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  11. <title>Terra e Vita</title>
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  14. <description>Il settimanale dell&#039;agricoltura</description>
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  25. <title>Terra e Vita</title>
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  31. <title>Pomodoro da industria, al Centro-Sud trattative in stallo</title>
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  34. <pubDate>Tue, 30 Apr 2024 20:47:17 +0000</pubDate>
  35. <dc:creator><![CDATA[Giuseppe Francesco Sportelli]]></dc:creator>
  36. <category><![CDATA[Featured]]></category>
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  39. <category><![CDATA[Cia Capitanata]]></category>
  40. <category><![CDATA[Coldiretti Puglia]]></category>
  41. <category><![CDATA[Prezzi pomodoro da industria]]></category>
  42.  
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  44. <description><![CDATA[<p>Cia e Coldiretti chiedono prezzi che coprano i costi di produzione e garantiscano redditività. Anicav pone come base del tavolo di trattativa la necessità di definire un contratto di fornitura del pomodoro più cogente</p>
  45. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/pomodoro-da-industria-al-centro-sud-trattative-in-stallo/">Pomodoro da industria, al Centro-Sud trattative in stallo</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
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  47. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/pomodoro-1-568x400.jpeg" width="568" height="400" title="" alt="pomodoro da industria" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Cia e Coldiretti chiedono prezzi che coprano i costi di produzione e garantiscano redditività. Anicav pone come base del tavolo di trattativa la necessità di definire un contratto di fornitura del pomodoro più cogente<!-- nbmpe --></div>
  48.  
  49. <p>Le trattative per l’intesa sui <strong>prezzi ai produttor</strong>i del <strong>pomodoro da industria</strong> nel <strong>Centro-Sud</strong>, per l’annata <strong>2024</strong>, sono in fase di stallo. L’attuale punto morto nel confronto tra organizzazioni agricole e industriali trasformatori non è una novità, rispecchia anzi la tradizione di accordi che negli ultimi anni sono stati firmati a giugno, a trapianti già effettuati, tranne nel <strong>2023</strong> quando non è stato firmato alcun accordo e si è lasciato che fosse il mercato a definire i prezzi per il tondo e per il lungo.</p>
  50. <h2>Cia: «Pomodoro da industria, intesa in tempi brevi!»</h2>
  51. <figure id="attachment_40522442" aria-describedby="caption-attachment-40522442" style="width: 225px" class="wp-caption alignleft"><a href="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Angelo-Miano.jpg" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><img class="wp-image-40522442 size-medium" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Angelo-Miano-225x300.jpg" alt="Angelo Miano" width="225" height="300" /></a><figcaption id="caption-attachment-40522442" class="wp-caption-text">Angelo Miano</figcaption></figure>
  52. <p>Ma l’attuale attendismo scontenta gli agricoltori, afferma il presidente di Cia Agricoltori Italiani di Capitanata, <strong>Angelo Miano</strong>, che lancia un appello per il raggiungimento di un’intesa in tempi brevi sui prezzi del tondo e del lungo da riconoscere ai produttori.</p>
  53. <p>«Occorre superare questa fase di stallo nelle trattative e trovare quanto prima un accordo sul valore che la parte industriale deve riconoscere ai produttori. Un’intesa che garantisca la<strong> giusta redditività agli agricoltori</strong>, tenendo presenti i <strong>costi di produzione</strong> che, come certificato da uno studio del <strong>Crea</strong>, al Sud sono molto più alti rispetto al Nord. Per decidere di trapiantare è giusto e necessario che i produttori abbiano un minimo di certezze, visto che devono già accollarsi i <strong>rischi</strong> <strong>costituiti da siccità, eventi climatici estremi e crescenti difficoltà nel trovare manodopera</strong>». Per il presidente di Cia Puglia e vicepresidente nazionale di Cia Agricoltori Italiani, <strong>Gennaro Sicolo</strong>, «occorrono unità d’intenti e buon senso. Da questo punto di vista molto importante è l’atteggiamento delle industrie conserviere. Se sono disposte a riconoscere ai produttori un prezzo equo, allora sarà possibile scongiurare il <strong>rischio del calo delle superfici coltivate e di una minore produttività</strong>, che non gioverebbero a nessuno e danneggerebbero l’intera filiera».</p>
  54. <h2>Coldiretti Puglia: «Contratti e prezzi adeguati»</h2>
  55. <figure id="attachment_40522443" aria-describedby="caption-attachment-40522443" style="width: 215px" class="wp-caption alignleft"><a href="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Alfonso-Cavallo.jpg" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><img class="wp-image-40522443 size-medium" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Alfonso-Cavallo-215x300.jpg" alt="Alfonso Cavallo" width="215" height="300" /></a><figcaption id="caption-attachment-40522443" class="wp-caption-text">Alfonso Cavallo</figcaption></figure>
  56. <p>I trapianti sono già in corso, ma non esistono certezze per i produttori pugliesi di pomodoro da industria per la campagna 2024. Perciò, sostiene il presidente di Coldiretti Puglia <strong>Alfonso Cavallo</strong>, a maggior ragione sono necessari contratti e prezzi remunerativi per gli agricoltori.</p>
  57. <p>«A fronte degli elevati costi di coltivazione, delle incognite climatiche, come la siccità, e fitosanitarie, delle incertezze internazionali, ogni azienda valuta con attenzione la superficie che investirà a pomodoro, non essendoci riferimenti rispetto ai prezzi che potranno essere corrisposti dall’industria».</p>
  58. <p>La difficile situazione del comparto viene aggravata dalla <strong>crescente importazione di concentrato di pomodoro dalla Cina</strong>, denuncia Cavallo.</p>
  59. <p>«È soprattutto un <strong>problema italiano</strong>, che distorce la concorrenza. Il concentrato importato arriva a “pesare”, in termini di prodotto fresco, a seconda delle campagne, dal 10 al 25% della produzione nazionale di pomodoro da industria. Si tratta di un mare di pomodoro proveniente da un paese dove le regole produttive, fitosanitarie, ambientali, etiche non sono quelle italiane ed europee, da territori saliti spesso alla ribalta per lo sfruttamento delle minoranze e dei prigionieri politici. Nel 2023 si è registrata una forte crescita delle importazioni di concentrato cinese anche nel resto dell’Ue, secondo dati di Eurostat negli altri 26 paesi Ue sarebbero in sostanza raddoppiate. È perciò necessario <strong>estendere a tutti i 27 paesi Ue l’obbligo di indicare l’origine</strong> (luogo di coltivazione) del pomodoro utilizzato nei derivati, obbligo in vigore in Italia grazie all’azione di Coldiretti, e adottare il principio di reciprocità delle regole Ue economiche, ambientali, etiche, anche per i prodotti importati, bloccando l’ingresso del prodotto che non le rispetta».</p>
  60. <h2>Anicav: «Necessario un contratto più cogente»</h2>
  61. <figure id="attachment_40522444" aria-describedby="caption-attachment-40522444" style="width: 200px" class="wp-caption alignleft"><a href="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Giovanni-De-Angelis.jpg" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><img class="wp-image-40522444 size-medium" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Giovanni-De-Angelis-200x300.jpg" alt="Giovanni De Angelis" width="200" height="300" /></a><figcaption id="caption-attachment-40522444" class="wp-caption-text">Giovanni De Angelis</figcaption></figure>
  62. <p>Per il momento non c’è alcun accordo con la parte agricola nel bacino Centro-Sud per la gestione della campagna di trasformazione 2024, conferma il direttore generale di <strong>Anicav</strong> (Associazione nazionale industriali conserve alimentari vegetali), <strong>Giovanni De Angelis</strong>.</p>
  63. <p>«L’industria ha posto come elemento prioritario e imprescindibile del tavolo di trattativa la necessità di definire un <strong>contratto di fornitura del pomodoro più cogente che evitasse le geometrie variabili registrate negli anni passati</strong>. Relativamente al prezzo del pomodoro deve essere chiaro che quello pagato in Italia, in particolare al Centro-Sud, è <strong>da sempre il più alto al mondo</strong>. Siamo consapevoli che esistono, nell’area meridionale, <strong>diseconomie</strong> che vanno a incidere sul prezzo, legate in parte a <strong>problemi infrastrutturali</strong>, che andrebbero affrontate in una logica di filiera e sulle quali siamo pronti e disponibili a lavorare insieme alla parte agricola per cercare di superarle. Non possiamo, però, non evidenziare che - come risulta anche dallo studio sui costi di produzione che Anicav ha commissionato al Crea, il principale ente di ricerca italiano dedicato alle filiere agroalimentari, e presentato lo scorso novembre nel corso della nostra assemblea annuale “Il Filo Rosso del Pomodoro” – al Sud i costi medi di alcuni fattori produttivi sono più elevati rispetto al Nord: <strong>non si comprende perché</strong>, ad esempio, il costo medio per l’acquisto di sementi e piantine al Sud sia più alto di circa il 50% rispetto a quello del Nord e quello per i fitofarmaci arrivi addirittura a essere più caro del 60%. Sarebbe troppo semplice scaricare questi maggiori costi sulle industrie di trasformazione e, quindi, sul consumatore finale senza cercare in nessun modo di <strong>superare tali inefficienze</strong>. In un contesto sempre più globalizzato come quello in cui le nostre imprese operano, risulta prioritario, sia al Nord sia al Sud, cominciare a lavorare per un <strong>riequilibrio dei prezzi</strong> tenendo ben presente quanto accade negli altri paesi nostri competitor a livello mondiale».</p>
  64. <p>&nbsp;</p>
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  72. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/pomodoro-da-industria-al-centro-sud-trattative-in-stallo/">Pomodoro da industria, al Centro-Sud trattative in stallo</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
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  85. <title>Enpaia, nel 2023 16,2 milioni di utile</title>
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  88. <pubDate>Tue, 30 Apr 2024 12:56:58 +0000</pubDate>
  89. <dc:creator><![CDATA[Redazione Terra e Vita]]></dc:creator>
  90. <category><![CDATA[Attualità]]></category>
  91. <category><![CDATA[Enpaia]]></category>
  92.  
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  94. <description><![CDATA[<p>Piazza: «Un risultato sopra le aspettative. L’avanzo dell’esercizio è frutto in prevalenza della buona performance della gestione finanziaria»</p>
  95. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/attualita/enpaia-chiude-il-bilancio-2023-con-16-2-milioni-di-utile/">Enpaia, nel 2023 16,2 milioni di utile</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
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  97. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2021/06/generica_money-600x400.jpeg" width="600" height="400" title="" alt="Enpaia" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Piazza: «Un risultato sopra le aspettative. L’avanzo dell’esercizio è frutto in prevalenza della buona performance della gestione finanziaria»<!-- nbmpe --></div>
  98.  
  99. <p class="x_MsoNormal">La Fondazione Enpaia ha approvato il bilancio consuntivo 2023 con un utile di 16.2 milioni di euro, superiore del 50% rispetto al 2022, pari a 10.6 milioni di euro. «Un risultato sopra le aspettative – spiega il Presidente di Enpaia <b>Giorgio Piazza</b> nella sua relazione al Cda - considerando che abbiamo sventato una fase di recessione grazie alla discesa dell’inflazione che sul finire d’anno ha generato l’attesa riduzione dei tassi di interesse».</p>
  100. <h2>Enpaia, la forza di una buona gestione finanziaria</h2>
  101. <p class="x_MsoNormal">L’avanzo dell’esercizio 2023 di Enpaia è frutto in prevalenza della buona performance della gestione finanziaria, nonostante l’andamento negativo dei mercati finanziari, e dell’efficientamento della struttura organizzativa della Fondazione.</p>
  102. <p class="x_MsoNormal">Nel 2023 la Fondazione ha effettuato nuovi investimenti finanziari per circa 515 milioni di euro e disinvestimenti per circa 440 milioni di euro, che hanno generato un rendimento netto del 2,62%.</p>
  103. <p class="x_MsoNormal">Tra gli altri la <a href="https://www.enpaia.it/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Fondazione</a> ha effettuato un importante investimento “mission-related”, partecipando insieme al Fondo nazionale strategico, gestito da Cassa depositi e prestiti, all’aumento di capitale di 160 milioni di euro di Granarolo S.p.A., società italiana leader nel mercato agroalimentare, con 30 milioni di euro (tra Fondazione e Gestioni separate). Questo conferma come Enpaia, mediante investimenti mission-related, supporti le eccellenze del settore agricolo italiano.</p>
  104. <p class="x_MsoNormal">Il rendimento netto complessivo, calcolato sui valori di mercato dell’intero portafoglio (mobiliare e immobiliare) della Fondazione, si attesta così al 2,52%. Il valore del patrimonio finanziario al 31 dicembre 2023, pari a circa 1.8 miliardi di euro, cresce del 2% rispetto al 2022.</p>
  105. <p class="x_MsoNormal">Gli iscritti attivi sono oltre 40.000 (+6% rispetto al 2019).</p>
  106. <p class="x_MsoNormal">«La flessione dell’inflazione – sottolinea il direttore generale di Enpaia <b>Roberto Diacetti</b> – ha avuto per la Fondazione un impatto significativo sul coefficiente di rivalutazione del Tfr, che è passato dal 9,97% del 2022 all’1,94% nel 2023, con la conseguente riduzione, pari a 54.5 milioni di euro, dell’accantonamento del Tft rispetto al 2022. La Fondazione – conclude Diacetti - ha operato nel 2023 con scelte prudenti che hanno coniugato una allocazione conservativa delle risorse finanziarie in una ottica di medio periodo con investimenti più opportunistici e a supporto dell’economia reale italiana».</p>
  107. <p class="x_MsoNormal">
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  111.  
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  115. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/attualita/enpaia-chiude-il-bilancio-2023-con-16-2-milioni-di-utile/">Enpaia, nel 2023 16,2 milioni di utile</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
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  126. </item>
  127. <item>
  128. <title>Asparagi in impennata, su anche fragole e zucchine</title>
  129. <link>https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/asparagi-impennata-su-fragole-zucchine/</link>
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  131. <pubDate>Tue, 30 Apr 2024 09:22:48 +0000</pubDate>
  132. <dc:creator><![CDATA[Redazione Terra e Vita]]></dc:creator>
  133. <category><![CDATA[Prezzi agricoli e mercati]]></category>
  134. <category><![CDATA[Bmti]]></category>
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  137.  
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  139. <description><![CDATA[<p>Secondo le rilevazioni Bmti crescono pure i listini di melanzane, fagiolini e lattughe. Settimana clou per le fave, leggera frenata per i peperoni</p>
  140. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/asparagi-impennata-su-fragole-zucchine/">Asparagi in impennata, su anche fragole e zucchine</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  141. ]]></description>
  142. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2020/11/cassette-asparagi-533x400.jpg" width="533" height="400" title="" alt="asparagi" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Secondo le rilevazioni Bmti crescono pure i listini di melanzane, fagiolini e lattughe. Settimana clou per le fave, leggera frenata per i peperoni<!-- nbmpe --></div>
  143.  
  144. <p>Gli asparagi tengono banco in questa settimana, poiché l'abbassamento delle temperature ha rallentato la produzione e la disponibilità è quindi minore. Anche le zucchine, secondo le rilevazioni <a href="https://www.bmti.it/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Bmti</a>, stanno mostrando una netta ripresa rispetto a <a href="https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/ortofrutta-aumenti-generalizzati-mercati/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">sette giorni fa</a>. Bene pure melanzane e fagiolini. Scendono i meloni.</p>
  145. <h2>Asparagi alle stelle<strong><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></strong></h2>
  146. <p>Il ritorno delle basse temperature ha determinato un rallentamento nella produzione degli asparagi, che si traduce in un rialzo dei prezzi e in un minore apporto di prodotto nei mercati. La stagione si avvia verso la fine; solitamente in maggio i quantitativi vanno man mano diminuendo per terminare a inizio giugno. Quest’anno, grazie alle temperature alte, sopra la media, la campagna è stata anticipata e potrebbe altresì finire prima, ma ciò sarà determinato anche dal clima.</p>
  147. <h2>Fagiolini in rialzo<strong><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></strong></h2>
  148. <p>Nei mercati è ormai presente solo il fagiolino italiano, dato che l’importazione da Marocco e Senegal è ormai terminata. Con le temperature più basse la produzione, in molte regioni, ha subito una frenata, fattore che ha portato a un aumento dei prezzi e a minori quantitativi in entrata nei mercati. Con l’arrivo della primavera e le buone temperature, nelle prossime settimane la produzione dovrebbe riprendere a un buon ritmo.</p>
  149. <h2>Fave, domanda vivace<strong><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/freccia-uguale.jpg" alt="grano duro" /></strong></h2>
  150. <p>Settimana di tradizionale aumento della domanda per le fave, in concomitanza delle scampagnate del 1° maggio. I prezzi non subiscono però particolari variazioni grazie anche all’abbondanza di prodotto. Inoltre, dalla prossima settimana la richiesta e la produzione andranno a fermarsi.</p>
  151. <h2>Fragole, lievitano i prezzi<strong><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></strong></h2>
  152. <p>Produzione delle fragole lucane che si avvia alle ultime battute. Il maltempo e le basse temperature hanno causato un minor arrivo di prodotto nei mercati, facendo lievitare ulteriormente i prezzi. Domanda buona soprattutto per le festività di questo periodo. Per fronteggiare l’aumento dei listini e la minore disponibilità sono giunte anche partite di prodotto spagnolo, a prezzi più bassi rispetto alla fragola italiana. Sta per iniziare la produzione del nord Italia.</p>
  153. <h2>Lattughe, ritocco all'insù<img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></h2>
  154. <p>Il maltempo e le temperature in calo hanno procurato danni in alcune zone di produzione della Penisola. I prezzi hanno così subito una spinta verso l’alto per tutte le lattughe. La produzione dovrebbe ritornare a pieno ritmo con l’arrivo definitivo della primavera. Presente in alcuni mercati la Iceberg italiana a prezzi simili al prodotto importato dalla Spagna.</p>
  155. <h2>Melanzane, il maltempo ritarda il pieno campo<strong><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></strong></h2>
  156. <p>Presente maggiormente la melanzana siciliana. Il maltempo sta facendo tardare l’arrivo melanzana coltivata in piena area. I quantitativi leggermente più bassi e la domanda stabile hanno fatto lievitare i prezzi nelle ultime giornate.</p>
  157. <h2>Meloni in discesa<strong><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Rossa.jpg" /></strong></h2>
  158. <p>Piena produzione del melone siciliano. Le temperature più basse non favoriscono l’aumento della domanda, che è molto condizionata, oltre che dalla qualità, anche dal clima caldo. I quantitativi sempre più alti in arrivo dalla Sicilia e la domanda bassa hanno fatto scendere ulteriormente le quotazioni rispetto alla scorsa settimana.</p>
  159. <h2>Nespole Giapponesi, elevata disponibilità<img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Rossa.jpg" /></h2>
  160. <p>Piena produzione per le nespole Giapponesi provenienti dalla Spagna. L'aumento dei quantitativi e la domanda statica hanno comportato una diminuzione dei prezzi anche in questa settimana. Il clima poco favorevole non invoglia il consumatore al consumo.</p>
  161. <h2>Peperoni in frenata<strong><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Rossa.jpg" /></strong></h2>
  162. <p>Dopo il balzo in avanti delle quotazioni dei peperoni nelle scorse giornate, in questo avvio di settimana si registra un lieve calo dei prezzi in alcuni mercati del nord Italia. Domanda statica su buoni livelli ma disponibilità non molto alta, in attesa della produzione in piena area che dovrebbe partire nelle prossime settimane. L’aumento del prodotto spagnolo ha spinto in alto anche i prezzi del peperone siciliano.</p>
  163. <h2>Zucchine in aumento su tutte le piazze<strong><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></strong></h2>
  164. <p>Il freddo e il maltempo hanno causato un minor ingresso di zucchine nei mercati, fattore che ha impresso una spinta verso l’alto delle quotazioni. Domanda su livelli superiori alle scorse settimane. Si attende il ritorno della primavera per avere un aumento dei quantitativi non solo della produzione in serra, ma anche in pieno campo, sia laziale che siciliana.</p>
  165. <p style="text-align: center"><a href="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Ortofrutta-29-aprile-2024-ok.pdf" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><span class="td_btn td_btn_lg td_shadow_btn">Leggi i prezzi dei prodotti ortofrutticoli del 29 aprile 2024</span></a></p>
  166. <p>&nbsp;</p>
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  177. <p><span style="color: #ffffff">asparagi</span></p>
  178.  
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  181.  
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  184.  
  185. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/asparagi-impennata-su-fragole-zucchine/">Asparagi in impennata, su anche fragole e zucchine</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  186. ]]></content:encoded>
  187. <wfw:commentRss>https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/asparagi-impennata-su-fragole-zucchine/feed/</wfw:commentRss>
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  190. <media:content xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2020/11/cassette-asparagi-533x400.jpg" width="533" height="400" medium="image" type="image/jpeg">
  191. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
  192. <media:title></media:title>
  193. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
  194. </media:content>
  195. <media:thumbnail xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2020/11/cassette-asparagi-533x400.jpg" width="533" height="400" />
  196. </item>
  197. <item>
  198. <title>Alimentazione zootecnica: invariati grano tenero e orzo</title>
  199. <link>https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/alimentazione-zootecnica-invariati-grano-tenero-e-orzo/</link>
  200. <comments>https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/alimentazione-zootecnica-invariati-grano-tenero-e-orzo/#respond</comments>
  201. <pubDate>Mon, 29 Apr 2024 21:16:31 +0000</pubDate>
  202. <dc:creator><![CDATA[Redazione Terra e Vita]]></dc:creator>
  203. <category><![CDATA[Prezzi agricoli e mercati]]></category>
  204. <category><![CDATA[alimentazione zootecnica]]></category>
  205. <category><![CDATA[cereali]]></category>
  206. <category><![CDATA[prezzi]]></category>
  207.  
  208. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40522403</guid>
  209. <description><![CDATA[<p>Secondo le rilevazioni della Borsa merci telematica rimane sui livelli della settimana precedente anche il sorgo. Torna invece a crescere la soia</p>
  210. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/alimentazione-zootecnica-invariati-grano-tenero-e-orzo/">Alimentazione zootecnica: invariati grano tenero e orzo</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  211. ]]></description>
  212. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2021/10/Vacche_razione_stalla-600x400.jpeg" width="600" height="400" title="" alt="alimentazione zootecnica" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Secondo le rilevazioni della Borsa merci telematica rimane sui livelli della settimana precedente anche il sorgo. Torna invece a crescere la soia<!-- nbmpe --></div>
  213.  
  214. <p>La domanda rimane statica nel settore dell'alimentazione zootecnica, con orzo, sorgo e grani teneri che, secondo le rilevazioni <a href="https://www.bmti.it/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Bmti</a>, confermano le quotazioni della <a href="https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/alimentazione-zootecnica-stabili-orzo-sorgo-grano-tenero/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">settimana precedente</a>. L'aumento delle quotazioni internazionali influisce positivamente sul prezzo del seme di soia nazionale, nonostante i buoni risultati della raccolta in Brasile e Argentina. Anche la farina di soia continua a registrare aumenti di prezzo. Per quanto riguarda la farina di girasole, si osservano aumenti per quella integrale, mentre il prezzo della proteica rimane invariata. La farina di colza conferma i listini della settimana precedente.</p>
  215. <h2>Orzo all'insegna della stabilità</h2>
  216. <p>Il mercato dei cereali foraggeri non registra variazioni, in uno scenario segnato da scambi limitati e da una disponibilità di prodotto ancora ampia. Gli <strong>orzi</strong> rimangono stabili nei principali listini nazionali, con il pesante che segna a Milano un prezzo di 201-213 €/t, mentre a Roma si attesta a 195-200 €/t (-20% di variazione annuale).</p>
  217. <h2>Calma piatta per il sorgo</h2>
  218. <p>Anche il <strong>sorgo </strong>quotato a Milano non presenta variazioni rispetto alla settimana precedente, mantenendosi sui 198-200 €/t.</p>
  219. <h2>La soia torna a salire</h2>
  220. <p>Prezzi in aumento per il <strong>seme di soia di origine nazionale,</strong> sulla scia delle pressioni al rialzo dal mercato all'origine. A Milano, il prezzo registra un incremento di 3 €/t rispetto alla settimana precedente, attestandosi a 470-473 €/t (franco partenza). Anche il seme di soia di origine estera aumenta di 3 €/t, raggiungendo un valore di 467-471 €/t. Oltreoceano, alla Borsa di Chicago, i futures subiscono un aumento dello 0,8% rispetto alla settimana precedente, portandosi a 11,59 $ per bushel, corrispondenti a circa 397 €/t.</p>
  221. <h2>Farina di soia in rialzo</h2>
  222. <p>Sono proseguiti anche in chiusura di aprile gli aumenti per la farina di soia nazionale. A Milano, la <strong>farina di soia di origine italiana ogm</strong> registra un aumento di 5 €/t rispetto alla settimana precedente, attestandosi sui 491-495 €/t (franco partenza). Alla Borsa di Chicago, i futures della farina di soia perdono circa 4 $/t su base settimanale, segnando un valore di 340 $/t, equivalente a circa 350 €/t.</p>
  223. <h2>Farina di girasole, +8€/t in una settimana</h2>
  224. <p>A Milano, la <strong>farina di girasole</strong> integrale aumenta di 8 €/t rispetto a sette giorni fa, raggiungendo il prezzo di 209-211 €/t, mentre la farina di girasole proteica rimane stabile a 287-297 €/t.</p>
  225. <h2>Farina di colza ferma al palo</h2>
  226. <p>La <strong>farina di colza</strong> rimane invariata, al prezzo di 368-371 €/t.</p>
  227. <p><a href="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Alimentazione-zootecnica-22-a-27-aprile-2024.pdf" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><span class="td_btn td_btn_lg td_shadow_btn">Leggi i prezzi dei cereali foraggeri e delle materie prime zootecniche nella settimana dal 22 al 27 aprile 2024</span></a></p>
  228. <p>&nbsp;</p>
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  242. <p><span style="color: #ffffff">alimentazione zootecnica alimentazione zootecnica alimentazione zootecnica alimentazione zootecnica alimentazione zootecnica</span></p>
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  245.  
  246.  
  247.  
  248.  
  249.  
  250. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/alimentazione-zootecnica-invariati-grano-tenero-e-orzo/">Alimentazione zootecnica: invariati grano tenero e orzo</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  251. ]]></content:encoded>
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  258. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
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  261. </item>
  262. <item>
  263. <title>Caporalato, dieci arresti in Toscana</title>
  264. <link>https://terraevita.edagricole.it/attualita/caporalato-dieci-pakistani-arresti-toscana/</link>
  265. <comments>https://terraevita.edagricole.it/attualita/caporalato-dieci-pakistani-arresti-toscana/#respond</comments>
  266. <pubDate>Mon, 29 Apr 2024 13:24:35 +0000</pubDate>
  267. <dc:creator><![CDATA[Redazione Terra e Vita]]></dc:creator>
  268. <category><![CDATA[Attualità]]></category>
  269. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  270. <category><![CDATA[lavoro]]></category>
  271.  
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  273. <description><![CDATA[<p>Un'indagine dei carabinieri di Piombino ha scoperto lo sfruttamento di 67 cittadini pakistani richiedenti asilo nelle campagne delle province di Grosseto e Livorno</p>
  274. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/attualita/caporalato-dieci-pakistani-arresti-toscana/">Caporalato, dieci arresti in Toscana</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  275. ]]></description>
  276. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2021/05/Lavoro_caporalato-4-533x400.jpg" width="533" height="400" title="" alt="caporalato" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Un'indagine dei carabinieri di Piombino ha scoperto lo sfruttamento di 67 cittadini pakistani richiedenti asilo nelle campagne delle province di Grosseto e Livorno<!-- nbmpe --></div>
  277.  
  278. <p>Sfruttavano richiedenti asilo pakistani e bengalesi ospiti del centro di accoglienza straordinaria (Cas) di Piombino costringendoli a lavorare in aziende agricole delle province di Livorno e Grosseto con turni che potevano arrivare a dieci ore al giorno e paghe da fame. Per questo sono finiti in carcere con l'accusa di caporalato dieci cittadini originari del Pakistan d'età compresa fra 30 e 56 anni residenti nelle province di Siena e Grosseto. Sei di loro sono titolari di ditte individuali, altri quattro sarebbero coinvolti nel reclutamento dei lavoratori.</p>
  279. <p>Intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro l'accusa contestata a vario titolo e in concorso. L'ordinanza è stata eseguita per tutti tranne che per un indagato che si troverebbe all'estero e per il quale è stata avviata la procedura per eseguire fuori dall'Italia l'arresto. L'indagine, coordinata dalla procura di Livorno, è partita da un controllo dei carabinieri insospettiti da un anomalo viavai di persone in ingresso e uscita dal Cas "Le Caravelle" di Piombino.</p>
  280. <h2>Paghe inferiori all'euro l'ora</h2>
  281. <p>Sfruttando lo stato di bisogno degli ospiti del Cas, almeno 67 stranieri erano impiegati nella raccolta di olive, ortaggi, uva e nella pulizia di vigneti con turni anche di oltre dieci ore giornaliere, che si protraevano dalle prime luci dell'alba fino al tardo pomeriggio senza idonee pause e conretribuzioni inferiori rispetto a quanto previsto dai contratti collettivi, senza versamento di contributi, oltre che in palese violazione delle normative in materia di sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro, sui riposi e sulle ferie.</p>
  282. <p>I militari hanno accertato che la contribuzione oraria poteva variare tra i 3 e i 9 euro circa. In un caso addirittura era inferiore all'euro per sessanta minuti lavorati. Paghe che tra l'altro erano corrisposte anche con oltre tre mesi di ritardo e in alcuni casi neanche date. Constatato dai carabinieri anche il mancato versamento di oneri previdenziali e assistenziali per oltre 45.000 euro.</p>
  283. <blockquote class="wp-embedded-content" data-secret="slTulJDlcc"><p><a href="https://terraevita.edagricole.it/featured/il-lavoro-entra-nella-pac/">Condizionalità sociale, il lavoro entra nella Pac</a></p></blockquote>
  284. <p><iframe class="wp-embedded-content" sandbox="allow-scripts" security="restricted" style="position: absolute; clip: rect(1px, 1px, 1px, 1px);" title="&#8220;Condizionalità sociale, il lavoro entra nella Pac&#8221; &#8212; Terra e Vita" src="https://terraevita.edagricole.it/featured/il-lavoro-entra-nella-pac/embed/#?secret=slTulJDlcc" data-secret="slTulJDlcc" width="600" height="338" frameborder="0" marginwidth="0" marginheight="0" scrolling="no"></iframe></p>
  285. <h2>Un tanto al braccio</h2>
  286. <p>L'intera operazione anti caporalato denominata "Piedi Scalzi" si è articolata attraverso servizi di osservazione, controllo e pedinamento, intercettazioni telefoniche e ambientali, acquisizione di documenti attestanti le prestazioni lavorative effettivamente svolte e risultate totalmente difformi da quanto desumibile dalla documentazione amministrativa di sei ditte individuali fornitrici di lavori e servizi nel settore agricolo riconducibili ad altrettanti arrestati.</p>
  287. <p>Inoltre, l'inchiesta ha ricostruito il <em>modus operandi</em> relativo all'individuazione, al trasporto, all'impiego ed al controllo delle vittime in aziende agricole nelle province di Livorno e Grosseto, e anche le modalità di reclutamento che avveniva, non sulla base di eventuali capacità o competenze personali, bensì esclusivamente in termini quantitativi cioè sul numero di lavoratori richiesti per le diverse attività agricole.</p>
  288. <h2>«In Italia non c'è spazio per chi non rispetta le regole»</h2>
  289. <p>«In Italia non c'è spazio per chi vuole operare fuori dalle regole». Questo il commento del ministro dell'Agricoltura <strong>Francesco Lollobrigida</strong> all'operazione dei carabinieri in Toscana. «L'impegno del Governo Meloni per combattere lo sfruttamento dei lavoratori nel settoreagricolo è una priorità – ha sottolineato Lollobrigida – come dimostra il primo provvedimento che ho firmato subito dopo il mio insediamento al ministero. Ringrazio la magistratura e le Forze dell'ordine per il loro incessante lavoro che qualifica la nostra battaglia per sradicare lo sfruttamento e il caporalato dalla nostra Nazione».</p>
  290.  
