera.</description><link>http://nograzie.blogspot.com/2006/07/attenzione-alla-forma-ma-chi-fa.html</link><author>noreply@blogger.com (irene)</author><thr:total>0</thr:total></item><item><guid isPermaLink="false">tag:blogger.com,1999:blog-30517336.post-115368685221777309</guid><pubDate>Sun, 23 Jul 2006 20:32:00 +0000</pubDate><atom:updated>2006-07-24T23:20:20.353+02:00</atom:updated><title>ZOOLANDER: un esempio di V.A.P.</title><description>&lt;a href=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/1600/zoolander3.jpg&quot;&gt;&lt;img style=&quot;FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand&quot; alt=&quot;&quot; src=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/320/zoolander3.jpg&quot; border=&quot;0&quot; /&gt;&lt;/a&gt;&lt;br /&gt;&lt;a href=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/1600/zoolander2.jpg&quot;&gt;&lt;img style=&quot;FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand&quot; alt=&quot;&quot; src=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/320/zoolander2.jpg&quot; border=&quot;0&quot; /&gt;&lt;/a&gt;Il V.A.P.: questo conosciuto.&lt;br /&gt;Sigla di Vuoto a Perdere, il V.A.P. è l’evoluzione elitaria della vacuità umana, della superficialità alla stato genetico, dell’idiozia stratificata nell’io.&lt;br /&gt;L’individuo V.A.P. vive del suo sé ideale e lo elargisce con generosità anzi ce lo propina in tutti i condimenti della vita. Vive su di sé, con sé, per sé, tutti noi siamo “un di più”… anche se senza di noi, lui non esiste.&lt;br /&gt;La superfialità della corporeità spudorata, della fisicità insulsa e competitiva, dell’ambizione all’apoteosi dell’inettitudine.&lt;br /&gt;Ben Stiller nel film Zoolander interpreta un V.A.P. che sguazza nel mondo della moda e si crogiola del suo essere… sciocco ed ingenuo...&lt;br /&gt;Tutto preso a studiare profondamente le sue espressioni facciali che possano irrorarci il bene profondo del nulla mentale. Ma va? Le tante possibilità di espressività del viso si riducono ad una sola, seducente e accattivante mossa denominata dal V.A.P. Blue steel. Solo un’espressione facciale, solo poche parole del vocabolario per esprimersi, solo pochi concetti da esporre… in questa pochezza l’anima è serena, libera di volare e addirittura di salvare il mondo prorio come fa quella di Zoolander. Salvare il mondo, piuttosto involontariamente, dalla pura ragione del male.&lt;br /&gt;E così questo povero ingenuo V.A.P è redento da tutti i suoi peccati di vanità e si erige come Paladino Antieroico del &quot;nuovo bene&quot;… ossia non faccio il male ma non faccio manco il bene così non ho responsabilità e nello stesso tempo, se proprio lo volete sapere, non faccio nulla e mi sforzo di meno. Il vuoto dentro, il V.A.P.</description><link>http://nograzie.blogspot.com/2006/07/zoolander-un-esempio-di-vap.html</link><author>noreply@blogger.com (irene)</author><thr:total>1</thr:total></item><item><guid isPermaLink="false">tag:blogger.com,1999:blog-30517336.post-115333231435928680</guid><pubDate>Wed, 19 Jul 2006 17:59:00 +0000</pubDate><atom:updated>2006-07-23T21:54:45.903+02:00</atom:updated><title>TESTAMENTO ANTIEROICO</title><description>&lt;span style=&quot;font-family:verdana;&quot;&gt;&lt;strong&gt;&lt;span style=&quot;font-size:85%;&quot;&gt;TESTAMENTO ANTIEROICO&lt;br /&gt;DI UN ARTISTA DI MERDA&lt;/span&gt;&lt;/strong&gt;&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;&lt;/span&gt;&lt;span style=&quot;font-family:verdana;&quot;&gt;&lt;span style=&quot;font-size:78%;&quot;&gt;Münchhausen&lt;br /&gt;Lord Chandos&lt;br /&gt;Zenone&lt;br /&gt;il misirizzi di Barthes…&lt;br /&gt;Io puzzo e sono zoppo&lt;br /&gt;sono pieno di strappi&lt;br /&gt;di strappi sui vestiti&lt;br /&gt;come piaghe sulla pelle&lt;br /&gt;sgualcito e pieno di pieghe&lt;br /&gt;il nero sotto le unghie&lt;br /&gt;fallacemente quintessenziato di droghe&lt;br /&gt;che invece di sedarlo&lt;br /&gt;acutizzano il mio dolore&lt;br /&gt;sintomi di stagnazione&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;Completamente astratto, concettoso&lt;br /&gt;non ho talento pratico:&lt;br /&gt;completamente privo di talento pratico&lt;br /&gt;ho idee&lt;br /&gt;ma idee senz’utero&lt;br /&gt;che non posso concretizzare&lt;br /&gt;nate per una aborto reiterato&lt;br /&gt;di una mente spontaneamente&lt;br /&gt;votata al fallimento, autolesiva.&lt;br /&gt;Abilissimo invece nel raziocinio&lt;br /&gt;nel porre tesi/antitesi&lt;br /&gt;glissando sulle sintesi, dribblandole&lt;br /&gt;per fare goal fuori porta&lt;br /&gt;oppure in quella sbagliata&lt;br /&gt;credendo che la porta non sia un portale&lt;br /&gt;che una porta non sia la porta&lt;br /&gt;ma solo un altro modo di vincere...&lt;br /&gt;... ma si può vincere anche perdendo:&lt;br /&gt;implodere, dargliela vinta ora&lt;br /&gt;al mostro che non riesco a defecare&lt;br /&gt;non costituirebbe sconfitta&lt;br /&gt;né tuttavia alcunché di eroico, di rivoltoso...&lt;br /&gt;... è solo rivoltante ambiguità!&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;Se oggi non mi ammazzo&lt;br /&gt;vuol dire solamente&lt;br /&gt;che domani sarò ancora vivo.&lt;br /&gt;So questo&lt;br /&gt;non mi consola&lt;br /&gt;ma mi agevola nel sopportare&lt;br /&gt;questa mia situazione vissuta&lt;br /&gt;tra delirio e lucidità&lt;br /&gt;sino all’ultimatum che mi darò all’apice&lt;br /&gt;del delirio o della lucidità&lt;br /&gt;(che, all’apice, si equivalgono)&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;Proiettato e piroettante sull’orlo del baratro&lt;br /&gt;scandaglio degli abissi&lt;br /&gt;creatura dei fondali bui e profondi&lt;br /&gt;allucinato di sincronie&lt;br /&gt;sperso in simboli e segni&lt;br /&gt;di niente&lt;br /&gt;di niente che dall’alto li correli:&lt;br /&gt;la menzogna dell’iperuranio&lt;br /&gt;un vaso di pandora di concetti&lt;br /&gt;un vaso&lt;br /&gt;– vuoto –&lt;br /&gt;pieno&lt;br /&gt;di concetti&lt;br /&gt;il mio male di tutti i mali&lt;br /&gt;concetti che non concludono&lt;br /&gt;che vanno alla deriva&lt;br /&gt;nel mare delle azioni non compiute&lt;br /&gt;concetti al posto di azioni&lt;br /&gt;che non reggono il peso del mondo&lt;br /&gt;che nascono e si arenano&lt;br /&gt;che non includono nel proprio dna&lt;br /&gt;il cromosoma della volontà&lt;br /&gt;il germe allora meglio si può dire&lt;br /&gt;se di ogni azione si può quasi con certezza&lt;br /&gt;dire che è vittima - e carnefice -&lt;br /&gt;di manipolazione&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;Forse sono normale&lt;br /&gt;un normalissimo disadattato&lt;br /&gt;alienato di normalità:&lt;br /&gt;perciò voglio sentirmi affetto&lt;br /&gt;da qualcosa di sconosciuto?&lt;br /&gt;per incoerenza alla base?&lt;br /&gt;Incoerenza salvifica come piombo&lt;br /&gt;nella base di un ludico guscio&lt;br /&gt;che oscilla come fuscello al vento&lt;br /&gt;e piegato migliaia di volte&lt;br /&gt;e caduto migliaia di volte&lt;br /&gt;e tornato ogni volta in piedi&lt;br /&gt;per migliaia di ottave volte&lt;br /&gt;pedina di un backgammon&lt;br /&gt;contro cui si è accanito il destino&lt;br /&gt;il capriccio dei dadi avversari&lt;br /&gt;contro avverso destino non c’è&lt;br /&gt;strategia che la spunti&lt;br /&gt;l’equilibrio è risorsa interiore&lt;br /&gt;instabile, esauribile energia&lt;br /&gt;è stare sopra il bar&lt;br /&gt;in attesa che passi il dolore&lt;br /&gt;che giri la fortuna.&lt;br /&gt;Dovrei allenarmi forse&lt;br /&gt;pompare i muscoli della mia anima&lt;br /&gt;riempirli di steroidi&lt;br /&gt;non aspettare più asteroidi apocalittici&lt;br /&gt;che piovano dal cielo come nemesi&lt;br /&gt;ma pure per far questo dovrei avere&lt;br /&gt;la forza.&lt;br /&gt;Il mio è un sacrificio ostinato e solitario&lt;br /&gt;un’auto-immolazione&lt;br /&gt;un’auto-punizione&lt;br /&gt;che ha bisogno del silenzio dentro e dal di fuori&lt;br /&gt;e dell&#39;azzeramento di ogni sogno&lt;br /&gt;per poter funzionare&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;Al colmo della crisi&lt;br /&gt;la negazione come soluzione&lt;br /&gt;dissoluzione graduale di ogni concetto&lt;br /&gt;di ogni teoria di ogni tecnica di ogni retorica&lt;br /&gt;la persuasuione che esiste un mondo migliore&lt;br /&gt;ma bisogna lasciare - o abbattere - questo&lt;br /&gt;per poterlo raggiungere&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;Questo disgusto per il sistema&lt;br /&gt;così com’è, erroneamente, configurato&lt;br /&gt;questa nausea ribollente&lt;br /&gt;per l’esistenza che non ha un centro&lt;br /&gt;ma solo falsi centri dappertutto&lt;br /&gt;mi porta solamente a disdegnare&lt;br /&gt;di uscire dalla palude&lt;br /&gt;tirandomi per i capelli...&lt;br /&gt;... i miei stessi capelli&lt;br /&gt;(paradosso possibile al limite&lt;br /&gt;in una vecchia favola&lt;br /&gt;così bene narrata e fantasiosa&lt;br /&gt;che pure se sei cosciente&lt;br /&gt;di non poterci credere&lt;br /&gt;comunque ti piace crederci):&lt;br /&gt;non ne vale la pena&lt;br /&gt;preferisco annegare nel magma&lt;br /&gt;dell’autodistruzione&lt;br /&gt;al prendermi la briga di salvarmi&lt;br /&gt;per poi essere smantellato in catene di&lt;br /&gt;s…montaggio&lt;br /&gt;magari riciclato&lt;br /&gt;soggetto assoggettato, oggettivizzato&lt;br /&gt;oggettificato&lt;br /&gt;prodotto in vendita all’ipermercato&lt;br /&gt;palco di tutti i palchi, fiera&lt;br /&gt;di un&#39;epistemologia in svendita&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;Non è logico questo tormento&lt;br /&gt;non è in linea col mondo&lt;br /&gt;il mondo lo rifiuta&lt;br /&gt;lo demonizza lo mette al rogo&lt;br /&gt;ma lui si stigmatizza già abbastanza da sé&lt;br /&gt;(ero a Port Bou ero a Campo dei Fiori…)&lt;br /&gt;o è solo un’altra delle tante&lt;br /&gt;nevrosi ed isterie&lt;br /&gt;paranoie schizofrenie&lt;br /&gt;- si aggiunga ciò che si vuole -&lt;br /&gt;che dispone di me, fa di me&lt;br /&gt;un lemure vagante sulla terra&lt;br /&gt;esangue, in cerca