  291.  
  292.  
  293.  
  294.  
  295.  
  296.  
  297. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/attualita/caporalato-dieci-pakistani-arresti-toscana/">Caporalato, dieci arresti in Toscana</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  298. ]]></content:encoded>
  299. <wfw:commentRss>https://terraevita.edagricole.it/attualita/caporalato-dieci-pakistani-arresti-toscana/feed/</wfw:commentRss>
  300. <slash:comments>0</slash:comments>
  301. <enclosure url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2021/05/Lavoro_caporalato-4.jpg" length="222987" type="image/jpg" />
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  303. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
  304. <media:title></media:title>
  305. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
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  307. <media:thumbnail xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2021/05/Lavoro_caporalato-4-533x400.jpg" width="533" height="400" />
  308. </item>
  309. <item>
  310. <title>Toscana, bando da 17 milioni per la ristrutturazione dei vigneti</title>
  311. <link>https://terraevita.edagricole.it/viticoltura/toscana-bando-17-milioni-ristrutturazione-vigneti/</link>
  312. <comments>https://terraevita.edagricole.it/viticoltura/toscana-bando-17-milioni-ristrutturazione-vigneti/#respond</comments>
  313. <pubDate>Mon, 29 Apr 2024 12:31:24 +0000</pubDate>
  314. <dc:creator><![CDATA[Redazione Terra e Vita]]></dc:creator>
  315. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  316. <category><![CDATA[Viticoltura]]></category>
  317. <category><![CDATA[Toscana]]></category>
  318.  
  319. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40522383</guid>
  320. <description><![CDATA[<p>Superficie massima ammissibile di 20 ettari. Priorità a giovani e a chi non ha chiesto contributi nelle scorse campagne</p>
  321. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/viticoltura/toscana-bando-17-milioni-ristrutturazione-vigneti/">Toscana, bando da 17 milioni per la ristrutturazione dei vigneti</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  322. ]]></description>
  323. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2023/07/Vigneto-Toscana-600x400.jpg" width="600" height="400" title="" alt="ristrutturazione vigneti" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Superficie massima ammissibile di 20 ettari. Priorità a giovani e a chi non ha chiesto contributi nelle scorse campagne<!-- nbmpe --></div>
  324.  
  325. <p>Ha una dotazione di 17 milioni di euro l'intervento per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti per la campagna 2024-2025 che la <a href="https://www.regione.toscana.it/agricoltura-e-alimentazione" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><strong>Regione Toscana</strong></a> ha appena attivato e che presto sarà pubblicato. Per richiedere il contributo - spiega la Regione in una nota - l'area<br />
  326. dell'intervento dovrà essere completamente in territorio toscano. I beneficiari saranno persone fisiche o giuridiche che conducono vigneti con varietà di uve da vino o che detengono autorizzazioni al reimpianto valide. L'aiuto sarà erogato con un pagamento anticipato dell'80% del contributo concesso e saldo del 20% a lavori completati. Le risorse stanziate finanzieranno i saldi dele campagne precedenti e gli anticipi del nuovo bando.</p>
  327. <h2>Contributi per tutte le varietà, priorità ai giovani</h2>
  328. <p>L'intervento riguarda tutte le varietà idonee alla coltivazione sul territorio toscano ma i vigneti devono avere un minimo di 3.300 piedi per ettaro. La superficie minima è pari a<br />
  329. 0,5 ettari, ridotti a 0,3 ettari per le aziende con superficie vitata pari o inferiore a un ettaro e a 0,1 ettari per gli interventi realizzati nelle zone di produzione dei seguenti vini<br />
  330. a denominazione di origine protetta: Candia dei Colli Apuani, Colli di Luni, Ansonica Costa dell'Argentario, limitatamente al comune di Monte Argentario, Elba, nonché nel territorio delle isole toscane, e per gli interventi realizzati su vigneti storici/eroici.</p>
  331. <p>I lavori di ristrutturazione e riconversione dei vigneti devono essere realizzati entro tre anni dalla data di finanziabilità della domanda di aiuto. Per rendere la misura più efficacie e garantirne l'accesso al maggior numero di imprese, è stato disposto che la superficie massima ammissibile a contributo non possa superare i 20 ettari.</p>
  332. <p>Sarà data priorità alle domande presentate:</p>
  333. <ul>
  334. <li>da imprenditori agricoli d'età compresa tra 18 e 40 anni;</li>
  335. <li>che non abbiano chiesto contributi dalla campagna 2018/2019 alla campagna 2023/2024;</li>
  336. <li>che siano riconosciuti come imprenditori agricoli professionali (Iap).</li>
  337. <li>a vigneti situati in zone montane o vulnerabili ai nitrati o inseriti nell’elenco dei vigneti storici e/o eroici;</li>
  338. <li>a vigneti situati in zone colpite dagli eventi alluvionali verificatisi nella primavera e nell’autunno 2023;</li>
  339. <li>ad aziende che hanno un rapporto superficie vitata/Sau maggiore del 50%;</li>
  340. </ul>
  341. <h2>Saccardi: «In Toscana superfici vitate in aumento»</h2>
  342. <p>«Dopo due anni di sostanziale stabilità, anche a causa della pandemia – ha osservato l'assessora all'agroalimentare <strong>Stefania Saccardi</strong> – la superficie vitata toscana è tornata sopra la soglia dei 60mila ettari. Di questi, ben oltre la metà hanno usufruito negli ultimi anni dell'intervento regionale su questa misura, nell'ambito dell'Ocm vino. Anche in questo la Toscana è sopra la media nazionale, che si attesta invece al 46%. Un "vigneto Toscana" – ha rimarcato Saccardi – che per circa il 95% è destinato a vini di qualità, tra Docg, Doc e Igt, rispetto a una media nazionale che supera di poco il 60%».</p>
  343.  
  344.  
  345.  
  346.  
  347.  
  348.  
  349.  
  350. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/viticoltura/toscana-bando-17-milioni-ristrutturazione-vigneti/">Toscana, bando da 17 milioni per la ristrutturazione dei vigneti</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  351. ]]></content:encoded>
  352. <wfw:commentRss>https://terraevita.edagricole.it/viticoltura/toscana-bando-17-milioni-ristrutturazione-vigneti/feed/</wfw:commentRss>
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  356. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
  357. <media:title></media:title>
  358. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
  359. </media:content>
  360. <media:thumbnail xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2023/07/Vigneto-Toscana-600x400.jpg" width="600" height="400" />
  361. </item>
  362. <item>
  363. <title>Nel mondo continuano a calare gli ettari vitati</title>
  364. <link>https://terraevita.edagricole.it/viticoltura/vigneti-calo-italia-controtendenza/</link>
  365. <comments>https://terraevita.edagricole.it/viticoltura/vigneti-calo-italia-controtendenza/#respond</comments>
  366. <pubDate>Mon, 29 Apr 2024 10:24:05 +0000</pubDate>
  367. <dc:creator><![CDATA[Redazione Terra e Vita]]></dc:creator>
  368. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  369. <category><![CDATA[Viticoltura]]></category>
  370. <category><![CDATA[vite]]></category>
  371.  
  372. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40522364</guid>
  373. <description><![CDATA[<p>Lo rileva il rapporto 2023 dell'Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino: è il terzo segno meno consecutivo. Italia in controtendenza</p>
  374. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/viticoltura/vigneti-calo-italia-controtendenza/">Nel mondo continuano a calare gli ettari vitati</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  375. ]]></description>
  376. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2023/01/vigna-600x400.jpg" width="600" height="400" title="" alt="vigneti" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Lo rileva il rapporto 2023 dell'Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino: è il terzo segno meno consecutivo. Italia in controtendenza<!-- nbmpe --></div>
  377.  
  378. <p>"Anno sfidante il 2023 per il settore vitivinicolo globale che ha dovuto affrontare prove "difficili - evidenzia l'Oiv, <a href="https://www.oiv.int/it" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><strong>Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino</strong></a> - con volumi di produzione in discesa e prezzi in aumento". Inoltre, sottolinea l'ultimo report statistico dell'rganizzazione internazionale presieduta da <strong>Luigi Moio</strong>, la superficie mondiale coltivata a vigneti ha continuato il suo declino, riducendosi dello 0,5% rispetto al 2022 fino a quota 7,2 milioni di ettari.</p>
  379. <h2>Nell'Ue persi 3,3 milioni di ettari</h2>
  380. <p>Questa tendenza, osservata per il terzo anno consecutivo sia per l'uva da vino che per l'uva da tavola, è stata determinata dalla estirpazione dei vigneti nelle principali regioni viticole (e su tutti i tipi di uva) in entrambi gli emisferi. Inoltre la superficie vitata della Cina, in crescita dal 2012 al 2020, si è stabilizzata dal 2020 in poi. Rimanendo nel Vecchio Continente, il panorama vitivinicolo dell'Unione europea ha assistito a un calo complessivo dello 0,8% nel 2023, pari a 3,3 milioni di ettari.</p>
  381. <h2>In Italia filari in espansione</h2>
  382. <p>Le modeste espansioni registrate in Italia, Germania e Grecia non hanno compensato il livello di rimozione dei vigneti osservato in altri Paesi dell'Ue. Si restringe il vigneto più grande del mondo, la Spagna che conta 945mila ettari nel 2023, in calo dell'1% rispetto al 2022. Allo stesso modo, la Francia, seconda per superficie vitata, ha registrato una diminuzione dello 0,4%, fissandosi a 792mila ettari. L'Italia invece continua a essere in tendenza positiva dal 2016, con 720mila ettari. Romania (187mila) e il Portogallo (182mila), sono al quarto e quinto posto per ampiezza vitata.</p>
  383. <p>Al di fuori dell'Ue, la Moldavia ha mantenuto la sua posizione di vigneto più grande dell'Europa orientale con 117mila ettari, mentre la Russia ha dichiarato una superficie di<br />
  384. 105mila ettari. A portare grigiore sui dati 2023, le condizioni climatiche estreme e le diffuse malattie fungine che hanno gravemente colpito molti vigneti in tutto il mondo, culminando in un livello storicamente basso produzione di vino pari a 237 milioni di ettolitri.</p>
  385. <p>Ciò ha segnato un calo che sfiora il 10% rispetto al 2022 e ha rappresentato - evidenziano i dati Oiv - la produzione più bassa dal 1961. La Francia, primo produttore mondiale di vino nel 2023, ha raggiunto un volume stimato di 48 milioni di ettolitri, pari al 20% del totale mondiale.</p>
  386. <h2>Produzione e consumi, Bel Paese sul podio</h2>
  387. <p>L'Italia è la seconda nazione produttrice di vino a livello globale, col 2023 che registra un notevole calo del 23,2%, per un totale di 38,3 milioni di ettolitri. Si tratta per il Belpaese, segnala l'analisi Oiv, della produzione enoica più piccola dal 1950. A testimonianza dei danni attribuiti a forti piogge che favoriscono la peronospora nelle zone centrali e regioni meridionali della nostra Penisola, insieme ai danni provocati da alluvioni e grandine. Mentre il consumo globale di vino, si legge nel dat base dell'Oiv, nel 2023 è stimato in 221 milioni di ettolitri, indice di una diminuzione del 2,6% rispetto ai dati già bassi del 2022.</p>
  388. <p>All'interno dell'Ue, la Francia mantiene la sua posizione di primo Paese consumatore, con una stima di 24,4 milioni di ettolitri nel 2023 in calo del 2,4% rispetto al 2022. L'Italia, secondo mercato più grande dell'Ue e il terzo a livello globale, ha registrato un consumo di 21,8 milioni di ettolitri nel 2023, in calo del 2,5% rispetto all'anno precedente e del 5,8% rispetto alla sua media quinquennale. Segue la Germania, che ha registrato un volume di consumo di 19,1 milioni di ettolitri nel 2023, in modesto calo dell'1,6% rispetto al 2022.</p>
  389.  
  390.  
  391.  
  392.  
  393.  
  394.  
  395.  
  396. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/viticoltura/vigneti-calo-italia-controtendenza/">Nel mondo continuano a calare gli ettari vitati</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  397. ]]></content:encoded>
  398. <wfw:commentRss>https://terraevita.edagricole.it/viticoltura/vigneti-calo-italia-controtendenza/feed/</wfw:commentRss>
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  402. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
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  404. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
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  407. </item>
  408. <item>
  409. <title>&#8220;Ecosistema Dop&#8221;, al Cibus presentazione del libro di Riccardo Deserti</title>
  410. <link>https://terraevita.edagricole.it/fiere-ed-eventi/parma-7-maggio-presentazione-del-volume-ecosistema-dop-di-riccardo-deserti/</link>
  411. <pubDate>Mon, 29 Apr 2024 10:07:21 +0000</pubDate>
  412. <dc:creator><![CDATA[Giorgio Setti]]></dc:creator>
  413. <category><![CDATA[Fiere ed eventi]]></category>
  414. <category><![CDATA[Dop e Igp]]></category>
  415.  
  416. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40522330</guid>
  417. <description><![CDATA[<p>Appuntamento il 7 maggio alle Fiere di Parma dalle 16.30 alle 17.30. Ingresso libero e gratuito. Oltre all'autore interverranno Cesare Baldrighi e Paolo De Castro</p>
  418. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/fiere-ed-eventi/parma-7-maggio-presentazione-del-volume-ecosistema-dop-di-riccardo-deserti/">&#8220;Ecosistema Dop&#8221;, al Cibus presentazione del libro di Riccardo Deserti</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  419. ]]></description>
  420. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/dop-600x396.png" width="600" height="396" title="" alt="Cibus" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Appuntamento il 7 maggio alle Fiere di Parma dalle 16.30 alle 17.30. Ingresso libero e gratuito. Oltre all'autore interverranno Cesare Baldrighi e Paolo De Castro<!-- nbmpe --></div>
  421.  
  422. <p>Nuovo fondamentale libro da Edagricole: "Ecosistema Dop - Il management per le filiere a Indicazione Geografica". L'autore è Riccardo Deserti, presidente di Origin. Il volume sarà presentato alla Fiera di Parma, nell'ambito del Cibus, martedì 7 maggio dalle 16.30 alle 17.30 all'Arena Healthy, padiglione 7.<br />
  423. Interverranno, oltre all'autore, anche Cesare Baldrighi, presidente di Origin Italia, e Paolo De Castro, europarlamentare. Moderatore Eugenio Occhialini, direttore editoriale di  Edagricole.<br />
  424. <img class="size-medium wp-image-40522337 alignleft" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/La-copertina-214x300.jpg" alt="" width="214" height="300" /><br />
  425. Dedicato al mondo delle filiere di qualità a Indicazione Geografica, il libro fornisce una chiave di lettura innovativa per mettere ordine in questo complesso ecosistema. Uno strumento pratico che aiuterà gli operatori del settore a generare valore sostenibile, costruendo legami solidi tra prodotto e territorio.<br />
  426. L'evento è a ingresso libero e gratuito. Segreteria oganizzativa: Nadia Fracca (<a href="mailto:nadia.fracca@newbusiessmedia.it">nadia.fracca@newbusinessmedia.it</a>). Media Partner: Terra è Vita.<br />
  427. Qui <em><a href="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/La-locandina-della-presentazione-del-libro-Ecosistema-Dop.pdf"><strong>la locandina</strong> </a></em>della presentazione del libro.</p>
  428.  
  429.  
  430.  
  431.  
  432.  
  433.  
  434.  
  435. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/fiere-ed-eventi/parma-7-maggio-presentazione-del-volume-ecosistema-dop-di-riccardo-deserti/">&#8220;Ecosistema Dop&#8221;, al Cibus presentazione del libro di Riccardo Deserti</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  436. ]]></content:encoded>
  437. <enclosure url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/dop.png" length="1023934" type="image/jpg" />
  438. <media:content xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/dop-600x396.png" width="600" height="396" medium="image" type="image/jpeg">
  439. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
  440. <media:title></media:title>
  441. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
  442. </media:content>
  443. <media:thumbnail xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/dop-600x396.png" width="600" height="396" />
  444. </item>
  445. <item>
  446. <title>Uva da tavola: innovazione e protezione varietale al primo posto</title>
  447. <link>https://terraevita.edagricole.it/frutticoltura-orticoltura/uva-da-tavola-innovazione-protezione-varietale/</link>
  448. <comments>https://terraevita.edagricole.it/frutticoltura-orticoltura/uva-da-tavola-innovazione-protezione-varietale/#respond</comments>
  449. <pubDate>Mon, 29 Apr 2024 09:41:22 +0000</pubDate>
  450. <dc:creator><![CDATA[Giorgia Del Piano]]></dc:creator>
  451. <category><![CDATA[Contenuto sponsorizzato]]></category>
  452. <category><![CDATA[Frutticoltura e orticoltura]]></category>
  453.  
  454. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40522343</guid>
  455. <description><![CDATA[<p>Per difendere il ruolo sui mercati internazionali è essenziale continuare a puntare innovazione e protezione varietale, qualità del materiale vivaistico, produzione con tecniche di precisione, qualità del prodotto finale</p>
  456. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/frutticoltura-orticoltura/uva-da-tavola-innovazione-protezione-varietale/">Uva da tavola: innovazione e protezione varietale al primo posto</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  457. ]]></description>
  458. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/maxresdefault-600x338.jpg" width="600" height="338" title="" alt="" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Per difendere il ruolo sui mercati internazionali è essenziale continuare a puntare innovazione e protezione varietale, qualità del materiale vivaistico, produzione con tecniche di precisione, qualità del prodotto finale<!-- nbmpe --></div>
  459.  
  460. <p>«La produzione di uva da tavola all’interno del panorama frutticolo mondiale ha assunto negli ultimi dieci anni un ruolo importantissimo. Con circa 28 mila tonnellate e un incremento del 19,7% dal 2012 si colloca al secondo posto tra la frutta fresca temperata subito dopo le mele. L’uva da tavola rappresenta un settore trainante anche per l’Italia, che in questo contesto si colloca come il primo Paese in Europa e il settimo a livello mondiale per produzione, superfici e volumi esportati» ci spiega <strong>Bruno Mezzetti</strong> dell’Università Politecnica delle Marche e coordinatore del il <a href="https://www.macfrut.com/c/160/macfrut_table_grape_symposium_"><strong>Macfrut Table Grape Symposium</strong></a>.</p>
  461. <hr />
  462. <p style="text-align: center">Partecipa al <strong>Macfrut Table Grape Symposium </strong>che si terrà a <strong>Macfrut </strong>(8-10 maggio 2024)</p>
  463. <h2 style="text-align: center"><em><a href="https://share-eu1.hsforms.com/1EdiDlDPVSfi5Wy-zEtpeGg2b3nva" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><span class="td_btn td_btn_lg td_round_btn">Ottieni il biglietto scontato del 25% e tre mesi di abbonamento alla Rivista di Frutticoltura in omaggio</span></a></em></h2>
  464. <p style="text-align: center">Le iscrizioni chiuderanno il 30 aprile 2024 (posti limitati)</p>
  465. <hr />
  466. <h2>Uva da tavola settore trainante</h2>
  467. <p>All’uva da tavola, prodotto simbolo della <strong><a href="https://www.macfrut.com/">41esima edizione di Macfrut</a></strong>, verrà dedicato il simposio internazionale di quest’anno che si svolgerà sulle tre giornate di fiera attraverso tre eventi: il convegno vero e proprio <a href="https://macfrut.s3.eu-west-1.amazonaws.com/public/filesharing/macfrut%20table%20grape%20symposium%208.05.2024%20-%20program.pdf"><strong>Macfrut Table Grape Symposium</strong></a> nella prima giornata (8 maggio); il <a href="https://macfrut.s3.eu-west-1.amazonaws.com/public/filesharing/table%20grape%20global%20players%209.05.2024%20-%20program.pdf"><strong>Macfrut Table Grape Global Players</strong></a> sui trend di mercato e l’andamento della produzione coinvolgendo i top player mondiali (giovedì 9 maggio); <strong>Table grape in the field</strong> con visite tecniche in un campo prova allestito all’interno della fiera (venerdì 10 maggio) al Rimini Expo Centre.</p>
  468. <p>La produzione mondiale di uva da tavola è così distribuita:</p>
  469. <ul>
  470. <li>65-66% continente asiatico (Cina con oltre 10 milioni di t e India con 3 milioni di t);</li>
  471. <li>10% Sud America (Cile e Perù);</li>
  472. <li>9% Africa (Egitto e Sud Africa);</li>
  473. <li>8,5% Europa (Italia con circa 1 milione di t e Turchia con 2 milioni di t);</li>
  474. <li>5% Nord America.</li>
  475. </ul>
  476. <p>«Il Simposio vuole evidenziare il trend di crescita positivo delle produzioni globali dell’uva da tavola, che per l’Europa può raggiungere il 14%, in particolare grazie all’entrata in produzione di nuovi impianti con le nuove varietà di uva da tavola senza semi realizzati soprattutto in Italia – continua Mezzetti.</p>
  477. <p>La produzione italiana avviene in un’area di 45 mila ettari e può contare su oltre 900mila tonnellate di prodotto all’anno, di cui il 45% viene esportato (prevalentemente in Germania e Francia). La superficie negli anni ha subito un processo di “meridionalizzazione”: la Puglia rappresenta il 55% del potenziale produttivo e la Sicilia il 41%. In Puglia, nell’ultimo triennio, quasi il 100% dei nuovi impianti è stato realizzato con uve apirene, mentre in Sicilia la percentuale non supera il 25%.</p>
  478. <p>Per riprenderci il ruolo sui mercati internazionali, affievolito dall’affacciarsi di Cile e Perù che hanno saputo cogliere prima di noi i cambiamenti legati alle esigenze dei consumatori, è essenziale continuare a puntare su ricerca, innovazione, pianificazione e aggregazione».</p>
  479. <hr />
  480. <p style="text-align: center">Partecipa al <strong>Macfrut Table Grape Symposium </strong>che si terrà a <strong>Macfrut </strong>(8-10 maggio 2024)</p>
  481. <h2 style="text-align: center"><em><a href="https://share-eu1.hsforms.com/1EdiDlDPVSfi5Wy-zEtpeGg2b3nva" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><span class="td_btn td_btn_lg td_round_btn">Ottieni il biglietto scontato del 25% e tre mesi di abbonamento alla Rivista di Frutticoltura in omaggio</span></a></em></h2>
  482. <p style="text-align: center">Le iscrizioni chiuderanno il 30 aprile 2024 (posti limitati)</p>
  483. <hr />
  484. <p>Il simposio coinvolgerà rappresentanti delle principali aziende costitutrici di varietà (Sun World International, Arra, BloomFresh), ma anche rappresentanti del settore vivaistico e commerciale, rappresenterà un momento d’incontro tra ricercatori ed esperti internazionali che si confronteranno su <strong><a href="https://rivistafrutticoltura.edagricole.it/colture/uva-da-tavola/i-tanti-volti-dellinnovazione-nelluva-da-tavola/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">diverse problematiche</a></strong>:</p>
  485. <ul>
  486. <li>l’innovazione e protezione varietale, ora mirata a ottenere nuove cultivar precoci, senza semi, adatte a diversi ambienti e di elevata qualità;</li>
  487. <li>le tecniche di propagazione e qualità del materiale vivaistico, fondamentale per contrastare la diffusione delle malattie e migliorare la qualità delle produzioni;</li>
  488. <li>i nuovi sistemi di produzione con tecniche di precisione, per la coltivazione e la gestione dei sistemi produttivi (suolo, fuori suolo, gestione acque, nutrizione e gestione dei parassiti e delle malattie);</li>
  489. <li>alla qualità e alla gestione del mercato fino alle varietà preferite dal consumatore</li>
  490. </ul>
  491.  
  492.  
  493.  
  494.  
  495.  
  496.  
  497.  
  498. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/frutticoltura-orticoltura/uva-da-tavola-innovazione-protezione-varietale/">Uva da tavola: innovazione e protezione varietale al primo posto</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  499. ]]></content:encoded>
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  509. </item>
  510. <item>
  511. <title>Conversione da biogas a biometano, la Lombardia semplifica</title>
  512. <link>https://terraevita.edagricole.it/featured/conversione-biogas-biometano-lombardia-semplifica/</link>
  513. <comments>https://terraevita.edagricole.it/featured/conversione-biogas-biometano-lombardia-semplifica/#respond</comments>
  514. <pubDate>Sat, 27 Apr 2024 12:07:18 +0000</pubDate>
  515. <dc:creator><![CDATA[Francesca Baccino]]></dc:creator>
  516. <category><![CDATA[Energie rinnovabili]]></category>
  517. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  518. <category><![CDATA[Biogas]]></category>
  519. <category><![CDATA[biometano]]></category>
  520. <category><![CDATA[Regione Lombardia]]></category>
  521.  
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  523. <description><![CDATA[<p>Non richieste nuove autorizzazioni ambientali per gli impianti di biometano delle aziende zootecniche che rispettano determinati requisiti</p>
  524. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/featured/conversione-biogas-biometano-lombardia-semplifica/">Conversione da biogas a biometano, la Lombardia semplifica</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  525. ]]></description>
  526. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2023/05/2G_impianto-biogas_2-533x400.jpg" width="533" height="400" title="" alt="biometano" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Non richieste nuove autorizzazioni ambientali per gli impianti di biometano delle aziende zootecniche che rispettano determinati requisiti<!-- nbmpe --></div>
  527.  
  528. <p>Il presidente di Coldiretti, <strong>Ettore Prandini</strong>, ha commentato positivamente il Programma di sviluppo che l’assessore all’Ambiente della Regione Lombardia, <strong>Giorgio Maione</strong>, ha riservato agli impianti di biogas in fase di conversione in biometano, che in Lombardia  rappresentano un terzo del totale italiano, assicurando gli opportuni chiarimenti sul corretto inquadramento delle emissioni di off-gas derivanti dal processo di upgrading.</p>
  529. <p>«Si tratta – spiega Prandini – di una straordinaria opportunità per le infrastrutture agricole regionali che, grazie ai risultati tecnici che dimostrano il carattere trascurabile dei livelli emissivi, possono rapidamente procedere alla conversione da biogas a biometano attraverso l’impianto di upgrading senza ulteriori carichi autorizzativi e burocratici».</p>
  530. <h2>Oltre 1.500 gli impianti di biogas in funzione</h2>
  531. <p>Il settore del biogas italiano ha dimostrato nel tempo una rilevante reattività alle politiche di sostegno allo sviluppo della produzione di fonti rinnovabili, contribuendo alla realizzazione di più di 1.500 impianti per una potenza installata di più di 1200 Mw con un coefficiente di produzione elevatissimo (almeno l’80% delle ore annue) consentendo investimenti pari a circa 4 miliardi di euro.</p>
  532. <p>Il settore zootecnico fornisce un contributo rilevante nel campo dell’innovazione e della produzione di energia rinnovabile, attraverso gli impianti di biogas e di biometano. Grazie agli impianti di biogas, inoltre, l’impresa agro-zootecnica completa il suo ciclo produttivo valorizzando i residui aziendali e dando piena attuazione ai principi della bioeconomia</p>
  533. <h2>Biometano, niente nuove autorizzazioni ambientali se...</h2>
  534. <p>«Gli interventi connessi alla realizzazione di un <strong>impianto per la produzione di biometano</strong>, nel caso sia collocato all’interno di una installazione zootecnica soggetta ad Aia e non preveda un incremento del numero di capi allevati oltre le soglie previste, non saranno soggetti a nuove autorizzazioni ambientali, fermo restando la necessità di eventuali valutazioni sito-specifiche da parte delle autorità competenti». Questa l’interpretazione data dalla Regione Lombardia in merito a una richiesta pervenuta dalla Provincia di Cremona.</p>
  535. <p>«È un chiarimento che il comparto agricolo chiede da tanto tempo. In attesa di una legge nazionale specifica, la Regione Lombardia ha deciso di anticipare e di chiarire la normativa. La sostenibilità ambientale si persegue anche così» ha dichiarato<strong> Maione</strong>.</p>
  536. <p>Sono <strong>in fase di progettazione e realizzazione sul territorio regionale numerosi impianti</strong> finalizzati alla conversione del biogas prodotto dalla digestione anaerobia di matrice organica (per lo più effluenti zootecnici) in biometano destinato ad essere immesso in rete al pari del gas naturale (o metano fossile).</p>
  537. <p>&nbsp;</p>
  538.  
  539.  
  540.  
  541.  
  542.  