di vita&lt;br /&gt;diviso dalla vita&lt;br /&gt;carnascialescamente paludato&lt;br /&gt;in difesa di un’immagine inesistente&lt;br /&gt;di un’identità irraggiungibile:&lt;br /&gt;la verità una maschera anch’essa&lt;br /&gt;celata da altre maschere fittizie&lt;br /&gt;ma per questo meno bugiarde&lt;br /&gt;almeno loro sincere, nel mentire&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;Pseudologo per noia per lo più&lt;br /&gt;impastoiato di filtri letterari e filosofici&lt;br /&gt;l’arte come una faccia&lt;br /&gt;un’altra faccia ma ben truccata&lt;br /&gt;dell’impostura che impera ovunque&lt;br /&gt;l’essere quale fonte (era acqua di fonte,&lt;br /&gt;ora è venefica, è intossicata e ti disidrata)&lt;br /&gt;precipua di malessere&lt;br /&gt;laddove è all’avere e all’apparire&lt;br /&gt;che si concede il credito più cospicuo&lt;br /&gt;su cui si costruisce capitale&lt;br /&gt;e si edificano capitali.&lt;br /&gt;Sull’altro piatto della bilancia&lt;br /&gt;si trova tuttavia un’altra finzione&lt;br /&gt;un’altra vana finzione&lt;br /&gt;estetica esistenziale&lt;br /&gt;un culto del sublime in negativo:&lt;br /&gt;malato è chi ai colori&lt;br /&gt;nelle fotografie&lt;br /&gt;preferisce il bianco e nero&lt;br /&gt;per cupidigia di nostalgia&lt;br /&gt;d&#39;essenza inaccessibile...&lt;br /&gt;... Ma senza le parole&lt;br /&gt;ad ingombrare, ad oscurare i varchi&lt;br /&gt;verso la presa, verso il possesso&lt;br /&gt;del cuore delle cose&lt;br /&gt;è peggio o meglio?&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;Questa è la sindrome&lt;br /&gt;la sindrome non è diagnosticabile&lt;br /&gt;non riesco a venirne a capo&lt;br /&gt;ho qualcosa che non va, non so cos’è&lt;br /&gt;qualcosa nel capo&lt;br /&gt;che mi logora le sinapsi&lt;br /&gt;qualcosa nel corpo&lt;br /&gt;che neutralizza i miei sensi&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;Posso solo pensare&lt;br /&gt;a causa di questo virus&lt;br /&gt;contratto con un demone bellissimo&lt;br /&gt;brutale nell’amplesso sodomita&lt;br /&gt;oppure regolarmente barattato&lt;br /&gt;col diavolo in persona&lt;br /&gt;novello faust gli ho venduto l’anima&lt;br /&gt;ma il diavolo mi ha truffato&lt;br /&gt;in cambio mi ha lasciato&lt;br /&gt;le spine di una rosa&lt;br /&gt;avrei dovuto forse donarla a dio&lt;br /&gt;consacrarla all&#39;amore&lt;br /&gt;ma purtroppo non credo nel bene&lt;br /&gt;si dà il caso che credo invece nel male&lt;br /&gt;più facile e più utile&lt;br /&gt;in questo atro teatro&lt;br /&gt;dove scegli se essere spettatore,&lt;br /&gt;dirigere o subire l’azione&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;Posso solo procedere&lt;br /&gt;tra boschi di pensieri&lt;br /&gt;su sentieri sconnessi di parole&lt;br /&gt;a piedi nudi su ciottoli taglienti...&lt;br /&gt;... eppure non mi frantumo&lt;br /&gt;per recondita speme residuale&lt;br /&gt;mi sfibro sino a che non avrò&lt;br /&gt;più nulla da dire&lt;br /&gt;e i miei pensieri saranno&lt;br /&gt;i battiti di un conto alla rovescia&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;Ma neanche queste sono le parole decisive.&lt;br /&gt;&lt;/span&gt;&lt;br /&gt;&lt;/span&gt;&lt;span style=&quot;font-size:78%;&quot;&gt;&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;&lt;span style=&quot;font-family:verdana;&quot;&gt;Postato da Merda d&#39;Artista&lt;/span&gt;&lt;/span&gt;</description><link>http://nograzie.blogspot.com/2006/07/testamento-antieroico.html</link><author>noreply@blogger.com (irene)</author><thr:total>3</thr:total></item><item><guid isPermaLink="false">tag:blogger.com,1999:blog-30517336.post-115298569425390357</guid><pubDate>Sat, 15 Jul 2006 17:44:00 +0000</pubDate><atom:updated>2006-07-15T19:48:14.260+02:00</atom:updated><title>Il nostro PLANETOIDE</title><description>&lt;span style=&quot;color:#33cc00;&quot;&gt; MC ESCHER&lt;/span&gt;&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;&lt;p align=&quot;center&quot;&gt;&lt;a href=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/1600/plnetoide.jpg&quot;&gt;&lt;img style=&quot;FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand&quot; alt=&quot;&quot; src=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/400/plnetoide.jpg&quot; border=&quot;0&quot; /&gt;&lt;/a&gt;&lt;/p&gt;</description><link>http://nograzie.blogspot.com/2006/07/il-nostro-planetoide.html</link><author>noreply@blogger.com (irene)</author><thr:total>0</thr:total></item><item><guid isPermaLink="false">tag:blogger.com,1999:blog-30517336.post-115281962793731326</guid><pubDate>Thu, 13 Jul 2006 19:37:00 +0000</pubDate><atom:updated>2006-07-27T10:52:43.033+02:00</atom:updated><title>Interceptor MAD MAX</title><description>&lt;p align=&quot;center&quot;&gt;&lt;a href=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/1600/madmax.3.jpg&quot;&gt;&lt;img