  543.  
  544.  
  545. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/featured/conversione-biogas-biometano-lombardia-semplifica/">Conversione da biogas a biometano, la Lombardia semplifica</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  546. ]]></content:encoded>
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  551. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
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  553. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
  554. </media:content>
  555. <media:thumbnail xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2023/05/2G_impianto-biogas_2-533x400.jpg" width="533" height="400" />
  556. </item>
  557. <item>
  558. <title>Grano duro avanti piano, ma torna la domanda</title>
  559. <link>https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/prezzi-grano-duro-avanti-piano-torna-domanda/</link>
  560. <comments>https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/prezzi-grano-duro-avanti-piano-torna-domanda/#respond</comments>
  561. <pubDate>Fri, 26 Apr 2024 12:41:25 +0000</pubDate>
  562. <dc:creator><![CDATA[Stefano Serra]]></dc:creator>
  563. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  564. <category><![CDATA[Prezzi agricoli e mercati]]></category>
  565. <category><![CDATA[grano tenero]]></category>
  566. <category><![CDATA[mais]]></category>
  567. <category><![CDATA[soia]]></category>
  568.  
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  570. <description><![CDATA[<p>La carenza di prodotto nazionale e le condizioni climatiche incerte in molte aree produttive europee e mondiali supportano i listini del frumento duro. Anche le quotazioni di tenero e mais potrebbero risalire nelle prossime settimane</p>
  571. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/prezzi-grano-duro-avanti-piano-torna-domanda/">Grano duro avanti piano, ma torna la domanda</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  572. ]]></description>
  573. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2023/12/Prezzi-cereali-600x400.jpeg" width="600" height="400" title="" alt="grano duro" /></div><div><div class="td-post-sub-title">La carenza di prodotto nazionale e le condizioni climatiche incerte in molte aree produttive europee e mondiali supportano i listini del frumento duro. Anche le quotazioni di tenero e mais potrebbero risalire nelle prossime settimane<!-- nbmpe --></div>
  574.  
  575. <h2>Grano duro, il clima incerto spinge i listini</h2>
  576. <h6><a href="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Duro.png"><img class="aligncenter size-large wp-image-40522313" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Duro-600x361.png" alt="grano duro" width="600" height="361" /></a>Italia <strong><em><img class="alignnone td-animation-stack-type0-2" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></em></strong></h6>
  577. <p>In assenza delle quotazioni su <a href="https://www.agerborsamerci.it/listino-borsa/settimanale-ager/" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><strong>Bologna</strong></a> (festività), Milano di fatto ratifica con un più 5 €/t l’aumento Ager della <a href="https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/prezzo-grano-duro-prevalgono-dinamiche-rialziste/" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><strong>scorsa settimana</strong></a> per un attuale pieno allineamento dei prezzi del grano duro. La domanda torna a farsi sentire in attesa di nuove stime di raccolto 2024 dopo le recenti piogge, con gli scenari delle alternative comunitarie ed estere a dare indiretto sostegno. La carenza di prodotto nazionale è evidente, come le prospettive di minor produzione della Sicilia (prima regione a trebbiare), e questo porta ulteriore tensione in un contesto che vede anche dell’export sul basso Mediterraneo che potrebbe essere eseguito dai nostri porti. Sul nuovo raccolto di grano duro, a seguito delle abbondanti piogge, sorgono dubbi su possibili problemi di tossine (Don) al Nord. Il “Fino” Centro reso Nord quota 345 €/t, con l’equivalente reso Sud sui 360 €/t; mercantili che confermano gli spread: meno 15-40 €/t al Sud e 25-75 €/t al Centro-Nord.</p>
  578. <h6>Europa <strong><em><img class="alignnone td-animation-stack-type0-2" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/freccia-uguale.jpg" alt="grano duro" /></em></strong></h6>
  579. <p>La situazione climatica mantiene incertezza sulle principali piazze. In Francia preoccupa il perdurante eccesso idrico nel terreno. In Grecia qualche segnale di siccità. In Spagna le elevate temperature diurne, al momento compensate da un’ampia escursione termica giorno/notte e qualche pioggia. Con una produzione di grano duro attorno ai 7 mln/t, il mercato del 2024 sarà molto influenzato dagli andamenti globali e dal comportamento dei principali esportatori come Canada e Turchia. I molini cominciano a guardare alle coperture 2024/25, in un contesto che vede il ritorno della domanda dai porti (destinazione Nord Africa). Prezzi che restano sui valori della scorsa settimana: il Fob Mediterraneo ex Francia raccolto 2023 e Spagna raccolto 2024 con specifiche molitorie sui 320-325 €/t.</p>
  580. <h6>Mondo <strong><em><img class="alignnone td-animation-stack-type0-2" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/freccia-uguale.jpg" alt="grano duro" /></em></strong></h6>
  581. <p>Le semine di grano duro procedono spedite nelle pianure americane e canadesi, favorite dal clima secco, e questo assieme all’atteso incremento di superfici, conferma l’ottimismo dei produttori sul raccolto 2024.  Le posizioni dei venditori restano però caute dopo la conferma di una riduzione dei raccolti in Europa e Bacino del Mediterraneo. Fattore calmierante l’atteso comportamento aggressivo degli esportatori dalla Turchia e dal Mar Nero. A breve sarà disponibile sul mercato anche il grano duro  di origine messicana e il frumento del deserto americano. Dopo la recente asta tunisina, aggiudicata sui 380 $/t Cif, l’ultima algerina avrebbe fatto registrare un valore a ridosso dei 400 $/t Cif.</p>
  582. <h2>Grano tenero, prezzi invariati ma...</h2>
  583. <h6><a href="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/tenero.png"><img class="aligncenter size-large wp-image-40522314" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/tenero-600x360.png" alt="" width="600" height="360" /></a>Italia <strong><em><img class="alignnone td-animation-stack-type0-2" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/freccia-uguale.jpg" alt="grano duro" /></em></strong></h6>
  584. <p>La festività limita gli scambi sul pronto e sulle Borse si preferisce non modificare le quotazioni. La situazione non si modifica evidenziando adeguata disponibilità residua di nazionale e comunitario a fronte di una domanda coperta e attendista. Da verificare lo stato delle colture dopo le recenti precipitazioni. Su Milano e Bologna tutto invariato con il grano di forza “tipo Bologna 14 proteina” sui 335 €/t arrivo, con i “superiori” (classe 2) a 270-275 €/t ed i panificabili “misti” (classe 3) sotto i 225 €/t; le voci 4 e 5 si confermano a sotto i 210 €/t. Comunitari generici arrivo Nord sempre a 215 €/t con i grani di forza a 330 €/t e gli “spring” canadesi sui 355 €/t.</p>
  585. <h6>Europa <strong><em><img class="alignnone td-animation-stack-type0-2" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></em></strong></h6>
  586. <p>L’eccesso idrico nel terreno e temperature a ridosso dello zero, continuano a preoccupare gli operatori con riflessi rialzisti sulle borse e sulla piazza a termine di Parigi. In aggiunta è rialzista la ripresa della domanda dai porti a coprire future richieste dal Nord Africa (Egitto). Di riflesso opposto la probabile estensione del “dazio-zero” al grano Ucraino fino al Giugno 2025 e la ripresa dell’export russo. La domanda locale dal settore molitorio si mantiene nella media senza particolari pressioni ad allungare coperture e scorte. Sempre attivi gli acquisitori spagnoli sul mercato francese. Su Euronext la posizione maggio vale 209 €/t (+ 4) con il settembre (nuovo raccolto) sui 230 €/t (+15); la qualità “panificabile” reso porto di Rouen a 199 €/t (+6).</p>
  587. <h6>Mondo <strong><em><img class="alignnone td-animation-stack-type0-2" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></em></strong></h6>
  588. <p>I rischi climatico e geopolitico animano i mercati anche se le prospettive di raccolta in Europa, Russia (difficile da verificare) e Nordamerica restano invariate in attesa di più accurate verifiche in atto. Negli Stati Uniti le condizioni dei grani invernali sono in lieve peggioramento causa siccità, mentre il clima secco sta accelerando le semine dei grani primaverili Usa-Canada. Il governo di Mosca continua a incrementare il volume destinato all’export 2023/24, mentre le quotazioni Fob Mar Nero si rafforzano anche per le prospettive di vendita sul Est Asiatico. Prezzi: l’argentino a 254 $/t, l’australiano Soft White a 247 $/t, il Dns a 295 $/t, e il “milling” russo a 212 $/t.</p>
  589. <h2>Mais fermo ma domanda in aumento</h2>
  590. <p><a href="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Mais.png"><img class="aligncenter size-large wp-image-40522316" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Mais-600x356.png" alt="" width="600" height="356" /></a>Italia <strong><em><img class="alignnone td-animation-stack-type0-2" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/freccia-uguale.jpg" alt="grano duro" /></em></strong></p>
  591. <p>Dalla piazza di Milano arriva un simbolico segnale al rialzo (+1 €/t), a confermare che sul breve periodo il mercato si è rafforzato di riflesso a quanto accade nei principali Paesi esportatori e nostri fornitori: Ucraina e Sudamerica. Domanda che potrebbe rafforzarsi anche per l’incremento di prezzo dei cereali foraggeri e con un irrigidimento di prezzo dell’offerta “any origin”. A calmierare le piazze le recenti precipitazioni e l’attesa del rapido ritorno di temperature nella media stagionale. Il mais “con caratteristiche” arrivo Nord vale 216-219 €/t, con il mais “generico” a sconto di 5 €/t; comunitari in lieve ripresa, esteri sui livelli del nazionale “con caratteristiche”.</p>
  592. <h6>Europa <strong><em><img class="alignnone td-animation-stack-type0-2" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></em></strong></h6>
  593. <p>Sensibile rafforzamento dei prezzi sia sulle mercuriali che sulla borsa a termine di Parigi a seguito di un generalizzato rafforzamento del prezzo del grano. Le ultime previsioni di semina in Francia indicano un incremento anche dovuto al pessimo stato di aree seminate a cereali vernini e a una minore superficie a orzo primaverile. La concorrenza dell’Ucraina limita gli scambi di mais comunitario all’interno dell’Unione, con riflessi sul differenziale tra vecchio e nuovo raccolto oggi limitato a pochi €/t. Su Euronext Parigi la posizione giugno vale un 207 €/t, con il novembre (nuovo raccolto) a 208 €/t. Il franco porto di Bordeaux quota l’imbarco pronto sui 211 €/t.</p>
  594. <h6>Mondo <strong><em> <img class="alignnone td-animation-stack-type0-2" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></em></strong></h6>
  595. <p>Settimana caratterizzata da segnali contrapposti. A supporto delle quotazioni le notizie sullo stato delle colture in Argentina e dalla possibilità di un maggior utilizzo di bio-etanolo durante la prossima estate negli Stati Uniti, in aggiunta a un rafforzamento dei prezzi Fob ucraini. All’opposto per le prospettive di prezzo, il miglioramento climatico in Brasile, la minore domanda attesa dalla Cina e i rapidi progressi di semina nel Midwest americano. Quotazioni in Ucraina sui 183 $/t (+7). Prezzi Fob: l’Usa a 196 $/t, l’ucraino 183 $/t, l’argentino 200 $/t e il brasiliano a 209 $/t.</p>
  596. <h2>Oleaginose e cereali foraggeri, dal mondo segnali di rialzo</h2>
  597. <p><a href="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Foraggeri.png"><img class="aligncenter size-large wp-image-40522317" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Foraggeri-600x359.png" alt="" width="600" height="359" /></a></p>
  598. <h6>Italia  <strong><em><img class="alignnone td-animation-stack-type0-2" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/freccia-uguale.jpg" alt="grano duro" /></em></strong></h6>
  599. <p><strong>Cereali Foraggieri:</strong> sulle principali piazze tutto invariato sia come prezzi che come (scarsa) attività di scambio. C’è adeguata disponibilità di prodotto “any origin” sul mercato e la domanda resta interessata al breve termine, stante un andamento climatico favorevole. L’orzo pesante vale arrivo 202-212 €/t con i teneri sui 205-218 €/t. Sorgo a 200 €/t.</p>
  600. <p><strong>Oleaginose: </strong>con Bologna che non quota, la soia partenza Milano recupera 3 €/t e vale 470-473 €/t. La soia estera arrivo quota sui 470 €/t.</p>
  601. <h6>Europa <strong><em><img class="alignnone td-animation-stack-type0-2" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></em></strong></h6>
  602. <p><strong>Cereali foraggieri: </strong>continua la ripresa delle quotazioni con il grano che trascina al rialzo anche l’orzo; orzo che vede scarsa richiesta dai porti e con scambi che vanno a completare posizioni di vendita già in essere. Domanda locale poco attiva ma con le controparti disponibili al dialogo su prezzi e consegna sia di vecchio che di nuovo raccolto.</p>
  603. <p><strong>Oleaginose:</strong> il clima in Francia e Germania (poca luminosità e rischio malattie fungine) e il peggioramento del conflitto russo-ucraino hanno portato al rialzo la colza anche se il mercato resta poco attivo. Su Euronext la posizione di maggio vale 442 €/t con il Fob Rouen non quotato. Girasole “oleico” reso S. Nazaire al rialzo a 425 €/t (+10).</p>
  604. <h6>Mondo <strong><em><img class="alignnone td-animation-stack-type0-2" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/freccia-uguale.jpg" alt="grano duro" /></em></strong></h6>
  605. <p><strong>Cereali Foraggeri</strong>: mercato più tenuto e che sconta incertezze e rumors sui raccolti russo e americano (siccità). Offerta di grano ben presente anche se a prezzi in salita, con maggiori volumi imbarcati nella settimana dai porti russi. Per l’orzo supportano i prezzi le quotazioni in Europa e Australia, mentre sono depressive quelle dal Sudamerica (Argentina e Brasile). Sui mercati a termine moderata volatilità al rialzo. Orzo Fob Mar Nero a 182 $/t, l’australiano a 240 $/t. Il grano Srw Fob Golfo a 233 $/t e l’ucraino 184 $/t.</p>
  606. <p><strong>Oleaginose:</strong> soia in ripresa sui mercati a termine per operazioni tecniche (speculative), nonostante i fondamentali di produzione globale restino positivi e l’export dalle Americhe segni il passo. L’Argentina torna a produzioni di soia storiche (50 mln/t), con il Brasile che ne raccoglierà oltre 150 mln/t. La domanda stimata di oli vegetali, anche per utilizzo bio-energetico porta al rialzo le quotazioni mondiali di soia, colza e “palma”. Prezzi Fob: soia Usa a 451 $/t, brasiliana a 433 $/t argentina a 429; colza canadese Fob a 510 $/t.</p>
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  614. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/prezzi-grano-duro-avanti-piano-torna-domanda/">Grano duro avanti piano, ma torna la domanda</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
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  620. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
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  624. <media:thumbnail xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2023/12/Prezzi-cereali-600x400.jpeg" width="600" height="400" />
  625. </item>
  626. <item>
  627. <title>Caputo sulla Psa: «Tolleranza zero per i cinghiali nei distretti suinicoli»</title>
  628. <link>https://informatorezootecnico.edagricole.it/altri/caputo-psa-distretti-suinicoli-liberi-cinghiali/#new_tab</link>
  629. <comments>https://informatorezootecnico.edagricole.it/altri/caputo-psa-distretti-suinicoli-liberi-cinghiali/#new_tab#respond</comments>
  630. <pubDate>Fri, 26 Apr 2024 10:25:06 +0000</pubDate>
  631. <dc:creator><![CDATA[Francesca Baccino]]></dc:creator>
  632. <category><![CDATA[Economia e politica agricola]]></category>
  633. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  634. <category><![CDATA[cacciatori]]></category>
  635. <category><![CDATA[cinghiali]]></category>
  636. <category><![CDATA[distretti suinicoli]]></category>
  637. <category><![CDATA[psa]]></category>
  638. <category><![CDATA[Vincenzo Caputo]]></category>
  639.  
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  641. <description><![CDATA[<p>Dopo un altro caso di carcassa infetta, scoperta a Podenzano nel piacentino, Confagricoltura ha fatto il punto sulla Psa, durante una riunione di allevatori ad Alessandria il 23 aprile scorso, con il presidente della Federazione nazionale suinicola Milani </p>
  642. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://informatorezootecnico.edagricole.it/altri/caputo-psa-distretti-suinicoli-liberi-cinghiali/#new_tab">Caputo sulla Psa: «Tolleranza zero per i cinghiali nei distretti suinicoli»</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  643. ]]></description>
  644. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2022/06/pork-109140-533x400.jpg" width="533" height="400" title="" alt="" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Dopo un altro caso di carcassa infetta, scoperta a Podenzano nel piacentino, Confagricoltura ha fatto il punto sulla Psa, durante una riunione di allevatori ad Alessandria il 23 aprile scorso, con il presidente della Federazione nazionale suinicola Milani <!-- nbmpe --></div>
  645.  
  646.  
  647.  
  648.  
  649.  
  650.  
  651.  
  652.  
  653. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://informatorezootecnico.edagricole.it/altri/caputo-psa-distretti-suinicoli-liberi-cinghiali/#new_tab">Caputo sulla Psa: «Tolleranza zero per i cinghiali nei distretti suinicoli»</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  654. ]]></content:encoded>
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  659. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
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  664. </item>
  665. <item>
  666. <title>Fauna selvatica, gestire l&#8217;emergenza con metodo tecnico-scientifico</title>
  667. <link>https://terraevita.edagricole.it/attualita/fauna-selvatica-gestire-emergenza-con-metodo-tecnico-scientifico-senza-ideologie/</link>
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  669. <pubDate>Thu, 25 Apr 2024 12:52:40 +0000</pubDate>
  670. <dc:creator><![CDATA[Laura Saggio]]></dc:creator>
  671. <category><![CDATA[Attualità]]></category>
  672. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  673. <category><![CDATA[fauna selvatica]]></category>
  674.  
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  676. <description><![CDATA[<p>Carloni: «Per trovare equilibrio tra conservazione delle specie e tutela aziende agricole serve supporto di chi fa ricerca, analisi e perizie»</p>
  677. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/attualita/fauna-selvatica-gestire-emergenza-con-metodo-tecnico-scientifico-senza-ideologie/">Fauna selvatica, gestire l&#8217;emergenza con metodo tecnico-scientifico</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  678. ]]></description>
  679. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2020/06/cinghiali-fauna-selvatica-animali-by-zolastro-fotolia-750-600x374.jpeg" width="600" height="374" title="" alt="fauna selvatica" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Carloni: «Per trovare equilibrio tra conservazione delle specie e tutela aziende agricole serve supporto di chi fa ricerca, analisi e perizie»<!-- nbmpe --></div>
  680.  
  681. <p>Il sovrappopolamento della fauna selvatica nel territorio nazionale è un’emergenza che deve essere gestita con metodo e senza ulteriori indugi. È questo il cuore del messaggio lanciato durante la conferenza stampa tenutasi alla Camera dei Deputati durante la quale si è discusso sull’importanza di determinare e stimare i danni recati alle coltivazioni agricole dall’avifauna e dai carnivori che sempre più frequentemente aggrediscono i capi allevati.</p>
  682. <p>«La gestione di questi animali è diventata una questione complessa, richiede equilibrio tra la necessità di conservazione delle specie e la tutela del territorio e delle aziende agricole. E questo equilibrio ha bisogno di un approccio tecnico-scientifico e non ideologico, che provoca più danni di quelli che fa la fauna selvatica». Lo ha dichiarato il presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati <strong>Mirco Carloni</strong>, a margine dell’incontro.</p>
  683. <h2>Carloni, fauna selvatica: «Per gestirla fondamentale il supporto di analisti e periti»</h2>
  684. <p><iframe title="Carloni, fauna selvatica &quot;Gestire l&#039;emergenza senza ideologie. Serve approccio tecnico-scientifico&quot;" width="696" height="392" src="https://www.youtube.com/embed/w01hiwHcyjw?feature=oembed" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" referrerpolicy="strict-origin-when-cross-origin" allowfullscreen></iframe></p>
  685. <p>Carloni, ricordando che i danni da fauna selvatica registrati nel nostro Paese ammontano a oltre 2milioni di euro l’anno, ha puntualizzato: «Non possiamo lasciare da soli gli agricoltori. Vedere imprenditori, molti dei quali giovani, costretti a cessare la propria attività perché esasperati dalla presenza di <a href="https://terraevita.edagricole.it/attualita/pericolo-lupi-negli-allevamenti-scatta-di-nuovo-lallarme/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">lupi</a>, orsi o cinghiali è una sconfitta. Per tale motivo ritengo che per prendere adeguate decisioni politiche e normare questa criticità siano necessari dati e testi su cui poter approfondire. In tal senso – ha concluso Carloni – è fondamentale il rapporto con chi fa ricerca e soprattutto con chi fa analisi e perizie, come i periti agrari e i periti agrari laureati».</p>
  686. <h2>Braga: «Riequilibrare una biodiversità forzata»</h2>
  687. <p><iframe title="Braga, fauna selvatica: &quot;I professionisti hanno competenze e approccio tecnico per gestire emergenza" width="696" height="392" src="https://www.youtube.com/embed/AoWjCKNp7H4?feature=oembed" frameborder="0" allow="accelerometer; autoplay; clipboard-write; encrypted-media; gyroscope; picture-in-picture; web-share" referrerpolicy="strict-origin-when-cross-origin" allowfullscreen></iframe></p>
  688. <p>«L’aver introdotto specie non autoctone sul nostro territorio sta creando difficoltà nel gestire le biodiversità. L’equilibrio va ricercato e governato, liberandoci da orientamenti di parte. Serve rigore giuridico, tecnico, analitico». Questa la sollecitazione del presidente del Collegio nazionale dei periti agrari e periti agrari laureati <strong>Mario Braga</strong>, che ha aggiunto: «I professionisti sono il fulcro di questo approccio scientifico perché attraverso un bagaglio solido di conoscenze, competenze specifiche e di sistema sono in grado di garantire risposte a tutti gli interlocutori direttamente o indirettamente coinvolti nel problema».</p>
  689. <p>Braga ha poi ricordato come i danni causati dalle alluvioni dello scorso anno in Emilia siano stati acuiti dall’introduzione di alcune specie, come le nutrie, che avevano gravemente danneggiato gli argini. «Dobbiamo difendere – ha concluso Braga – i nostri territori, la vita e l’economia delle nostre aziende e le persone mettendo in campo la conoscenza».</p>
  690. <h2>Quali animali causano più danni e come prevenirli?</h2>
  691. <figure id="attachment_40522302" aria-describedby="caption-attachment-40522302" style="width: 589px" class="wp-caption aligncenter"><img class="wp-image-40522302 " src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Massimo-Moncelli.jpg" alt="fauna selvatica" width="589" height="323" /><figcaption id="caption-attachment-40522302" class="wp-caption-text">Massimo Moncelli</figcaption></figure>
  692. <p>Come spiegato da <strong>Massimo Moncelli</strong>, perito agrario laureato esperto di estimo ed economia immobiliare, nel nostro Paese i principali animali selvatici che arrecano danno all’agricoltura sono gli ungulati, gli istricidi, i roditori, i leporidi e i passeriformi. «Nonostante la legge preveda che siano rimborsati tutti i danni provocati dagli animali selvatici – ha sottolineato Moncelli – è importante individuare con certezza la specie, sia per determinare l’indennizzo sia per valutare l’impatto di ogni singolo animale sulle coltivazioni agricole e quindi sulla redditività dell’azienda».</p>
  693. <p>Moncelli ha dunque spiegato che quando parliamo di danno «dobbiamo attenzionare anche tutta una serie di conseguenze collaterali. Per esempio: il cinghiale, principale responsabile dei danni alle coltivazioni agricole, per alimentarsi compie un’azione di scavo in profondità con il grifo che potrebbe innestare fenomeni di erosione per via dell’apertura di solchi nel cotico erboso, particolarmente pericolosi in caso di eventi meteorologici avversi».</p>
  694. <h2>Fauna selvatica: «Sì a piani di abbattimento controllati»</h2>
  695. <p>Moncelli ha infine puntualizzato che trovare una forma di prevenzione sostenibile non è più rinviabile e che questa deve implicare necessariamente una modifica dei ripopolamenti di fauna selvatica. «Per la gestione di questi animali – ha concluso – dovrebbero essere previsti dei piani di abbattimento controllati che portino a diminuire l’impatto sul territorio».</p>
  696.  
  697.  
  698.  
  699.  
  700.  
  701.  
  702.  
  703. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/attualita/fauna-selvatica-gestire-emergenza-con-metodo-tecnico-scientifico-senza-ideologie/">Fauna selvatica, gestire l&#8217;emergenza con metodo tecnico-scientifico</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  704. ]]></content:encoded>
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  714. </item>
  715. <item>
  716. <title>Cai chiude il 2023 con un utile di 5,4 milioni</title>
  717. <link>https://terraevita.edagricole.it/attualita/cai-chiude-il-2023-con-un-utile-di-54-milioni/</link>
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  719. <pubDate>Wed, 24 Apr 2024 13:17:35 +0000</pubDate>
  720. <dc:creator><![CDATA[Redazione Terra e Vita]]></dc:creator>
  721. <category><![CDATA[Attualità]]></category>
  722. <category><![CDATA[consorzi agrari]]></category>
  723.  
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  725. <description><![CDATA[<p>Lo scorso anno la società che fa capo a Bonifiche Ferraresi ha realizzato un margine operativo lordo di 24 milioni di euro e un valore della produzione di 766 milioni</p>
  726. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/attualita/cai-chiude-il-2023-con-un-utile-di-54-milioni/">Cai chiude il 2023 con un utile di 5,4 milioni</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  727. ]]></description>
  728. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Cai-2-548x400.png" width="548" height="400" title="" alt="Cai" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Lo scorso anno la società che fa capo a Bonifiche Ferraresi ha realizzato un margine operativo lordo di 24 milioni di euro e un valore della produzione di 766 milioni<!-- nbmpe --></div>
  729.  
  730. <p>Il Cda di Cai - Consorzi Agrari d’Italia Spa ha approvato il bilancio 2023 che si è chiuso con un utile netto di 5,4 milioni di euro, un Ebitda (margine operativo lordo) di 24 milioni di euro e un valore della produzione di 766 milioni. Il bilancio aggregato, che comprende anche le società controllate, evidenzia ricavi per 1.257 milioni e un Ebitda di 40,3 milioni di euro.</p>
  731. <p>«Rilevo con soddisfazione come Cai sia riuscita a mitigare l’impatto di un’annata difficile sotto il profilo climatico e uno scenario internazionale di grande instabilità dovuto alle tensioni geopolitiche e a un inasprimento delle condizioni di accesso al credito – ha commentato l'amministratore delegato di Cai <strong>Gianluca Lelli</strong> –. Questa è la dimostrazione che l’impegno costante volto a essere un riferimento per tutelare e rispondere ai bisogni degli agricoltori, unito alla presenza capillare sul territorio, hanno compensato la modesta domanda estera e le criticità dovute alla contrazione di produzione agricola. Cai mantiene la promessa fatta al momento della sua costituzione – ha concluso – procedendo nel percorso di crescita e nella creazione di valore, che si riflette in una spinta all’innovazione, al consolidamento dei contratti di filiera e a un volano di evoluzione per tutto il settore agroindustriale».</p>
  732.  
  733.  
  734.  
  735.  
  736.  
  737.  
  738.  
  739. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/attualita/cai-chiude-il-2023-con-un-utile-di-54-milioni/">Cai chiude il 2023 con un utile di 5,4 milioni</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  740. ]]></content:encoded>
  741. <wfw:commentRss>https://terraevita.edagricole.it/attualita/cai-chiude-il-2023-con-un-utile-di-54-milioni/feed/</wfw:commentRss>
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  749. <media:thumbnail xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Cai-2-548x400.png" width="548" height="400" />
  750. </item>
  751. <item>
  752. <title>Sequestrate 200 tonnellate di latte e prodotti lattiero-caseari</title>
  753. <link>https://terraevita.edagricole.it/attualita/sequestrate-200-tonnellate-di-latte-e-prodotti-lattiero-caseari/</link>
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  755. <pubDate>Wed, 24 Apr 2024 10:04:59 +0000</pubDate>
  756. <dc:creator><![CDATA[Redazione Terra e Vita]]></dc:creator>
  757. <category><![CDATA[Attualità]]></category>
  758. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  759. <category><![CDATA[Icqrf]]></category>
  760. <category><![CDATA[Masaf]]></category>
  761.  
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  763. <description><![CDATA[<p>Operazione congiunta degli ispettori dell'Icqrf e dei carabinieri del Nas nelle Marche. Nei guai tre aziende e dieci persone</p>
  764. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/attualita/sequestrate-200-tonnellate-di-latte-e-prodotti-lattiero-caseari/">Sequestrate 200 tonnellate di latte e prodotti lattiero-caseari</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  765. ]]></description>
  766. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Icqrf-controlli-600x338.png" width="600" height="338" title="" alt="latte" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Operazione congiunta degli ispettori dell'Icqrf e dei carabinieri del Nas nelle Marche. Nei guai tre aziende e dieci persone<!-- nbmpe --></div>
  767.  
  768. <p class="x_MsoNormal">Circa 200 tonnellate di latte e prodotti lattiero-caseari sequestrati in alcune località delle Marche dall’Unità investigativa Centrale dell'Icqrf e dai Carabinieri del Nas di Ancona per un valore di circa 800mila euro. Lo fa sapere il Masaf con una nota. Le attività di ricerca e sequestro hanno portato a un totale di circa 90 tonnellate di latte e 110 tonnellate di prodotti lattiero-caseari sequestrati, insieme a circa 2,5 tonnellate di sostanze sofisticanti.</p>
  769. <p class="x_MsoNormal">I controlli sono scattati a seguito delle indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Pesaro a carico di dieci persone e tre società, al fine di bloccare un complesso fenomeno di adulterazione e sofisticazione che serviva a coprire e correggere il cattivo stato di conservazione di prodotti destinati alla grande distribuzione. L’operazione ha impiegato oltre 60 ufficiali di polizia giudiziaria, tra Carabinieri dei Nas e ispettori dell’Icqrf.</p>
  770. <h2>Continua l'impegno in difesa del made in Italy</h2>
  771. <p class="x_MsoNormal">«Ringrazio il nostro Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari per i controlli serrati portati avanti ogni giorno sul nostro territorio, a difesa dei produttori e delle persone che acquistano – ha commentato il ministro dell'Agricoltura <strong>Francesco Lollobrigida</strong> –. L’Icqrf, insieme ai Nas dei Carabinieri, ha contribuito a portare a segno un’importante operazione, nel solco dell’impegno contro ogni tipo di contraffazione e di inganno sui prodotti agroalimentari italiani. Qualità, benessere e sicurezza sono elementi di forza del Made in Italy».</p>
  772.  
  773.  
  774.  
  775.  
  776.  
  777.  
  778.  
  779. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/attualita/sequestrate-200-tonnellate-di-latte-e-prodotti-lattiero-caseari/">Sequestrate 200 tonnellate di latte e prodotti lattiero-caseari</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  780. ]]></content:encoded>
  781. <wfw:commentRss>https://terraevita.edagricole.it/attualita/sequestrate-200-tonnellate-di-latte-e-prodotti-lattiero-caseari/feed/</wfw:commentRss>
  782. <slash:comments>0</slash:comments>
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  785. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
  786. <media:title></media:title>
  787. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
  788. </media:content>
  789. <media:thumbnail xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Icqrf-controlli-600x338.png" width="600" height="338" />
  790. </item>
  791. <item>
  792. <title>La barbabietola da zucchero si attesta sui trentamila ettari</title>
  793. <link>https://terraevita.edagricole.it/notizie-dalle-aziende/la-barbabietola-da-zucchero-si-attesta-sui-trentamila-ettari/</link>
  794. <comments>https://terraevita.edagricole.it/notizie-dalle-aziende/la-barbabietola-da-zucchero-si-attesta-sui-trentamila-ettari/#respond</comments>
  795. <pubDate>Wed, 24 Apr 2024 07:59:55 +0000</pubDate>
  796. <dc:creator><![CDATA[Mario Parisi]]></dc:creator>
  797. <category><![CDATA[Contenuto sponsorizzato]]></category>
  798. <category><![CDATA[Notizie dalle aziende]]></category>
  799. <category><![CDATA[barbabietola]]></category>
  800. <category><![CDATA[barbabietola da zucchero]]></category>
  801. <category><![CDATA[Coprob]]></category>
  802.  
  803. <guid isPermaLink="false">http://terraevita.edagricole.it/?p=40522249</guid>
  804. <description><![CDATA[<p>Sempre più agricoltori la scelgono: il prezzo è ottimo e la coltura è resiliente e migliora il terreno</p>
  805. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/notizie-dalle-aziende/la-barbabietola-da-zucchero-si-attesta-sui-trentamila-ettari/">La barbabietola da zucchero si attesta sui trentamila ettari</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  806. ]]></description>
  807. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/az_prod_COPROB_13_2024_foto_1_13672941-2-495x400.jpg" width="495" height="400" title="" alt="coprob2" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Sempre più agricoltori la scelgono: il prezzo è ottimo e la coltura è resiliente e migliora il terreno<!-- nbmpe --></div>
  808.  
  809. <p>Fa registrare un sensibile aumento la superficie destinata alla coltivazione della barbabietola da zucchero nel nostro Paese, che quest’anno si attesta sui 30.000 ettari (+25% circa rispetto al 2023).</p>
  810. <p>La produzione attesa dovrebbe garantire la piena funzionalità degli impianti di Minerbio (Bo) e Pontelongo (Pd). La coltura è diffusa soprattutto in Emilia-Romagna, dove interessa oltre 17.000 ettari, e Veneto (circa 8.500 ettari), ma è presente anche in altre regioni quali Marche, Lombardia, Piemonte, Friuli-Venezia-Giulia, Toscana e Umbria.</p>
  811. <p>Molti i fattori alla base di questo incremento delle superfici, come sottolinea <a href="https://www.coprob.com/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Coprob-Italia Zuccheri</a>, l’unico player nazionale nel settore bieticolo-saccarifero. Tra i primi, senza dubbio il buon prezzo, concordato prima della semina e garantito dalla cooperativa già al momento della firma del contratto di coltivazione, pari nel 2024 a 60 euro a tonnellata per le bietole convenzionai ed a 90 euro a tonnellata per le bietole biologiche. A questi valori, aumentati negli ultimi due anni per migliorare la redditività delle aziende agricole che investono in questa coltura, si aggiungono altri 2 euro a tonnellata grazie al contributo Coprob destinato alle aziende certificate Sqnpi e Bio.</p>
  812. <h2><img class="aligncenter size-full wp-image-40522255" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Coprob_fig1_Sqnpi.jpg" alt="" width="1073" height="731" />Quotazioni ottime</h2>
  813. <p>Dalla materia prima al prodotto trasformato, anche lo zucchero fa registrare quotazioni decisamente interessanti, attestatesi nel 2023 mediamente attorno ai 900 euro a tonnellata con picchi anche di oltre 1.200 euro nei primi mesi dell’anno. Ottimi risultati anche sul fronte delle quantità commercializzate, con lo zucchero Nostrano Coprob che nel 2023 ha messo a segno un incremento del 27% dei volumi collocati.</p>
  814. <p>«Tra i fattori che hanno portato a un netto aumento delle superfici», ha sottolineato <strong>Alessandro Gazzotti</strong>, responsabile Marketing e Innovazione di Coprob-Italia Zuccheri, «anche la grande resilienza della barbabietola da zucchero, una coltura che, grazie alle lunghe radici estese in profondità, può resistere meglio di altre a prolungati periodi di siccità. Un elemento sicuramente fondamentale di fronte ai cambiamenti climatici che stanno sempre più velocemente ed intensamente influenzando anche l’agricoltura».</p>
  815. <p>Per affrontare con successo queste trasformazioni, negli ultimi anni sono stati effettuati importanti investimenti nella ricerca genetica ottenendo nuove varietà molto promettenti. Negli ultimi tempi sono state introdotte, tra l’altro, varietà autunnali che si seminano già in ottobre e si affiancano a quelle primaverili seminate da gennaio a fine marzo-inizio di aprile. In questo modo, si può contare su una finestra ampia di produzione durante l’estate con le raccolte che partono a fine luglio e possono arrivare anche ad ottobre inoltrato.</p>
  816. <h2><img class="aligncenter size-full wp-image-40522252" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/az_prod_COPROB_13_2024_foto_2_13672967.jpg" alt="" width="1280" height="854" />Bio e nuove tecnologie</h2>
  817. <p>Da non sottovalutare poi la capacità della bietola di migliorare le caratteristiche del terreno al quale rilascia sostanze nutritive utili per la rotazione delle coltivazioni come grano e mais e per questo è considerata una coltura “altruista”.</p>
  818. <p>«La barbabietola», ha detto <strong>Vera Dazzan</strong>, responsabile delle Certificazioni Agricole di Coprob-Italia Zuccheri, «è anche una coltura sostenibile grazie alla sua potenzialità di accumulo del carbonio nel terreno ed alle moderne tecniche green seguite dagli agricoltori soci e conferenti. Una filosofia produttiva sposata con convinzione, come testimonia il costante e consistente aumento delle aziende che aderiscono alla certificazione Bio (circa 150 per una superficie di oltre 1.700 ettari) e Sqnpi (circa 1.637 per una superficie di circa 22.300 ettari). In linea con questa filosofia, la cooperativa sta sviluppando sempre più l’adozione di tecnologie innovative che rappresentano una evoluzione dell’agricoltura di precisione e approdano all’Agricoltura 4.0».</p>
  819. <p>«Innovazione, uso razionale delle risorse e rispetto dell’ambiente», ha dichiarato <strong>Moreno Basilico</strong>, direttore generale di Coprob-Italia Zuccheri, «sono i principi fondanti di questa nuova agricoltura grazie alla quale le aziende possono aumentare la sostenibilità ambientale, economica e sociale della propria attività. E grazie a queste caratteristiche la barbabietola rappresenta un patrimonio importante per l’intero territorio». «Un risultato ottenuto attraverso il grande impegno dei bieticoltori di Coprob che hanno dato continuità allo zucchero italiano. L’obiettivo per il futuro», conclude Basilico, «è adeguare la coltivazione della barbabietola al nuovo contesto, agendo su tutti i fattori di produzione e calandosi nei diversi areali, ognuno con la propria specificità. Tutto ciò all’insegna della migliore imprenditorialità cooperativa per dare sviluppo all’unica filiera dello zucchero 100% italiano».</p>
  820.  
  821.  
  822.  
  823.  
  824.  
  825.  
  826.  
  827. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/notizie-dalle-aziende/la-barbabietola-da-zucchero-si-attesta-sui-trentamila-ettari/">La barbabietola da zucchero si attesta sui trentamila ettari</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  828. ]]></content:encoded>
  829. <wfw:commentRss>https://terraevita.edagricole.it/notizie-dalle-aziende/la-barbabietola-da-zucchero-si-attesta-sui-trentamila-ettari/feed/</wfw:commentRss>
  830. <slash:comments>0</slash:comments>
  831. <enclosure url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/az_prod_COPROB_13_2024_foto_1_13672941-2.jpg" length="122851" type="image/jpg" />
  832. <media:content xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/az_prod_COPROB_13_2024_foto_1_13672941-2-495x400.jpg" width="495" height="400" medium="image" type="image/jpeg">
  833. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
  834. <media:title></media:title>
  835. <media:description type="html"><![CDATA[coprob]]></media:description>
  836. </media:content>
  837. <media:thumbnail xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/az_prod_COPROB_13_2024_foto_1_13672941-2-495x400.jpg" width="495" height="400" />
  838. </item>
  839. <item>
  840. <title>La frutticoltura del domani ha bisogno di nuovi portinnesti</title>
  841. <link>https://terraevita.edagricole.it/frutticoltura-orticoltura/la-frutticoltura-del-domani-ha-bisogno-di-nuovi-portinnesti/</link>
  842. <comments>https://terraevita.edagricole.it/frutticoltura-orticoltura/la-frutticoltura-del-domani-ha-bisogno-di-nuovi-portinnesti/#respond</comments>
  843. <pubDate>Tue, 23 Apr 2024 15:07:08 +0000</pubDate>
  844. <dc:creator><![CDATA[Ciro Po]]></dc:creator>
  845. <category><![CDATA[Contenuto sponsorizzato]]></category>
  846. <category><![CDATA[Frutticoltura e orticoltura]]></category>
  847. <category><![CDATA[frutticoltura]]></category>
  848. <category><![CDATA[innovazione varietale]]></category>
  849. <category><![CDATA[Macfrut]]></category>
  850.  
  851. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40522141</guid>
  852. <description><![CDATA[<p>Cambiamenti climatici, sfide ambientali e ricerca qualitativa impongono l'introduzione di novità sul mercato. Ecco perché i portinnesti sono spesso una strada più efficace e lungimirante rispetto alle nuove varietà. Facciamo il punto su melo, pero, drupacee e agrumi</p>
  853. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/frutticoltura-orticoltura/la-frutticoltura-del-domani-ha-bisogno-di-nuovi-portinnesti/">La frutticoltura del domani ha bisogno di nuovi portinnesti</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  854. ]]></description>
  855. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/SERRA-AMBIENTAMENTO-533x400.jpg" width="533" height="400" title="" alt="Portinnesti" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Cambiamenti climatici, sfide ambientali e ricerca qualitativa impongono l'introduzione di novità sul mercato. Ecco perché i portinnesti sono spesso una strada più efficace e lungimirante rispetto alle nuove varietà. Facciamo il punto su melo, pero, drupacee e agrumi<!-- nbmpe --></div>
  856.  
  857. <p>L’eccellenza del vivaismo frutticolo italiano nel panorama europeo e internazionale è testimoniato dall’elevato livello di qualità e di rispondenze genetiche e sanitarie che il nostro settore vivaistico è oggi in grado di offrire ai produttori.</p>
  858. <p>Per elevare al massimo questi requisiti e promuovere la qualità dei suoi prodotti sui mercati europei e internazionali, Civi Italia d’intesa con Masaf ha adottato un nuovo sistema di certificazione vivaistica, marchiato Qvi-Qualità Vivaistica Italia, con livelli di qualità e garanzie superiori a quelli richiesti come standard dai sistemi di certificazione europei.</p>
  859. <p>Grazie a ciò, la produzione vivaistica nazionale certificata a marchio Qvi può contare ora su <strong>12 milioni di piante da frutto, 250 milioni di piante di fragola e 30 milioni di portinnesti</strong>. A questi, vanno aggiunte le produzioni nazionali livelli Cav e Certificato Ue: 40 milioni di piante da frutto e 80 milioni di piante di fragola.</p>
  860. <hr />
  861. <p style="text-align: center">Partecipa all'<strong>International Rootstocks Symposium</strong> che si terrà a <strong>Macfrut 2024 </strong>(8-9 maggio 2024)</p>
  862. <h2 style="text-align: center"><em><a href="https://share-eu1.hsforms.com/1bZPOyenKTce6q7unO-6zOQ2b3nva" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><span class="td_btn td_btn_lg td_round_btn">Acquista il biglietto scontato del 25% e ottieni tre mesi di abbonamento alla Rivista di Frutticoltura in omaggio</span></a></em></h2>
  863. <p style="text-align: center">Le iscrizioni chiuderanno il 30 aprile 2024 (posti limitati)</p>
  864. <hr />
  865. <h2>Portinnesti, la chiave per affrontare i problemi del futuro</h2>
  866. <p>«Le attuali tendenze in atto a livello mondiale implicano la necessità di generare innovazioni genetiche e tecnologie e anche di iniziare a pensare a una trasformazione dei modelli colturali attuali per far fronte, da un lato, a una richiesta maggiore di sostenibilità delle produzioni frutticole e, dall’altro, ad attuare i necessari mutamenti per <strong>far fronte ai cambiamenti climatici</strong> in corso. In questo contesto, la ricerca sull’innovazione genetica dei portinnesti rappresenta una strada molto più efficace e lungimirante rispetto alla sfrenata e incontrollata corsa verso nuove varietà. In sostanza, <strong>il problema va risolto prima di tutto partendo dalla radice</strong>, cioè dal portinnesto», ha spiegato il ricercatore <strong>Stefano Lugli</strong>.</p>
  867. <p>Proprio sull’importanza delle radici, cuore e mente di ogni pianta, sarà dedicata la relazione magistrale che Davide Neri terrà in apertura del simposio internazionale sui portinnesti.</p>
  868. <p>«In diverse zone vocate per la frutticoltura» ha precisato <strong>Davide Neri</strong>, professore dell'Università Politecnica delle Marche. «Si stanno diffondendo problemi degenerativi con perdite consistenti e numerose piante morte a seguito di eventi estremi legati alla attuale crisi climatica. <strong>Degenerazione del pero</strong>, <strong>moria del kiwi</strong>, <strong>patogeni radicali degli agrumi</strong> sono le più preoccupanti, ma anche melo, pesco e ciliegio presentano danni non trascurabili».</p>
  869. <p>«In questo scenario», ha continuato Neri, «i sempre più frequenti eventi climatici estremi con erratica distribuzione delle piogge, intense e alternate a periodi siccitosi prolungati, temperature estive elevate e prolungate, rendono <strong>meno resiliente il sistema</strong> basato su portinnesti molto deboli e poco esplorativi con sofferenza delle piante. Gli interventi possibili per migliorare il sistema sono perciò legati alla necessità di ricorrere a <strong>risorse genetiche più tolleranti agli stress abiotici</strong> e a perseguire operazioni colturali che permettano un migliore benessere della radice in condizioni di limitata fertilità del suolo e di eventi atmosferici estremi. In particolare, per migliorare "il cuore e la mente" del nostro frutteto occorre conoscere meglio l’architettura degli apparati radicali in relazione al vigore dell'albero; la biodiversità necessaria per il funzionamento delle radici in cenosi semplificate; e la risposta della radice all'intensificazione colturale e alla crisi climatica».</p>
  870. <h2>Nel melo domina ancora l'M9</h2>
  871. <p>Sul fronte melo, l'Italia ha come punto di riferimento <strong>Walter Guerra</strong>, direttore dell'Istituto di Frutti e Viticoltura del Centro di Sperimentazione Laimburg.</p>
  872. <p>«Dopo tanti investimenti sulle varietà, è ora di concentrarsi sui portinnesti», ha spiegato Guerra. «A questo proposito, nel mondo sono attivi una dozzina di programmi di miglioramento genetico, ma ovviamente è un lavoro molto lungo. Se dagli anni '70 l'M9 è il portinnesto principale per il melo, da qualche anno a questa parte <strong>si stanno cercando alternative</strong>. Negli Stati Uniti le alternative hanno già raggiunto l'80% del venduto, mentre <strong>in Europa è ancora l'M9 a dominare</strong>».</p>
  873. <p>Avere portinnesti più performanti è indispensabile, perché nel corso degli anni sono mutate tante cose nella coltivazione del melo.</p>
  874. <p>«Porto qualche esempio dei cambiamenti in atto. Le nuove forme di allevamento e le nuove varietà hanno esigenze ben precise e un portinnesto di 50 anni fa non sempre riesce ad assecondarle. Ma bisogna considerare anche tanti altri fattori: <strong>cambiamenti climatici</strong>,<strong> insetti </strong>(afide lanigero su tutti),<strong> produttività</strong>,<strong> qualità</strong>,<strong> stanchezza del terreno</strong>. Sono tutti aspetti che devono essere valutati e il rinnovamento genetico dei portinnesti si sta orientando per adattarsi alle mutate situazioni. Sul fronte portinnesti in Europa non ci aspettiamo una vera e propria rivoluzione, ma di certo<strong> qualcosa cambierà e deve cambiare</strong>», ha concluso Guerra.</p>
  875. <h2>La sfida ambientale dei portinnesti del pero</h2>
  876. <p>Sul comparto portinnesti pero, la parola va a uno dei maggiori esperti mondiali, il professor <strong>Stefano Musacchi</strong> della Washington State University, Stati Uniti.</p>
  877. <p>«In generale, il comparto delle pere sta affrontando una <strong>mancanza di innovazione comune</strong> a tutti i Paesi in cui questa specie viene coltivata. Inoltre, in molti casi, il consumatore giovane percepisce la pera come un prodotto "antico".</p>
  878. <p>Oltre a questa stagnazione varietale e alla mancanza di portinnesti universali, il settore del pero deve affrontare una crescente sfida ambientale in molti distretti produttivi. In Italia, per esempio, le pere hanno ridotto le allegagioni e la resa a causa delle forti gelate in fioritura nel 2021 e nel 2023 e, inoltre, si stanno verificando prolungati periodi estivi molto caldi con temperature superiori a 35 °C per diverse settimane anche nella parte settentrionale del Paese, seguiti da annate caratterizzate da episodi alluvionali».</p>
  879. <hr />
  880. <p style="text-align: center">Partecipa all'<strong>International Rootstocks Symposium</strong> che si terrà a <strong>Macfrut 2024 </strong>(8-9 maggio 2024)</p>
  881. <h2 style="text-align: center"><em><a href="https://share-eu1.hsforms.com/1bZPOyenKTce6q7unO-6zOQ2b3nva" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><span class="td_btn td_btn_lg td_round_btn">Ottieni il biglietto scontato del 25% e tre mesi di abbonamento alla Rivista di Frutticoltura in omaggio</span></a></em></h2>
  882. <p style="text-align: center">Le iscrizioni chiuderanno il 30 aprile 2024 (posti limitati)</p>
  883. <hr />
  884. <h3>La situazione italiana</h3>
  885. <p>Con le condizioni climatiche sempre più rigide,<strong> i portinnesti sono essenziali per mantenere alte le rese e la qualità dei frutti</strong>. Per molti anni, l'Italia ha aumentato gradualmente la densità di impianto e ha adottato portinnesti molto nanizzanti che ora non si adattano molto bene alle condizioni climatiche estreme che dobbiamo affrontare.</p>
  886. <p>«In Italia, i sistemi di impianto proposti per il pero tendono a ridurre la vita economica entro 20-25 anni. In alcune zone di produzione con condizioni più favorevoli, i frutteti possono durare 30-40 anni o più, come nell'area del Pacifico nordoccidentale (Washington e Oregon) degli Stati Uniti e in Argentina.</p>
  887. <p>Questo è dovuto principalmente al fatto che il pero europeo può essere coltivato su due gruppi principali di portinnesti: il cotogno (<em>Cydonia oblonga</em> Miller), utilizzato principalmente in Europa, e i portinnesti di pero (<em>Pyrus communis</em> L.), ottenuti principalmente da seme o clonali, diffusi negli Stati Uniti, in Sudafrica e in Sudamerica. Questi ultimi sono utilizzati in Europa soprattutto per la cv "Williams"», ha aggiunto Musacchi.</p>
  888. <h3>Limiti dei cotogni</h3>
  889. <p>I portinnesti più comuni in Italia sono i <strong>cotogni</strong>, utilizzati nelle zone adattate del nord del Paese, come Ferrara, Modena, Bologna e Ravenna.</p>
  890. <p>«In generale, i cotogni consentono il controllo del vigore degli alberi, una rapida entrata in produzione del frutteto (cioè la precocità) e sono particolarmente adatti per le alte densità (Hdp) fino a 3000-4000 alberi/ha, ma attualmente questa tipologia di frutteto sta soffrendo a causa delle condizioni climatiche estreme. I portinnesti di cotogno sono anche <strong>facili da propagare»</strong>, ha spiegato Musacchi.</p>
  891. <p>«Al contrario, uno svantaggio significativo nell'uso del cotogno è rappresentato dall'elevata <strong>suscettibilità alla clorosi ferrica</strong>, che può compromettere i risultati produttivi in alcune aree di coltivazione, come quelle caratterizzate da terreni sub-calcarei e pesanti. Un altro fattore limitante l'impiego del cotogno è l'<strong>incompatibilità d'innesto</strong> che, in alcune combinazioni, diventa particolarmente grave, soprattutto con l'aumento della temperatura».</p>
  892. <p>L'incompatibilità d'innesto tra pero e cotogno è localizzata, quindi può essere superata con la tecnica dell'intermedio, che consiste nell'interporre una cultivar compatibile tra la marza incompatibile e il portainnesto di cotogno.</p>
  893. <p>«La varietà più utilizzata come intermedio è 'Butirra Hardy'. La suscettibilità alla clorosi ferrica e la mancanza di compatibilità sono quindi due fattori limitanti con varietà importanti come 'Williams' o 'Guyot', nel bacino mediterraneo dei Paesi del Sud Europa come Spagna, Francia o Italia. Il cotogno MC non è mai stato utilizzato in Spagna a causa delle caratteristiche negative descritte in precedenza in Italia», ha detto il ricercatore.</p>
  894. <p>«Negli ultimi anni, anche l'uso di BA29 o MA ha evidenziato una <strong>mancanza di vigore e un decadimento della vegetazione e della resa</strong> negli alberi adulti. Inoltre, nella scelta dei cloni di portainnesto, bisogna tenere conto del fatto che l'elevata temperatura estiva limita la crescita delle radici negli strati più superficiali del terreno.</p>
  895. <p>Questo crea problemi, fino al decadimento delle pere, per i portinnesti a bassa vigoria nei frutteti ad alta densità. Pertanto, l'industria frutticola ha bisogno di nuovi portinnesti di Pyrus con <strong>controllo del vigore dimensionale per risolvere i principali problemi del cotogno come portainnesto</strong>».</p>
  896. <h3>I progetti di selezione di portinnesti nel mondo</h3>
  897. <p>«In Europa, un importante programma di selezione è stato avviato dall'Inrae-Angers più di due decenni fa», ha continuato Musacchi. «Successivamente, questo programma è stato esteso alla Spagna in collaborazione con il programma Inrae-Irta.</p>
  898. <p>L'obiettivo era quello di testare nuove selezioni nelle condizioni della Valle dell'Ebro, caratterizzata da condizioni climatiche calde e secche e da terreni che inducono clorosi ferrica. Questo programma è in corso e attualmente 54 selezioni d'élite di cinque specie di <em>Pyrus</em> sono nell'ultima fase di valutazione agronomica.</p>
  899. <p>Nel Nord Europa e negli Stati Uniti, altri programmi di selezione si concentrano sul cotogno per la sua maggiore efficienza di resa e qualità dei frutti, cercando di aggiungere una tolleranza superiore al gelo invernale per alcune selezioni locali. Il Wsu ha recentemente avviato un nuovo programma di selezione di portinnesti di pere, guidato dalla dottoressa Kate Evans.</p>
  900. <p>La serie OHxF (Farold) è una serie di portinnesti clonali che il vivaista dell'Oregon Lyle Brooks ha incrociato negli anni ‘60. Si tratta di un incrocio tra due varietà, 'Old Home' e 'Farmingdale', resistenti al colpo di fuoco batterico. In generale, sono difficili da propagare con le tecniche tradizionali, quindi si preferisce la propagazione in vitro.</p>
  901. <p>Tra tutte le accessioni ottenute da questa serie, 'OHxF 40' (Farold 40 Daygon) e 'OHxF 69' (Farold 69 Daynir) <strong>sono diffuse in Italia in terreni marginali</strong>, dove i cotogni presentano difficoltà di adattamento e manifestano sintomi di clorosi ferrica».</p>
  902. <hr />
  903. <p style="text-align: center">Partecipa all'<strong>International Rootstocks Symposium</strong> che si terrà a <strong>Macfrut 2024 </strong>(8-9 maggio 2024)</p>
  904. <h2 style="text-align: center"><em><a href="https://share-eu1.hsforms.com/1bZPOyenKTce6q7unO-6zOQ2b3nva" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><span class="td_btn td_btn_lg td_round_btn">Acquista il biglietto<strong> </strong>scontato del 25% e ottieni tre mesi di abbonamento alla Rivista di Frutticoltura in omaggio</span></a></em></h2>
  905. <p style="text-align: center">Le iscrizioni chiuderanno il 30 aprile 2024 (posti limitati)</p>
  906. <hr />
  907. <h3>Portinnesti del pero italiani</h3>
  908. <p>«La <strong>serie Fox</strong>, ottenuta presso l'Università di Bologna, ha prodotto tre portinnesti di rilievo: 'Fox 9', 'Fox 11' e 'Fox 16'. Sono nati dall'impollinazione di 'Volpina', una vecchia cultivar del germoplasma autoctono dell'Emilia-Romagna. Il<strong> 'Fox 9' è quello che ha avuto il maggior successo commerciale</strong>.</p>
  909. <p>In Germania, il programma di selezione privato di Numuller ha rilasciato alcune selezioni, tra cui 'A10' e 'A15', attualmente in fase di valutazione negli Stati Uniti. Il genere Amelanchier (Rosaceae) conta diverse specie originarie del Nord America e dell'Europa, caratterizzate da un'elevata tolleranza al freddo (- 40 °C).</p>
  910. <p><strong>È molto difficile rispondere alla domanda se esistono nuovi portinnesti già collaudati da proporre per i nuovi impianti</strong>. Ogni area distrettuale deve sviluppare la propria esperienza per determinare se un portainnesto è adatto alla coltivazione», ha concluso Musacchi.</p>
  911. <h2>Portinnesti per le drupacee, a che punto è la ricerca</h2>
  912. <p>Sulla situazione e le prospettive del settore drupacee ha risposto alle nostre domande il professor <strong>Gregory Lang</strong> della Michigan State University, Stati Uniti.</p>
  913. <h3><em>I portinnesti svolgono un ruolo sempre più cruciale nel determinare l'efficienza e la sostenibilità degli impianti di drupacee. Per quali ragioni?</em></h3>
  914. <p>I portinnesti hanno da tempo fornito la possibilità di coltivare, in regioni e tipi di suolo diversi e variabili, varietà specifiche di fruttiferi che sono molto desiderate dai mercati di consumo. Questa capacità di adattare le varietà desiderate a condizioni e luoghi di coltivazione diversi è cresciuta d'importanza con le sfide del cambiamento climatico e i problemi di manodopera (costi più elevati e disponibilità sempre minore) che stanno colpendo le regioni di produzione in tutto il mondo.</p>
  915. <p>I portinnesti possono modificare l'architettura degli alberi, portando a <strong>frutteti più efficienti</strong> dal punto di vista della manodopera e adattabili alla meccanizzazione, e possono anche alterare l'equilibrio tra crescita vegetativa e riproduttiva, portando a <strong>rese più elevate</strong> e a una <strong>migliore qualità dei frutti</strong>. Entrambi questi fattori sono fondamentali per la redditività e la sostenibilità della produzione.</p>
  916. <h3><em>Su quali obiettivi si concentra oggi la ricerca nel campo della selezione dei portinnesti delle Drupacee?</em></h3>
  917. <p>Il breeding sui portinnesti generalmente persegue obiettivi di base di miglioramento della produttività e dell'adattabilità del suolo, oltre a conferire vari livelli di vigore agli alberi, con un'enfasi crescente su tratti aggiuntivi che conferiscono <strong>resistenza a importanti parassiti e malattie</strong>, nonché <strong>resilienza a eventi climatici estremi</strong> come siccità, inondazioni e temperature straordinarie, alte o basse.</p>
  918. <p><strong>I portinnesti di ciliegio</strong> presentano ora un'ampia gamma di scelte di vigore per i coltivatori, ma la resilienza ai cambiamenti climatici estremi, in particolare alle temperature elevate, ha limitato la loro ampia adozione.</p>
  919. <p>Grazie al controllo della vigoria indotto dal portinnesto ora anche nel pesco si possono realizzare impianti ad alta densità ed elevata efficienza produttiva. <strong>I portinnesti di pesco</strong>, susino e albicocco devono ancora raggiungere livelli simili di controllo della vigoria in un'ampia gamma di genotipi disponibili, sebbene siano stati compiuti progressi in aree critiche di tolleranza alle malattie e adattamento al suolo, ma la produzione di questi frutti è rimasta stagnante a causa della vigoria.</p>
  920. <p>Di conseguenza, tra gli obiettivi attuali figurano l'ampliamento della gamma di controllo della vigoria e della compatibilità degli innesti per questi portinnesti di drupacee, mantenendo o migliorando allo stesso tempo il loro adattamento alle condizioni critiche del suolo. <strong>La coltivazione dell'albicocco e del susino </strong>è ancora in gran parte legata all'utilizzo di<strong> portinnesti rustici e vigorosi</strong>.</p>