style=&quot;FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand&quot; alt=&quot;&quot; src=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/400/madmax.jpg&quot; border=&quot;0&quot; /&gt;&lt;/a&gt;&lt;/p&gt;</description><link>http://nograzie.blogspot.com/2006/07/interceptor-mad-max.html</link><author>noreply@blogger.com (irene)</author><thr:total>2</thr:total></item><item><guid isPermaLink="false">tag:blogger.com,1999:blog-30517336.post-115273922194191486</guid><pubDate>Wed, 12 Jul 2006 21:10:00 +0000</pubDate><atom:updated>2006-07-13T20:29:24.266+02:00</atom:updated><title>MAD MAX 3, OLTRE LA SFERA DEL TUONO</title><description>&lt;strong&gt;Titolo Originale&lt;/strong&gt;: MAD MAX BEYOND THUNDERDOME&lt;br /&gt;&lt;strong&gt;Regia&lt;/strong&gt;: &lt;a title=&quot;Altri film diretti da George Miller, George Ogilvie&quot; href=&quot;http://www.filmscoop.it/ricerca/risultati.asp?r=George%20Miller&amp;o=Titolo&quot;&gt;George Miller&lt;/a&gt;, &lt;a title=&quot;Altri film diretti da George Miller, George Ogilvie&quot; href=&quot;http://www.filmscoop.it/ricerca/risultati.asp?r=George%20Ogilvie&amp;amp;o=Titolo&quot;&gt;George Ogilvie&lt;/a&gt;&lt;br /&gt;&lt;strong&gt;Interpreti&lt;/strong&gt;: &lt;a title=&quot;Altri film con Mel Gibson&quot; href=&quot;http://www.filmscoop.it/ricerca/risultati.asp?i=Mel%20Gibson&amp;o=Titolo&quot;&gt;Mel Gibson&lt;/a&gt;, &lt;a title=&quot;Altri film con Tina Turner&quot; href=&quot;http://www.filmscoop.it/ricerca/risultati.asp?i=Tina%20Turner&amp;amp;o=Titolo&quot;&gt;Tina Turner&lt;/a&gt;, &lt;a title=&quot;Altri film con Bruce Spence&quot; href=&quot;http://www.filmscoop.it/ricerca/risultati.asp?i=Bruce%20Spence&amp;o=Titolo&quot;&gt;Bruce Spence&lt;/a&gt;, &lt;a title=&quot;Altri film con Frank Thring&quot; href=&quot;http://www.filmscoop.it/ricerca/risultati.asp?i=Frank%20Thring&amp;amp;o=Titolo&quot;&gt;Frank Thring&lt;/a&gt;, &lt;a title=&quot;Altri film con Angelo Rossitto&quot; href=&quot;http://www.filmscoop.it/ricerca/risultati.asp?i=Angelo%20Rossitto&amp;o=Titolo&quot;&gt;Angelo Rossitto&lt;/a&gt;&lt;br /&gt;&lt;strong&gt;Durata&lt;/strong&gt;: h 1.47&lt;br /&gt;&lt;strong&gt;Nazionalità&lt;/strong&gt;: Australia, USA 1985&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;Civiltà postatomica. Max si ritrova in una città lussuriosa, Baster Town, dominata dalla regina nera Aunthy Entità. Sarà costretto ad un duello da cui uscirà vincitore e per questo poi sarà espulso dalla città e abbandonato nel deserto. Qui sarà aiutato da un bambino che lo condurrà in seno ad una strana tribù di bambini che, sopravvissuti ad un disastro aereo, vivono senza adulti e senza cognizione del passato. Mad Max, a capo del gruppo dei bambini ritorna a Baster Town e ne distrugge gli impianti produttivi. I bambini poi riescono a scappare e ad arrivare nella città in cui hanno sempre sperato, una città dove ricominciare, mentre Mad Max ritorna a peregrinare.&lt;br /&gt;Questo film è una apologia per la società tecnologica che provocò l&#39;olocausto nucleare. In quest’ambientazione postapocalittica la tecnologia viene ancora vista positivamente.&lt;br /&gt;La città di Bastertown rappresenta la cupidigia e l’uso errato della tecnologia. L&#39;altra mini-società è l&#39;idilliaca &#39;valle perduta&#39; dei bambini; il luogo nascosto e chiuso in uno scrigno da bambini, bozzolo del nuovo futuro, ancora estremamente fiducioso in quanto senza memoria del passato. Quelle poche testimonianze di una vita tecnologica lontana, non fanno che alimentare la curiosità in loro di evoluzione. Uno degli aspetti di questa parte di film è il deterioramento linguistico e i relitti tecnologici, rotti, confusi e incompresi ne costruiscono la proto-mitologia. Il bisogno di scienza e tecnologia rappresenta per i bambini la prova positiva che la loro tecno-civiltà mitica è reale. Sono i lluminati solo quei bambini, che rifiutando la saggezza convenzionale della tribù e gli avvertimenti minacciosi di Max, lasciano la valle. Gli altri per paura rimangono (nello stagnamento della vita bozzolo-ragnatela). E’ prorio Max che però li costringe inizialmente all’inazione. Max rappresenta le due civiltà neè memore. Sarà però lui, che accortosi della fiammella che arde in quei pochi che credono nel cambiamento, a guidarli lontano. Max è un duce temporaneo, il traghettatore nella valle del futuro, ed è rappresentato sempre in movimento. C&#39;è la deprimente possibilità che di nuovo, un giorno, questi ragazzi avranno la conoscenza e la capacità di fare le stesse cose terribili; almeno stanno ricercando la verità e non il comfort. La proibizione è un modo abbastanza scarso per limitare il comportamento umano nella nostra società occidentale orientata verso la libertà, e ogni sforzo per proibirne la curiosità tecnologica non avrà mai successo.