  921. <h3><em>Quali sono i progetti di miglioramento genetico dei portinnesti più importanti nel mondo?</em></h3>
  922. <p><strong>Ciascuna specie di drupacee ha priorità critiche specifiche e variabili</strong>, così come specifiche <strong>aree di coltivazione</strong>. Per esempio, una malattia complessa del pesco (Ptsl - <em>Peach tree short life</em>, influenzata da patogeni e nematodi, è fondamentale per gli Stati Uniti sudorientali, mentre la resistenza all'Armillaria è ampiamente critica in tutte le regioni di coltivazione degli Stati Uniti.</p>
  923. <p>I portinnesti di ciliegio che controllano il vigore di Gisela tendono a funzionare bene nei climi temperati miti come l'Europa settentrionale e il Nord America settentrionale, ma hanno prestazioni inferiori nei climi caldi e aridi come l'Europa meridionale, la California e il Cile centrale.</p>
  924. <p>I programmi di selezione che utilizzano soglie di screening rigorose per i tratti di maggiore importanza critica per i gruppi di stakeholder hanno maggiori probabilità di realizzare progressi significativi e sostenibili.</p>
  925. <h3><em>Ci sono nuovi portinnesti già collaudati da proporre per nuovi impianti?</em></h3>
  926. <p>La maggior parte dei programmi mondiali di selezione dei portinnesti di Drupacee generano continuamente nuovi genotipi di portinnesti che vengono inseriti in varie fasi di test, con il risultato finale del rilascio periodico di nuovi portinnesti per l'adozione da parte dei coltivatori nelle piantagioni contemporanee.</p>
  927. <p>Una considerazione fondamentale per i coltivatori che adottano nuovi portinnesti specifici, in particolare portinnesti che conferiscono un livello di vigore diverso da quelli del passato, è quella di <strong>utilizzare un sistema di allevamento appropriato</strong>, un'architettura della chioma e tecniche di gestione adatte al portainnesto e all'areale di coltivazione, tenendo conto del vigore indotto dal portinnesto sito nonché dell'impatto del portinnesto sulla precocità e sulla produttività.</p>
  928. <p>Si tratta di <strong>decisioni cruciali</strong> per l'adozione e l'utilizzo di successo delle caratteristiche chiave del portainnesto nel tentativo di ottimizzare l'efficienza e la sostenibilità della produzione.</p>
  929. <hr />
  930. <p style="text-align: center">Partecipa all'<strong>International Rootstocks Symposium</strong> che si terrà a <strong>Macfrut 2024 </strong>(8-9 maggio 2024)</p>
  931. <h2 style="text-align: center"><em><a href="https://share-eu1.hsforms.com/1bZPOyenKTce6q7unO-6zOQ2b3nva" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><span class="td_btn td_btn_lg td_round_btn">Ottieni il biglietto<strong> </strong>scontato del 25% e tre mesi di abbonamento alla Rivista di Frutticoltura in omaggio</span></a></em></h2>
  932. <p style="text-align: center">Le iscrizioni chiuderanno il 30 aprile 2024 (posti limitati)</p>
  933. <hr />
  934. <h2>I portinnesti per gli agrumi</h2>
  935. <p>Sulla situazione e le prospettive del settore agrumicolo abbiamo chiesto di intervenire a  <strong>Stefano La Malfa</strong>, dell'Università di Catania e <strong>Marco Caruso</strong>, del Crea di Acireale (Catania).</p>
  936. <h3><em>Su quali obiettivi si concentra oggi la ricerca nella selezione dei portinnesti?</em></h3>
  937. <p>Gli obiettivi principali possono essere diversi nelle varie aree di coltivazione degli agrumi. Per esempio, la <strong>resistenza al CTV</strong> è fondamentale nelle aree in cui sono presenti ceppi Resistance Breaking che superano la resistenza del <em>Poncirus trifoliata</em> e dei citrange.</p>
  938. <p>Attualmente, il Huanglongbing (HLB), o rinverdimento degli agrumi, è una malattia batterica che rappresenta una grave minaccia per l'industria agrumicola mondiale, anche nell'area mediterranea, dove gli insetti vettori dell'HLB sono stati individuati in Spagna, Israele e Cipro.</p>
  939. <p>La <strong>tolleranza al HLB</strong> è quindi uno dei principali obiettivi dei costitutori in molti Paesi in cui la malattia è presente, anche se la resistenza alla batteriosi sembra essere determinata principalmente dal nesto.</p>
  940. <p>Alcuni altri tratti sono comuni a diversi programmi di selezione e comprendono un'elevata efficienza produttiva e un migliore adattamento a diversi stress biotici e abiotici. Anche la <strong>qualità dei frutti</strong> (dimensioni, colore, Brix ecc.) è un obiettivo importante, soprattutto nei Paesi in cui la produzione di frutta è destinata principalmente al mercato fresco.</p>
  941. <h3><em>Quali sono i più importanti progetti di selezione di portinnesti nel mondo?</em></h3>
  942. <p>Al momento, i programmi più importanti sono negli Stati Uniti, in Australia, Brasile e Spagna. Altri programmi sono in corso in Italia e in Francia. Inoltre, Paesi come l'Argentina e il Sudafrica hanno svolto un ruolo importante nel rilascio di nuovi portinnesti. Molti altri Paesi stanno eseguendo programmi di valutazione dei portinnesti piuttosto che di breeding.</p>
  943. <h3><em>Esistono nuovi portinnesti già collaudati da proporre per i nuovi impianti?</em></h3>
  944. <p>Negli ultimi anni, nei principali Paesi produttori di agrumi sono stati rilasciati diversi portinnesti con <strong>prestazioni eccellenti in termini di produttività e adattabilità</strong> a diverse condizioni di coltivazione.</p>
  945. <p>Alcuni di questi sono stati testati in diversi Paesi, con risultati altrettanto promettenti. Ci riferiamo a <strong>Forner Alcaide 5</strong> (dell'Ivia, Spagna), che sta ricevendo risposte incoraggianti da parte degli agrumicoltori in diverse aree, soprattutto per la sua tolleranza alla salinità; <strong>C22</strong> (Bitters, rilasciato dall'Università della California Riverside, Ucr), che si caratterizza per una migliore adattabilità a terreni a pH elevato e per un'elevata efficienza produttiva; e <strong>C57</strong> (Furr, dell'Ucr), caratterizzato da un elevato vigore e produttività.</p>
  946. <p>I tre portinnesti conferiscono un'elevata qualità dei frutti. In Florida sono stati recentemente rilasciati diversi portinnesti, come <strong>US 942</strong> e la <strong>serie UFR</strong>, che mostrano una migliore tolleranza alla HLB rispetto a standard come citrumelo Swingle e citrange Carrizo. <strong>Il programma italiano del Crea ha rilasciato l'ibrido F6P12</strong>, che ha mostrato rese cumulate più elevate in una prova pluriennale rispetto a molti altri portinnesti, in combinazione con una cultivar di Tarocco, e si sta gradualmente diffondendo in Italia in combinazione con altre varietà.</p>
  947. <h2>L'innovazione varietale e i portinnesti a Macfrut 2024</h2>
  948. <p class="gmail-msonospacing" style="margin: 0cm;text-align: justify">Tutte queste tematiche saranno al centro di due tavole rotonde ospitate nel corso di Macfrut 2024 al Rimini Expo Centre.</p>
  949. <p>&nbsp;</p>
  950. <h3>Tavola rotonda sull'innovazione varietale</h3>
  951. <p class="gmail-msonospacing" style="margin: 0cm;text-align: justify"><strong>La prima tavola rotonda</strong>, "<em>La filiera dell’innovazione varietale in frutticoltura: brevetti, forme di protezione e modelli di sviluppo commerciale</em>", è organizzata da Soi (Società di Ortoflorofrutticoltura Italiana) e Civi Italia. <strong>Si svolgerà venerdì 10 maggio alle ore 10</strong>.</p>
  952. <p>&nbsp;</p>
  953. <p class="gmail-msonospacing" style="margin: 0cm;text-align: justify">Le tematiche legate ai brevetti vegetali, alle forme di protezione e alle nuove tecnologie di breeding saranno oggetto della relazione introduttiva di <strong>Francesco Mattina,</strong> presidente del Cpvo, l’ufficio comunitario delle varietà vegetali che gestisce, sviluppa e promuove un efficiente sistema di diritti di proprietà intellettuale fornendo servizi incentrati sul cliente, sostenendo così l'innovazione e la creazione di nuove varietà vegetali a beneficio della società.</p>
  954. <p>&nbsp;</p>
  955. <p class="gmail-msonospacing" style="margin: 0cm;text-align: justify">Le opportunità e le problematiche sui modelli di sviluppo e organizzazione della filiera varietale verranno affrontati con due casi di studio dedicati al comparto delle mele e a quello del kiwi con due doppi interventi a cura di <strong>Walter Guerra</strong>, direttore del CS di Laimburg e <strong>Jurgen Braun</strong>, ceo di Kiku Variety Managment, per il melo; <strong>Raffaele Testolin</strong> dell’Università di Udine e <strong>Ugo Palara</strong>, presidente di New Plant, per l’actinidia. A moderare l’evento <strong>Daniele Bassi</strong> dell’Università di Milano.</p>
  956. <p>&nbsp;</p>
  957. <h3>Tavola rotonda sulla certificazione volontaria</h3>
  958. <p class="gmail-msonospacing" style="margin: 0cm;text-align: justify"><strong>La seconda tavola rotonda</strong> si intitola "<em>QVI – La certificazione volontaria del vivaismo frutticolo italiano: strumento di promozione o freno per la qualificazione delle produzioni vivaistiche?</em>” ed è in programma <strong>venerdì 10 maggio alle ore 12</strong>. A organizzarla è Civi-Italia con il patrocinio della Soi.</p>
  959. <p class="gmail-msonospacing" style="margin: 0cm;text-align: justify"><img class="alignleft wp-image-40522263 size-medium" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/CERITIFICAZIONE-300x300.jpg" alt="certificazione volontaria portinnesti" width="300" height="300" /><br />
  960. Al centro del focus la Qvi-Qualità vivaistica Italia. «Qvi-Qualità vivaistica Italia», ha precisato <strong>Luigi Catalano</strong>, direttore di Civi Italia, «è il livello di certificazione volontaria del materiale di propagazione vegetale delle piante da frutto prodotte in Italia. È il livello di garanzie più elevate che i vivaisti italiani possono offrire ai frutticoltori e proseguono quanto in passato era qualificato e noto come "virus esente"».</p>
  961. <p>&nbsp;</p>
  962. <p class="gmail-msonospacing" style="margin: 0cm;text-align: justify">La tavola rotonda sarà moderata da <strong>Stefano La Malfa</strong>, presidente della sezione Frutticoltura della Soi. Questo il programma:</p>
  963. <p>&nbsp;</p>
  964. <ul>
  965. <li class="gmail-msonospacing" style="text-align: justify">Gli aspetti delle garanzie fitosanitarie e della corrispondenza varietale nell’ambito delle norme che regolamentano produzione e commercializzazione della piante da frutto. L'intervento sarà a cura di <strong>Bruno Caio Faraglia</strong>, che dirige il Servizio Fitosanitario Nazionale del Masaf a cui afferiscono tali competenze.</li>
  966. <li><span style="text-align: justify">Le problematiche legate all’immediato inserimento nei programmi di certificazione Qvi dei nuovi genotipi per i quali sono in corso le procedure per l’ottenimento della privativa della proprietà intellettuale presso il Cpvo sono un ostacolo alla maggiore qualificazione delle produzioni vivaistiche per i lunghi tempi necessari alle prove Dus (distinguibilità, uniformità e stabilità); in particolare, questo aspetto riguarda quelle specie per cui i programmi di breeding sono molto attivi e propongono continuamente nuove varietà. Questioni che saranno discusse e affrontate con <strong>Francesco Mattina</strong>, presidente del Cpvo. </span></li>
  967. <li><span style="text-align: justify">Dal lato dei produttori frutticoli, <strong>Davide Vernocchi</strong>, presidente di Apo Conerpo, rappresenterà le esigenze dei frutticoltori verso il materiale vivaistico, per la necessità di dare sicurezza a investimenti per la costituzione di nuovi frutteti che poi rappresentano l’ossatura produttiva dei prossimi lustri. </span></li>
  968. <li><span style="text-align: justify">Ruolo, azioni, obiettivi e strategie del Civi-Italia, cui il Masaf ha assegnato il ruolo di soggetto gestore della certificazione a marchio Qvi saranno illustrati dal presidente <strong>Giandomenico Consalvo</strong>.</span></li>
  969. </ul>
  970. <p class="gmail-msonospacing" style="margin: 0cm;text-align: justify">«Si tratta di un evento per informare, divulgare e riproporre alla filiera frutticola nazionale le innovazioni varietali e le loro garanzie», ha concluso Catalano. «Le basi per il futuro del comparto nel segno della sostenibilità e competitività delle produzioni made in Italy».</p>
  971. <hr />
  972. <p style="text-align: center">Partecipa all'<strong>International Rootstocks Symposium</strong> che si terrà a <strong>Macfrut 2024 </strong>(8-9 maggio 2024)</p>
  973. <h2 style="text-align: center"><em><a href="https://share-eu1.hsforms.com/1bZPOyenKTce6q7unO-6zOQ2b3nva" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><span class="td_btn td_btn_lg td_round_btn">Ottieni il biglietto scontato del 25% e tre mesi di abbonamento alla Rivista di Frutticoltura in omaggio</span></a></em></h2>
  974. <p style="text-align: center">Le iscrizioni chiuderanno il 30 aprile 2024 (posti limitati)</p>
  975. <p class="gmail-msonospacing" style="margin: 0cm;text-align: justify"><span style="font-size: 6.0pt;font-family: 'Arial',sans-serif"> </span></p>
  976.  
  977.  
  978.  
  979.  
  980.  
  981.  
  982.  
  983. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/frutticoltura-orticoltura/la-frutticoltura-del-domani-ha-bisogno-di-nuovi-portinnesti/">La frutticoltura del domani ha bisogno di nuovi portinnesti</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  984. ]]></content:encoded>
  985. <wfw:commentRss>https://terraevita.edagricole.it/frutticoltura-orticoltura/la-frutticoltura-del-domani-ha-bisogno-di-nuovi-portinnesti/feed/</wfw:commentRss>
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  987. <enclosure url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/SERRA-AMBIENTAMENTO.jpg" length="363186" type="image/jpg" />
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  989. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
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  991. <media:description type="html"><![CDATA[Serra ambientamento portinnesti]]></media:description>
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  994. </item>
  995. <item>
  996. <title>Funzionamento dei Caa, i chiarimenti del Masaf</title>
  997. <link>https://terraevita.edagricole.it/economia-e-politica-agricola/funzionamento-caa-arrivano-chiarimenti-masaf/</link>
  998. <comments>https://terraevita.edagricole.it/economia-e-politica-agricola/funzionamento-caa-arrivano-chiarimenti-masaf/#respond</comments>
  999. <pubDate>Tue, 23 Apr 2024 09:14:12 +0000</pubDate>
  1000. <dc:creator><![CDATA[Giulio D'Imperio]]></dc:creator>
  1001. <category><![CDATA[Economia e politica agricola]]></category>
  1002. <category><![CDATA[Caa]]></category>
  1003. <category><![CDATA[decreto]]></category>
  1004. <category><![CDATA[Masaf]]></category>
  1005.  
  1006. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40522241</guid>
  1007. <description><![CDATA[<p>Il centro autorizzato dovrà stipulare anche una polizza per responsabilità civile, nonché per danni diretti ed indiretti nei confronti degli utenti</p>
  1008. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/economia-e-politica-agricola/funzionamento-caa-arrivano-chiarimenti-masaf/">Funzionamento dei Caa, i chiarimenti del Masaf</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1009. ]]></description>
  1010. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2020/11/Caa-sportelli-assistenza-pratiche00004-300x400.jpg" width="300" height="400" title="" alt="caa" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Il centro autorizzato dovrà stipulare anche una polizza per responsabilità civile, nonché per danni diretti ed indiretti nei confronti degli utenti<!-- nbmpe --></div>
  1011.  
  1012. <p>Il ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, con <a href="https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2024-04-13&amp;atto.codiceRedazionale=24A01819&amp;elenco30giorni=true" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Decreto del 21 febbraio 2024</a>, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.87 del 13 aprile 2024, ha fornito indicazioni circa i requisiti di garanzia e funzionamento che dovrebbero avere i Centri autorizzati di assistenza agricola (Caa).</p>
  1013. <h2>Le condizioni da rispettare</h2>
  1014. <p>Per svolgere la loro attività è necessario che ottengano una autorizzazione dalla regione o provincia autonoma in cui si trova la sede legale, così come stabilito dall’articolo 13 del decreto ministeriale. La norma ha definito non solo le attività che possono essere svolte dai Centri autorizzati di assistenza agricola, ma anche quali devono essere i requisiti sia oggettivi che soggettivi perché un Caa possa operare. Tali requisiti dovranno essere valutati dalle regioni o province autonome entro sessanta giorni da quando viene loro presentata l’istanza. E’ stata stabilita anche quale è la responsabilità del Caa. Il Caa autorizzato dovrà stipulare una polizza per responsabilità civile, per danni diretti ed indiretti nei confronti degli utenti o degli organismi pagatori, che potrebbero verificarsi nello svolgimento della propria attività. Tale polizza dovrà avere un massimale di rischio coperto almeno pari ad €2.065.827,60.</p>
  1015. <h2>Le attività autorizzate</h2>
  1016. <p>L’attività che può essere svolta da un Caa è quella di fornire assistenza alle imprese agricole, oltre a tutte le attività previste per legge e delegate dai seguenti soggetti:</p>
  1017. <p>- organismi pagatori;</p>
  1018. <p>- regioni e province autonome;</p>
  1019. <p>- altri enti pubblici</p>
  1020. <p>Il tutto dovrà avvenire nel pieno rispetto delle specifiche competenze proprie degli ordini e collegi professionali, e del principio di sussidiarietà.</p>
  1021. <p>I Caa possono procedere all’aggiornamento dell’Anagrafe delle aziende agricole, in modo particolare alla costituzione, aggiornamento e custodia del fascicolo aziendale, a seguito di delega ottenuta a titolo oneroso da parte organismi pagatori. Nello stesso modo gli stessi enti possono delegare i Caa a svolgere funzioni di accettazione e registrazione nei sistemi informativi, riguardo a:</p>
  1022. <p>- le istanze presentate;</p>
  1023. <p>- le dichiarazioni;</p>
  1024. <p>- domande di aiuto, di sostegno e di pagamento che i produttori vogliono presentare.</p>
  1025. <p>I Caa possono, nel caso dovessero ricevere un apposito mandato dai propri utenti, accertare e attestare fatti o circostanze di ordine tecnico, riguardanti situazioni o dati certi riguardanti all’esercizio dell’attività di impresa, tranne le attività che la norma prevede che possano essere svolte dai professionisti abilitati.</p>
  1026. <p>Altro compito riservato ai Caa è quello di verificare che la documentazione presentata dalle aziende agricole sia completa per quanto previsto dai procedimenti amministrativi di competenza degli enti pubblici e degli enti locali.</p>
  1027. <p>Esiste una precisa responsabilità dei Caa riguardo le attività che possono svolgere che si concretizzano:</p>
  1028. <p>- nell’identificare con esattezza il produttore agricolo che risulti essere il titolare del fascicolo aziendale;</p>
  1029. <p>- nella verifica di quelli che risultano essere i poteri di rappresentanza dell’azienda agricola;</p>
  1030. <p>- nell’acquisire, verificandone l’esistenza la completezza e la regolarità formale dei titoli di conduzione dei beni immobili strumentali a quella che è l’attività di impresa che deve essere riportata nei sistemi informatici su mandato del produttore;</p>
  1031. <p>- nel dover procedere alla verifica della sottoscrizione delle istanze, delle domande di aiuto, di pagamento e delle dichiarazioni correlate;</p>
  1032. <p>- nel dover immettere correttamente i dati nei sistemi informatici;</p>
  1033. <p>- nel rispetto delle disposizioni normative nazionali e dell’Unione Europea riguardo la protezione dei dati personali dei soggetti che hanno rilasciato una espressa delega;</p>
  1034. <p>- nel rispetto delle procedure forniti agli stessi CAA dagli organismi pagatori e dagli altri enti convenzionati.</p>
  1035. <h2>I requisiti oggettivi</h2>
  1036. <p>I requisiti oggettivi di una Caa si basano su una idonea capacità operativa che si ha se si è in possesso di idonei requisiti strutturali ed organizzativi. Per idonea capacità operativa si intende un insieme di mezzi materiali, professionali ed organizzativi che diano la possibilità di adempiere a tutte quelle che sono le necessità richieste degli utenti da assistere, degli organismi pagatori e delle pubbliche amministrazioni. In pratica, occorre essere nella condizione di reperire, verificare, informatizzare, elaborare e tramettere con mezzi informatici i dati necessari attraverso i quali si possa dimostrare che gli utenti hanno diritto ad usufruire sia dei contributi che degli interventi previsti nel Decreto del 21 febbraio 2024 del ministero dell’Agricoltura della Sovranità Alimentare e delle Foreste. Altro requisito soggettivo importante è quello riferito alla disponibilità, in via esclusiva, dei locali per svolgere l’attività del Caa che, al massimo, può essere svolta contestualmente all’attività di Caf. I locali devono essere identificabili attraverso apposite insegne e devono essere aperti al pubblico per almeno due giorni a settimana e almeno cinque ore giornaliere. Inoltre, il Caa deve avere una strumentazione informatica e telematica tale da potersi connettere con il Sistema informativo agricolo nazionale (<a href="https://terraevita.edagricole.it/economia-e-politica-agricola/agea-caa-anche-vitale-impone-laccesso-al-sian-solo-per-i-dipendenti/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Sian</a>) e con gli altri sistemi informatici posti in capo agli altri organismi pagatori regionali, anche per verificare la tracciabilità dei pagamenti avvenuti.</p>
  1037. <h2>Il numero minimo dei dipendenti</h2>
  1038. <p>E’ stato stabilito anche il numero minimo dei dipendenti richiesto nei Caa: l’organico aziendale deve essere tale che il rapporto operatore/utente non dovrà essere maggiore ad un numero di fascicoli medio per operatore pari a 350 fascicoli attivi, la cui consistenza aziendale medi  non dovrà superare 9.000 ettari di superficie.</p>
  1039. <h2>I requisiti soggettivi</h2>
  1040. <p>Il Caa dovrà avere un responsabile tecnico, la cui nomina dovrà essere effettuata dall’organi amministrativo. Due sono le figure che potrebbero ricoprire questo ruolo.</p>
  1041. <p>La prima figura è identificabile in colui che è possesso di uno dei seguenti titoli di studio:</p>
  1042. <p>- laurea in discipline agrarie o equipollenti;</p>
  1043. <p>- laurea in scienze economiche;</p>
  1044. <p>- diploma di perito agrario o agrotecnico;</p>
  1045. <p>In questo caso il responsabile tecnico dovrà essere iscritto ad un albo professionale da almeno due anni, oppure, in alternativa, dovrà aver maturato una esperienza lavorativa, almeno di due anni, relativamente all’assistenza o consulenza amministrativa nei riguardi di operatori agricoli.</p>
  1046. <p>La seconda figura che potrà ricoprire il ruolo di responsabile tecnico può essere una persona che ha svolto attività lavorativa come impiegato di concetto, in organizzazioni sindacali o di categoria del comparto agricolo occupandosi dell’assistenza ai produttori agricoli, per almeno un triennio, al fine di giungere ad ottenere contributi della Comunità europea.</p>
  1047. <p>Tutti coloro che operano all’interno dell’organizzazione Caa o all’interno di società di cui i Caa si servono, ovvero dipendenti, sindaci ed amministratori, non devono:</p>
  1048. <p>- essere stati condannati, anche in maniera non definitiva, né aver ricevuto sanzioni a causa di sentenze emesse ai sensi dell’articolo 444 del codice di procedura penale per reati di tipo finanziario;</p>
  1049. <p>- essere stati rinviati a giudizio per reati finanziari in procedimenti penali pendenti;</p>
  1050. <p>- aver commesso gravi e ripetute violazioni in marito a normative riguardanti benefici comunitari, nazionali, regionali riferiti al comparto agricolo;</p>
  1051. <p>- intrattenere con la pubblica amministrazione rapporti di consulenza o con privati per situazioni confliggenti.</p>
  1052.  
  1053.  
  1054.  
  1055.  
  1056.  
  1057.  
  1058.  
  1059. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/economia-e-politica-agricola/funzionamento-caa-arrivano-chiarimenti-masaf/">Funzionamento dei Caa, i chiarimenti del Masaf</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
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  1065. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
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  1070. </item>
  1071. <item>
  1072. <title>Biostimolanti microbici su vite, potenzialità e prospettive</title>
  1073. <link>https://vigneviniequalita.edagricole.it/vigneto/biostimolanti-microbici-in-viticoltura-potenzialita-e-prospettive/</link>
  1074. <comments>https://vigneviniequalita.edagricole.it/vigneto/biostimolanti-microbici-in-viticoltura-potenzialita-e-prospettive/#respond</comments>
  1075. <pubDate>Tue, 23 Apr 2024 08:01:48 +0000</pubDate>
  1076. <dc:creator><![CDATA[Redazione Terra e Vita]]></dc:creator>
  1077. <category><![CDATA[Viticoltura ed enologia]]></category>
  1078.  
  1079. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40521738</guid>
  1080. <description><![CDATA[<p>Nell’ottica di rafforzare una viticoltura sostenibile, l'integrazione dei biostimolanti microbici nelle pratiche gestionali del vigneto si configura come una risorsa utile per affrontare le problematiche emergenti in viticoltura, potenziando la tolleranza e la resistenza della vite agli stress biotici e abiotici</p>
  1081. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://vigneviniequalita.edagricole.it/vigneto/biostimolanti-microbici-in-viticoltura-potenzialita-e-prospettive/">Biostimolanti microbici su vite, potenzialità e prospettive</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1082. ]]></description>
  1083. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/panorama_vigna-600x250.jpeg" width="600" height="250" title="" alt="" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Nell’ottica di rafforzare una viticoltura sostenibile, l'integrazione dei biostimolanti microbici nelle pratiche gestionali del vigneto si configura come una risorsa utile per affrontare le problematiche emergenti in viticoltura, potenziando la tolleranza e la resistenza della vite agli stress biotici e abiotici<!-- nbmpe --></div>
  1084.  
  1085.  
  1086.  
  1087.  
  1088.  
  1089.  
  1090.  
  1091.  
  1092. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://vigneviniequalita.edagricole.it/vigneto/biostimolanti-microbici-in-viticoltura-potenzialita-e-prospettive/">Biostimolanti microbici su vite, potenzialità e prospettive</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1093. ]]></content:encoded>
  1094. <wfw:commentRss>https://vigneviniequalita.edagricole.it/vigneto/biostimolanti-microbici-in-viticoltura-potenzialita-e-prospettive/feed/</wfw:commentRss>
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  1098. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
  1099. <media:title></media:title>
  1100. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
  1101. </media:content>
  1102. <media:thumbnail xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/panorama_vigna-600x250.jpeg" width="600" height="250" />
  1103. </item>
  1104. <item>
  1105. <title>Ortofrutta, aumenti generalizzati sui mercati</title>
  1106. <link>https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/ortofrutta-aumenti-generalizzati-mercati/</link>
  1107. <comments>https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/ortofrutta-aumenti-generalizzati-mercati/#respond</comments>
  1108. <pubDate>Tue, 23 Apr 2024 07:26:09 +0000</pubDate>
  1109. <dc:creator><![CDATA[Redazione Terra e Vita]]></dc:creator>
  1110. <category><![CDATA[Prezzi agricoli e mercati]]></category>
  1111. <category><![CDATA[Bmti]]></category>
  1112. <category><![CDATA[ortofrutta]]></category>
  1113. <category><![CDATA[prezzi]]></category>
  1114.  
  1115. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40521753</guid>
  1116. <description><![CDATA[<p>Secondo i dati Bmti, crescono fragole, asparagi, zucchine e melanzane. Peperoni al top. Stentano invece i meloni a causa del freddo</p>
  1117. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/ortofrutta-aumenti-generalizzati-mercati/">Ortofrutta, aumenti generalizzati sui mercati</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1118. ]]></description>
  1119. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2022/10/Car-Roma-prezzi-600x400.jpg" width="600" height="400" title="" alt="" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Secondo i dati Bmti, crescono fragole, asparagi, zucchine e melanzane. Peperoni al top. Stentano invece i meloni a causa del freddo<!-- nbmpe --></div>
  1120.  