</description><link>http://nograzie.blogspot.com/2006/07/mad-max-3-oltre-la-sfera-del-tuono.html</link><author>noreply@blogger.com (irene)</author><thr:total>0</thr:total></item><item><guid isPermaLink="false">tag:blogger.com,1999:blog-30517336.post-115263385667809053</guid><pubDate>Tue, 11 Jul 2006 15:52:00 +0000</pubDate><atom:updated>2006-07-11T18:04:16.720+02:00</atom:updated><title>CONTROLLO E VENDETTA</title><description>&lt;span style=&quot;color:#3333ff;&quot;&gt;Those who control the past, control the future; &lt;/span&gt;&lt;br /&gt;&lt;span style=&quot;color:#3333ff;&quot;&gt;Those who control the future, control the present; &lt;/span&gt;&lt;br /&gt;&lt;span style=&quot;color:#3333ff;&quot;&gt;Those who control the present, control the past.&lt;/span&gt;&lt;br /&gt;&lt;span style=&quot;font-size:85%;color:#000000;&quot;&gt;&lt;em&gt;George Orwell - 1984&lt;/em&gt;&lt;/span&gt; &lt;a href=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/1600/[Poster]%20V%20For%20Vendetta%202005.jpg&quot;&gt;&lt;/a&gt;</description><link>http://nograzie.blogspot.com/2006/07/controllo-e-vendetta.html</link><author>noreply@blogger.com (irene)</author><thr:total>0</thr:total></item><item><guid isPermaLink="false">tag:blogger.com,1999:blog-30517336.post-115246039881876905</guid><pubDate>Sun, 09 Jul 2006 15:48:00 +0000</pubDate><atom:updated>2006-07-11T17:48:46.733+02:00</atom:updated><title>L&#39;esorcismo di Emily Rose: prove tecniche di destabilizzazione mediatica</title><description>&lt;strong&gt;&lt;a href=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/1600/locandina%20Emily.jpg&quot;&gt;&lt;strong&gt;&lt;img style=&quot;FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; WIDTH: 181px; CURSOR: hand; HEIGHT: 238px&quot; height=&quot;307&quot; alt=&quot;&quot; src=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/320/locandina%20Emily.jpg&quot; width=&quot;213&quot; border=&quot;0&quot; /&gt;&lt;/strong&gt;&lt;/a&gt;Titolo:&lt;/strong&gt; The Exorcism of Emily Rose&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;&lt;strong&gt;Regia:&lt;/strong&gt; Scott Derrickson Sceneggiatura: Scott Derrickson, Paul Harris Boardman&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;&lt;strong&gt;Fotografia:&lt;/strong&gt; Tom Stern&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;&lt;strong&gt;Interpreti&lt;/strong&gt;: Laura Linney, Tom Wilkinson, Campbell Scott, Colm Feore, Jennifer Carpenter, Mary Beth Hurt, Henry Czerny, Shohreh Aghdashloo, JR Bourne, Joshua Close, Aaron Douglas, Duncan Frazer, Lorena Gale, Taylor Hill, Chelah Horsdal, Katie Keating, Darrin Maharaj, Marilyn Norry, Marsha Regis, Liduina Vanderspek, Andrew Wheeler, Arnold Cheng&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;&lt;strong&gt;Nazionalità:&lt;/strong&gt; USA, 2005&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;&lt;strong&gt;Durata:&lt;/strong&gt; 1h. 59&#39;&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;Il film (grande successo ai botteghini americani), tratto da una storia vera, racconta la storia di un esorcismo fallito. Triangolazione perfetta di personaggi: il prete , l’avvocatessa e la posseduta; paradigma di fede, razionalità scettica e dubbio mistico (schizofrenia o possessione). Emily è a metà strada degli altri due personaggi. &quot;I demoni esistono, sia che voi ci crediate o non ci crediate&quot; è l’affermazione del prete per dissipare il dubbio.&lt;br /&gt;Il film è presentato come un legal horror in cui l’avvocatessa agnostica, per far assolvere il sacerdote che difende dall’accusa di omicidio, deve sostenere la tesi della possessione e lo farà servendosi di motivazioni - non religiose o spirituali ma - antropologiche.&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;E fin qui nulla di “strano” per una impostazione orrorifica ma …&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;Ci sono delle banalità e cadute di stile, tipo l’effetto macelleria o l’utilizzo smodato di effetti sonori, che relegano molto spesso il film nella gabbia dello stereotipo… se possibile da evitare.&lt;br /&gt;Eppure si sottolinea la “true story”, allora come mai tutte queste banalità?&lt;br /&gt;Cosa bisogna far “passare” del film tanto da essere camuffato?&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;Nella versione italiana del film, c&#39;è la sequenza del giardino in cui Emily Rose ha un&#39;apparizione; la ragazza parla con la Madonna che le dice di essere stata scelta per sopportare tutto questo enorme sacrificio in modo da essere un esempio di fede. Rafforzamento della fede con il sacrificio di tenersi il diavolo dentro e farsi distruggere la carne fino alla morte. Un sacrificio, anzi la scelta del sacrificio.&lt;br /&gt;Nella versione americana del film, che si può vedere nei contenuti extra del dvd di Emily Rose, la stessa apparizione ha un altro protagonista: Gesù. E&#39; Gesù che parla a Emily e le chiede il sacrificio che lei accetta senza ripensamenti.&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;Perchè questo cambiamento nella traduzione italiana... eppure nella nebbia s&#39;intuisce la figura di Gesù.. è un uomo nella nebbia non una donna.&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;In Italia allora certi messaggi destabilizzanti non devono passare attraverso la voce di Gesù.