  1121. <p>Il settore dell'ortofrutta vede in questo avvio di settimana una situazione di listini in crescita per quasi tutte le principali referenze rispetto a <a href="https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/gli-asparagi-precipitano-le-melanzane-rimangono-stabili/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">sette giorni fa</a>. In decisa risalita, secondo le elaborazioni <a href="https://www.bmti.it/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Bmti</a>, ci sono infatti zucchine, asparagi e fragole, assieme a peperoni e melanzane.</p>
  1122. <h2>Asparagi in risalita<strong><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></strong></h2>
  1123. <p>Con l’arrivo delle basse temperature, soprattutto nelle ore notturne, la produzione degli asparagi ha subito un rallentamento, che si traduce quindi in un aumento dei prezzi nei mercati. La domanda resta su buoni livelli.</p>
  1124. <h2>Carciofini, timido rialzo<strong><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></strong></h2>
  1125. <p>Procede regolare la vendita dei carciofini. Un aumento dei prezzi in questo avvio di settimana si è registrato nel mercato di Padova. Grazie ai maggiori quantitativi raccolti, i prezzi mantengono, in generale, un trend più basso rispetto lo scorso anno</p>
  1126. <h2>Cetrioli, il prezzo aumenta ma la domanda frena<strong><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></strong></h2>
  1127. <p>Con l’aumento della domanda dei giorni scorsi, i prezzi del cetriolo hanno iniziato a salire, raggiungendo un livello tipico del periodo. La domanda però ha subito una frenata, con la perturbazione e il freddo che stanno colpendo la nostra Penisola.</p>
  1128. <h2>Fagiolini in flessione<strong><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Rossa.jpg" /></strong></h2>
  1129. <p>Presente nei mercati quasi esclusivamente il fagiolino italiano, che guadagna la scena con la fine della produzione africana. Prezzi che tendono al calo, con i quantitativi che aumentano. Entra nei mercati anche il fagiolino piatto verde. La domanda resta stabile, ma può aumentare col ritorno della primavera. Qualità buona del prodotto.</p>
  1130. <h2>Fave, bene nei mercati del nord Italia<strong><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></strong></h2>
  1131. <p>Si avvia alla conclusione la campagna delle fave. La domanda aumenta tradizionalmente in concomitanza delle festività del 25 aprile e del 1° maggio. I prezzi restano ancora su livelli inferiori allo scorso anno, ma questa settimana hanno messo a segno un leggero aumento, in particolare nelle piazze del nord Italia.</p>
  1132. <h2>Fragole, ulteriori rincari<strong><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></strong></h2>
  1133. <p>Minori i quantitativi in ingresso nei mercati per le fragole. Il calo termico ha rallentato ulteriormente la produzione al sud. Campagna della Basilicata che si avvia verso il termine; iniziano a entrare le prime partite di prodotto veneto. Livello qualitativo sempre alto e domanda che subisce un aumento in concomitanza del week end e del ponte di fine aprile e inizio maggio.</p>
  1134. <h2>Melanzane, diminuisce la disponibilità dalla Sicilia<strong><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></strong></h2>
  1135. <p>La melanzana, in questo avvio di settimana, guadagna un aumento dei prezzi. Domanda regolare, ma i quantitativi dalla Sicilia sono in calo. In arrivo le prime partite di melanzane raccolte in campo aperto. Prezzi per il momento superiori allo scorso anno.</p>
  1136. <h2>Meloni, il maltempo scoraggia gli acquisti<strong><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Rossa.jpg" /></strong></h2>
  1137. <p>Entra in piena produzione la campagna dei meloni retati siciliani. Presenti nei mercati diverse varietà, dal Proteo al Red Falcon, con ancora un’ampia forbice di prezzo. Qualità già su un buon livello. Domanda che però stenta a decollare a causa del ritorno delle basse temperature e del maltempo.</p>
  1138. <h2>Peperoni alle stelle<strong><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></strong></h2>
  1139. <p>Si registra un forte aumento dei prezzi dei peperoni in questa settimana, sia per il lungo italiano ma soprattutto per il quadrato spagnolo. Diminuiscono i quantitativi presenti nei mercati, con la produzione in piena area che non ancora è partita. In questo periodo si evidenziano tipicamente carenze di prodotto e prezzi in aumento, che dovrebbero ritornare su livelli normali nelle prossime settimane, grazie all’aumento dei quantitativi della nuova produzione.</p>
  1140. <h2>Le zucchine spingono sull'acceleratore<b><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></b></h2>
  1141. <p>Anche per le zucchine i prezzi hanno subito un deciso rialzo in questa settimana. I quantitativi non sono alti e la domanda resta sostenuta. Produzione in piena area che sta per partire, ma al momento non ci sono ancora elevati quantitativi raccolti e l’arrivo del freddo e del maltempo ritarda ulteriormente la disponibilità.</p>
  1142. <p style="text-align: center"><a href="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Ortofrutta-22-aprile-2024-ok.pdf" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><span class="td_btn td_btn_lg td_shadow_btn">Leggi i prezzi dei prodotti ortofrutticoli del 22 aprile 2024</span></a></p>
  1143. <p>&nbsp;</p>
  1144. <p>&nbsp;</p>
  1145. <p>&nbsp;</p>
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  1151. <p>&nbsp;</p>
  1152. <p>&nbsp;</p>
  1153. <p>&nbsp;</p>
  1154. <p>&nbsp;</p>
  1155. <p><span style="color: #ffffff">ortofrutta ortofrutta ortofrutta ortofrutta</span></p>
  1156.  
  1157.  
  1158.  
  1159.  
  1160.  
  1161.  
  1162.  
  1163. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/ortofrutta-aumenti-generalizzati-mercati/">Ortofrutta, aumenti generalizzati sui mercati</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1164. ]]></content:encoded>
  1165. <wfw:commentRss>https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/ortofrutta-aumenti-generalizzati-mercati/feed/</wfw:commentRss>
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  1169. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
  1170. <media:title></media:title>
  1171. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
  1172. </media:content>
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  1174. </item>
  1175. <item>
  1176. <title>Alimentazione zootecnica: stabili orzo, sorgo e grano tenero</title>
  1177. <link>https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/alimentazione-zootecnica-stabili-orzo-sorgo-grano-tenero/</link>
  1178. <comments>https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/alimentazione-zootecnica-stabili-orzo-sorgo-grano-tenero/#respond</comments>
  1179. <pubDate>Mon, 22 Apr 2024 17:11:43 +0000</pubDate>
  1180. <dc:creator><![CDATA[Redazione Terra e Vita]]></dc:creator>
  1181. <category><![CDATA[Prezzi agricoli e mercati]]></category>
  1182. <category><![CDATA[alimentazione zootecnica]]></category>
  1183. <category><![CDATA[cereali]]></category>
  1184. <category><![CDATA[prezzi]]></category>
  1185.  
  1186. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40521745</guid>
  1187. <description><![CDATA[<p>Secondo le rilevazioni Bmti, si ferma anche la risalita del seme di soia. Tra i proteici, invariate la farina di colza e quella di girasole</p>
  1188. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/alimentazione-zootecnica-stabili-orzo-sorgo-grano-tenero/">Alimentazione zootecnica: stabili orzo, sorgo e grano tenero</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1189. ]]></description>
  1190. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2021/11/Foraggio_prezzi-600x336.jpg" width="600" height="336" title="" alt="alimentazione zootecnica" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Secondo le rilevazioni Bmti, si ferma anche la risalita del seme di soia. Tra i proteici, invariate la farina di colza e quella di girasole<!-- nbmpe --></div>
  1191.  
  1192. <p>La situazione di staticità nel settore dell'alimentazione zootecnica si conferma, con una ridotta attività di scambio che mantiene invariate, rispetto alla <a href="https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/alimentazione-zootecnica-prevale-staticita-domanda/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">settimana precedente</a>, le quotazioni degli orzi, del sorgo e dei grani teneri. Il seme di soia si stabilizza nonostante il rientro dei valori del Chicago, mentre si registra un aumento per la farina di soia. Secondo le rilevazioni <a href="https://www.bmti.it/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Bmti</a>, le quotazioni della farina di colza e delle farine di girasole, sia integrale sia proteica, rimangono stabili rispetto alle settimane precedenti.</p>
  1193. <h2>Orzi in linea con le settimane precedenti</h2>
  1194. <p>La seconda settimana di aprile conferma un limitato volume di scambi nel comparto dei cereali foraggeri, mantenendo invariati i prezzi su base settimanale. A Bologna, gli <strong>orzi</strong> mantengono i valori delle settimane precedenti, con i prezzi per la varietà pesante stabili sui 197-202 €/t. Il confronto annuale evidenzia una diminuzione del 20%.</p>
  1195. <h2>Sorgo, decremento annuo del 30%</h2>
  1196. <p>Il <strong>sorgo</strong> si mantiene sul prezzo di 191-196 €/t, con un decremento annuo del -30%.</p>
  1197. <h2>Grano foraggero senza variazioni</h2>
  1198. <p>Infine, anche il <strong>frumento ad uso zootecnico</strong> conferma i valori della settimana precedente, con un prezzo di 210-225 €/t (franco arrivo) e una variazione tendenziale del -18% rispetto al 2023.</p>
  1199. <h2>Soia, stop alla risalita</h2>
  1200. <p>Poche variazioni nel mercato della <strong>soia di origine nazionale</strong>. A Milano, il prezzo registra un aumento di 5 €/t, raggiungendo i 467-470 €/t (franco partenza), allineandosi così ai prezzi di Bologna, dove i valori rimangono invariati rispetto alla settimana precedente (468-473 €/t, franco partenza). Rispetto allo scorso anno si registra un calo del 6%. Sempre a Bologna, il seme di soia di origine estera è quotato a 465 €/t, con una riduzione su base annua del -9%. Oltreoceano, alla Borsa di Chicago, i futures della soia si attestano a 11,50 $ per bushel, equivalenti a circa 369 €/t, segnando un calo del -2% su base settimanale, complice anche l’assenza di tensioni sul raccolto in Argentina e la competitività della soia brasiliana a danno di quella americana.</p>
  1201. <h2>Farine proteiche: in aumento la soia, ferme colza e girasole</h2>
  1202. <p>Torna ad aumentare la farina di soia, influenzata da una leggera ripresa del dollaro rispetto all’euro. A Bologna, il prezzo della <strong>farina di soia proteica ogm</strong> aumenta di 8 €/t rispetto alla settimana precedente, raggiungendo i 467-469 €/t. Rispetto al 2023, il confronto mostra una riduzione del -13%. Alla Borsa di Chicago, i futures della farina di soia si mantengono stabili a 343,70 $/t, che corrispondono a circa 355 €/t. In Italia, la <strong>farina di colza</strong> rimane invariata a Bologna, con un prezzo di 330-335 €/t e una variazione annuale del -9%. Anche la <strong>farina di girasole</strong> integrale (195-200 €/t) e quella proteica (285-290 €/t) conservano i valori della settimana precedente, con riduzioni annue rispettivamente del -34% e del -19%.</p>
  1203. <p><a href="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Alimentazione-zootecnica-22-aprile-2024.pdf" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><span class="td_btn td_btn_lg td_shadow_btn">Leggi i prezzi dei cereali foraggeri e delle materie prime zootecniche nella settimana dal 15 al 20 aprile 2024</span></a></p>
  1204. <p>&nbsp;</p>
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  1214. <p>&nbsp;</p>
  1215. <p><span style="color: #ffffff">alimentazione zootecnica alimentazione zootecnica alimentazione zootecnica alimentazione zootecnica</span></p>
  1216.  
  1217.  
  1218.  
  1219.  
  1220.  
  1221.  
  1222.  
  1223. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/alimentazione-zootecnica-stabili-orzo-sorgo-grano-tenero/">Alimentazione zootecnica: stabili orzo, sorgo e grano tenero</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1224. ]]></content:encoded>
  1225. <wfw:commentRss>https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/alimentazione-zootecnica-stabili-orzo-sorgo-grano-tenero/feed/</wfw:commentRss>
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  1227. <enclosure url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2021/11/Foraggio_prezzi.jpg" length="127671" type="image/jpg" />
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  1229. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
  1230. <media:title></media:title>
  1231. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
  1232. </media:content>
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  1234. </item>
  1235. <item>
  1236. <title>Soilless-Go, i risultati finali del progetto sulle colture senza suolo</title>
  1237. <link>https://coltureprotette.edagricole.it/ricerca-scientifica/soilless-go-convegno-finale-progetto-colture-senza-suolo/</link>
  1238. <comments>https://coltureprotette.edagricole.it/ricerca-scientifica/soilless-go-convegno-finale-progetto-colture-senza-suolo/#respond</comments>
  1239. <pubDate>Mon, 22 Apr 2024 15:22:52 +0000</pubDate>
  1240. <dc:creator><![CDATA[Redazione Terra e Vita]]></dc:creator>
  1241. <category><![CDATA[Nova Agricoltura]]></category>
  1242.  
  1243. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40521729</guid>
  1244. <description><![CDATA[<p>Presentati presso l’Azienda agricola Fratelli Lapietra di Monopoli (Ba) al convegno finale del progetto triennale realizzato da Università e Ispa-Cnr di Bari, Agris, Sysman Progetti &#38; Servizi e quattro aziende agricole baresi</p>
  1245. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://coltureprotette.edagricole.it/ricerca-scientifica/soilless-go-convegno-finale-progetto-colture-senza-suolo/">Soilless-Go, i risultati finali del progetto sulle colture senza suolo</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1246. ]]></description>
  1247. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/fuorisuolo-600x338.jpg" width="600" height="338" title="" alt="" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Presentati presso l’Azienda agricola Fratelli Lapietra di Monopoli (Ba) al convegno finale del progetto triennale realizzato da Università e Ispa-Cnr di Bari, Agris, Sysman Progetti &amp; Servizi e quattro aziende agricole baresi
  1248. <!-- nbmpe --></div>
  1249.  
  1250.  
  1251.  
  1252.  
  1253.  
  1254.  
  1255.  
  1256.  
  1257. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://coltureprotette.edagricole.it/ricerca-scientifica/soilless-go-convegno-finale-progetto-colture-senza-suolo/">Soilless-Go, i risultati finali del progetto sulle colture senza suolo</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
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  1263. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
  1264. <media:title></media:title>
  1265. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
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  1268. </item>
  1269. <item>
  1270. <title>Il consulente del futuro tra soft skill e apprendimento permanente</title>
  1271. <link>https://terraevita.edagricole.it/economia-e-politica-agricola/il-consulente-del-futuro-tra-soft-skill-e-apprendimento-permanente/</link>
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  1273. <pubDate>Mon, 22 Apr 2024 14:56:01 +0000</pubDate>
  1274. <dc:creator><![CDATA[Andrea Lovazzano]]></dc:creator>
  1275. <category><![CDATA[Economia e politica agricola]]></category>
  1276. <category><![CDATA[Nova Agricoltura]]></category>
  1277. <category><![CDATA[Akis]]></category>
  1278. <category><![CDATA[Pac]]></category>
  1279.  
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  1281. <description><![CDATA[<p>Un centinaio di tecnici e consulenti dai 27 Stati membri Ue ha fatto il punto a Vienna sulle nuove opportunità e le sfide che attendono i servizi di consulenza in agricoltura</p>
  1282. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/economia-e-politica-agricola/il-consulente-del-futuro-tra-soft-skill-e-apprendimento-permanente/">Il consulente del futuro tra soft skill e apprendimento permanente</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1283. ]]></description>
  1284. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/28_07_2023_15_59_21_image_from_rawpixel_id_3336132_jpeg-600x400.jpg" width="600" height="400" title="" alt="" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Un centinaio di tecnici e consulenti dai 27 Stati membri Ue ha fatto il punto a Vienna sulle nuove opportunità e le sfide che attendono i servizi di consulenza in agricoltura<!-- nbmpe --></div>
  1285.  
  1286. <p>Non solo conoscenze e competente tecniche: le nuove forme di consulenza specialistica in agricoltura hanno bisogno di un <strong>cambio di passo</strong>.</p>
  1287. <p>Il sistema agroalimentare sta vivendo, come mai prima d’ora, un periodo di cambiamenti profondi anche in ottica di transizione ecologica e digitale. Tutto questo, e non solo, porterà presto a rivedere i sistemi di erogazione dei servizi di consulenza nel settore, dove il ruolo del consulente avrà un’importanza strategica e vitale per lo stesso tessuto produttivo e imprenditoriale.</p>
  1288. <p>Di questo e di molto altro si è discusso a febbraio a Vienna (Austria), in un <strong>seminario tecnico</strong> promosso dalla Commissione Europea. Un centinaio di tecnici consulenti provenienti dai 27 Stati membri Ue (e anche da alcuni Paesi candidati Ue) hanno discusso dello status attuale dei servizi di consulenza in agricoltura: oltre alle criticità, anche sulle nuove opportunità e sfide che attendono la professione. Vediamole nel dettaglio.</p>
  1289. <figure id="attachment_40521724" aria-describedby="caption-attachment-40521724" style="width: 557px" class="wp-caption aligncenter"><img class="wp-image-40521724 " src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Figura-1_Farm-advisory-600x400.jpg" alt="" width="557" height="371" /><figcaption id="caption-attachment-40521724" class="wp-caption-text">I partecipanti al seminario tecnico</figcaption></figure>
  1290. <h2>Le sfide</h2>
  1291. <p>Nuovi modelli produttivi, cambiamenti climatici, crisi economico-finanziaria, nuovi trend ed esigenze di mercato. E ancora, la diffusione dell’Intelligenza artificiale e molto altro, impongono di rivedere e ripensare gli attuali sistemi di erogazione dei servizi di consulenza, che non solo tengano conto delle conoscenze e competenze “consolidate” nel tempo, ma siano <strong>pronti e reattivi per il “nuovo” che è alle porte</strong>. Questo non è futuro, ma presente.</p>
  1292. <p>La domanda, e di conseguenza l’offerta dei servizi di consulenza tecnico agronomica, deve rispondere a diverse sfide cruciali per il settore ed essere un elemento di traino per portare e trasferire know-how, ma anche innovazione. La figura del consulente/specialista <strong>supporta e accompagna</strong> i diversi operatori nella loro crescita, in un percorso che tende al miglioramento continuo dei sistemi.</p>
  1293. <h2>Abilità tecniche e sociali</h2>
  1294. <p>Secondo l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Oecd, 2023), i maggiori <em>gap</em> (divari) di competenze nel settore riguardano alcune abilità (<em>skill</em>) non sono di ordine tecnico ma anche aspetti sociali quali:</p>
  1295. <ul>
  1296. <li>il lavoro di squadra</li>
  1297. <li>la relazione con il cliente e i suoi diversi stakeholders</li>
  1298. <li>il controllo sistematico dei processi e dei sistemi</li>
  1299. <li>il problem solving</li>
  1300. <li>la manutenzione di strumenti e dispositivi (peraltro sempre più sofisticati e automatizzati).</li>
  1301. </ul>
  1302. <p>Quali sono quindi le esigenze e le <em>skills</em> in ambito dei servizi di erogazione di consulenza tecnico-agronomica? Certamente molteplici e ricadono sia nell’ambito delle <strong><em>hard skill</em> </strong>(che comprendono le conoscenze e le competenze tecniche di settore) ma anche e soprattutto le <strong><em>soft skill</em></strong>, che contemplano gli aspetti più squisitamente sociali, fra cui le doti relazionali che intercorrono tra le parti.</p>
  1303. <p>Gli aspetti tecnologici hanno certamente un peso via via crescente nel settore agroalimentare. Ma sempre di più contano anche gli aspetti legati alla sfera personale (<strong>umana</strong>), legati cioè all’ascolto attivo, alla dialettica, all’utilizzo di un linguaggio appropriato (<strong>tecnico sì, ma accessibile</strong>, "alla portata" dei diversi interlocutori).</p>
  1304. <p>Non sono da trascurare le abilità come la comprensione e la risoluzione di problemi, la gestione delle risorse umane, le capacità di negoziazione e lo sviluppo del pensiero critico.</p>
  1305. <h2>Gestire il digitale</h2>
  1306. <p>Lo sviluppo e la rapida diffusione di strumenti informatici e digitali non sono in conflitto con lo sviluppo delle <em>soft skills</em>; anzi, devono essere complementari fra loro. Ci troveremo certamente a gestire sistemi sempre più digitali, automatizzati, dove la presenza di robot (<em>farmbot</em>, nello specifico) porterà a sviluppare nel prossimo futuro capacità di relazione uomo-macchina (robotica collaborativa).</p>
  1307. <h2><img class="aligncenter wp-image-40521720 size-full" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Figura-11-I-nove-obiettivi-fissati-dalla-PAC-post-2020-COM-2018-392-final-articolo-6.png" alt="" width="850" height="398" />Trasferimento continuo di conoscenze</h2>
  1308. <p>Questo significa certamente valorizzare le conoscenze e competenze consolidate (per esempio quelle di agronomia di base e di fitoiatria) ma allo stesso tempo essere costantemente pronti e reattivi ad <strong>apprendere, elaborare e trasferire a terzi</strong> (dal team di lavoro fino ai clienti, lungo tutta la filiera) nuove conoscenze tecniche, non limitate alle sole innovazioni tecnologiche di settore.</p>
  1309. <p>Di importanza non secondaria, è il <strong>trasferimento di conoscenze</strong>, di know-how, fra colleghi professionisti (anche se appartenenti a realtà diverse) per sviluppare la rete di relazioni.</p>
  1310. <p>Le reti di relazioni vanno coltivate non solo per condividere problemi o criticità, ma anche per trovare soluzioni, scambiarsi opinioni su esperienze vissute, favorire cooperazione tra i diversi portatori di interesse, nonché sviluppare, dove possibile, nuove opportunità di sviluppo professionale. Questo non solo in ambito locale, ma se possibile anche nazionale ed europeo, anche tramite giornate studio, <em>training</em> dedicati, seminari eccetera.</p>
  1311. <figure id="attachment_40521722" aria-describedby="caption-attachment-40521722" style="width: 1263px" class="wp-caption aligncenter"><img class="wp-image-40521722 size-full" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Ambiti-di-consulenza-Figura-3.png" alt="" width="1263" height="627" /><figcaption id="caption-attachment-40521722" class="wp-caption-text">Le opportunità di sviluppo professionale derivano anche dai tanti ambiti di consulenza</figcaption></figure>
  1312. <h2>Il sistema Akis</h2>
  1313. <p>Tutto questo e anche altro è compreso nell'Akis (Agricultural Knowledge and Innovation System), acronimo che indica “<strong>Il sistema della conoscenza e dell'innovazione in agricoltura</strong>” in Europa.</p>
  1314. <p>L'Akis è un insieme di organizzazioni e soggetti che operano in agricoltura e di legami e interazioni fra loro, impegnati nella produzione, trasformazione, trasmissione, conservazione, recupero, integrazione, diffusione e utilizzo della conoscenza e dell'informazione, con lo scopo di lavorare sinergicamente per supportare il processo decisionale e di risoluzione di problemi e l'innovazione in agricoltura (Röling e Engel, IT from a knowledge system perspective: concepts and issues, 1991).</p>
  1315. <p>Questo sistema è talmente ampio che <strong>raccoglie a livello europeo tanti portatori di interesse</strong>: agricoltori, consulenti e intermediari dell’innovazione, formatori, autorità/istituzioni, organizzazioni professionali, gruppi operativi, enti di ricerca/università, organizzazioni non governative, media eccetera.</p>
  1316. <p>La stessa Politica Agricola Comune (Pac) ha definito il ruolo e alcuni<strong> requisiti minimi</strong> che dovrebbero avere i servizi di consulenza aziendale (“Farm Advisory Services” - Reg. Ue 2021/2115 - sezione 4, art. 15, modificato).</p>
  1317. <p>In particolare, i servizi di consulenza aziendale coprono gli aspetti economici, ambientali e sociali, tenendo conto delle pratiche agronomiche esistenti, oltre a fornire informazioni scientifiche e tecnologiche aggiornate, sviluppate tramite progetti di ricerca e innovazione, anche per quanto riguarda la fornitura di beni pubblici.</p>
  1318. <h2>Consulenza aziendale</h2>
  1319. <p>Attraverso i servizi di consulenza aziendale viene data un’assistenza adeguata lungo il ciclo di sviluppo dell’azienda agricola, a partire dalla sua costituzione, la conversione dei modelli di produzione verso la domanda dei consumatori, le pratiche innovative, le tecniche agricole per la resilienza ai cambiamenti climatici, comprese l’agroforestazione e l’agroecologia, il miglioramento del benessere degli animali e, dove necessario, le norme di sicurezza e il sostegno sociale.</p>
  1320. <p>I servizi di consulenza aziendale sono integrati nei servizi correlati dei consulenti aziendali, dei ricercatori, delle organizzazioni di agricoltori e di altri portatori di interessi pertinenti che formano gli Akis (comma 2, Reg. Ue 2021/2115);</p>
  1321. <ul>
  1322. <li>gli Stati membri garantiscono che la <strong>consulenza fornita sia imparziale</strong> e che i consulenti siano adeguatamente qualificati e formati ed esenti da conflitti di interesse (comma 3, Reg. Ue 2021/2115);</li>
  1323. <li>i servizi di consulenza aziendale sono adeguati ai vari tipi di produzione e aziende agricole e contemplano come minimo: tutti i requisiti, le condizioni e gli impegni in materia di gestione applicabili agli agricoltori e agli altri beneficiari stabiliti nel <strong>piano strategico della Pac</strong>, compresi i requisiti e le norme nell’ambito della condizionalità e le condizioni per gli interventi, nonché le informazioni sugli strumenti finanziari e sui piani aziendali istituiti a norma del piano strategico della Pac; (omissis), la prevenzione e la gestione del rischio, le tecnologie digitali nell’agricoltura e nelle zone rurali, gestione sostenibile dei nutrienti, compreso, al più tardi a partire dal 2024, l’utilizzo di uno <strong>strumento di sostenibilità per le aziende agricole relativo ai nutrienti</strong> che consiste in qualsiasi applicazione digitale (omissis), le condizioni di impiego, gli obblighi dei datori di lavoro, la salute e la sicurezza sul lavoro e il sostegno sociale nelle comunità di agricoltori (comma 4, Reg. Ue 2021/2115).</li>
  1324. </ul>
  1325. <p>Un ambito di lavoro sicuramente molto ampio e sfidante, soprattutto per le nuove generazioni che accompagneranno l’agricoltura nel futuro.</p>
  1326. <h2>Incontri fondamentali</h2>
  1327. <p>A margine di questo, di non poca importanza è il come erogare il servizio di consulenza, come, cioè, trasferire in modo puntuale ed efficace (per esempio agli operatori agricoli) i contenuti del servizio, che deve essere ritenuto e remunerato come tale dal potenziale cliente/interlocutore.</p>
  1328. <p>In agricoltura solitamente la forza lavoro è impegnata meno nella formazione rispetto agli altri settori, sebbene in questi ultimi anni sia cresciuta.</p>
  1329. <p>In media, <strong>gli operatori agricoli preferiscono tuttora partecipare a formazioni o scambi di tipo informale</strong> anziché formale (sebbene alcuni siano obbligatori) e questo rappresenta una preziosa opportunità per lo sviluppo e la valorizzazione dei sistemi di consulenza, perché è proprio in questi incontri che si costruisce un rapporto di fiducia e di stima reciproca fra le parti.</p>
  1330. <p>L’esperienza condivisa dalla maggioranza dei partecipanti al seminario è che proprio questa modalità sia da privilegiare non solo da parte dei consulenti, ma attraverso tutto il sistema Akis.</p>
  1331. <h2>Apprendimento continuo</h2>
  1332. <p>Quali sono i tempi? Il trasferimento e il nuovo apprendimento, oggi come mai in passato, sono ormai permanenti (<em>lifelong learning</em>); non solo, ma l’apprendimento dei consulenti si dovrebbe sviluppare parallelamente a quello degli agricoltori/clienti, come in una sorta di staffetta continua; l’arricchimento è reciproco.</p>
  1333. <p>I consulenti, per poterlo fare, dovrebbero essere in grado di "catturare", ossia intercettare, i bisogni e le necessità degli operatori e allo stesso tempo agire come veri e propri <strong>intermediari dell’innovazione</strong> (<em>innovation brokers</em>). Questa e molte altre sono le sfide del futuro che ci attende.</p>
  1334. <hr />
  1335. <p><em>L'autore è agronomo e dottorando al </em><em>Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell'</em><em>Università di Pisa</em></p>
  1336.  
  1337.  
  1338.  
  1339.  
  1340.  
  1341.  
  1342.  
  1343. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/economia-e-politica-agricola/il-consulente-del-futuro-tra-soft-skill-e-apprendimento-permanente/">Il consulente del futuro tra soft skill e apprendimento permanente</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1344. ]]></content:encoded>
  1345. <wfw:commentRss>https://terraevita.edagricole.it/economia-e-politica-agricola/il-consulente-del-futuro-tra-soft-skill-e-apprendimento-permanente/feed/</wfw:commentRss>
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  1348. <media:content xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/28_07_2023_15_59_21_image_from_rawpixel_id_3336132_jpeg-600x400.jpg" width="600" height="400" medium="image" type="image/jpeg">
  1349. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
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  1354. </item>
  1355. <item>
  1356. <title>Olio evo, prezzi giù dopo due anni di rincari</title>
  1357. <link>https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/olio-evo-prezzi-giu-dopo-due-anni-di-rincari/</link>
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  1359. <pubDate>Mon, 22 Apr 2024 14:47:40 +0000</pubDate>
  1360. <dc:creator><![CDATA[Redazione Terra e Vita]]></dc:creator>
  1361. <category><![CDATA[Prezzi agricoli e mercati]]></category>
  1362. <category><![CDATA[olivicoltura]]></category>
  1363.  
  1364. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40521717</guid>
  1365. <description><![CDATA[<p>Lo fa sapere Bmti, la Borsa merci telematica italiana, dopo aver analizzato i dati delle Camere di Commercio. I valori restano comunque superiori del 50% circa rispetto al 2023</p>
  1366. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/olio-evo-prezzi-giu-dopo-due-anni-di-rincari/">Olio evo, prezzi giù dopo due anni di rincari</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1367. ]]></description>
  1368. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2019/05/Depositphotos_9696756_xl-2015-600x400.jpg" width="600" height="400" title="" alt="olio evo" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Lo fa sapere Bmti, la Borsa merci telematica italiana, dopo aver analizzato i dati delle Camere di Commercio. I valori restano comunque superiori del 50% circa rispetto al 2023<!-- nbmpe --></div>
  1369.  
  1370. <p>Sembra finita la corsa dei prezzi dell'olio extravergine d'oliva che ad aprile mette a segno un calo dell'1% rispetto al mese precedente. Lo fa sapere <a href="https://www.bmti.it/" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><strong>Bmti</strong></a>, la Borsa merci telematica italiana sui dati delle Camere di Commercio. Listini che comunque restano superiori del 50% circa rispetto al 2023. Dopo il forte rialzo registrato nel 2022 e proseguito lo scorso anno, le quotazioni dell'olio evo hanno ritrovato a marzo una maggiore stabilità, a cui hanno fatto seguito ad aprile dei primi segnali di dominuzione.</p>
  1371. <h2>Fiammata per inflazione e basse rese</h2>
  1372. <p>Bmti ricorda che la crescita dei prezzi era iniziata due anni fa a causa dalla forte riduzione della produzione italiana e spagnola per la grave siccità registrata nei due Paesi. Una situazione che aveva portato a fine 2023 i prezzi dell'olio extravergine oltre la soglia dei 9 €/kg su tutte le principali piazze di scambio nazionali. Già a febbraio 2024, fa sapere Bmti, si sono osservati dei primi segnali di stabilità, con un leggero aumento dello 0,2% su base mensile dell'olio evo con acidità max 0,8% e +0,7% per l'olio evo con acidità max 0,6%. Segnali confermati poi a marzo, con il prezzo su un livello medio di 9,58 €/kg (+55% rispetto a marzo 2023), a cui ha fatto seguito una flessione nelle prime settimane di aprile.</p>
  1373. <p>In un mercato caratterizzato da un volume limitato di scambi, rileva Bmti, tale andamento è dipeso dai cali che hanno interessato il mercato spagnolo dove, a causa della revisione al rialzo dei dati sulla produzione 2023/2024 e delle piogge cadute nelle settimane che hanno preceduto Pasqua, si è registrata una netta diminuzione dei prezzi, scesi di oltre  1 €/kg.</p>
  1374.  