&lt;br /&gt;Capiamo allora il perchè della destabilizzazione&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;&lt;ol&gt;&lt;li&gt;Nell&#39;aria internazionale si respira una sorta di tentativo di destituzione del potere della chiesa cattolica&lt;/li&gt;&lt;li&gt;Iniziamo con i film, con i libri e con le scoperte archeologiche... tutti pieni di coincidenze.&lt;/li&gt;&lt;li&gt;Emily Rose, Il codice da vinci, Il vangelo di Giuda etc.&lt;/li&gt;&lt;/ol&gt;&lt;p&gt;La figura sacra chiede continuamente sacrifici, che non si capisce bene a cosa portino... una fede rinnovata perchè ti tieni il diavolo dentro? Una richiesta di tradimento per avvalorare l&#39;idea del mito? Tutto a scopo e interesse del matenimento del potere subdolo della Chiesa. Una Chiesa falsa basata su sacralità ingegnosamente costruite.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Se tutto questo passa nei messaggi mediatici è davvero molto grave. Il vuoto della religione è perdità di stabilità a vantaggio di brutalità e istinto puro. E&#39; in questa condizione che si insinua il telecomando e la guida psichica del nuovo potere. Del nuovo ordine mondiale sterile e decisamente involutivo.&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;&lt;/p&gt;&lt;p&gt;Attenzione la scena del giardino è la stessa della locandina del film: scena chiave.&lt;/p&gt;</description><link>http://nograzie.blogspot.com/2006/07/lesorcismo-di-emily-rose-prove.html</link><author>noreply@blogger.com (irene)</author><thr:total>2</thr:total></item><item><guid isPermaLink="false">tag:blogger.com,1999:blog-30517336.post-115237948656743084</guid><pubDate>Sat, 08 Jul 2006 17:21:00 +0000</pubDate><atom:updated>2006-07-08T19:26:01.210+02:00</atom:updated><title>PERCHE&#39; LA CHIESA ODIA IL CODICE DA VINCI</title><description>I risultati di questo studio sono pubblicati di seguito.&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;Ad esempio, nel capitolo 8, l&#39;autore racconta che il protagonista del libro sta compilando il 730 ma per errore firma la donazione dell&#39;8% agli avventisti anziché alla chiesa cattolica. Vibranti proteste dal mondo ecclesiastico.&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;Più avanti, nel capitolo 13, ambientato a Milano, Leonardo Da Vinci in cima a una scala a pioli sta affrescando il Cenacolo ma perde l&#39;equilibrio, cade a terra di schiena e sottovoce pronuncia la frase “Maremma bucaiola”.  Il che ad alcuni ricorda una bestemmia. Vibranti proteste dal mondo ecclesiastico.&lt;br /&gt;&lt;a href=&quot;http://personalitaconfusa.splinder.com/1149175282#8243586&quot;&gt;Leggi ancora...&lt;/a&gt;</description><link>http://nograzie.blogspot.com/2006/07/perche-la-chiesa-odia-il-codice-da.html</link><author>noreply@blogger.com (irene)</author><thr:total>0</thr:total></item><item><guid isPermaLink="false">tag:blogger.com,1999:blog-30517336.post-115222665910178237</guid><pubDate>Thu, 06 Jul 2006 22:30:00 +0000</pubDate><atom:updated>2006-07-07T00:57:39.170+02:00</atom:updated><title>Donnie Darko: impressioni da cult movie</title><description>&lt;a href=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/1600/Donnie%20cover.jpg&quot;&gt;&lt;img style=&quot;FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; CURSOR: hand&quot; alt=&quot;&quot; src=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/320/Donnie%20cover.jpg&quot; border=&quot;0&quot; /&gt;&lt;/a&gt;Non è possibile sempre collocare un genere di fim in una categoria ben definita, con contorni netti e con una fase criptica che, poi,  rivela finalmente la sua logica.&lt;br /&gt;&lt;strong&gt;Donnie è slipstream&lt;/strong&gt;: la sua inquietudine che salta nel mondo fantastico-fantascientifico, spostandosi poi in quello esoterico-orrorifico,  vorrebbe approdare in uno stato realistico-psicologico.&lt;br /&gt;A mescolare il tutto, lo sguardo ipnotico del suo interprete che cerca, nella telecamera, conforto.&lt;br /&gt;Donnie sfugge all&#39;ipnosi e la riversa sullo spettatore. Il suo magistrale regista, Richard Kelly, lo colloca nel limbo di quegli&lt;strong&gt;&lt;span style=&quot;color:#009900;&quot;&gt; inquieti- reali-irreali &quot;concettosi&quot; personaggi che abitano la TERRA.&lt;br /&gt;&lt;/span&gt;&lt;/strong&gt;Donnie è carico infatti di esperienze psicologiche, carico di essere, impacciato e timido nella forma e nello stesso tempo consistentemente voluminoso e trasparente. &lt;br /&gt;Donnie vede un&#39;anima in tutti noi, che si agita e corre sui confini di mondi alternativi fatti però di scelte esatte, tutte quelle scelte che faranno di &lt;span style=&quot;color:#009900;&quot;&gt;&lt;strong&gt;lui un movie e di noi esseri viventi un cult&lt;/strong&gt;&lt;/span&gt;.</description><link>http://nograzie.blogspot.com/2006/07/donnie-darko-impressioni-da-cult-movie.html</link><author>noreply@blogger.com (irene)</author><thr:total>2</thr:total></item><item><guid isPermaLink="false">tag:blogger.com,1999:blog-30517336.post-115212227896397745</guid><pubDate>Wed, 05 Jul 2006 17:55:00 +0000</pubDate><atom:updated>2006-07-05T20:16:12.546+02:00</atom:updated><title>Caso o caos?</title><description>&lt;a href=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/1600/caos.0.gif&quot;&gt;&lt;img style=&quot;FLOAT: left; MARGIN: 0px 10px 10px 0px; CURSOR: hand&quot; alt=&quot;&quot; src=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/320/caos.0.png&quot; border=&quot;0&quot; /&gt;&lt;/a&gt;&lt;span style=&quot;font-family:courier new;&quot;&gt;&lt;strong&gt;Il fisico Giuseppe Zito fornisce una spiegazione adatta anche ai &#39;profani&#39;:&lt;/strong&gt;&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;&quot;In matematica esiste questa astrazione che sono i numeri reali: astrazione perchè essi hanno precisione e informazione infinita e perciò sono impossibili da realizzare nella vita reale. Infatti i numeri risultato di misurazioni sono di necessità finiti come lo sono i numeri cosiddetti reali nel calcolatore.&lt;br /&gt;I matematici e i fisici non si erano resi conto che questa piccola differenza può provocare il caos. Da notare che questo tipo di caos prodotto da algoritmi semplici non va confuso col caso dove non esistono algoritmi per riprodurre i risultati osservati: ad esempio i risultati del lotto. Per distinguere i due casi si parla di caos deterministico quando esso è prodotto da leggi semplici, e di &quot;caso&quot; quando l&#39;unico algoritmo possibile è quello di enumerare tutti i risultati ottenuti senza che sia possibile prevedere quelli futuri.&lt;br /&gt;Il fatto che il caos sia possibile con leggi semplici è stata una grande scoperta ed ha fatto sperare che alcuni fenomeni finora considerati casuali (cioè impossibili da descrivere se non con leggi statistiche) siano in effetti dovuti a leggi semplici (ad esempio l&#39;andamento della Borsa).&lt;br /&gt;Ce ne siamo resi conto col calcolatore che usa numeri approssimati come la realtà.&quot;&lt;/span&gt;</description><link>http://nograzie.blogspot.com/2006/07/caso-o-caos.html</link><author>noreply@blogger.com (irene)</author><thr:total>0</thr:total></item><item><guid isPermaLink="false">tag:blogger.com,1999:blog-30517336.post-115203474109841452</guid><pubDate>Tue, 04 Jul 2006 17:23:00 +0000</pubDate><atom:updated>2006-07-04T21:19:50.113+02:00</atom:updated><title>Se George Orwell fosse vivo</title><description>&lt;div align=&quot;left&quot;&gt;&lt;span style=&quot;font-family:courier new;&quot;&gt;&lt;a href=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/1600/goldstein.jpg&quot;&gt;&lt;span style=&quot;font-family:courier new;&quot;&gt;&lt;img style=&quot;FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; CURSOR: hand&quot; height=&quot;297&quot; alt=&quot;&quot; src=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/320/goldstein.jpg&quot; width=&quot;191&quot; border=&quot;0&quot; /&gt;&lt;/span&gt;&lt;/a&gt;&quot;Se George Orwell fosse vivo rimarrebbe affascinato &lt;/span&gt;&lt;span style=&quot;font-family:courier new;&quot;&gt;dalla varietà di situazioni in cui, al giorno d&#39;oggi, &lt;/span&gt;&lt;span style=&quot;font-family:courier new;&quot;&gt;vengono utilizzate tecniche di manipolazione del pensiero e di &quot;cattura della mente&quot;. Il suo genio si focalizzò su come il linguaggio, e non la forza fisica, poteva essere usato per manipolare la mente. In realtà nelle scienze comportamentali esistono evidenze sempre crescenti che dimostrano che un Grande Fratello sorridente ha più potere di influenzare il pensiero e la capacità decisionale di una persona visibilmente minacciosa. Come dicono le ultime parole del profetico libro di Orwell, &quot;Egli amava il Grande Fratello&quot;.&lt;/span&gt; &lt;/div&gt;&lt;div align=&quot;left&quot;&gt; &lt;/div&gt;&lt;div align=&quot;left&quot;&gt;&lt;span style=&quot;font-size:85%;color:#003300;&quot;&gt;&lt;em&gt;&lt;span style=&quot;color:#009900;&quot;&gt;Tratto da &quot;Il mito del &quot;Non io&quot;: Orwell e la Mente&quot; di Margaret T. Singer, Professore Emerito Aggiunto, Facoltà di Psicologia - University of California, Berkeley&lt;/span&gt; &lt;/em&gt;&lt;/span&gt;&lt;/div&gt;</description><link>http://nograzie.blogspot.com/2006/07/se-george-orwell-fosse-vivo.html</link><author>noreply@blogger.com (irene)</author><thr:total>1</thr:total></item><item><guid isPermaLink="false">tag:blogger.com,1999:blog-30517336.post-115201623036115588</guid><pubDate>Tue, 04 Jul 2006 12:22:00 +0000</pubDate><atom:updated>2006-07-05T00:00:38.233+02:00</atom:updated><title>Peppiniade</title><description>Padre di tutti i padri.&lt;br /&gt;Giuseppe. Nome antico quanto il mondo.&lt;br /&gt;Per gli amici Peppe, Peppino, Peppone, Peppinello, Beppe, Bepi, Beppino, Beppone, Pepper, Nino, Pino, Pinuccio, Pinuccietto, Pinolo etc. Chissà quale sarà la storia di ogni persona che ha così tante possibilità di nomignoli.