  1375.  
  1376.  
  1377.  
  1378.  
  1379.  
  1380.  
  1381. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/olio-evo-prezzi-giu-dopo-due-anni-di-rincari/">Olio evo, prezzi giù dopo due anni di rincari</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1382. ]]></content:encoded>
  1383. <wfw:commentRss>https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/olio-evo-prezzi-giu-dopo-due-anni-di-rincari/feed/</wfw:commentRss>
  1384. <slash:comments>0</slash:comments>
  1385. <enclosure url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2019/05/Depositphotos_9696756_xl-2015.jpg" length="142690" type="image/jpg" />
  1386. <media:content xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2019/05/Depositphotos_9696756_xl-2015-600x400.jpg" width="600" height="400" medium="image" type="image/jpeg">
  1387. <media:copyright>Kalinovsky Dmitry,+375297500400</media:copyright>
  1388. <media:title></media:title>
  1389. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
  1390. </media:content>
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  1392. </item>
  1393. <item>
  1394. <title>Condifesa Piacenza, Gianmaria Sfolcini confermato presidente</title>
  1395. <link>https://terraevita.edagricole.it/attualita/condifesa-piacenza-gianmaria-sfolcini-confermato-presidente/</link>
  1396. <comments>https://terraevita.edagricole.it/attualita/condifesa-piacenza-gianmaria-sfolcini-confermato-presidente/#respond</comments>
  1397. <pubDate>Mon, 22 Apr 2024 13:54:18 +0000</pubDate>
  1398. <dc:creator><![CDATA[Redazione Terra e Vita]]></dc:creator>
  1399. <category><![CDATA[Attualità]]></category>
  1400. <category><![CDATA[gestione del rischio]]></category>
  1401.  
  1402. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40521706</guid>
  1403. <description><![CDATA[<p>Quarto mandato consecutivo alla guida del consorzio per l'imprenditore agricolo che sarà affiancato dai due vicepresidenti Susanna Fiumi e Matteo Cattivelli e dal direttore Stefano Cavanna</p>
  1404. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/attualita/condifesa-piacenza-gianmaria-sfolcini-confermato-presidente/">Condifesa Piacenza, Gianmaria Sfolcini confermato presidente</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1405. ]]></description>
  1406. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/GIANMARIA-SFOLCINI-2-e1713783329336-600x389.png" width="600" height="389" title="" alt="Condifesa Piacenza" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Quarto mandato consecutivo alla guida del consorzio per l'imprenditore agricolo che sarà affiancato dai due vicepresidenti Susanna Fiumi e Matteo Cattivelli e dal direttore Stefano Cavanna<!-- nbmpe --></div>
  1407.  
  1408. <p><strong>Gianmaria Sfolcini</strong> è stato confermato presidente di Condifesa Piacenza, consorzio che rappresenta oltre 1.500 agricoltori che assicurano principalmente pomodoro da industria e uva da vino per un valore di poco inferiore ai 360 milioni di euro. L'assemblea dei soci gli ha conferito l'incarico per la quarta volta consecutiva. Confermati anche i due vicepresidenti Susanna Fiumi e Matteo Cattivelli, oltre a gran parte dei consiglieri d'amministrazione: Filippo Arata, Giorgio Ferrari, Giancarlo Gambazza, Gianluca Maserati, Paolo Polledri, Jonatha Risoli, Fabio Girometta e Luca Segalini. A questi si sono aggiunti Ferruccio Pizzamiglio e Gianfranco Mazzoni, entrambi produttori di uva.</p>
  1409. <p>La decisione di incrementare il numero di consiglieri è motivata dalla volontà di concedere una maggiore rappresentanza agli viticoltori - si legge in una nota del condifesa - garantendo che ciascuna vallata produttiva abbia il suo consigliere per meglio tutelare e rappresentare gli interessi degli associati.</p>
  1410. <h2>Momento difficile ma ultimi dati positivi</h2>
  1411. <p>«Sono onorato per la fiducia dimostrata dai soci – ha detto Sfolcini – garantisco il mio massimo impegno nonostante il momento per la gestione del rischio sia difficile, spero che la mia esperienza possa contribuire a portare avanti il condifesa con dati positivi negli ultimi anni».</p>
  1412. <p>La campagna assicurativa 2024 è partita la scorsa settimana e siamo nel pieno delle assunzioni – ha aggiunto il direttore <strong>Stefano Cavanna</strong> – tanti nuovi agricoltori si associano e con questi cambiamenti climatici sicuramente aumenta la voglia degli imprenditori agricoli di informarsi».</p>
  1413.  
  1414.  
  1415.  
  1416.  
  1417.  
  1418.  
  1419.  
  1420. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/attualita/condifesa-piacenza-gianmaria-sfolcini-confermato-presidente/">Condifesa Piacenza, Gianmaria Sfolcini confermato presidente</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1421. ]]></content:encoded>
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  1426. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
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  1428. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
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  1431. </item>
  1432. <item>
  1433. <title>Mais, i consigli per ottenere il massimo da un’annata partita col piede giusto</title>
  1434. <link>https://terraevita.edagricole.it/seminativi/mais-consigli-rese-massimo-concimazione/</link>
  1435. <comments>https://terraevita.edagricole.it/seminativi/mais-consigli-rese-massimo-concimazione/#respond</comments>
  1436. <pubDate>Mon, 22 Apr 2024 10:30:27 +0000</pubDate>
  1437. <dc:creator><![CDATA[Amedeo Reyneri and Paolo Colombatto]]></dc:creator>
  1438. <category><![CDATA[Colture estensive]]></category>
  1439. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  1440. <category><![CDATA[mais]]></category>
  1441.  
  1442. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40521542</guid>
  1443. <description><![CDATA[<p>Le abbondanti piogge e nevicate di febbraio e marzo, oltre a quelle della terza settimana di aprile hanno ristabilito le riserve idriche. Questo potrebbe favorire la reddititività della coltura </p>
  1444. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/seminativi/mais-consigli-rese-massimo-concimazione/">Mais, i consigli per ottenere il massimo da un’annata partita col piede giusto</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1445. ]]></description>
  1446. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Concimazione-mais-600x400.jpg" width="600" height="400" title="" alt="mais" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Le abbondanti piogge e nevicate di febbraio e marzo, oltre a quelle della terza settimana di aprile hanno ristabilito le riserve idriche. Questo potrebbe favorire la reddititività della coltura <!-- nbmpe --></div>
  1447.  
  1448. <p>Il mais è la principale coltura irrigua nazionale e quella che impiega i maggiori volumi d’acqua. Rappresenta quindi una notizia tutt’altro che irrilevante la prospettiva di avere incontrato una primavera piovosa, anticipata da una seconda metà dell’inverno anch’essa piovosa e nevosa sui rilievi. Nell’areale padano, dall’inizio dell’anno alla prima decade di aprile, si sono infatti registrate precipitazioni comprese tra 300 e 400 mm, non lontani dalla somma complessiva delle precipitazioni cumulate in tutto il “terribile” 2022.</p>
  1449. <p>Le falde, almeno quelle meno profonde, si trovano quindi quasi completamente ricaricate, così come i grandi bacini lacustri, i quali potranno, inoltre, contare sugli ingenti depositi nevosi, in grado di soddisfare le esigenze irrigue della prima parte dell’estate (periodo sicuramente più critico per lo sviluppo del mais).</p>
  1450. <h2><strong>Semine a rilento</strong></h2>
  1451. <p>Tuttavia, in un sistema complesso com'è quello dei sistemi colturali, ogni condizione metereologica, ancorché nel complesso favorevole, potrebbe presentare numerose ripercussioni. In questo caso il primo risvolto negativo di una primavera caratterizzata da frequenti e importanti eventi piovosi come quella in corso, sta nei ritardi e nei rallentamenti delle operazioni di semina: in pochissimi areali si è proceduto con le semine anticipate a marzo, se non in rari casi di terreni particolarmente sciolti, e nella maggior parte dei casi, soprattutto a nord del Po, le semine si sono concentrate nella seconda decade di aprile. In alcuni areali si dovrà attendere ancora, e la terza decade sarà probabilmente quella che completerà la superficie destinata ai primi raccolti.</p>
  1452. <h2><strong>Trattamenti mirati</strong></h2>
  1453. <p>I riflessi però non si esauriscono con i ritardi delle semine; la seconda conseguenza è che, in molti casi, l’affinamento del terreno non è stato soddisfacente; spesso si sono lavorati i suoli in condizioni di eccessiva umidità e il compattamento durante le operazioni di semina è stato talvolta elevato. Le temperature mediamente elevate porteranno a una pronta emergenza, ma il rischio di incontrare colture disomogenee e con densità irregolari è concreto. Sono queste le condizioni per le quali i trattamenti ad effetto starter, basati sulla concimazione fosfo-azotata localizzata, così come i trattamenti biostimolanti alla semente, potranno apportare vantaggi significativi, riducendo le irregolarità nei primi e più delicati stadi del ciclo colturale.</p>
  1454. <h2><strong>Attenzione alle malerbe</strong></h2>
  1455. <p>Infine, come ulteriore riflesso delle primavere più piovose, si ricorda la maggiore aggressività delle malerbe, poiché il terreno umido, associato alle temperature elevate che stanno caratterizzando queste settimane, facilita una veloce germinazione e una maggiore densità della flora infestante. Va inoltre considerato che, se da un lato il terreno più fresco garantisce una migliore attivazione delle sostanze attive diserbanti ad azione antigerminello, dall'altro, nel caso di ulteriori eventi piovosi su terreni già ricchi di riserve, questi potrebbero rallentare la tempestività dei trattamenti in post-emergenza precoce, in post-emergenza tradizionale e alla sarchiatura.</p>
  1456. <p>Per quest’ultima, la possibilità di intervenire tempestivamente tra la quarta e la quinta foglia potrebbe essere ancora più opportuna in considerazione della possibile maggiore infestazione. Non ultimo possono giocare un ruolo decisivo l’uscita o i limiti di applicazione di alcune storiche sostanze attive diserbanti. Sul mercato sono già disponibili valide alternative, ma queste spesso richiedono una nuova esperienza per trovare le modalità migliori di applicazione.</p>
  1457. <h2><strong>La variabile clima</strong></h2>
  1458. <p>Al momento non si è in grado di prevedere l’andamento preciso delle temperature, né durante la seconda parte della primavera, né, tantomeno, nel periodo estivo. Tuttavia, se nel caso delle precipitazioni le serie climatiche non individuano un andamento evolutivo chiaro, nel caso delle temperature il quadro è, all’opposto, ben individuabile e il cambiamento climatico in atto ben riconoscibile. La somma termica, espressione che coglie meglio l’impatto dell’andamento stagionale delle temperature sulla coltura, è in evidente e costante crescita. Anche negli areali più freschi, negli ultimi anni si sono raccolti i cicli più tardivi entro fine settembre con umidità della granella “contenuta”.</p>
  1459. <p>Questo fatto però non deve condurre a privilegiare cicli troppo lunghi per tre motivi. Il primo è legato a una comunque notevole incertezza dell’andamento termico stagionale, per cui non possiamo escludere un’estate più fresca di quelle recentemente sperimentate. Il secondo è l’ormai consolidata maggiore regolarità produttiva di granella degli ibridi con ciclo compreso tra 125 e 130 giorni. Infine, come terzo motivo, la sanità della granella è più frequentemente critica nei cicli più tardivi, in quanto più soggetti a stress biotici e abiotici.</p>
  1460. <p>Soprattutto per le colture destinate all’alimentazione della vacca da latte, le alte temperature frequentemente incontrate nelle ultime campagne favoriscono la presenza di aflatossine, con il rischio elevato di incorrere in concentrazioni alte di aflatossina M1 nel latte. La possibilità di impiegare prodotti di controllo dell’aspergillo con ceppi antagonisti e non tossigeni è quindi sempre da prendere in attenta considerazione. Una nota positiva a riguardo è però da segnalare: la presenza dell’aspergillo e la sintesi di aflatossina nella granella è favorita dallo stress idrico, soprattutto durante la fioritura. La notevole dotazione attuale di riserve idriche nel terreno, soprattutto in quelli più fini e profondi, concorre a ridurre lo stress durante quello stadio cruciale e porre questa muffa in una condizione di nuocere in misura minore.</p>
  1461. <p>Per la produzione di granella per la filiera alimentare (mais food), occorre ricordare l’opportunità di attuare il controllo della piralide seguendo le indicazioni sul miglior momento di intervento ormai diffuse e mirate per i diversi areali. Un’infestazione importante di questo insetto comporta il rischio di incorrere in elevate concentrazioni di fumonisine, che rimangono di gran lunga le micotossine più diffuse nelle nostre produzioni e quelle che più possono vincolare l’impiego della granella nel settore alimentare.</p>
  1462. <h2><strong>Strategia flessibile</strong></h2>
  1463. <p>In conclusione, se si prospetta coraggiosamente (o forse temerariamente) una campagna maidicola con un decorso primaverile più “normale”, occorre comunque restare attenti per rispondere adeguatamente alle condizioni che si presentano, ricordando che una strategia agronomica flessibile è sempre necessaria e opportuna e che sia la genetica (con la nuova generazione di ibridi), sia le nuove soluzioni fertilizzanti o biostimolanti, che la difesa possono contribuire a sostenere la coltura e dare origine a una migliore redditività.</p>
  1464.  
  1465.  
  1466.  
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  1469.  
  1470.  
  1471. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/seminativi/mais-consigli-rese-massimo-concimazione/">Mais, i consigli per ottenere il massimo da un’annata partita col piede giusto</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1472. ]]></content:encoded>
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  1482. </item>
  1483. <item>
  1484. <title>Filiere agroalimentari al centro del business</title>
  1485. <link>https://terraevita.edagricole.it/irrigazione/filiere-agroalimentari-al-centro-del-business/</link>
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  1487. <pubDate>Mon, 22 Apr 2024 10:22:31 +0000</pubDate>
  1488. <dc:creator><![CDATA[Rocco Carrillo]]></dc:creator>
  1489. <category><![CDATA[Contenuto sponsorizzato]]></category>
  1490. <category><![CDATA[Irrigazione]]></category>
  1491. <category><![CDATA[irrigazione]]></category>
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  1493.  
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  1495. <description><![CDATA[<p>L’azienda agricola Bertia, in provincia di Mantova, fa affidamento a macchine irrigatrici performanti per far fronte alle esigenze irrigue degli oltre 400 ettari coltivati a frumento, erba medica e mais destinati all’alimentazione di bovini e suini</p>
  1496. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/irrigazione/filiere-agroalimentari-al-centro-del-business/">Filiere agroalimentari al centro del business</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1497. ]]></description>
  1498. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_2-e1713778833739-600x254.jpg" width="600" height="254" title="Vista dell’Azienda Agricola Bertia – Cortenuova" alt="irrigazione" /></div><div><div class="td-post-sub-title">L’azienda agricola Bertia, in provincia di Mantova, fa affidamento a macchine irrigatrici performanti per far fronte alle esigenze irrigue degli oltre 400 ettari coltivati a frumento, erba medica e mais destinati all’alimentazione di bovini e suini<!-- nbmpe --></div>
  1499.  
  1500. <p>Le filiere dell’agroalimentare sono il core business dell’<strong>azienda agricola Bertia</strong> - Cortenuova di Flisi M. e C. s.a.s., con sede a San Matteo delle Chiaviche - Viadana (Mantova). L’azienda, infatti, estesa per oltre 400 ettari di superficie, in proprietà per l’80%, ha come produzione principale l’allevamento suinicolo e di bovini da latte. L’<strong>allevamento di suini</strong>, a ciclo chiuso, è composto da circa 830 scrofe, per una produzione di 20.000 maiali da destinare annualmente ai circuiti del <strong>prosciutto Parma e del San Daniele</strong>. L’<strong>allevamento bovino</strong>, sempre a ciclo chiuso, conta 480 capi di cui 230 in lattazione, la cui produzione viene conferita integralmente alla <strong>Latteria Sociale di Mantova per il Grana Padano</strong>.</p>
  1501. <h2>Fotovoltaico e biogas</h2>
  1502. <p>Completa il panorama aziendale un <strong>sofisticato impianto a biogas per la produzione di energia che utilizza quasi esclusivamente i liquami da stalla</strong> e non le biomasse. Inoltre, tramite un impianto di teleriscaldamento interno, il calore prodotto viene recuperato per riscaldare tutta la parte in cui vengono allevati i suinetti.</p>
  1503. <p>La <strong>scelta di non utilizzare biomasse</strong> per la produzione di energia, ma solo liquami e sottoprodotti è frutto della filosofia dell’azienda. Un’opzione maggiormente complicata a livello tecnico ma che rispecchia il rispetto per l’attività agricola, che deve essere rivolta a produzioni per il consumo umano o per le necessità dei capi allevati, individuando nella produzione di energia rinnovabile il concetto di recupero di sottoprodotti non utilizzabili diversamente. In questo modo si riduce realmente l’impronta che l’attività antropica esercita sul territorio, utilizzando quello che dovrebbe essere buttato per trasformarlo in energia parzialmente utilizzata dall’azienda, riducendo le emissioni.</p>
  1504. <p>Per incrementare ulteriormente l’efficienza energetica dell’azienda la proprietà fatto realizzare un <strong>impianto per la produzione di energia fotovoltaica</strong> della potenza di 500 Kw posizionandola sui locali adibiti all’allevamento suinicolo, ed è in fase di realizzazione, prossimo al collaudo un ulteriore impianto fotovoltaico, dalla potenza installata di 300 Kw, sui locali adibiti all’allevamento bovino. Entrambi gli impianti sono stati realizzati per il fabbisogno energetico delle produzioni in autoconsumo.</p>
  1505. <h2>Benessere animale</h2>
  1506. <p>Per conseguire le migliori performances produttive degli allevamenti, in termini di quantità ma soprattutto qualità, l’azienda punta a garantire le <strong>migliori condizioni di benessere</strong>, come spiega <strong>Giuliano Musa</strong>, direttore tecnico delegato dalla proprietà: «Facciamo rimonta interna con fecondazione artificiale da sempre, questo ci ha garantito, nel tempo, un elevato grado di selezione che si riflette nel bestiame con ottime caratteristiche di omogeneità produttività. Un altro aspetto fondamentale – prosegue Musa – è il rispetto dell’animale e del suo benessere. Un animale che sta bene ha uno standard produttivo costante e di alta qualità, riducendo al minimo gli sbalzi produttivi in positivo e negativo.</p>
  1507. <figure id="attachment_40521692" aria-describedby="caption-attachment-40521692" style="width: 533px" class="wp-caption aligncenter"><a href="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_1.jpg"><img class="wp-image-40521692 size-large" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_1-533x400.jpg" alt="irrigazione" width="533" height="400" /></a><figcaption id="caption-attachment-40521692" class="wp-caption-text">Giuliano Musa, direttore tecnico delegato</figcaption></figure>
  1508. <p>Mi occupo personalmente del benessere in stalla, mi considero “Il sindacalista della vacche!”, nel senso che provvedo al loro benessere, preoccupandomi di promuovere alla proprietà tutti gli aspetti che possono migliorare il loro permanere in stalla, proponendo investimenti e soluzioni tecniche mirate al miglioramento delle condizioni di vita del bestiame. Grazie a questa filosofia i risultati non si fanno attendere, ogni capo bovino allevato produce, in media, 135 i quintali di latte in una lattazione, ovvero in 305 giorni, dato di grande rilievo dal punto di vista quantitativo in questo tipo di produzione, avvalorato maggiormente dagli aspetti qualitativi che vedono una media pari al 4,45 di grasso e al 3,45 di proteine».</p>
  1509. <h2>Produzione agricola a Km zero</h2>
  1510. <p>Le produzioni agricole dell’Azienda Agricola Bertia sono esclusivamente dedicate alla <strong>produzione di alimenti per i propri allevamenti</strong>. Dei <strong>400 ettari in conduzione</strong>, distribuiti entro un raggio di 5 chilometri dal centro aziendale, 20 sono destinati alla produzione di <strong>frumento da foraggio</strong>; 20 alla produzione di <strong>erba medica da foraggio</strong>; 60 vengono utilizzati per la <strong>produzione di orzo</strong>, la cui paglia viene impiegata come lettiera nell’allevamento bovino. La produzione agricola principale riguarda il <strong>mais</strong>, anch’esso destinato al consumo da parte del bestiame, con ben 280 ettari investiti in questa coltura, di cui 40 destinati alla produzione di mais ceroso e 240 per la produzione di pastone al 32% di umidità per l’alimentazione dei suini. Questo è l’alimento chiave per la qualità delle produzioni suinicole, come spiega Musa:</p>
  1511. <p>«Il pastone rappresenta un componente cruciale nell'alimentazione dei suini, offrendo numerosi vantaggi in termini di costo, gestione del tempo e controllo delle micotossine. – Prosegue Musa – Questo prezioso alimento garantisce una maggiore resa in termini di incremento di peso su chili di prodotto somministrati, risulta più appetibile e, a parità di amido, più digeribile. Inoltre, presenta anche un altro aspetto importante, la sua potenziale sostenibilità ambientale, in quanto l'uso del pastone può contribuire a ridurre il rilascio di ammoniaca nell'ambiente rispetto all'impiego di altre fonti alimentari come la farina di mais e la crusca».</p>
  1512. <p>Per ottenere un pastone di qualità è indispensabile individuare il miglior momento per la raccolta, che approssimativamente può essere individuato a metà strada tra la fine della stagione del silomais e l'inizio della trebbiatura tradizionale. La granella viene macinata prima dell'insilamento, utilizzando un mulino dedicato. La farina così ottenuta viene poi stoccata in silos Samarani da 9.000 quintali di stoccaggio. Anche per questa operazione nulla viene lasciato al caso e l’azienda ha deciso di optare per un supporto tecnologico alle decisioni, al fine di individuare il momento più opportuno per la raccolta del mais da destinare al pastone. Musa utilizza la piattaforma per l'agricoltura digitale di Bayer, Climate FieldView, attraverso il quale è possibile monitorare il consumo idrico delle colture, rilevare casi di stress idrico con tempestività, inoltre, grazie all’algoritmo implementato nella piattaforma, si può ottimizzare la gestione dell'acqua ed identificare il momento giusto per la raccolta a seconda dei dati di umidità impostati.</p>
  1513. <h2>Nulla viene sprecato</h2>
  1514. <p>Tutto quello che viene prodotto viene utilizzato, quello che resta alla fine del processo, come i reflui zootecnici, una volta che hanno esaurito la loro funzione all’interno del biodigestore, vengono distribuiti nei terreni, per restituire la sostanza organica e i preziosi elementi che ancora contengono.</p>
  1515. <p>Musa prosegue: «Disponiamo anche di un sistema di tubature sotterranee che ci ha permesso di svincolarci da tutti i problemi legati al trasporto e allo spandimento in superficie, quindi un metodo altamente sostenibile».</p>
  1516. <p>L’interramento del liquame è sicuramente una scelta ottimale per mitigare le dispersioni di azoto ammoniacale nell'aria e per regolare la diffusione di odori fastidiosi. Ricordiamo che i terreni condotti dall’azienda sono in prossimità di centri abitati. L’utilizzo di una rete di condotti sotterranei presenta benefici chiari come, ad esempio, la riduzione dei tempi di distribuzione e la minimizzazione del compattamento del terreno dovuto al passaggio di veicoli pesanti in campo. Questo è reso possibile grazie all’accorpamento e alla vicinanza delle superfici che costituiscono i corpi aziendali, peraltro quasi totalmente in proprietà.</p>
  1517. <h2>Distribuzione del digestato sotterranea</h2>
  1518. <p>La distribuzione in campo viene eseguita mediante la tecnica del sistema ombelicale: utilizzando una pompa, il liquame viene estratto dal serbatoio di stoccaggio e convogliato lungo una tubazione sotterranea in polietilene, dotata di prese di uscita posizionate strategicamente nei vari lotti di terreno. Queste prese alimentano il rotolone, il cui tubo è collegato all’estirpatore/interratore trainato dal trattore. Il liquame viene quindi iniettato nel terreno a una profondità ottimale di 20-30 cm, con le ancore distanziate tra loro di 30-40 cm. Questo processo avviene con una distribuzione massima di 200 m³/ettaro, garantendo un'efficace distribuzione senza impatti ambientali negativi.</p>
  1519.  
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  1553.                                <img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_4-252x420.jpg" srcset="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_4-252x420.jpg 252w, https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_4-180x300.jpg 180w, https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_4-240x400.jpg 240w, https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_4-696x1160.jpg 696w, https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_4.jpg 768w" sizes="(max-width: 252px) 100vw, 252px" alt="irrigazione">
  1554.                            </a>
  1555.                            <figcaption class = "td-slide-caption td-gallery-slide-content"><div class = "td-gallery-slide-copywrite">Parte della flotta degli irrigatori RM  </div></figcaption>
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  1560.                            <a class="slide-gallery-image-link" href="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_5.jpg" title="Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_5"  data-caption="Irrigatore semovente RM Giant-XJM"  data-description="">
  1561.                                <img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_5-616x420.jpg" srcset="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_5-616x420.jpg 616w, https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_5-300x204.jpg 300w, https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_5-587x400.jpg 587w, https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_5-768x523.jpg 768w, https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_5-218x150.jpg 218w, https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_5-696x474.jpg 696w, https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_5-1068x728.jpg 1068w, https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_5.jpg 1095w" sizes="(max-width: 616px) 100vw, 616px" alt="irrigazione">
  1562.                            </a>
  1563.                            <figcaption class = "td-slide-caption td-gallery-slide-content"><div class = "td-gallery-slide-copywrite">Irrigatore semovente RM Giant-XJM</div></figcaption>
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  1565.                    </div>
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  1567.                        <figure class="td-slide-galery-figure td-slide-popup-gallery">
  1568.                            <a class="slide-gallery-image-link" href="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_6.jpg" title="Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_6"  data-caption="Irrigatore semovente RM Giant-XJM"  data-description="">
  1569.                                <img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_6-616x420.jpg" srcset="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_6-616x420.jpg 616w, https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_6-300x204.jpg 300w, https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_6-587x400.jpg 587w, https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_6-768x523.jpg 768w, https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_6-218x150.jpg 218w, https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_6-696x474.jpg 696w, https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_6-1068x728.jpg 1068w, https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_6.jpg 1095w" sizes="(max-width: 616px) 100vw, 616px" alt="irrigazione">
  1570.                            </a>
  1571.                            <figcaption class = "td-slide-caption td-gallery-slide-content"><div class = "td-gallery-slide-copywrite">Irrigatore semovente RM Giant-XJM</div></figcaption>
  1572.                        </figure>
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  1588.                    </div>
  1589.                            </div>
  1590.                        </div>
  1591.  
  1592.                    </div>
  1593.  
  1594.                </div>
  1595.                
  1596. <h2>Nove irrigatori</h2>
  1597. <p>Per far fronte alle esigenze irrigue dettate dalle colture, in particolare per gli oltre 280 ettari di mais, l’Agricola Bertia ha la necessità di poter disporre di macchine irrigatrici in numero sufficiente, performanti ma soprattutto affidabili.</p>
  1598. <p>«Dieci anni fa abbiamo avuto il primo contatto con la RM spa – spiega Musa – il titolare <strong>Oreste Ramenzoni</strong> mi propose un sistema innovativo per gli irrigatori semoventi e da allora non abbiamo più cambiato, sia per la qualità dei prodotti proposti, sia per il livello di assistenza e manutenzione inappuntabile». La flotta di macchine irrigatrici RM di proprietà dell’ Azienda, aumentata di anno in anno, è composto da 9 modelli  XJM (tutti con motopompa incorporata) dotati di tubo PE con diametro 150 mm, lunghezza compresa tra 450 a 660 metri e acquistati con dotazione tecnica particolarmente completa.</p>
  1599. <p><strong>RM</strong> spa, con sede a Sissa Trecasali, in provincia di Parma, è uno dei punti di riferimento internazionali per quanto riguarda <strong>macchine e prodotti per l’irrigazione</strong>, ha fornito all’ Azienda esclusivamente macchine irrigatrici  dotate di gruppo motopompa  integrato, con motore diesel FPT da 126 cv e sistema di raffreddamento CWM (Cooling Water Motor), un sistema che mediante scambiatore di calore con l’acqua irrigua, consente di eliminare il radiatore e la ventola soffiante.</p>
  1600. <figure id="attachment_40521698" aria-describedby="caption-attachment-40521698" style="width: 194px" class="wp-caption alignleft"><img class="wp-image-40521698 size-medium" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_7-194x300.jpg" alt="" width="194" height="300" /><figcaption id="caption-attachment-40521698" class="wp-caption-text">Schema esemplificativo del sistema di raffreddamento CWM</figcaption></figure>
  1601. <p>Prosegue Musa: «Grazie al sistema di raffreddamento e all’utilizzo di una pompa centrifuga multicellulare Sidermeccanica ad altissima efficienza, abbiamo constatato un risparmio in carburate di circa 3 litri di gasolio all’ora, rispetto a macchine aventi analoghe prestazioni. Inoltre, la temperatura del motore rimane sempre costante perché dipende dalla temperatura dell’acqua che, al contrario di quella dell’aria, non varia significativamente durante le 24 ore. Anche la rumorosità risulta nettamente inferiore a macchine dotate di sistema di raffreddamento tradizionale, e , non ultimo, si eliminano completamente i cali di efficienza del raffreddamento dovuti ai pollini dei pioppeti, presenti in abbondanza in questa zona.  Attualmente abbiamo all’attivo 9 macchine irrigatrici semoventi, per un utilizzo medio di 500 ore/campagna/macchina, con un risparmio stimato di 1.500 litri di gasolio per macchina, con un sicuro risparmio in termini economici e un chiaro beneficio per l’ambiente».</p>
  1602. <p style="text-align: center"><span class="td_btn td_btn_lg td_round_btn" style="color: #ffffff"><a style="color: #ffffff" href="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/TV_2024_12_RM_Bertia.pdf" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Scarica il pdf del reportage pubblicato su Terra e Vita n. 12/2024</a></span></p>
  1603. <p style="text-align: center"><span class="td_btn td_btn_sm td_round_btn" style="color: #ffffff"><a style="color: #ffffff" href="https://www.rmirrigation.com/" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><strong><span class="td_btn_lg">Visita il sito di RM</span></strong></a></span></p>
  1604.  