&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;&lt;span style=&quot;color:#cc0000;&quot;&gt;&lt;strong&gt;Chiunque voglia aggiungere alla lista altri soprannomi può faro in questo noBlog... magari raccontando una sua piccola Peppiniade.&lt;/strong&gt;&lt;/span&gt;&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;&lt;span style=&quot;color:#009900;&quot;&gt;Che lo sforzo sia con voi allora!&lt;/span&gt;</description><link>http://nograzie.blogspot.com/2006/07/peppiniade.html</link><author>noreply@blogger.com (irene)</author><thr:total>3</thr:total></item><item><guid isPermaLink="false">tag:blogger.com,1999:blog-30517336.post-115193734804265309</guid><pubDate>Mon, 03 Jul 2006 14:25:00 +0000</pubDate><atom:updated>2006-07-03T16:35:48.086+02:00</atom:updated><title>Stati di conoscenza alterati</title><description>&lt;span style=&quot;font-family:verdana;font-size:130%;color:#000099;&quot;&gt;Stati di conoscenza alterati dalla presunzione. &lt;/span&gt;&lt;br /&gt;&lt;span style=&quot;font-family:verdana;font-size:130%;color:#000099;&quot;&gt;Tutti sanno tutto: iperinformati, ipertecnologici, iperaddestati ai luoghi comuni... a quelle risposte di convenienza, opportunisti scontati. Iperfrustrati, iperattivi, ipernutriti, ipermercati e ipermercanti senza prodotto.&lt;/span&gt;&lt;br /&gt;&lt;span style=&quot;font-family:verdana;font-size:130%;color:#000099;&quot;&gt;Esaltati, depressi e deprimenti, convenzionati, alternativi, cercatori motivazionali, sostenitori motivazionali, guide del turismo psichico. &lt;/span&gt;&lt;br /&gt;&lt;span style=&quot;font-family:verdana;font-size:130%;color:#000099;&quot;&gt;Adipe della coscienza, alterati nella conoscenza, vittime della scienza.&lt;/span&gt;</description><link>http://nograzie.blogspot.com/2006/07/stati-di-conoscenza-alterati.html</link><author>noreply@blogger.com (irene)</author><thr:total>0</thr:total></item><item><guid isPermaLink="false">tag:blogger.com,1999:blog-30517336.post-115175001386732853</guid><pubDate>Sat, 01 Jul 2006 10:24:00 +0000</pubDate><atom:updated>2006-07-01T13:44:30.186+02:00</atom:updated><title>Ma vedi! La superficialità come pace interiore</title><description>&lt;a href=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/1600/lucertoline%20escher.jpg&quot;&gt;&lt;img style=&quot;FLOAT: right; MARGIN: 0px 0px 10px 10px; CURSOR: hand&quot; alt=&quot;&quot; src=&quot;http://photos1.blogger.com/blogger/2621/3275/400/lucertoline%20escher.jpg&quot; border=&quot;0&quot; /&gt;&lt;/a&gt;&lt;br /&gt;&lt;br /&gt;&lt;span style=&quot;font-family:courier new;font-size:130%;&quot;&gt;C&#39;è chi subisce passivamente un&#39;onda di mediocrità nell&#39;ingenuo e tranquillo mare della superficialità.&lt;br /&gt;Questo mare si scuote solo quando qualche essere lo infastidisce con le sfumature della vita... e che fa poi? Gli restituisce calma piatta. &lt;/span&gt;&lt;br /&gt;&lt;span style=&quot;font-family:courier new;font-size:130%;&quot;&gt;&lt;strong&gt;&lt;span style=&quot;color:#006600;&quot;&gt;Gente a basso consumo, standby neuronale, sinapsi &lt;/span&gt;&lt;span style=&quot;color:#006600;&quot;&gt;scioperate.&lt;/span&gt;&lt;/strong&gt; &lt;/span&gt;&lt;br /&gt;&lt;span style=&quot;font-family:courier new;font-size:130%;&quot;&gt;Si vive meglio così. Si! Senza quelle interlinee che evolvono l&#39;umanità! Nè avanti nè indietro, siamo li fermi. Dai che ci godiamo la pace eterna. Nessun valore, nessuno sforzo, niente: risultato del nulla... sarà stato così prima del big bang... la grande esplosione dell&#39;inizio è stata dunque la reazione fanculizzante di tutto ciò che, nato per muoversi, è stato costretto a fare l&#39;asteroide demente, il pezzo staccato dal nulla, la cellula impazzita. &lt;span style=&quot;color:#000099;&quot;&gt;Kaos, teoria degli elementi con l&#39;illusione di aggregarsi per ritornare nella singletudo. Ma è l&#39;illusione che fa la differenza! TUTTO SI TRASFORMA NEL PANTA REI. E&#39; la natura dell&#39;universo che vuole lo stress, altro che calma piatta. &lt;/span&gt;&lt;/span&gt;&lt;br /&gt;&lt;span style=&quot;font-family:courier new;font-size:130%;&quot;&gt;&lt;/span&gt;&lt;br /&gt;&lt;span style=&quot;font-family:courier new;font-size:130%;&quot;&gt;Ma come scegliamo aut aut se siamo out out: di fuori. Fuori da noi stessi, senza sapere nemmeno dove eravamo prima. &lt;/span&gt;&lt;br /&gt;&lt;span style=&quot;font-family:courier new;font-size:130%;&quot;&gt;&lt;strong&gt;Da dove veniamo, dove andiamo... ma quando cavolo arriviamo?&lt;/strong&gt;&lt;/span&gt;&lt;br /&gt;&lt;span style=&quot;font-family:courier new;font-size:130%;&quot;&gt;&lt;strong&gt;e soprattutto se proprio vuoi fare l&#39;involutivo: ma vai a cavare... un ragno da un buco nero! &lt;/strong&gt;&lt;/span&gt;</description><link>http://nograzie.blogspot.com/2006/07/ma-vedi-la-superficialit-come-pace.html</link><author>noreply@blogger.com (irene)</author><thr:total>1</thr:total></item></channel></rss>

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