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  1609.  
  1610.  
  1611. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/irrigazione/filiere-agroalimentari-al-centro-del-business/">Filiere agroalimentari al centro del business</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1612. ]]></content:encoded>
  1613. <wfw:commentRss>https://terraevita.edagricole.it/irrigazione/filiere-agroalimentari-al-centro-del-business/feed/</wfw:commentRss>
  1614. <slash:comments>0</slash:comments>
  1615. <enclosure url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_2-e1713778833739.jpg" length="45326" type="image/jpg" />
  1616. <media:content xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_2-e1713778833739-600x254.jpg" width="600" height="254" medium="image" type="image/jpeg">
  1617. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
  1618. <media:title>Vista dell’Azienda Agricola Bertia – Cortenuova</media:title>
  1619. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
  1620. </media:content>
  1621. <media:thumbnail xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Carrillo_LE_AZIENDE_DI_RM_12_2024_2-e1713778833739-600x254.jpg" width="600" height="254" />
  1622. </item>
  1623. <item>
  1624. <title>Satelliti, big data e droni per una difesa sostenibile</title>
  1625. <link>https://terraevita.edagricole.it/agrofarmaci-difesa/difesa-sostenibile-droni-satelliti/</link>
  1626. <comments>https://terraevita.edagricole.it/agrofarmaci-difesa/difesa-sostenibile-droni-satelliti/#respond</comments>
  1627. <pubDate>Sun, 21 Apr 2024 17:40:35 +0000</pubDate>
  1628. <dc:creator><![CDATA[Giuseppe Francesco Sportelli]]></dc:creator>
  1629. <category><![CDATA[Difesa fitosanitaria]]></category>
  1630. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  1631. <category><![CDATA[Nova Agricoltura]]></category>
  1632. <category><![CDATA[difesa]]></category>
  1633. <category><![CDATA[Gestione fitosanitaria ecocompatibile]]></category>
  1634.  
  1635. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40521683</guid>
  1636. <description><![CDATA[<p>Il progetto Agreed ha messo a punto una piattaforma che realizza un sistema integrato di sorveglianza, tracciabilità, previsione e gestione a basso impatto ambientale di gravi avversità biotiche che colpiscono le principali produzioni ortofrutticole dell’Italia meridionale</p>
  1637. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/agrofarmaci-difesa/difesa-sostenibile-droni-satelliti/">Satelliti, big data e droni per una difesa sostenibile</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1638. ]]></description>
  1639. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2018/02/Depositphotos_161364574_xl-2015-600x400.jpg" width="600" height="400" title="" alt="difesa sostenibile" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Il progetto Agreed ha messo a punto una piattaforma che realizza un sistema integrato di sorveglianza, tracciabilità, previsione e gestione a basso impatto ambientale di gravi avversità biotiche che colpiscono le principali produzioni ortofrutticole dell’Italia meridionale<!-- nbmpe --></div>
  1640.  
  1641. <p>Una <strong>piattaforma tecnologica</strong> che, raccogliendo i dati inviati da satelliti, droni, radar e sensori di campo, realizza un <strong>sistema integrato di sorveglianza fitosanitaria</strong>, tracciabilità, previsione e gestione a basso impatto ambientale delle più gravi avversità biotiche (di quarantena e non) che colpiscono le principali produzioni ortofrutticole dell’Italia meridionale per praticare una difesa sostenibile.</p>
  1642. <p>È uno dei risultati più interessanti raggiunti dal progetto triennale di ricerca “<strong>Agreed </strong>– Agriculture, Green &amp; Digital”, sviluppato da Corvallis (Gruppo Tinexta), uno dei primi operatori di Information Technology in Italia, <a href="https://www.iamb.it/" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><strong>Centro internazionale di alti studi agronomici mediterranei</strong></a> (Ciheam) di Bari, Politecnico di Bari, Università di Catania, Messina ed Enna, Consorzio interuniversitario nazionale per l'informatica-Cini, Centro euro-mediterraneo sui cambiamenti climatici-Cmcc, Horta e Infobiotech, e finanziato dal Miur attraverso il programma Pon “Ricerca e Innovazione” 2014-2020 e dal Fondo di sviluppo e coesione (Fsc). Finalità e risultati innovativi del progetto Agreed sono stati presentati in un <strong>convegno</strong> a Valenzano (Ba), presso la sede italiana del Ciheam.</p>
  1643. <figure id="attachment_40521684" aria-describedby="caption-attachment-40521684" style="width: 534px" class="wp-caption aligncenter"><a href="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Apertura.jpg"><img class="wp-image-40521684 size-large" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Apertura-534x400.jpg" alt="difesa sostenibile" width="534" height="400" /></a><figcaption id="caption-attachment-40521684" class="wp-caption-text">Finalità e risultati innovativi del progetto Agreed sono stati presentati in un convegno a Valenzano (Ba), presso la sede italiana del Ciheam. Seconda da sinistra è Stefania Gualano, responsabile scientifica del progetto</figcaption></figure>
  1644. <h2>Prevenzione e difesa sostenibile</h2>
  1645. <p>«Il progetto Agreed – ha comunicato la responsabile scientifica del progetto <strong>Stefania Gualano</strong> del Ciheam Bari – si è proposto come innovatore di processi funzionali alla prevenzione e/o al controllo ecocompatibile delle<strong> maggiori problematiche fitosanitarie</strong> che colpiscono le principali <strong>produzioni ortofrutticole</strong> dell’Italia meridionale, cioè vite, olivo, agrumi e pomodoro».</p>
  1646. <p>«Per molte malattie la lotta non è sempre possibile o risolutiva e in alcuni casi prevede interventi fitosanitari consistenti e impattanti – ha aggiunto Gualano –. Nel caso di patogeni di quarantena è obbligatorio monitorare il territorio ed eliminare immediatamente le piante infette. Pertanto <strong>la predisposizione di sistemi di sorveglianza precoce e accurata è fondamentale</strong> per ridurre il rischio di epidemie, limitare danni agronomici, ambientali ed economici, spesso irreversibili». In sostanza Agreed è nato per:</p>
  1647. <ul>
  1648. <li>individuare/prevedere l’insorgere di focolai d’infezione;</li>
  1649. <li>fornire in tempo reale informazioni affidabili sulla presenza e diffusione dell’infezione (spaziale e temporale);</li>
  1650. <li>supportare l’attuazione di eventuali misure di contenimento/controllo, anche attraverso interventi fitosanitari precisi ed ecocompatibili.</li>
  1651. </ul>
  1652. <figure id="attachment_40521686" aria-describedby="caption-attachment-40521686" style="width: 448px" class="wp-caption aligncenter"><a href="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/IMG_20240419_131601.jpg" target="_blank" rel="noopener noreferrer"><img class="wp-image-40521686 size-large" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/IMG_20240419_131601-448x400.jpg" alt="drone" width="448" height="400" /></a><figcaption id="caption-attachment-40521686" class="wp-caption-text">Drone messo a punto nell'ambito del progetto Agreed</figcaption></figure>
  1653. <h2>Piattaforma per la sorveglianza fitosanitaria</h2>
  1654. <p>Fra le innovazioni tecnologiche di rilievo prodotte da Agreed spicca la piattaforma tecnologica dedicata alla sorveglianza fitosanitaria.</p>
  1655. <p>«La piattaforma multisorgente IoT è in grado di veicolare flussi continui di dati (Big data) verso una sezione analitica che individua e mappa <strong>focolai d’infezione</strong> e interviene con <strong>trattamenti fitosanitari sostenibili </strong>– ha specificato Gualano –. Per definirla si impiegano immagini satellitari multispettrali e radar, immagini infrarosse e termiche acquisite da drone, sensori metabolici e meteoclimatici, membrane DTBia (Direct Tissue Blot Immunoassay) e modelli climatici previsionali che forniscono in continuo dati alla piattaforma analitica in modo da individuare e mappare sul territorio eventuali focolai d’infezione».</p>
  1656. <p>«In fase gestionale, dalla piattaforma si identificano le modalità di intervento fitosanitario più ecosostenibili, che prevedono l’uso di droni e di sistemi di nebulizzazione per agire in modo puntuale e massimizzare il grado di efficacia dell’intervento – ha continuato la ricercatrice –. Tutti i prototipi sviluppati nel progetto (drone diagnostico e irroratore, dispositivi e metodi diagnostici di campo, sensori di campo, rete d’irrorazione, modelli previsionali, applicazioni diagnostiche e di fitosorveglianza) risultano elementi essenziali e funzionali al sistema».</p>
  1657. <h2>I beneficiari di Agreed</h2>
  1658. <p><strong>Beneficiari di Agreed</strong> saranno i Servizi fitosanitari, i tecnici e i produttori agricoli che, attraverso la piattaforma tecnologica, potranno ricevere tempestivamente segnalazioni puntuali sull’insorgere di infezioni permettendo di praticare una difesa sostenibile.</p>
  1659. <p>«Tale piattaforma – ha concluso Gualano – permetterà di ottimizzare le risorse umane e di prevenire malattie che minacciano le produzioni ortofrutticole evitando crisi produttive e conseguenti danni economici alle filiere interessate e agli agricoltori coinvolti in esse».</p>
  1660.  
  1661.  
  1662.  
  1663.  
  1664.  
  1665.  
  1666.  
  1667. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/agrofarmaci-difesa/difesa-sostenibile-droni-satelliti/">Satelliti, big data e droni per una difesa sostenibile</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1668. ]]></content:encoded>
  1669. <wfw:commentRss>https://terraevita.edagricole.it/agrofarmaci-difesa/difesa-sostenibile-droni-satelliti/feed/</wfw:commentRss>
  1670. <slash:comments>0</slash:comments>
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  1673. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
  1674. <media:title></media:title>
  1675. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
  1676. </media:content>
  1677. <media:thumbnail xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2018/02/Depositphotos_161364574_xl-2015-600x400.jpg" width="600" height="400" />
  1678. </item>
  1679. <item>
  1680. <title>Riconversione vigneti, in Emilia-Romagna apre bando da 13 milioni</title>
  1681. <link>https://terraevita.edagricole.it/viticoltura/riconversione-vigneti-emilia-romagna-bando-13-milioni/</link>
  1682. <comments>https://terraevita.edagricole.it/viticoltura/riconversione-vigneti-emilia-romagna-bando-13-milioni/#respond</comments>
  1683. <pubDate>Sun, 21 Apr 2024 14:19:04 +0000</pubDate>
  1684. <dc:creator><![CDATA[Redazione Terra e Vita]]></dc:creator>
  1685. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  1686. <category><![CDATA[Viticoltura]]></category>
  1687. <category><![CDATA[Csr]]></category>
  1688. <category><![CDATA[Emilia-Romagna]]></category>
  1689. <category><![CDATA[psr]]></category>
  1690.  
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  1692. <description><![CDATA[<p>Domande presentabili fino al 14 giugno. Rispetto al precedente bando contributo aumentato di un terzo e procedure semplificate</p>
  1693. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/viticoltura/riconversione-vigneti-emilia-romagna-bando-13-milioni/">Riconversione vigneti, in Emilia-Romagna apre bando da 13 milioni</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1694. ]]></description>
  1695. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2021/01/vigneto-impianto_interramento-con-GPS-600x398.jpg" width="600" height="398" title="" alt="riconversione vigneti" /></div><div><div class="td-post-sub-title">Domande presentabili fino al 14 giugno. Rispetto al precedente bando contributo aumentato di un terzo e procedure semplificate<!-- nbmpe --></div>
  1696.  
  1697. <p>Oltre 13 milioni di euro per i viticoltori dell’Emilia-Romagna che vogliano estirpare e reimpiantare i propri vigneti. Li mette a disposizione un bando regionale rivolto alle imprese agricole emiliano-romagnole per la ristrutturazione e la riconversione di vigneti per la campagna 2024/25, adatti alla produzione di vini Doc e Igp, valorizzando così i vini di qualità legati al territorio.</p>
  1698. <p>La misura, che rientra nel Piano strategico nazionale della Pac 2023-2027, ha tra gli obiettivi quello di rafforzare l’identità delle produzioni e fare un altro passo avanti nell’operazione di rinnovo e modernizzazione dei vigneti, oltre a incentivare il ricorso alla meccanizzazione delle coltivazioni abbassando i costi di produzione delle aziende, spesso di piccole dimensioni, e aumentare la competitività sui mercati.</p>
  1699. <p>Le richieste di contributo per la riconversione dei vigneti possono essere presentate, attraverso il sistema informativo Siag messo a disposizione da <a href="https://agrea.regione.emilia-romagna.it/servizi-online/sistema-informativo-agrea-siag" target="_blank" rel="noopener noreferrer" data-auth="NotApplicable" data-linkindex="0"><strong>Agrea</strong>,</a> fino alle ore 13 del 14 giugno 2024.</p>
  1700. <h2>Aumenta il contributo</h2>
  1701. <p>Il bando aumenta il contributo unitario richiedibile da parte dei viticoltori di circa il 33% rispetto allo scorso anno - fa sapere la Regione con una nota - semplifica le procedure in particolare nella fase di rendicontazione finale del progetto realizzato e migliora la sostenibilità del settore, consentendo il riuso delle strutture di sostegno e riducendo l’uso di concimi, incentivando il ricorso all’analisi del terreno.</p>
  1702. <p>Gli imprenditori agricoli singoli o associati, i conduttori di superfici vitate o chi possiede un’autorizzazione al reimpianto possono accedere al bando e fare richiesta di finanziamenti che mirano a dare risposte alle diverse realtà produttive del territorio, dalla collina alla pianura.</p>
  1703. <p>Sono previsti <strong>diversi tipi di interventi</strong>: la riconversione varietale (cioè, il reimpianto di una diversa varietà di vite di maggior pregio enologico o commerciale); la ristrutturazione dei vigneti (intesa come la ricollocazione del vigneto in una posizione più favorevole o il reimpianto con modifiche al tipo di allevamento o sesto di impianto); il reimpianto di vigneti a seguito di estirpazione obbligatoria per ragioni fitosanitarie.</p>
  1704. <p>Tutti gli interventi per i quali è richiesto il contributo possono iniziare solo dopo la presentazione della domanda di sostegno. I lavori dovranno essere terminati entro il 10 giugno 2025 oppure il 10 giugno 2026 se richiedono l’anticipo dietro presentazione di una garanzia fidejussoria.</p>
  1705.  
  1706.  
  1707.  
  1708.  
  1709.  
  1710.  
  1711.  
  1712. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/viticoltura/riconversione-vigneti-emilia-romagna-bando-13-milioni/">Riconversione vigneti, in Emilia-Romagna apre bando da 13 milioni</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1713. ]]></content:encoded>
  1714. <wfw:commentRss>https://terraevita.edagricole.it/viticoltura/riconversione-vigneti-emilia-romagna-bando-13-milioni/feed/</wfw:commentRss>
  1715. <slash:comments>0</slash:comments>
  1716. <enclosure url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2021/01/vigneto-impianto_interramento-con-GPS.jpg" length="166614" type="image/jpg" />
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  1718. <media:copyright>Terra e Vita</media:copyright>
  1719. <media:title></media:title>
  1720. <media:description type="html"><![CDATA[]]></media:description>
  1721. </media:content>
  1722. <media:thumbnail xmlns:media="http://search.yahoo.com/mrss/" url="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2021/01/vigneto-impianto_interramento-con-GPS-600x398.jpg" width="600" height="398" />
  1723. </item>
  1724. <item>
  1725. <title>Grano duro, prevalgono le dinamiche rialziste</title>
  1726. <link>https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/prezzo-grano-duro-prevalgono-dinamiche-rialziste/</link>
  1727. <comments>https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/prezzo-grano-duro-prevalgono-dinamiche-rialziste/#respond</comments>
  1728. <pubDate>Fri, 19 Apr 2024 15:33:53 +0000</pubDate>
  1729. <dc:creator><![CDATA[Stefano Serra]]></dc:creator>
  1730. <category><![CDATA[Featured]]></category>
  1731. <category><![CDATA[Prezzi agricoli e mercati]]></category>
  1732. <category><![CDATA[cereali]]></category>
  1733. <category><![CDATA[mercati]]></category>
  1734. <category><![CDATA[prezzi]]></category>
  1735.  
  1736. <guid isPermaLink="false">https://terraevita.edagricole.it/?p=40521621</guid>
  1737. <description><![CDATA[<p>La domanda attendista sul tenero, invece, raffredda ancora di più i listini. Per il mais lo scenario rimane statico, in assestamento anche la soia</p>
  1738. <p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/prezzo-grano-duro-prevalgono-dinamiche-rialziste/">Grano duro, prevalgono le dinamiche rialziste</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1739. ]]></description>
  1740. <content:encoded><![CDATA[<div style="margin: 5px 5% 10px 5%;"><img src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2022/06/Prezzi_cereali_44-600x400.jpeg" width="600" height="400" title="" alt="grano duro" /></div><div><div class="td-post-sub-title">La domanda attendista sul tenero, invece, raffredda ancora di più i listini. Per il mais lo scenario rimane statico, in assestamento anche la soia<!-- nbmpe --></div>
  1741.  
  1742. <h2><em>Grano duro, la risalita continua</em></h2>
  1743. <h6><strong><em><img class="alignnone size-full wp-image-40521622" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Grano-duro-18-aprile-2024.jpg" alt="" width="1147" height="697" />Italia</em></strong><strong><em><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></em></strong></h6>
  1744. <p>Scenario generale che, come già avvenuto la <a href="https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/grano-duro-incubo-siccita-soffia-prezzo/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">scorsa settimana</a>, si conferma rialzista per carenza di prodotto locale e quotazioni dei rimpiazzi comunitari ed esteri più costosi del prodotto nazionale. Il “weather market” ha influito molto sull’atteggiamento degli operatori, che vedono causa perdurante siccità al sud e nelle isole prospettive di raccolto 2024 più deficitario rispetto allo storico, stante il livello di consumo interno ed export attesi. Da verificare l’effetto delle ultime piogge, da nord a sud. Rivendite speculative di grano duro sul pronto e richiesta di coperture sul Giugno-Settembre dall’origine Spagna (prima ad arrivare in Europa) e dal Nordamerica. Il “Fino” centro reso nord sale a 345 €/t, con l’equivalente reso sud oltre i 355 €/t; mercantili che confermano gli spread: meno 15-40 €/t al sud e 25-75 €/t al centro-nord.</p>
  1745. <h6><strong><em>Europa<img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></em></strong></h6>
  1746. <p>La situazione resta legata all’andamento climatico in aprile, soprattutto per la Penisola Iberica, dove le attese piogge e temperature con alta escursione (10-12 °C alla notte e 20-30° C come massime) potrebbero confermare le buone prospettive di produzione. In Francia è attesa una (necessaria) settimana di tregua nelle precipitazioni, mentre in Grecia al momento lo stato delle colture è buono. Produzione 2024 che resta sui 7,4 mio/t con un import da paesi extra-Ue sui 2,3 mio/t a mantenere un adeguato livello di scorte a 1,3 mio/t (di poco superiore agli iniziali del Giugno 2024). I molini tendono a ridurre le scorte e a limitare il “riporto” a nuova campagna. Prezzi che restano tenuti, in attesa di conferme dai campi; il Fob Mediterraneo per la qualità molitoria si posiziona sui 320-325 €/t.</p>
  1747. <h6><strong><em>Mondo<img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/freccia-uguale.jpg" alt="grano duro" /></em></strong></h6>
  1748. <p>Gli ultimi dati dalle fonti informative indicano un sensibile aumento delle produzioni attese in Canada (dopo un 2023/24 mediocre), con Turchia e Russia a confermarsi paesi potenzialmente esportatori anche per la prossima campagna di un 2-3 mln/t. Valore, quest’ultimo, che se confermato modificherebbe gli equilibri internazionali. Resta adeguata la disponibilità di raccolto 2023, con i detentori turchi e nordamericani che al momento mantengono un atteggiamento di attesa per vendite fino al prossimo luglio. Le ultime aste di vendita sul Nord Africa hanno visto prezzi sui 380 $/t CIF (probabile “any-origin”), ma i prezzi del grano duro “grado 1” di oltreoceano restano oltre i 420 $/t Cif.</p>
  1749. <h2><em>Grano tenero, nuovi ribassi generalizzati sulle piazze</em></h2>
  1750. <h6><strong><em><img class="alignnone size-full wp-image-40521623" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/grano-tenero-18-aprile-2024.jpg" alt="" width="1141" height="694" />Italia</em></strong><strong><em><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Rossa.jpg" /></em></strong></h6>
  1751. <p>Permangono segnali ribassisti, che si estendono a tutte le voci sulla piazza di Milano (-1 €/t), mentre su Bologna il calo è limitato alle prime tre voci (-2 €/t). Limitato livello degli scambi, con offerta presente e domanda attendista. L'evoluzione climatica al momento è favorevole a un buon nuovo raccolto. I rimpiazzi comunitari ed esteri restano presenti, con conferma di ulteriori arrivi da oltreoceano. I grani di forza “tipo Bologna 14 proteina” sono quotati sui 335 €/t arrivo, con i superiori (classe 2) sui 270-275 €/t e i panificabili misti (classe 3) sotto sui 220-225 €/t. Le voci 4 e 5 valgono un 200-210 €/t. Comunitari generici arrivo nord stabili sui 215 €/t, i grani di forza sui 330 €/t e “spring” canadesi sui 355 €/t (l’origine Usa non è al momento offerta).</p>
  1752. <h6><strong><em>Europa<img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/freccia-uguale.jpg" alt="grano duro" /></em></strong><strong><em>  </em></strong></h6>
  1753. <p>A fare mercato sono le notizie climatiche e le aste nordafricane, con la domanda interna che a volte fatica per un rallentamento di offerta. Se in Francia il rallentamento delle piogge è visto con positività, la situazione peggiora in Germania che, per il maltempo in corso, rivede al ribasso del 6% la produzione (a 20 mln/t) rispetto al 2023. Tornano sul mercato i paesi del Nord Europa e della Penisola Iberica, ma la forte concorrenza di prodotto estero sui porti di fatto limita i rincari. Sulla piazza parigina la posizione Maggio vale un 205 €/t (+4 €/t), con il Settembre (nuovo raccolto) sui 215 €/t (+1 €/t); la qualità “panificabile” reso porto di Rouen si attesta sui 192 €/t (+2 €/t).</p>
  1754. <h6><strong><em>Mondo</em></strong><strong><em><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/freccia-uguale.jpg" alt="grano duro" /></em></strong></h6>
  1755. <p>Sulle piazze internazionali, nonostante restino incertezze climatiche in molte zone come la Russia e il centro Usa, si assiste a un ulteriore declino delle quotazioni, giustificato in parte dal dollaro forte. Eccezione per l’Argentina, dove a dare supporto è la carenza di offerta tipica di questo periodo dell’anno. La pressione di prezzo di Russia e Ucraina persiste con l’ultima asta egiziana, aggiudicata su valori (reso Cif) di 255 $/t. Le semine in Russia procedono, anche se il clima resta secco-temperato; le prospettive globali di raccolto 2024/25 restano positive. Prezzi: l’Argentino a 247 $/t, l’Australiano Soft White a 240 $/t, il Dns a 286 $/t, il milling russo a 210 $/t.</p>
  1756. <h2><em>Mais, calma piatta negli scambi</em></h2>
  1757. <h6><strong><em><img class="alignnone size-full wp-image-40521624" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Mais-18-aprile-2024.jpg" alt="" width="1144" height="691" />Italia</em></strong><strong><em><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/freccia-uguale.jpg" alt="grano duro" /></em></strong></h6>
  1758. <p>Nessun segnale o notizia che possa modificare lo scenario di statica stabilità che dura da settimane. L’offerta resta adeguata e le alternative “any origin” garantiscono una certa prevalenza dell’offerta sulla domanda, con l’aggiunta di concorrenza orizzontale nel settore dei cereali foraggeri. Le coperture si riducono e l’andamento climatico degli ultimi giorni (basse temperature e pioggia mista a grandine), se non si avranno fenomeni estremi, restano fattori di consolidamento (potenzialmente ribassisti) sul breve periodo. Su Bologna e Milano prezzi invariati per un mais “con caratteristiche” arrivo nord sui 216-218 €/t, con il mais “generico” a sconto di 5 €/t. Comunitari ed esteri senza variazioni su livelli pari al mais “con caratteristiche” nazionale.</p>
  1759. <h6><strong><em>Europa<img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/freccia-uguale.jpg" alt="grano duro" /></em></strong></h6>
  1760. <p>Il mercato guarda più al vecchio che al nuovo raccolto. In regime di domanda poco pressante, anche se le richieste dalla Penisola Iberica restano ben presenti, gli operatori offrono il restante a valori simili o leggermente più elevati (nelle aree ove c’è carenza di disponibilità) rispetto alla scorsa settimana, cogliendo il supporto indiretto dai cereali a paglia. I produttori non spingono a offrire il nuovo raccolto, in attesa che si definiscano meglio le prospettive di produzione e mercato 2024/25.</p>
  1761. <h6><strong><em>Mondo<img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></em></strong></h6>
  1762. <p>Settimana all’insegna di minimi cambiamenti sulle principali borse, dopo la conferma da Usda dei dati americani, che vedono stock superiori alle attese e l’export che rallenta rispetto alle previsioni di campagna. A supporto gli aggiornamenti sui raccolti brasiliano e argentino, che sono stimati inferiori alle proiezioni di marzo, mentre è ribassista il clima favorevole alle semine nel midwest statunitense. In Brasile il calo di produzione 2023/24 a 111 mln/t (meno 20 mln/t sull’annata precedente) è imputabile alla revisione in calo del secondo raccolto (Safrinha); in Argentina preoccupano le malattie portate dalle cicaline che avrebbero arrecato perdite di raccolto per 5-6 mln/t. Quotazioni stabili in Ucraina sui 176 $/t Fob. Prezzi Fob: l’Usa a 191 $/t, l’Ucraino 176 $/t, l’Argentino 188 $/t e il Brasiliano a 201 $/t.</p>
  1763. <h2><em>Oleaginose e cereali foraggeri senza variazioni</em></h2>
  1764. <h6><em><img class="alignnone size-full wp-image-40521625" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2024/04/Foraggeri-18-aprile-2024.jpg" alt="" width="1147" height="684" /><strong>Italia<img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/freccia-uguale.jpg" alt="grano duro" /></strong></em></h6>
  1765. <p><strong>Cereali foraggeri:</strong> poca attività e buona disponibilità di prodotto portano alla conferma dei prezzi della scorsa settimana. Il clima favorevole conferma le buone prospettive di raccolto 2024 per i cereali a paglia e per il sorgo; adeguata offerta “any-origin”. L’orzo pesante si conferma arrivo sui 202-212 €/t, i teneri a 205-218 €/t ed il sorgo sui 200 €/t. <strong>Oleaginose: </strong>invariati i prezzi della soia italiana, che su Ager vale un 470 €/t partenza, con la Granaria (+ 5 €/t) che si allinea alle quotazioni di Bologna. Estera disponibile su valori di 465-470, senza variazioni di rilievo sui fondamentali.</p>
  1766. <h6><strong><em>Europa</em></strong><em><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/Freccia-Verde.jpg" alt="Terra e Vita" /></em></h6>
  1767. <p><strong>Cereali foraggeri: </strong>Lieve ripresa del prezzo degli orzi per il ritorno della domanda dai porti, ma anche dal settore zootecnico locale. Tornano le turbative logistiche in Francia, mentre il disomogeneo riscontro dai campi frena ancora l’offerta sul nuovo raccolto. Da valutare i riflessi delle restrizioni agli scambi con la Russia. <strong>Oleaginose:</strong> ribassi per la colza sulla piazza di Parigi, come diretta conseguenza delle rasserenanti notizie <a href="https://www.usda.gov/" target="_blank" rel="noopener noreferrer">Usda</a> e del calo del petrolio, ma il calo delle superfici in Francia e Germania in parte compensa. Su Euronext la posizione di Maggio vale un 447 €/t (-3 €/t), con il Fob Rouen sui 443 €/t (-6 €/t); il girasole “oleico” reso S. Nazaire stabile a 415 €/t.</p>
  1768. <h6><em><strong>Mondo</strong><img class="alignnone" src="https://terraevita.edagricole.it/wp-content/uploads/sites/11/2015/03/freccia-uguale.jpg" alt="grano duro" /></em></h6>
  1769. <p><strong>Cereali foraggeri</strong>: sotto osservazione il clima semi-siccitoso in Usa (aree centrali a cereali vernini) e nell’area del Mar Nero (Russia), ma la disponibilità resta ampia e la domanda non prevale sull’offerta. Sui mercati a termine permane una certa volatilità quotidiana, ma senza segnali netti di direzione. Fronte prezzi è sempre la Russia a fare mercato, con il rafforzamento del dollaro a rallentare gli scambi da Usa e Australia. Orzo Fob Mar Nero a 183 $/t, l’Australiano a 233 $/t; il grano Srw Fob Golfo a 220 $/t e l’Ucraino 182 $/t. <strong>Oleaginose:</strong> la combinazione di fondamentali rasserenanti per la soia, con la revisione in calo degli utilizzi bio-energetici e un dollaro forte, hanno portato a un calo del 3% sulla piazza Cbot americana dove, in aggiunta, pesano la notizia di un minore export Usa 2023/24, l’incertezza sulla futura domanda asiatica e il positivo riscontro dalla raccolta in corso in Argentina. Un miglioramento delle stime di raccolto 2024 di colza in Australia si riflette negativamente sui prezzi. Prezzi Fob: la soia Usa a 443 $/t, la Brasiliana a 422 $/t e l’Argentina a 421; la colza Canadese Fob a 488 $/t.</p>
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  1781. <p><span style="color: #ffffff">grano duro grano duro grano duro grano duro grano duro </span></p>
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  1790. </div><p>L'articolo <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it/prezzi-grano-duro/prezzo-grano-duro-prevalgono-dinamiche-rialziste/">Grano duro, prevalgono le dinamiche rialziste</a> è un contenuto originale di <a rel="nofollow" href="https://terraevita.edagricole.it">Terra e Vita</a>.</p>
  1791. ]]></content:encoded>
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